Sabato 2 Aprile, ore 17.00 ora italiana: partono le qualifiche del Gran Premio del Bahrein che, come avvenuto nel 2014, viene disputato sotto le luci artificiali. Le qualifiche si svolgono con il "nuovo sistema" per questioni burocratiche.
I team avevano approvato all'unanimità la proposta di tornare al vecchio format ma, giunti al momento del voto, si sono trovati a dovere votare una proposta a "sistema misto", nuovo in Q1 e Q2, vecchio nel Q3. Non si è raggiunta l'unanimità perché non tutti i team hanno approvato questo compromesso.
Finora nel weekend le Mercedes si sono rivelate le vetture più veloci (Rosberg e Hamilton 1° e 2° in FP1 e FP2) con la Ferrari comunque piuttosto performante (Vettel 1° e Raikkonen 2° in FP3).
In Q1 il primo a cadere nell'eliminazione è Nasr, che si classifica ultimo dopo avere commesso un errore nel suo unico vero tentativo, che ha penalizzato il suo risultato (anche se, visti i tempi su cui girava la Sauber, un passaggio in Q2 sarebbe comunque stato molto improbabile).
Viene subito raggiunto da Haryanto, poi escono di scena le Renault e, a sorpresa, si classifica solo 18° Perez, i cui tempi non sono stati particolarmente brillanti. Ericsson nel frattempo è fermo ai box mentre Wehrlein completa l'ultimo giro per piazzarsi a sorpresa in 16° posizione: tra i piloti esclusi in Q1 è lui il più veloce.
Se in Q1 le vetture sono state presenti in pista per quasi tutto il tempo, in Q2 non succede la stessa cosa: subito dopo l'uscita di scena di Kvyat (15°), Button rientra ai box già pronto per l'eliminazione. Rimane in pista leggermente più a lungo Gutierrez, ma non prova nemmeno a completare un giro per salvarsi dal 13° posto. A quel punto Vandoorme è già ai box (il 12° posto all'esordio, dopo essere stato chiamato a sostituire l'infortunato Alonso, è un risultato apprezzabile specie nel confronto con il molto più esperto compagno di squadra) così come le Toro Rosso... ma in pista c'è Hulkenberg che risale dall'11^ all'8^ posizione mandando fuori Grosjean che fino a quel momento era 8°.
A sorpresa, nonostante siano già qualificati, i piloti della Williams sono gli unici a scendere in pista nel finale e, mentre Massa rientra ai box dopo una conversazione radio in cui accenna a un problema alla vettura, Bottas rimane in pista fino alla fine e completa un giro lanciato.
Giunto in Q3 Hulkenberg è il primo a uscire di scena, mentre le Williams stabili davanti a lui, visto il gap da Ricciardo rientrano ai box confermando la loro eliminazione. Come diretta conseguenza finisce anche la qualifica di Ricciardo, che visto il gap da Mercedes e Ferrari rimane ai box.
Hamilton, al momento quarto, si riporta in cima alla classifica a tre giri dalla fine e di fatto gli altri tre piloti si limitano a completare il giro. Risultato finale: ancora una volta c'è una prima fila tutta Mercedes e una seconda fila tutta Ferrari, con i piloti nello stesso ordine esatto del gran premio d'Australia.
1. Lewis Hamilton - Mercedes, 2. Nico Rosberg - Mercedes
3. Sebastian Vettel - Ferrari, 4. Kimi Raikkonen - Ferrari
5. Daniel Ricciardo - Redbull, 6. Valtteri Bottas - Williams
7. Felipe Massa - Williams, 8. Nico Hulkenberg - Force India
9. Romain Grosjean - Haas, 10. Max Verstappen - Toro Rosso
11. Carlos Sainz - Toro Rosso, 12. Stoffel Vandoorne - McLaren
13. Esteban Gutierrez - Haas, 14. Jenson Button - McLaren
15. Daniil Kvyat - Redbull, 16. Pascal Wehrlein - Manor
17. Marcus Ericsson - Sauber, 18. Sergio Perez - Force India
19. Kevin Magnussen* - Renault, 20. Jolyon Palmer - Renault
21. Rio Haryanto - Manor, 22. Felipe Nasr - Sauber
*: Kmag partirà dalla pitlane come penalità per non essersi fermato alle operazioni di peso dopo le prove libere 2.
Milly Sunshine per F1GC.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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