giovedì 29 marzo 2018

Commento al Gran Premio d'Australia

Tutti col numero 10 come Gasly e poi rompiamo i motori /// 25 Marzo 2018

Ladies and gentlemen, start your engines perché è iniziato il campionato di Formula 1 e, nello specifico, è iniziato con il Gran Premio d'Australia, quel gran premio che viene disputato ininterrottamente dal 1985 e che, dal 1996, apre la stagione. Le prime undici edizioni, quelle che si svolgevano sul circuito semi-cittadino di Adelaide invece che all'Albert Park, invece, per ironia della sorte il mondiale non lo aprivano, ma lo chiudevano.
Di questo ne parleremo tra poco, così come parleremo di tanti altri argomenti, perché quando inizia un campionato ci sono tante cose da dire.

STORIA DEL GP D'AUSTRALIA: nel 1985 lo scontro per il titolo si era già esaurito da settimane, quando calò il sipario sul campionato. In gara vinse Keke Rosberg, che divenne così l'ultimo pilota nato negli anni '40 a vincere un gran premio in Formula 1, davanti alle due Ligier di Jacques Laffite e Philippe Streiff: i due compagni di squadra arrivarono al traguardo in modo piuttosto rocambolesco, dato che erano venuti a contatto nel corso del penultimo giro mentre erano in lotta per il secondo posto. Un anno più tardi il GP d'Australia fu altrettanto rocambolesco, ma in modo molto diverso: Nigel Mansell, Nelson Piquet e Alain Prost si giocavano il mondiale, quest'ultimo era sfavorito, ma quando Mansell forò e quando Piquet rientrò ai box per un tardivo cambio gomme, ci fu un'inversione di tendenza. Durante gli ultimi giri Piquet era velocissimo, mentre inseguiva Prost, ma quest'ultimo portò a casa la vittoria e il mondiale.
Per molti anni il campionato si chiuse alla penultima gara stagionale se non in largo anticipo, così come soltanto in alcune occasioni capitarono eventi pittoreschi. Dopo una doppietta Ferrari risalente al 1987, quando Gerhard Berger e Michele Alboreto giusero primo e secondo, Berger fu in testa anche per un tratto dell'anno successivo, il suo ritiro, però, lasciò la vittoria alla McLaren di Prost.
Due anni dopo, nel 1990, ci fu un duello per la vittoria Piquet vs Mansell: la spuntò il brasiliano, che vinse con i colori della Benetton. Perché non ho parlato del 1989? Perché sto per farlo ora: nel 1989, così come nel 1991, ci furono due gare in condizioni di bagnato estremo, che furono vinte rispettivamente da Thierry Boutsen e Ayrton Senna. Nel 1989 tutti gli 81 giri vennero completati, tra un incidente e l'altro, e accadde peraltro un evento eroico: il giro più veloce fu ottenuto da nientemeno che Satoru Nakajima! Quella del 1991 fu invece la gara più corta della storia della Formula 1, vista la sua precoce interruzione dato che le vetture non riuscivano a stare in pista per la tanta acqua che c'era. Anche le due stagioni successive la vittoria andò alla McLaren: nel 1992 vinse Berger, nel 1993 vinse Senna e fu la sua ultima vittoria. La McLaren raggiunse quota 104 vittorie nella storia, una in più della Ferrari all'epoca ferma a 103.
Il titolo si decise nuovamente all'ultimo gran premio stagionale nel 1994, quando gli sfidanti erano Michael Schumacher e Damon Hill. Il tutto terminò con un incidente controverso, una grande quantità di polemiche, uno spettatore che informò MSC del fatto che avesse appena vinto il mondiale dal momento che a sua insaputa Hill si stava ritirando ai box, nonché quella che ad oggi è l'ultima vittoria di un pilota ultraquarantenne: il fortunato fu Nigel Mansell, protagonista di alcune comparse in quella stagione che aveva trascorso in Indycar, e sul podio con lui c'erano Gerhard Berger e Martin Brundle, che erano entrambi intorno ai trentacinque anni. #OldIsGold.
Il circuito di Adelaide apparve per l'ultima volta nel 1995, edizione ricordata non certo per ragioni positive: Mika Hakkinen fu protagonista di un grave incidente nelle prove libere, rimase in coma per diversi giorni e, apparentemente, riportò un danno permamente all'udito. Per il resto, riuscì a tornare in pista già con l'inizio della nuova stagione e il resto della sua carriera, breve ma intensa, fu A+, specie se consideriamo che all'epoca dei suoi esordi gli venivano rivolte critiche analoghe a quelle che qualche anno fa venivano rivolte a RoGro.
Melbourne e l'Albert Park arrivarono all'apertura del campionato 1996: Damon Hill, che aveva vinto ad Adelaide 1995, vinse anche in quell'occasione, mentre un anno più tardi toccò a David Coulthard. Fu la 105esima vittoria per la McLaren, che non vinceva da Adelaide 1993 e nel frattempo aveva perso il record.
Un curioso episodio capitò nel 1998: Hakkinen e Coulthard erano primo e secondo, quando Hakkinen comprese male un messaggio radio arrivato dai box, a causa dei suoi problemi all'udito. Rientrò nella pitlane per poi scoprire che non era atteso per nessun pitstop e perse la posizione nei confronti del solo Coulthard, che sul finale della gara, gli cedette la leadership e, di conseguenza, Hakkinen iniziò il campionato con una vittoria. Un anno più tardi vinse il ferrarista Eddie Irvine: fu la prima sua vittoria in carriera, di una serie di quattro che si concentrarono tutte nel 1999. Fu anche la prima di una serie di quattro vittorie Ferrari consecutive al Gran Premio d'Australia, dal momento che Michael Schumacher vinse nelle tre stagioni seguenti, 2000, 2001 e 2002, per poi conquistare un'ulteriore vittoria in terra australiana anche nel 2004. Ci fu nel frattempo un intermezzo nel 2003, con la vittoria ottenuta dalla McLaren e, nello specifico, da Coulthard. Per il mascellone fu l'ultima vittoria in Formula 1.
Dopo tanti anni di vittorie Ferrari o McLaren, la storia cambiò nelle edizioni del 2005 e del 2006: quelli erano gli anni della Renault e i due gran premi vennero vinti rispettivamente da Giancarlo Fisichella (che essendo la prima gara stagionale si portò provvisoriamente in testa alla classifica piloti - in questo secolo è capitato solo quella volta di avere un italiano in testa al mondiale) e Fernando Alonso (in tale occasione il campionato era già iniziato in Bahrein). Episodio curioso accaduto nel 2006: MSC fu protagonista di un incidente e tornò ai box scavalcando una rete e passando per il box della Toyota una volta nella pitlane.
Di MSC, seppure non fosse presente, si parlò abbondantemente anche l'anno seguente, quando il mondiale iniziò senza di lui. Kimi Raikkonen partì dalla pole position e andò dritto verso la vittoria, seguito dalle McLaren del campione del mondo in carica Alonso e dal debuttante Hamilton, che all'epoca era un enfant prodige in stile Verstappen (ma molto meno brufoloso di Verstappen). Lewis Hamilton vinse il demolition derby che venne disputato nel 2008, con pochissime vetture al traguardo. Sui gradini più bassi del podio salirono Nick Heidfeld e Nico Rosberg, all'epoca piloti di BMW e Williams, mentre Barrichello che aveva stazionato per un po' in zona podio prima di una tardiva sosta ai box, venne squalificato dopo essere arrivato sesto per essere tornato in pista, dopo quella sosta con il semaforo della pitlane rosso. Si riprese un anno dopo, quando dopo essere precipitato nelle retrovie arrivò secondo al traguardo dietro al compagno di squadra formato Brawn GP, approfittando anche di un incidente tra Kubica e Vettel mentre questi due erano in lotta per il secondo posto. Jenson Button totalizzò tre vittorie al GP d'Australia: oltre a quella del 2009 vennero anche quella del 2010 (secondo gran premio stagionale come nel 2006) e del 2012, con un intermezzo di Sebastian Vettel nel 2011. Fu proprio nel 2011 che Vitaly Petrov salì sul podio, diventando il primo pilota russo ad avere ottenuto un simile risultato (venne poi battuto dal secondo posto di Kvyat).
Dopo una qualifica con un lungo rain delay nel 2013, le cui manche finali vennero disputate direttamente la domenica mattina, si svolse un gran premio normale nel 2013, con Adrian Sutil lungamente nelle prime posizioni a bordo di una Force India (ma finì settimo, mi pare). Mio padre cercò di spoilerarmi il risultato la gara, che vidi in differita, ma glielo impedii prima che avesse parlato troppo. Purtroppo, da quello che aveva detto, mi illusi che Sutil fosse arrivato almeno sul podio, se non addirittura sul gradino più alto. In realtà vinse Kimi Raikkonen, all'epoca pilota Renault, sua ultima vittoria ad oggi.
L'edizione del 2014 fu vinta da Nico Rosberg davanti a Daniel Ricciardo e Kevin Magnussen... almeno finché Dani-Smile non fu squalificato poco dopo la gara. Kmag salì quindi in seconda posizione, mentre Button risalì al terzo posto: doppio podio per la McLaren, che non si fa vedere sul podio da allora, ultimo podio per Button seppure non sia salito fisicamente sul podio!
Nel 2015 Hamilton conquistò la sua seconda vittoria all'Albert Park, in un gran premio reso pittoresco dalle polemiche tra Giedo Van Der Garde e la Sauber, dal momento che il pilota olandese era stato ingaggiato come titolare dalla Sauber, ma la Sauber era arrivata a Melbourne con Ericsson e Nasr al volante. Pare confermato che anche Sutil avesse un contratto per correre con la Sauber quell'anno, sussistono credibili rumour a proposito del fatto che fosse lo stesso anche per Gutierrez, infine circolano voci sul fatto che, proprio nel weekend di Suzuka 2014, anche Bianchi avesse firmato un contratto con la Sauber, che di fatto aveva ingaggiato almeno quattro piloti, molto probabilmente cinque e forse addirittura sei.
Nel 2016 vinse Rosberg e nel 2017 Vettel: quest'ultimo aveva già provato ad andare in testa al via nel 2016 ma non era riuscito a conservare la posizione mentre contava, mentre nel 2017 riuscì ad appropriarsi della leadership tramite undercut (nei confronti di Hamilton, impegnato a litigare con Verstappino), vinse la gara e la sua vittoria mi fu spoilerata da mia nonna a pranzo.
Per il 2018 ero certa, più si avvicinava il weekend, che non avrei avuto spoiler, perché intendevo vedere la gara in streaming la domenica mattina. Pensavo che nulla potesse impedirmelo e pensavo male. #StayTooned.

PROVE LIBERE & DINTORNI: la notte tra giovedì e venerdì ero abbastanza euforica per l'imminente avvio del campionato. Mi sono messa a seguire le prove libere, pensando che avrei seguito solo l'inizio. Poi c'è voluto del tempo prima che le vetture andassero in pista, almeno venti minuti o mezz'ora. Nel caso delle McLaren e in particolare di Ferni anche cinquanta minuti e l'ultima cosa che ha fatto prima di scendere in pista è stata scuotere la testa), però non è neanche andata così male: i Vandonso si sono giocati la top-ten, dimostrandosi più o meno al livello della Haas. Davanti c'erano Mercedes, Redbull e Ferrari in quest'ordine e con distacchi abissali le une dalle altre. O meglio, c'erano il Gangster Rapper, B077as, Verstappino, le Ferrari e, dietro anche a queste ultime, c'era il pilota di casa, ancora visto da tutti come il favorito. È andata a finire che sono rimasta al computer fino alle 3.40, vedendomi tutta la sessione, commentata da David Croft e Paul Di Siesta.
Venerdì mattina, prima di andare a lavorare, mi sono messa a controllare in internet i risultati della seconda sessione, rischiando peraltro di fare tardi, perché avendo dormito poco non ero molto reattiva. Ho notato che i distacchi si erano abbassati, che Verstappino si era portato secondo a spese di B077as, che le Ferrari completavano la top-5 e che RoGro l'aveva messo in quel posto a Ricciardo.
RoGro: "E non è niente. Mi pare di capire che Dani-Smile verrà anche retrocesso di tre posizioni per non avere rallentato durante una bandiera rossa nelle prove libere 2."
Voce fuori campo: "Ma rimane sempre il favorito! è il pilota di casa."
Sonyericsson: "Io invece sono il favorito come outsider nelle prove libere del sabato, dove approfittando della pioggia e del fatto di essere stato uno dei pochi a girare con l'asciutto, mi piazzerò terzo dietro a Sebby e Iceman."
Iceman: "Ho il mondiale in tasca!!!!11!!!!"
Bo77as: "No, quest'anno vincerò io. E batterò anche il pilota di casa davanti al suo pubblico."
Dani-Smile: "Ora che Bo77as si è definito un pretendente al titolo come avrebbe fatto Webbi al posto suo, anche lui è il pilota di casa in Australia."
Giusto, parliamo di B077as: pare che di recente abbia dichiarato che, se Rosberg è riuscito a vincere un mondiale contro Hamilton, non c'è ragione per cui anche lui non possa fare lo stesso, quindi punta al campionato...
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...okay, Bo77as, stammi a sentire, te lo spiego io perché Leo 2.0 ha vinto un mondiale e in pochi credono che anche tu farai la stessa cosa. È un concetto molto semplice: a suo tempo Leo non è andato a dire con mesi d'anticipo che avrebbe vinto il mondiale, mentre tu l'hai fatto ed è storicamente dimostrato che dire "quest'anno vincerò io il mondiale!!!11!!!1!!" equivale ad auto-gufarsi, quindi non fare mai più proclami di questo genere, per il tuo bene e per i tuoi risultati.
Tra parentesi, Leo 2.0 ha iniziato a shippare se stesso con il Gangster Rapper, pubblicando un tweet in cui compaiono a stretto contatto l'uno con l'altro nel pre-podio del GP d'Australia 2008 (quello in cui arrivò sul podio anche Heidfeld). È ufficiale, i Rosbilton sono il Kanaan e il Castroneves dei poveri (dato che Castroneves ha i capelli sempre perfetti e Kanaan ha le braccia tatuate, è facilmente intuibile a chi tocchi un ruolo e a chi tocchi l'altro). Oltre a shippare se stesso con il suo best friend forever è tornato anche a fare l'opinionista per Sky Sport F1 UK in occasione di eventi random, comparendo a Melbourne e pubblicando un vlog in proposito.
Pare inoltre che nei giorni antecedenti ci sia stato un lancio di piatti a distanza tra la Royal Couple della Formula 1: Leo 2.0 ha dichiarato che il Gangster Rapper è incostante, mentre il Gangster Rapper, interpellato sull'incostanza nella conferenza stampa del giovedì, ha dichiarato che chi lo definisce incostante lo fa per far parlare di sé. Per intenderci, non c'è nulla di nuovo, dopo tanti anni di matrimonio queste cose sono normali.
Leo 2.0: "Tunz tunz tunz!!!11!!!!1!! Il vero ammmmmore del Gangster Rapper sarò sempre io, rassegnati, Sebby!"
Sebby: "Io ho Iceman. *-* Sono l'unico pilota per il quale perfino un cubetto di ghiaccio prova dei sentimenti."
Voce fuori campo: "Anche l'Autrice(C) prova dei sentimenti. In particolare prova una profonda irritazione per ciò che sta per succedere."

IL BLACKOUT: venerdì sera sono andata a letto verso l'una, con l'intenzione di svegliarmi alle sette per guardare le qualifiche e poi tornare a letto, perché sarebbe stato un weekend lungo e intenso, che avevo accuratamente pianificato. Non solo intendevo vedere le qualifiche in diretta, ma anche la gara domenica mattina, nonostante l'orario proibitivo per il passaggio all'ora legale. L'idea di rivedere il gran premio d'Australia in diretta per la prima volta dopo il 2012 mi attizzava ed ero pronta a questo sacrificio...
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...poi, quando le qualifiche sono finite, la batteria del mio computer portatile si è scaricata. L'ho attaccato alla presa e non ha iniziato a caricarsi. Ci sono rimasta abbastanza male, ma poi, al secondo tentativo tutto si è risolto.
Poi è accaduto qualcosa che andava oltre la mia immaginazione: mi sono accorta che muovendo il filo la corrente non arrivava più al computer. Sono riuscita a metterlo nella posizione giusta perché la corrente passasse e sono riuscita a caricare il computer.
Poi, a carica ultimata, l'alimentatore mi ha abbandonata per sempre, lasciandomi impossibilitata all'uso del computer e, a peggiorare di gran lunga la situazione, a lasciarmi impossibilitata all'uso del computer, eccetto poco più di un'ora di autonomia, alla vigilia di un gran premio. Ho anche provato a comprare un alimentatore adattabile, per poi scoprire che il mio portatile ha un attacco sfigatissimo e quello che mi serviva avrei dovuto ordinarlo. Risultato: ho reso all'Unieuro l'alimentatore che avevo comprato e lunedì mattina sono andata a ordinarne uno nel negozio di informatica dove ho comprato il computer, negozio che nel frattempo ha cambiato gestione in seguito alla morte del precedente titolare.
Nel frattempo è venuta una lunga domenica, durante la quale ho dovuto attendere pazientemente che arrivasse il bed time di Strollino, perché soltanto a quell'ora sarebbe stata trasmessa la differita su TV8.
La cosa più pittoresca è che sono riuscita a resistere alla tentazione di andare a leggere il risultato (okay che non avevo contatti con il resto del mondo - non ho internet sul cellulare modello anteguerra e non ne ho mai sentito la necessità - ma il televideo Rai esiste ancora) e non ho avuto nessuno spoiler fino alle 20:25... però sapevo che le cose sarebbero cambiate a breve, perché i miei genitori a cena si sono messi a guardare il TG1.
In realtà avevo sentito qualcosa nelle anticipazioni, per l'esattezza i termini "podio" e "Vettel", ma ciò è accaduto mentre mi asciugavo i capelli e tutto era molto confuso. Avevo intuito che Vettel fosse arrivato terzo, così quando ho sentito il TG dire che la Ferrari era tornata alla vittoria per circa due secondi mi sono illusa che fosse accaduto qualcosa di eroico, perché se la matematica non è un'opinione e io ero convinta che Vettel fosse arrivato terzo, ciò doveva significare che, contro ogni mia ragionevole aspettativa, Iceman aveva vinto. Sono stati due secondi bellissimi, poi sono tornata alla realtà. Però mi sono ricordata che, trattandosi di una gara alcolica, Iceman non meritava di stare sul gradino più alto del podio: quell'onore gli spetterebbe di diritto in Bahrein e Abu Dhabi, ma non negli altri gran premi!
Ora che ho già spoilerato il risultato, direi di fare un passo indietro, parlando delle qualifiche, che ho visto sia su Sky UK sia su TV8, e della gara, che ho visto sulla sola TV8.
Anzi, per prima cosa parlerei proprio della questione TV, per poi passare in seguito a qualifiche e gara.
So perfettamente come funziona Sky Sport F1 versione britannica: al venerdì la telecronaca la fanno David Croft e il pilota di turno, in questo caso Paul Di Resta, mentre sabato e domenica Croft viene affiancato da Martin Brundle. A seconda del periodo della stagione e delle possibili polemiche da sfruttare, è diverso il grado con cui si impegnano a screditare il rivale di turno del pilota British del momento, ovvero attualmente soltanto del Gangster Rapper. Ai tempi in cui era Jensinho il pilota più in luce, ovviamente screditavano gli avversari di Jensinho...
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...il che non era neanche tanto semplice, perché non ricordo Jensinho al centro di polemiche. Diciamo che si limitavano a portarlo su un piedistallo. Al giorno d'oggi, ugualmente, era il primo gran premio della stagione, quindi in attesa di scoprire chi sarà il principale sfidante del Gangster Rapper c'è un po' di tranquillità, non come quando Brundle e soci asserivano senza mezzi termini che Rosberg non sapeva guidare perché era troppo serio durante le interviste (immagino che stia al terzo posto nella classifica dei piloti più seri, dove al secondo c'è Massa e al primo Dani-Smile, a questo punto) e idem Vettel per l'incidente con Strollino (che avendo preso una curva tenendo dritto il volante non aveva la benché minima responsabilità in proposito).
Ogni manche di qualifica viene commentata in genere da opinionisti messi un po' a caso, nel senso che ci sono almeno quattro o cinque persone e che, di conseguenza, non parlano tutti in una volta.
Quindi è finita la Q1 e sono comparsi Di Resta, Rosberg e Lazenby (bell'accostamento, immagino che Lazenby sia sprofondato nel sonno ma che ci sia stato chi l'ha svegliato con un bacio), dopo la Q2 c'era Di Resta che commentava alcuni giri alla moviola e dopo la Q3 Di Resta era verosimilmente andato a dormire, dato che il commento finale l'hanno fatto Hill e Rosberg. Poi, a quel punto, la batteria si è scaricata e sono capitate tutte le peripezie che ho già narrato.
TV8 ci ha riservato una telecronaca con l'accostamento Carlo Vanzini/ Marc Gené, mentre in studio c'era altra gente tra cui Ivan Capelli, Jarno Trulli e l'ingegner Bruno (che apparentemente ha solo un titolo di studio e un cognome, perché non ho mai sentito menzionare il suo first name). Mi devo ancora abituare a questa telecronaca, mi devo abituare al fatto che le gomme si indossano, mi devo ancora abituare al fatto che Senna ha ottenuto il maggior numero di pole position sullo stesso circuito, otto, e che l'ha fatto "a casa sua" a Suzuka (io ho capito l'allusione, ma era comunque strano da sentire... e non era l'unica cosa strana da sentire, di questa faccenda delle otto pole position di Senna a Suzuka ne riparleremo), mi devo abituare al fatto che il miglior tempo viene definito "fare un fucsia" per il colore della grafica quando ciò avviene...
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...a proposito, parliamo della grafica e non intendo parlare del font. Intendo piuttosto parlare del fatto che sono comparsi i simboli dei team, a dimensioni estremamente ridotte, ma che è sparita l'indicazione della mescola di gomme. Inoltre, avendo visto la gara in TV, su un 32 pollici, con gli occhiali indosso, mi sono resa conto che la mia impressione secondo cui era tutta colpa dello streaming se la grafica era poco leggibile era sbagliata e la grafica appare poco leggibile anche in TV, a quanto pare.
Fine commento a telecronache, grafica, ecc... si passa a parlare di quello che è successo in pista.
Prima, però, andiamo con la sigla (si ringrazia "Nessuno vuole essere Robin" di Cesare Cremonini per l'ispirazione fornita)...
Il Pokemon: "Come mai non sto dormendo stasera, bella domanda, se ti dicessi che no power no power mi crederesti? Se ti dicessi che il motore mi vuole lasciare tu rideresti? Ho un problema al motore che mi fa male, fa male, fa male, fammi un'altra domanda che non riesco a imprecare, quello che vorrei dire stasera è... non ha importanza, è solo che a guardare a Melbourne mi ci perdo, quando l'auto è silenziosa e mi nevica dentro, se giurassi di dormire con Di Siesta e di russare, russare, russare..."
Hackerotkin: "Ma certo, puoi dormire al volante, sai quanta gente ci dorme al volante e chi impreca come gli esseri umani, e intanto i motori ti passano accanto e li vedi partire come griglie senza sopra la carne, ma Ferni impreca e poi ci dà degli scemi, e quanti fanboy su Facebook si credono geni, ma parlano a caso mentre ci ritiriamo e di notte piangiamo e poi guardiamo gran premi..."
Voce fuori campo: "Ti sei accorto anche tu che siamo tutti più soli, tutti col numero 10 come Gasly e poi rompiamo i motori, ti sei accorto anche tu che in questo mondo di eroi nessuno vuole essere Hartley?"
Il Pokemon: "È certo che è proprio strana la gara, ci somiglia, è una vita che aspetto il momento che comincia, c'è Strollino di fianco alla pitlane che mi guarda e mi chiede perché, perché passiamo le notti aspettando una sveglia, la power unit è cotta e veramente disonesta, non passiamo in Q2 e facciamo grandi cruciverba e tu mi chiedi perché, fammi un'altra domanda che mi vado a ritirare..."
Hackerotkin: "Sai quanta gente ci guarda alla GP2 e si incanta, aspettando il domani, intanto le Sauber ti passano accanto, li vedi partire come motori, che vanno in grigliata mentre cambiamo l'orario, e quanti inutili fan per strada o su Facebook che si credono geni, ma parlano a caso mentre ci ritiriamo e di notte piangiamo e poi guardiamo gran premi, mentre ci ritiriamo e di notte piangiamo e poi guardiamo gran premi..."
Voce fuori campo: "Ti sei accorto anche tu che siamo tutti più soli? Tutti col numero 10 come Gasly e poi rompiamo i motori, ti sei accorto anche tu che in questo mondo di eroi nessuno vuole essere Hartley? Come mai non sto dormendo stasera, come mai non sto dormendo stasera, bella domanda."

POLE DAY: finalmente è giunto il sabato, ovvero il giorno in cui avremmo dovuto capire se le cose fossero destinate ad andare come al venerdì. A complicare le cose è arrivata la pioggia nelle libere del sabato mattina, che si sono svolte all'incirca alle quattro di notte italiane, il che ha fatto sì che in top-3 ci fossero gli unici tre che, rimasti in pista fino alla fine, hanno deciso di montare le gomme da asciutto quando la pioggia si è fermata, invece di rimanere ai box a giocare a briscola. Ovviamente queste situazioni non vengono MAI accolte come dovrebbero ed ecco che all'improvviso i tempi fatti sotto la pioggia vengono considerati indicativi più di quelli fatti sull'asciutto e si inizia a parlare di mondiali in tasca. Di per sé non era nemmeno particolarmente grave andare su di giri per il primo e il secondo posto delle Ferrari, la cosa più preoccupante è che c'è chi è andato su di giri allo stesso modo perché "OMG!!!!11!!!11!! c'è un maschio alfa in terza posizione!!!11!!!1!!!" (cosa che ho velatamente anticipato per bocca dell'autore di quel terzo tempo in un dialogo qualche paragrafo più in su) ed ecco che anche l'Alfa/Sauber ha avuto provvisoriamente il mondiale in tasca per qualche minuto, con tanto di gente che viveva nell'illusione che i championship contenders fossero nientemeno che Ferrari e Alfa.
Il momento in cui ci si sarebbe resi conto che l'Alfa/Sauber era vicina ad essere il fanalino di coda del resto del weekend, così come lo era stata fino a quel momento, era tuttavia piuttosto vicino ed è arrivato il momento del buonsenso, quando è iniziata la Q1, non c'era pioggia, Leclerc era nelle retrovie e, in conformità con la sua natura di pollo gigante, dopo l'exploit Sonyericsson era tornato ad occupare la pollesima posizione sulla griglia di partenza e si parlava del fatto che l'obiettivo di Leclerc era presumibilmente quello di finire penultimo davanti a lui. Leclerc avrebbe in seguito dichiarato ai microfoni di Sky Italia che il suo obiettivo non era tanto quello di battere il suo compagno di squadra, quanto di passare in Q2 qualunque fosse il risultato del suo compagno di squadra, ma sarà per un'altra volta (per entrambe le cose, forse). I due maschi alfa sono andati ad accaparrarsi la penultima fila, dal momento che hanno battuto l'hacker russo e una delle Toro Rosso. L'altra Toro Rosso, invece, è stata più veloce delle Sauber, ma non più veloce di tutti gli altri individui che ancora non ho nominato. FUORI IN Q1: Hartley, Ericsson, Leclerc, Sirotkin, Gasly.
Il Gangster Rapper faceva registrare il miglior tempo mentre Sirotkin, le Toro Rosso e le Sauber andavano a giocare a jenga, per poi farsi sottrarre la gloria della prima posizione da Sebby nella manche successiva. Tutto ciò, comunque, era del tutto irrilevante perché si sa che in Q1 e Q2 non importa a nessuno di chi fa il miglior tempo, quanto piuttosto di chi è dentro e di chi è fuori...
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...beh, sì, facciamo finta che sia così, anche se mi sovviene il sospetto che anche in Q1 e Q2 alla gente interessino di più le performance dei Vettelton, invece di chi entra e chi esce, a parte i rari casi in cui esce qualche soggetto illustre, che poi non sono neanche tanto rari, considerando che da anni un soggetto illustre sta seduto a bordo di una McLaren. Vorrei a questo punto spezzare una lancia a favore della McLaren: in qualifica non è neanche andata tanto male, va bene, i Vandonso non sono arrivati in Q3, ma per come era iniziata c'è stato un notevole margine di miglioramento, dato che nella prima sessione di prove libere le vetture hanno perfino faticato ad andare in pista, anche se quando ci sono andate non è che siano state particolarmente scadenti. Risultato: il trio delle meraviglie Mercedes - Ferrari - Redbull si è accaparrato la top-ten in compagnia delle Haas e delle Renault, mentre i primi a cadere nella tagliola della Q2 (bello parlare come Mazzoni) sono stati i Vandonso. FUORI IN Q2: Alonso, Vandoorne, Perez, Strollino e Ocon. Strollino è sceso dalla vettura esultando, vista la sua verosimilmente inaspettata quattordicesima piazza. Ciò mi fa molto riflettere: non ricordo di avere visto simili esternazioni, a parità di posizioni, nemmeno dai piloti della Marussia o della Caterham.
Poi è arrivata la Q3.
Meno cinque.
Meno quattro.
Meno tre.
Meno due.
Meno uno.
Ecco arrivato anche il momento dell'evento con definizione imbarazzante: ciò che abbiamo visto è infatti stato classificato e codificato come "il botto di Bottas". Il Wannabe World Champion è infatti andato a schiantarsi contro un muro dopo pochi minuti di Q3 e la cosa più preoccupante è che quello è stato il momento in cui si è fatto notare maggiormente nel corso del weekend. Per lui è arrivata una decima piazza, almeno sulla carta. In pratica è stato necessario anche sostituire il cambio, quindi è andato a fare compagnia all'Oki diverse posizioni più indietro...
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...il tutto mentre il suo compagno di squadra metteva in fila tutti, staccando di diversi decimi il secondo classificato, che era... OMG Iceman! TOP-TEN: Hamilton, Raikkonen, Vettel, Verstappen, Ricciardo, Kmag, Grosjean, Hulkenberg, Sainz e Bottas. Vista la retrocessione di tre posizioni di Dani-Smile, entrambe le Haas erano destinate a partire dalla terza fila e sognavo a occhi aperti scenari inquietanti. Per intenderci, cose del tipo: vista l'alchimia esistente tra i Vettelstappen, incidente in partenza che coinvolgeva i piloti delle prime due file, doppietta Haas e terzo posto di....... nah, troppo apocalittico, anche se io continuo a sperare nel momento di gloria del Principe dei Poveri.
Il Principe dei Poveri: "Ormai Leo ci ha abbandonati da molto tempo, costringendoci a pagare le trasferte aeree invece di scroccare da lui come abbiamo fatto per anni, perché non posso diventare l'unico Principe del campionato?"
Leo 2.0: "Rassegnati, tu non sarai mai un principe, resterai sempre un miserabile scroccone."
Il Principe dei Poveri: "Parla quello che si è ritirato dalle competizioni per non doverci offrire cene a base di pizza a Shanghai."
Leo 2.0: "Non vi avrei mai offerto una cena del genere. Però sarei stato lieto di pagare per tutti pesce crudo durante una cena organizzata al gran premio di Singapore."
Il Principe dei Poveri: "Mi hai dato un'ottima idea, la pagherò io per tutti il prossimo settembre, così tra un'intossicazione e l'altra riuscirò a salire su quel luogo mistico ed etereo che è il podio."
Leo 2.0: "Etereo fino a un certo punto. Quando il karma mi ha punito per avere vinto il gran premio della sovrapposizione, facendomi sbattere il cu*o sui gradini, mi sono accorto che era tutt'altro che etereo e immateriale. In quel momento avrei tanto desiderato che ci fosse Dani-Smile a farmi un massaggio."
Dani-Smile: "aaaaawwwww."
Il Gangster Rapper: "Puoi fingere di ammmmare Dani-Smile finché vuoi, ma so che il tuo vero ammmmore resterò sempre io. A me, però, non importa niente di te, perché adesso c'è B077as."
B077as: "Ti aspetto qui con la mia mescola hard. Sono pronto a farti a fette."
Il Gangster Rapper: "Non riesci proprio a comportarti in modo più normale, nei momenti intimi?"
B077as: "Questa è la mia normalità. Adesso vieni qui e fatti incatenare."
Il Gangster Rapper: "Okay, te lo confesso, Leo, preferisco di gran lunga la tua aura principesca. Però smettila di parlare sempre di me. Se ti interesso così tanto, perché non accetti mai i miei inviti a raggiungermi nella mia stanza dei giochi?"
Leo 2.0: "Perché la definizione è inquietante, sapendo che frequenti uno come B077as."
Il Gangster Rapper: "Nella stanza dei giochi tengo solo delle piste per le macchinine. Non vuoi farle scorrere sul mio corpo tatuato?"
Leo 2.0: "AAAAAAAAAWWWWWWWWW! <3 Possiamo proseguire questa conversazione in privato."
Il Gangster Rapper: "Inoltre dobbiamo proseguire anche il duello a colpi di smartphone che abbiamo lasciato in sospeso l'altro giorno quando le porte dell'ascensore del nostro modesto stabile si sono aperte facendo comparire un bambino piccolo piuttosto intralciante e ci ha fatto una linguaccia. Credo che dovremmo informare il padre di quel bambino."
Leo 2.0: "Il padre di quel bambino è J-Ves, non so quanto ci convenga."
Il Gangster Rapper: "Hai ragione, non possiamo. Sutil non verrebbe mai a difenderci."
Lo Spaccabottiglie: "Veramente potrei farlo, se tu mi consentissi di picchiare il Principe e di rasargli i capelli."
Il Gangster Rapper: "Orrorehhhhh!"
Lo Spaccabottiglie: "Non riesco a credere che tu sia ancora innamorato di quel bambolotto."
Il Gangster Rapper: "Ti converrà abituarti all'idea, allora, perché io non ti ho mai amato. Stavo con te solo perché nel 2006 mi sentivo a disagio, dato che Leo correva già in F1 e io ero solo in GP2. Non mi sentivo all'altezza e mi sono consolato con te, mentre adesso sei l'ultimo dei miei pensieri. Non ti permetterò mai di usare il mio corpo come pista per le macchinine."
Leo 2.0: "Questa nostra conversazione privata è appena apparsa in un commento a un gran premio. Trovo tutto ciò oltraggioso."
Il Gangster Rapper: "Siamo stati hackerati! Che disastro!"...
...
...
...
...Strollino: "Credo che mi si stia bloccando la crescita. Cos'è successo?"
Hackerotkin: "Niente, solo che mi annoiavo dato che sono stato eliminato molto tempo fa e non so giocare a briscola, quindi ho deciso di divulgare conversazioni private dei nostri colleghi."
Lo Spaccabottiglie: "Colleghi?! Io non ho un volante da una vita."
Hackerotkin: "Chiederò a Petrov di darti quello che ha perso quella volta."
Ferniiii: "Come ti permetti di non indicare 'trigger warning' prima di parlare di Petrov? Adesso ti blocco."
Hackerotkin: "Il che è esattamente quello che, a suo tempo, lui ha fatto con te."
Ferniiii: "Taci, poppante."
Jensinho: "Va beh, adesso andate tutti a letto, che devo guardare Febbre d'Amore insieme ai miei tre cani. Adesso ho più cani di quanti ne ha il Gangster Rapper!!11!!!!"
Il Gangster Rapper: "Ho chiesto ai Roscoco. Non vogliono ritrovarsi in threesome con un altro cane, altrimenti me ne sarei procurato un terzo molto tempo fa. Comunque sì, andiamo tutti a letto."
Leo 2.0: "Che cosa ci fai qui? Questo è il mio letto."
Il Gangster Rapper: "Appunto..."

IL RECORD DELLE POLE POSITION: ci scommetto che vi eravate dimenticati della questione Ayrton Senna @ Suzuka e avete fatto malissimo, ma non è mai troppo tardi per rimediare. L'osservazione è stata fatta da Vanzini(?) mentre sosteneva che Hamilton puntava alla sua settima pole position all'Albert Park. Sette pole position sullo stesso circuito sono vicine al record, che è di otto, e tale record è stato attribuito a Senna sul tracciato giapponese. In questi giorni senza potere usare il computer (l'alimentatore nuovo, che ho ordinato lunedì, sono andata a prenderlo mercoledì mattina) mi sono scervellata chiedendomi che cosa ci fosse di strano in tutto ciò, perché ero convinta che dovesse esserci qualcosa di strano, a parte la questione dell' "a casa sua". Qualcosa di strano c'era, in effetti, ed era che il gran premio del Giappone a Suzuka è stato introdotto in Formula 1 nel 1987. Di conseguenza, tra il momento del primo gran premio del Giappone e quello della sua morte, Senna ha preso parte a SETTE edizioni del gran premio del Giappone, un numero addirittura inferiore a quello delle pole position che gli venivano attribuite su quel circuito! Tuttavia né Senna né il circuito di Suzuka erano stati citati a caso, avrei scoperto, perché la realtà dei fatti è questa: il record di otto pole position sullo stesso circuito Senna l'ha effettivamente ottenuto, dato che è partito dalla pole position per otto volte nel gran premio di Imola, ma dal 2006 a questa parte quel record lo condivide ex-equo con Michael Schumacher, partito dalla pole position otto volte nel gran premio di Suzuka.
Voce fuori campo: "Okay, Autrice(C), ma hai già scritto quasi otto pagine Word e non siamo neanche ancora arrivati alla gara."
L'Autrice(C): "Hai ragione, forse mi converrebbe tornare in topic."

RACE DAY: erano le 21.00 quando mi apprestavo a guardare la gara, iniziata in realtà quattordici ore prima, e mi apprestavo ad assistere alla cavalcata trionfale delle Haas. Vorrei a questo proposito chiarire che non sono una simpatizzante della Haas, né citerei Kmag e RoGro tra i miei piloti preferiti. Tuttavia credo che sia ormai noto il mio interesse per gli outsider e, per quanto mi riguarda, tutti gli outsider sono degni di essere presi in considerazione e supportati nei loro momenti di gloria.
Quindi la gara è partita e il Gangster Rapper è andato dritto per la propria strada.
Anche i Raikkonettel sono andati dritti per la propria strada.
Verstappino si è fatto trollare da Kmag e Kmag si è impossessato della quarta posizione.
Tutto ciò era eroico, ma avremmo avuto modo di assistere, di lì a pochi giri, in qualcosa di ancora più eroico.
Prendiamoci una pausa: infatti Hackerotkin si è ritirato dopo pochi minuti contati perché...
...
...
...
...non preoccupiamoci del perché, è solo Hackerotkin! <--- okay, fate finta di non avere letto, Hackerotkin è un pilota importantissimo ed era ingiusto che, nel momento del suo ritiro, la grafica fosse impegnata a farci notare, qualora disponessimo di una vista a raggi X, che il Gangster Rapper era in testa alla gara.
Poi, un po' più tardi, ho visto un algido individuo statuario che andava in giro a piedi per la pitlane. Indossava una tuta da maschio alfa, quindi ho dedotto che il Pollo Gigante si era ritirato.
Ora torniamo agli eventi eroici.
Verstappino: "Adesso asfalto Kmag!!111!!!11"
Kmag: "Succhiami le pa**e!"
Verstappino: "Non sono il Principe dei Poveri."
Kmag: "Magari tu lo fossi. Se gli somigliassi anche solo un po', ti avrei già spogliato."
Verstappino: "Invece sarai tu a rimanere completamente nudo, perché intendo farti cappottare come hai fatto tu con il Gufo di Interlagos anni fa. A quel punto, mentre scenderai dalla macchina, la tuta ti si impiglierà in una certa appendice della tua monoposto e si strapperà in più punti... Lalalalalalalalala. Samba. De. Janeiro!"
Kmag: "Che cosa c'entra la samba?"
Verstappino: "Niente, ho solo fatto un testacoda."
Quel testacoda gli ha fatto perdere posizioni, ma è servito per aprire la strada a qualcosa di eroico. Il qualcosa di eroico è stato vedere RoGro in quinta posizione. Essenzialmente c'erano due Haas in top-5 e sognavo a occhi aperti che potessero ottenere un risultato epico. O meglio, avendo visto il telegiornale speravo che Kmag potesse ottenere un risultato epico, dato che sapevo già come sarebbe andata a finire la gara di quell'altro, ma la situazione era ancora più traumatica di quanto mi ero aspettata fino a quel momento.
Chi di trauma ne ha dovuto affrontare uno bello grosso è stato il Pokemon: il suo motore Honda, infatti, ha deciso di andare in fumo... ma non è una cosa grave, vorrei precisarlo. Il primo motore Honda che va in fumo al primo gran premio stagionale è un trend positivo, visto che negli anni scorsi i primi guasti capitavano già a partire dalla prima giornata di test. Il Pokemon si è quindi ritirato, andando a raggiungere Hackerotkin e Sonyericsson.
Hackerotkin: "Sei sicuro che possa venire con noi anche lui?"
Sonyericsson: "Sì, certo, non vedi che ha gli occhi azzurri?"
Hackerotkin: "Aaaaawwww!"
Il Pokemon: "Adesso mi fate preoccupare. Che cosa dovrei fare con voi? Lo sapete che amo solo l'Oki."
Sonyericsson: "E il tuo compagno di squadra?"
Il Pokemon: "Naaaahhhh, ho visto tante sue foto giovanili in cui aveva un'acconciatura imbarazzante. Se gli altri piloti fossero stati al corrente della sua identità, i documenti sabotati con delle foto di Britney Spears sarebbero stati suoi."
Brendon Bitch: "Ti sbagli, Pokemon. All'epoca nessuno mi filava, quindi quando giravo per il paddock lo facevo da clandestino e non possedevo documenti."
Il Pokemon: "Esisti ancora?"
Brendon Bitch: "Sì, e sono ancora in pista, a differenza tua."
Il Pokemon: "Ma sei ultimo."
Brendon Bitch: "Quello che conta è avere un sedile sotto al fondoschiena. Tunz tunz tunz!!!11!!!11!!!"
Voce fuori campo: "Tacete. Non sentite le trombe dell'Apocalisse?"...
...
...
...
...e infatti, mentre più o meno tutti erano già andati a fare il primo pit-stop, le trombe dell'Apocalisse stavano risuonando su tutto l'Albert Park.
Kmag è rientrato.
Poi è uscito.
Una ruota non era ben fissata e si è ritirato in una via di fuga.
Ho spalancato gli occhi e mi sono detta "non ci credo, il TG1 ha scambiato Kmag per Grosjean!"
Invece no, la realtà era ancora più inquietante, perché poco dopo è stato RoGro a rientrare.
È tornato in pista.
Anche nel suo caso una ruota non era ben fissata e si è ritirato, non in una via di fuga, ma in mezzo a quella parte del corpo che il suo compagno di squadra gradirebbe farsi succhiare dal Principe dei Poveri.
Non riuscivo a credere ai miei occhi: ENTRAMBE le Haas si ritiravano ad un giro di distanza l'una dall'altra per lo stesso motivo, quando entrambe stazionavano in top-5 e c'erano buone chance di portare a casa un risultato molto positivo.
Il resto della storia lo conoscono tutti, perché riguarda la Ferrari.
Nel timing dei pitstop ci sono due possibili opzioni: entrare presto nel tentativo di undercuttare qualcuno o quantomeno di non farsi undercuttare da altri, oppure entrare tardi nella speranza primo di non farsi undercuttare da altri e secondo che succeda qualcosa che permetta o di risparmiare tempo o di montare un tipo di gomme più performanti degli altri anche se permetteranno di percorrere meno giri.
In Ferrari avevano due vetture in zona podio: Iceman si era già fermato, Sebby no. A quel punto è accaduto qualcosa che non succede esattamente tutti i giorni, storicamente parlando. Mi rendo conto dell'aiuto del caso (virtual safety car per la vettura di RoGro), ma anche il caso deve essere messo da parte per un attimo, perché bisogna ammettere che sono state più le volte in cui in Ferrari hanno toppato strategia, nel corso degli anni, che quelle in cui ci hanno azzeccato.
Quindi Sebby ha mantenuto una velocità costante e ha recuperato terreno prendendo le traiettorie più strette, dopodiché si è lanciato in pitlane spingendo al massimo, ha inchiodato prima di passare sulla linea che delimita il limite di velocità, ha fatto il pitstop ed è tornato in pista in testa. Il caso ha contribuito, ma mi sentirei di riconoscere i suoi meriti: pare essere stato l'unico che ha preso traiettorie strette per recuperare terreno, il che implica di utilizzare al contempo l'acceleratore e il cervello, cosa che da parte di uno che la scorsa estate faceva a ruotate dietro la safety car mi pareva tutt'altro che scontata.
Il Gangster Rapper: "Fermi tutti, cos'è successo, come mai è qui davanti?"
Sebby: "Perché, la cosa ti preoccupa?"
Il Gangster Rapper: "Sì, molto. La gente che mi compare davanti a caso è inquietante, non vorrei che il prossimo fosse Sonyericsson."
Sebby: "Non preoccuparti, è finito allo spiedo molto tempo fa."
Il Gangster Rapper: "Veramente credo che allo spiedo siano finiti i meccanici della Haas..."
Sebby: "è molto probabile."
Il Gangster Rapper: "Verranno spacciati per gabbiani spacciati per tacchini."
Sebby: "Orrorehhhh!"
Il Gangster Rapper: "Puoi dirlo forte. Questa è una giornata traumatica. Non vedo l'ora di andare nella mia modesta dimora di Montecarlo e di addormentarmi addosso ai Roscoco."
Sebby: "Capisco il tuo stato d'animo. Anch'io l'ho provato, in passato, mentre ti guardavo il posteriore."
Il Gangster Rapper: "Ci scommetto che non vedevi l'ora di alzare il DRS e di mettermelo in quel posto."
Sebby: "Sì, esatto, ti avrei messo volentieri la mia ala mobile in quel posto."
Iceman: "Smettetela, questo è un commento a un gran premio, non una fan fiction trash!"
Sebby: "Da quando sei diventato così moralista?"
Iceman: "Non sono moralista, è solo che sono un padre di famiglia e che mi auguro che i miei bambini e i loro coetanei possano, almeno di tanto in tanto, immaginarsi i piloti anche mentre fanno altro, oltre che accoppiarsi come conigli. Quando sei con il Gangster Rapper non ti viene mai voglia di fare altro? Non so, cose del tipo inseguire gabbiani con un retino per farfalle, fare pernacchie a Leo 2.0 quando lo vedete passare per il paddock, crearvi profili social fasulli in cui vi spacciate per tifosi di Ferni, nascondere il ciuccio di Verstappino..."
Sebby: "Ci hai dato delle idee bellissime. Quando saremo vecchi e impotenti faremo tutti questo, anche se invece del ciuccio di Verstappino dovremmo rubargli la dentiera."
Iceman: "Meno male che io all'epoca sarò già morto di vecchiaia e trascorrerò il mio tempo ubriacandomi nei bar dell'Aldilà insieme a James Hunt."
Questo è essenzialmente quello che abbiamo visto in gara, anche se è doveroso aggiungere alcune circostanze: in primo luogo non era chiaro se Verstappino avesse superato o no Ferni in regime di virtual safety car o di safety car (dopo è entrata anche quella) ma gli ha ceduto la posizione per stare sul sicuro, dopodiché al restart Leclerc ne ha approfittato per superare Strollino e installarsi in tredicesima posizione.
Davanti B077as aveva recuperato qualcosa grazie al pitstop, ma fino alla fine è rimasto ottavo contemplando il retrotreno del Principe dei Poveri, che a sua volta contemplava Verstappino negli scarichi di Ferni. Quest'ultimo è arrivato quinto ed è andato a punti anche Stoffy che dorme in un van, precedendo Carlito Fanboyz che si lamentava via radio di avere mal di stomaco.
Ferni: "è già il gran premio di Singapore e non me ne sono accorto?"
L'idolo locale ha chiuso la gara al quarto posto, negli scarichi di Iceman, mentre per tanto tempo il Gangster Rapper è stato negli scarichi di Sebby. Poi, sul finire della gara, ha iniziato a perdere terreno, tanto che ha chiuso con cinque secondi di distacco. Da allora nessuno sembra capace di spiegarsi 1) che cosa sia successo a fine gara, 2) come sia stato possibile che Sebby abbia overcuttato il Gangster Rapper approfittando della virtual safety car.
Nel suo vlog sul GP d'Australia, durata totale 16 minuti (nei quali sono comparsi in qualche fotogramma Niki Lauda, i Redbull Bros, Damon Hill e una tizia che mi sembrava una fan giapponese della Simtek che seguo su Twitter che va ad assistere a gran premi di Formula 1 con la stessa frequenza delle Tumblrere che organizzavano campagne di crowdfunding nel tentativo di andarne a vedere anche altri), Rosberg ha provato a spiegare la cosa per cinque minuti buoni, come se nemmeno lui ci avesse capito qualcosa.
Dani-Smile: "Ma non sei tu quello che mi ha superato in maniera analoga al GP degli Stati Uniti 2016?"
Voce fuori campo: "Va beh, questi sono dettagli. Il GP degli Stati Uniti del 2016 è accaduto tanto tempo fa, quell'overcut è stato per un secondo posto quindi irrilevante e, a renderlo ancora più irrilevante, nessuna delle vetture coinvolte era una Ferrari."
Dani-Smile: "Però Leo 2.0 sa parlare italiano, quindi c'è un sacco di gente che scrive su Twitter che lo vorrebbe in Ferrari."
L'Autrice(C): "Quindi, tecnicamente, se un giorno andasse in Ferrari potrebbe parlare in italiano insieme al suo compagno di squadra..."
Con questa allusione a proposito del luogo in cui vorrei vedere un certo pilota in futuro (non mi riferisco a Leo 2.0, quello lo vedrei bene in Formula E come compagno di squadra di Feliiii) non mi resta che mettere fine a questo brevissimo commento. Dieci pagine e mezzo sono una buona media.

RISULTATO: 1. Sebastian Vettel (Ferrari), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Daniel Ricciardo (Redbull), 5. Fernando Alonso (McLaren), 6. Max Verstappen (Redbull), 7. Nico Hulkenberg (Renault), 8. Valtteri Bottas (Mercedes), 9. Stoffel Vandoorne (McLaren), 10. Carlos Sainz (Renault), 11. Sergio Perez (Force India), 12. Esteban Ocon (Force India), 13. Charles Leclerc (Sauber), 14. Lance Stroll (Williams), 15. Brendon Hartley (Toro Rosso), RIT. Romain Grosjean (Haas), RIT. Kevin Magnussen (Haas), RIT. Pierre Gasly (Toro Rosso), RIT. Marcus Ericsson (Sauber), RIT. Sergey Sirotkin (Williams).

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Milly Sunshine