domenica 24 luglio 2022

La devastante iella di Riccardo Patrese // GP Italia 1992

Siamo nel 1992 ed è una gloriosa domenica di settembre a Monza, anche se per alcuni non tanto: Jean Alesi e Ivan Capelli, i due piloti Ferrari, riescono nella poco eroica impresa di ritirarsi pressoché nello stesso momento, il francese per un guasto e l'italiano per un testacoda. Frattanto davanti è tutto regolare e le Williams si ritrovano 1/2, con Nigel Mansell in testa seguito da Riccardo Patrese. A onore del vero il pilota padovano ha passato i primi giri di gara alle spalle della McLaren di Ayrton Senna, prima di appropriarsi della seconda piazza, ma questi sono dettagli. Quello che conta è che ci troviamo con le Williams 1/2. C'è una sola McLaren nelle zone che contano, in quanto Gerhard Berger è partito dai box con il muletto per un problema di motore, quella di Senna che sta più vicino del solito alle Williams.

Anche delle Benetton ce n'è solo una nelle posizioni di rilievo: è Martin Brundle quarto che precede la Ligier di Thierry Boutsen. Michael Schumacher è stato protagonista al via di un contatto con quest'ultimo, facendo un testacoda e ritrovandosi in venticinquesima posizione dalla quale verso metà gara si ritrova a raggiungere la sesta posizione. Supererà anche Boutsen portandosi quinto, prima del ritiro del pilota Ligier grazie al quale recupererà una posizione portandosi sesto Berger. Nel frattempo però si sta consumando il *drama*. Avevamo lasciato le Williams 1/2 ma c'è stato uno switch tra di loro, Mansell infatti è stato passato da Patrese - che ora è in testa a uno dei suoi gran premi di casa, cosa potrà mai andare storto? - senza in realtà opporgli una grossa resistenza (Mansell ha già vinto il titolo da tempo) ed è secondo, ma viene costretto al ritiro da un problema al cambio.

Patrese è in testa e ci rimane fino a pochi giri dal termine, quando anche la sua vettura accusa un problema simile a quello di Mansell. Prima cede a Senna, poi alle Benetton, poi alla McLaren di Berger e si accontenta di una misera quinta piazza ultimo pilota a pieni giri, mentre Andrea De Cesaris con la Tyrrell completa la zona punti. Senna, Brundle e Schumacher salgono sul podio mentre Murray Walker afferma che è la prima volta che due piloti Benetton salgono sul podio insieme (obiettivamente al GP del Giappone 1990 la doppietta Piquet/ Moreno non è stata la cosa più memorabile) e James Hunt parte con un rant a sostegno di Brundle ai suoi occhi meritevole di conservare il volante perduto per il 1993. Chiaramente è un rant dettato solo da pura obiettività e non dipende *per nulla* dal fatto che a sostituirlo sarà Patrese! ;-)

Quest'ultimo frattanto è nella situazione di non avere ancora vinto nemmeno una gara nel corso della stagione, quando ne mancano solo tre alla fine del campionato. La successiva è a Estoril in Portogallo (di cui ho trovato peraltro anche il pre-gara in italiano, contenente delle interviste in lingua italiana di Alesi, Senna e Max Mosley - a quanto pare Mosley parlava in italiano), pista che mette a dura prova la tenuta delle gomme, tanto che tutti prevedono almeno un pitstop se non due o magari tre. Le Williams sono ancora 1/2 nella prima fase di gara, seguite dalle McLaren e più lontano dalla Lotus di Mika Hakkinen e dalla Benetton di Martin Brundle. Schumacher invece ha avuto problemi alla partenza del formation lap e sta rimontando dalle retrovie, ma stavolta arriverà solo a ridosso della zona punti alle spalle della Footwork di Michele Alboreto.

La gara di per sé è abbastanza piatta ma a romperne la piattezza è proprio Patrese, anche se non in positivo. Inseguendo Berger da vicino prima che questo si fermi ai box, infatti, viene colto di sorpresa e quando Berger all'improvviso rallenta per rientrare in pitlane, lo tampona violentemente da dietro alzandosi e rischiando di cappottare, ma ricadendo giù senza girarsi e va a sbattere contro al muretto. Ne esce stordito, ma vivo e illeso, quindi è andata bene. Incredibilmente Berger riesce a proseguire la gara ed è in terza posizione, che diventerà seconda più avanti quando Senna farà un cambio gomme in più e avrà una sosta piuttosto lunga. La "stagione europea" finisce con una top-6 così composta: Mansell, Berger, Senna, Brundle, Hakkinen, Alboreto. Adesso non restano che le ultime due gare stagionali, Giappone e Australia.


PS. Dimenticavo, ancora doppio ritiro per la Ferrari in Portogallo, Alesi per testacoda e Capelli per un problema tecnico.


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