martedì 19 aprile 2016

Chi ben comincia fora, chi mal comincia discute in mondovisione (o, in alternativa, fa il pazzo per i fatti suoi)

Ho iniziato dopo il gran premio d'Australia, ho continuato dopo il gran premio del Bahrein... e ho deciso di continuare anche stavolta, perché va bene, ci sono cronache serie e commenti ironici, ma ci vuole qualcosa di più e fare un foto-commento è sicuramente meno impegnativo che fare un videocommento.
Quindi... let's go! Riviviamo il gran premio della Cina in immagini.

Protagonista indiscusso della partenza avrebbe dovuto essere Ricciardo, invece dietro di lui sono state scintille ed è passato in secondo piano (e non solo perché appena due giri lo separavano da una foratura), a maggior ragione considerando che chi ne è uscito scornato dallo start sono stati i piloti della Ferrari, Raikkonen soprattutto.
La colpa, ha stabilito Vettel, è di Kvyat. Kvyat ovviamente non è d'accordo, anch'io non sono particolarmente d'accordo, ma tutto questo ci può stare.
Il fatto che, a ogni mia entrata su twitter nell'ultimo giorno e mezzo, io non abbia visto altro che gente che accusava l'uno o l'altro pilota, lo trovo profondamente irritante. La vita continua, gente. Se continua per i piloti, potrebbe continuare tranquillamente anche per voi. E invece no... Al di fuori dai social network che frequento, mi è capitato di spaziare per altri siti, trovando il fatto commentato in maniera che definire bizzarra è poco: finché leggevo cose tipo "è colpa di Kvyat", "è colpa di Vettel", "è colpa di Raikkonen" o "è colpa del gatto nero che ha attraversato la strada" era un conto, ma quando ho iniziato a leggere commenti in cui venivano citati a caso Senna e Schumacher ho capito che avrei fatto meglio ad andare su Tumblr, laddove hanno solo una vaga idea del fatto che Senna e Schumacher abbiano gareggiato in Formula 1.

Wehrlein, che aveva iniziato il sabato con un botto che l'aveva relegato in ultima fila insieme a Hamilton (di lui ne parlerò tra poco), la domenica ha dato il meglio di sé e, quando è entrata la safety car e quasi tutti gli altri sono andati ai box, è risalito momentaneamente in quarta posizione, poi divenuta quinta al restart e rimasta quinta per alcuni giri.
In totale è rimasto in top-5 per ben sette giri, passandone più di uno al quarto posto. Da quando Manor, Caterham e HRT sono venute alla luce, si tratta indiscutibilmente della permanenza più lunga in top-5 di una vettura di un "nuovo team".
Al di là del fatto che non ci fosse speranza concreta di mantenere la posizione a lungo, è da segnalare come, seppure permettendo a chi gli stava dietro di avvicinarsi, non è che si sia fatto sfilare così, da tutti in pochi istanti. Obiettivamente parlando credo che la vettura sia migliorata rispetto all'anno scorso, ma che Werly, da parte sua, sappia quello che fa.

Mentre Rosberg partiva dalla prima posizione, Hamilton partito ultimo doveva vedersela con un bel po' di vetture da superare. L'ha fatto, l'ha fatto praticamente dall'inizio alla fine, almeno finché ha incontrato il suo amico dei tempi passati, dove per "tempi passati" intendo il 2011. Deve avere creduto di essere ancora nel 2011 e di essere destinato al crash, quindi se n'è rimasto tranquillo in attesa di essere lasciato passare.
Massa, ovviamente, non ci pensava nemmeno a farlo passare: in squadra ne basta uno che spiani la strada praticamente a chiunque e stavolta toccava a Bottas.

Tutti hanno finito la gara... e per tutti intendo proprio dire tutti. Quando le gare finiscono, qualcuno va ad ammirare i propri idoli. Qualcun altro, invece, è costretto a guardare con aria sconsolata la vettura del proprio fan numero 1, realizzando che con tale vettura sarebbe più semplice conquistare almeno un misero punto.
Alonso, infatti, è ancora a quota zero. Niente paura: almeno è in buona compagnia, dato che Button non mi pare che stia messo meglio.

Esistono due tipi di persone: quelle che si pettinano i capelli in stile spettinato per sembrare pettinati da spettinati ma finiscono per sembrare spettinati e basta e quelli che, quando sono spettinati, sembrano pettinati in stile spettinato. Il vincitore del gran premio appartiene evidentemente a questa seconda categoria.

Secondo è arrivato Vettel che, alla fine della gara, è andato immediatamente a scusarsi con il compagno di squadra per il loro contatto alla partenza.
Non è chiara quale sia stata la reazione di Raikkonen, probabilmente avrà pronunciato un monosillabo incomprensibile che in realtà nella lingua dei semi-muti significa: "ma questo quanto parla? che rottura di scatole, voglio andare a casa a mangiare un cremino".

Terzo è arrivato il bambino della Redbull, protagonista prima del podio di un acceso scambio di battute con Vettel.
Tutto è iniziato quando Kvyat ha chiesto a Vettel cosa fosse successo alla partenza e Vettel ha replicato qualcosa come "proprio tu me lo vieni a chiedere?".
Con mio estremo disappunto non sono state pronunciate affermazioni tipo "non si può fare", "vinci e dici cose così" e altre cose che non si possono citare.

A peggiorare la situazione, non sono state pronunciate affermazioni tipo "prova a imparare" o "prova tu a imparare", come avveniva negli old gold days.

Concludiamo parlando di Grosjean, che nel corso della gara è passato inosservato più o meno a tutti; al massimo Haryanto si sarà accorto della sua presenza.
Ericsson, invece, si è accorto della presenza di Grosjean nel dopogara, quando Grosjean, infastidito da una manovra di Ericsson di cui non esiste documentazione, è andato a dirgliene quattro e, stando alle dichiarazioni di Ericsson, in modo molto meno pacato di quanto abbia fatto Vettel con Kvyat.
La notizia è arrivata in Italia con un giorno di ritardo. Anche su questo fatto ho letto dei commenti, anche da parte di gente che scomodava Senna e Schumacher, ha menzionato anche Mansell! Non ho capito da che parte abbiano girato Grosjean ed Ericsson per vedere dei paragoni, in tutti i sensi, ma ci sono domande destinate a non avere risposta.

Fonte delle immagini: GPUpdate.net.

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