lunedì 18 aprile 2016

Riflessioni del lunedì sera sera sulle montagne giapponesi e sul circuito dai molteplici nomi

Cronache random di gare del passato: Gran Premio del Pacifico 1995

Ieri sera ho pubblicato un revival del primo gran premio delle montagne giapponesi in un luogo che nessuno aveva mai visto nemmeno sulle carte geografiche, oggi è la volta del secondo e ultimo.
Diversamente dal GP del Pacifico del 1994, che avevo già guardato, il GP del Pacifico del 1995 non l'avevo mai visto prima di stasera e l'unica telecronaca con cui l'ho trovato è quella di Globo.
Diversamente dalla stagione precedente, in cui a Tanaka International Aida si gareggiava verso la metà di aprile, nel 1995 la gara veniva disputata come terzultima della stagione (non penultima come credo di avere già detto): sebbene originariamente previsto per aprile, il gran premio è stato spostato a fine anno a seguito di un grave terremoto che nel corso dell'inverno aveva causato gravi danni alle infrastrutture del luogo (l'avevo anticipato che c'era anche una storia non molto allegra da raccontare).

Il mondiale se lo giocavano Schumacher e Hill, con il primo che aveva parecchi punti di vantaggio sull'altro. Dato che nel corso della stagione avevano avuto spesso a che fare l'unico con l'altro, generalmente finendo per speronarsi a vicenda, sembra che tra i due ci fossero state varie polemiche accennate in telecronaca. Curiosamente anche alla partenza di questa gara sono andati abbastanza vicini a fare danni, ma miracolosamente non ne hanno fatti... anzi, dato hanno perso posizioni a vantaggio delle Ferrari, hanno contribuito a dimostrare che la gara non era falsata. #WellDone.
Coulthard che partiva dalla pole è rimasto in testa, dietro seguivano Alesi, Hill, Berger e Schumacher, con quest'ultimo che poi è riuscito a superare Berger e a lanciarsi all'inseguimento di Hill e a tentare il sorpasso. Per fortuna non era l'epoca in cui i team radio venivano trasmessi...
*You have to leave the space! You have to always leave the space!*
*Ahahahahah, 'sticavoli.*

A questo punto direi di lasciare perdere soggetti come Schumacher e Hill, almeno per il momento, perché stavano accadendo tante cose interessanti, nel frattempo... anche se alcune non proprio soddisfacenti, come ad esempio il ritiro di Gachot nelle fasi iniziali della gara (una leggenda metropolitana narra che anche il suo compagno di squadra Montermini si sia ritirato successivamente, ma temo che appunto le Pacific siano monoposto leggendarie inventate dalla nostra mente per rendere i campionati più interessanti... o semplicemente non venivano mai inquadrate).
Poi è stata la volta di nientemeno di *suspense* Jean-Christophe Bouillon, nome estremamente pittoresco in quanto mi viene da tradurlo come Giancristoforo Bollitore. A rendere la cosa più pittoresca è che, in qualche serie antecedente alla Formula 1, era stato erroneamente iscritto con il cognome scritto in modo errato. Guidava la Sauber sponsorizzata Redbull.
A rendermi maggiormente insoddisfatta, però, è stato quanto accaduto in seguito, ovvero *prende il pacchetto dei fazzoletti per asciugarsi le lacrime* il ritiro del mio eroe Aguri Suzuki. NOOOOOOOOOOHHHHHHHH. T.T
Sono profondamente straziata da tutto ciò, ho bisogno di qualcosa di forte per riprendermi...
...
...
...Oh, ecco Barrichello in lotta per la 10^ posizione con una McLaren che gli stava davanti. Rubinho ha superato per poi essere sorpassato a sua volta.
La cosa più pittoresca era l'identità del pilota della McLaren... Non era Blundell e non era nemmeno Hakkinen, perché quest'ultimo era appena stato operato di appendicite. Bitches, J-Mag is on track! (no, il figlio non mi fa questo effetto, per chi se lo stesse chiedendo...)
Il duello tra i due è durato piuttosto a lungo ed è stato vinto con varie difficoltà da Rubinho. Purtroppo Rubinho si sarebbe poi ritirato una trentina di giri più tardi, ma questi sono dettagli.

So che sarebbe estremamente più pittoresco seguire la gara delle Forti, ma non si può avere tutto dalla vita e, dato che sono stati effettuati tre giri di pit-stop, è opportuno occuparci di quello che è successo in occasione del primo: Alesi, Hill e Schumacher sono entrati tutti nello stesso giro e al box della Benetton hanno fatto un ottimo lavoro e Schumacher ha superato i due avversari tramite pit-stop. A quel punto era secondo, ma avrebbe raggiunto e superato tramite pit-stop DC, unico pilota su una strategia di due soste, che non gli ha permesso di recuperare alcunché, ma che gli ha consentito di perdere una sola posizione.
Venendo ad Alesi e Hill, invece, sono rientrati ai box mentre Irvine ancora doveva rientrare. Alesi l'ha superato, mentre Hill si è fatto prendere a ruotate.

Il momento più pittoresco, però, è stato quando, poco dopo la prima sosta, Schumacher ha doppiato le Forti, permettendo una loro inquadratura, prima di Diniz e poi di Moreno.
Diniz è passato in secondo piano: in quel momento un grande eroe del motorsport aveva appena provveduto a insabbiarsi e la sua vettura stava venendo spostata.
Indizi sull'identità dell'eroe del motorsport in questione: 1. giapponese, 2. pilota della Footwork, 3. attuale possessore di un profilo twitter.

Per onore di cronaca è giusto dare un po' di spazio anche a Hill, che dopo il secondo pit-stop ha superato Alesi (non in pista, mi è parso), che a sua volta è stato superato anche da Berger (in pista, stavolta). Si è portato in terza posizione... e ci è rimasto fino alla fine.
In realtà, dopo il secondo e il terzo pit-stop non è più cambiato granché e c'è stata una certa calma, tanto che per vedere qualcosa di abbastanza pittoresco ho dovuto aspettare che nelle fasi conclusive della gara Irvine ha messo un paio di ruote sulla sabbia e successivamente è rientrato ai box per un tardivo pit-stop.

Schumacher ha vinto, è diventato il più giovane (per il momento) bicampione del mondo e ha portato sul podio una bandiera della Germania appesa ad un'asta... girata al contrario, con il nero di sotto e il giallo di sopra.
La cosa più spettacolare, però, è che il podio del secondo classificato l'ha consegnato Mr. Tanaka, il proprietario del circuito!
Festeggiamenti finali: hanno coinvolto Schumacher, Briatore e Coulthard, mentre Hill se ne stava per i fatti suoi.

Curiosità: il gran premio successivo era quello di Suzuka, quindi questo e quello successivo sono stati due gran premi in fila disputati nella stessa nazione.
Doppia curiosità: idem per i due ancora dopo, il gran premio d'Australia ad Adelaide 1995 e il gran premio d'Australia a Melbourne all'apertura della stagione 1996.

Conclusioni: la gara non è stata delle più movimentate, ma qualche momento interessante c'è stato.
Quella della stagione precedente, però, a mio parere era decisamente più pittoresca.

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