lunedì 25 luglio 2022

Il memorabile debutto di un certo folletto irlandese // GP Giappone 1993

Oggi parliamo di un memorabile debutto in Formula 1, avvenuto presso il team Jordan... e no, non mi riferisco a futuri ferraristi tipo Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Mi riferisco tuttavia a un altro futuro ferrarista, arrivato in corso d'opera verso fine 1993 occupando il volante che era stato di Ivan Capelli poi di Thierry Boutsen, poi one-off di Marco Apicella ed Emanuele Naspetti. Si tratta di un certo folletto irlandese che indossa un casco dal design ispirato a quello di Ayrton Senna, solo con i colori modificati. D'altronde Eddie Irvine sembra volere fare le cose in grande, magari convinto di potere già puntare a infastidire piloti di un certo calibro... ecco, *infastidire*, termine molto azzeccato, balzando subito al centro della scena. Di questo, però, ne parleremo tra un po', adesso abbiamo faccende di routine a cui pensare, tipo quello che fanno i piloti della Williams e quelli della McLaren, a titolo di esempio, anche adesso che la stagione è a un GP d'Australia di distanza dalla sua naturale conclusione.

Già vincitore del suo quarto campionato e prossimo al ritiro, Alain Prost ottiene la pole position e va a partire accanto al suo best friend forever. Mika Hakkinen, terzo pilota McLaren da poco promosso al posto di Michael Andretti, non crede ai propri occhi: è terzo, è a Suzuka e davanti a lui ci sono i Prosenna. È a un loro incidente di distanza dall'impadronirsi del comando della gara! Niente titolo, niente incidenti, Senna parte like a boss portandosi in testa e a Prost tocca accodarsi. Hakkinen si piazza dietro ai due, segue poi la Ferrari di Gerhard Berger e quinta proprio la Jordan di Irvine, il quale è braccato comunque dalla Benetton di Michael Schumacher e dalla Williams di Damon Hill, che però lo supereranno dopo pochi giri, condannandolo al momentaneo dimenticatoio. Frattanto Schumacher e Hill si portano negli scarichi di Berger, con Hill che supera Schumacher. Si scantena un duello, che ha un pessimo effetto sugli Schumill: tra i due c'è un incidente.


Schumacher ha la peggio, dopo avere urtato la vettura di Hill è anche costretto al ritiro. O forse va peggio a Hill, che più avanti perderà una marea di tempo mettendo gomme slick un attimo prima che venga un acquazzone. In attesa c'è stata una diversificazione di strategie per i Prosenna: Senna è rientrato a mettere gomme slick nuove, recuperando su Prost fuori con gomme usate in attesa della pioggia. I tempi tra i due sono molto diversi e poco prima del passaggio di entrambi alle slick, Senna supera la Williams portandosi di nuovo in testa. Nel corso dell'acquazzone Hakkinen è in un primo momento vicinissimo a Prost per poi perdere terreno, tanto che Prost ha tempo di rischiare l'uscita di pista ma conservare il secondo posto. Hill da parte sua fa una mezza sbinnata e perde ancora terreno, finendo per ritrovarsi davanti a Senna a quasi un giro completo di distacco. Dalle sue inquadrature di un camera-car posteriore(?), assistiamo alla storia.

Questo in realtà avviene dopo la fine della pioggia e il nuovo passaggio a gomme slick, Hill mantiene la posizione davanti a Senna - ancora su gomme da bagnato - che tentava di doppiarlo ma obiettivamente è veloce (e ragionevole) abbastanza da non generare grossi intoppi. Le cose peggiorano di gran lunga quando Irvine decide che sdoppiarsi da Senna per andare a battagliare con Hill è una buona idea. Senna non è del suo stesso punto di vista, da possiamo intuire. Gli servirà un po' per liberarsi di entrambi e liberarsi di Hill sarà più agevole che liberarsi di Irvine. Solo quando Hill su slick sarà talmente più veloce di Senna da sdoppiarsi (senza intoppi), Senna rientrerà per le slick. Nel frattempo la gara di diversi piloti sembra giungere a conclusione ben prima che la gara sia conclusa. È il caso di Riccardo Patrese, che finisce fuori piuttosto violentemente dopo un cedimento sulla vettura. È il caso di Gerhard Berger, il cui motore va in fumo sotto lo sguardo attento di Jean Todt e di Jean Alesi, ormai ritirato da tempo.


Senna/ Prost/ Hakkinen, il podio sembra ormai definito mentre ci si avvia verso la conclusione della gara. Hill risale in un brillante quarto posto, mentre le Jordan sono entrambe in zona punti: quinto Barrichello dopo una gara tranquilla, sesto Irvine che ha appena speronato la Footwork di Derek Warwick che occupava quella posizione prima di lui costringendolo al ritiro. Però non è finita: la sua esuberanza giovanile gli suggerisce un'ultima brillante azione sa compiere prima che la gara sia finita e si sdoppia da Senna all'ultimo giro! È la vittoria numero 103 della storia della McLaren, un record ex-equo con la Ferrari, la quarantesima della carriera di Senna, che si dirige sul podio in compagnia del best friend forever Prost e del compagno di squadra Hakkinen. L'atmosfera è cupa e inumidita dalle lacrime di tante fangirl: ancora una volta i Prosenna si ignorano e ormai manca solo un gran premio alla fine. Cosa succederà in vista della loro separazione definitiva? Tutto ciò è palesemente dramma.

Mentre le fangirl piangono del tutto ignare che di lì a due settimane in Australia tra i due nascerà un'amicizia a caso, Senna ha altro a cui pensare: decide infatti di recarsi nel box della Jordan per discutere con Irvine dell'accaduto. Purtroppo non ci sono foto che documentano i fatti, quindi non scopriremo mai se per l'occasione Senna si sia vestito di color salmone. Probabilmente no, il color salmone è dedicato alle polemiche via stampa o alle ramanzine che si mantengono entro toni civili, per le discussioni con giovani irriverenti che lo tacciano di essere troppo lento e per le risse non sembra adatto! Sembra che il folletto irlandese sia comunque soddisfatto di essere riuscito a far parlare di sé (farsi picchiare da un pluricampione del mondo in occasione del debutto è pur sempre un risultato memorabile), forse il suo più grande rammarico è che ciò non sia accaduto davanti alle telecamere, per potere dire qualcosa tipo "ciao, nonna, guarda, sono in TV!"

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Milly Sunshine