lunedì 4 luglio 2022

Commento al Gran Premio di Gran Bretagna 2022

Il mese di luglio prevede cinque weekend con quattro gran premi e due double header. Una situazione del genere si è verificata anche nel 2016 (e forse altre volte, non mi stupirebbe sia andata così anche nel 2020 quando il calendario è stato condensato in pochissimi mesi), ma ricordo che la particolarità del 2016 è stata che tutte e quattro le gare disputate nello stesso mese sono state vinte dallo stesso pilota. Adesso siamo di fronte alla ragionevole certezza che ciò non accadrà, anche se abbiamo vissuto un weekend in cui le ragionevoli certezze su cui la nostra percezione del motorsport si fondava sono state costantemente smentite. Credo sia giusto però iniziare dall'inizio e magari anche andare un po' spediti nella nostra ricostruzione degli eventi, perché appunto ci sono quattro gran premi in cinque weekend questo mese e mi sembra opportuno essere puntuale nei commenti, almeno quando è appena finito un race weekend e siamo di nuovo in race week.
Silverstone è in Inghilterra e come tale è una location nella quale non stupisce particolarmente che piova. Ci sono giorni fortunati in cui non accade all'orario in cui devono scendere in pista le monoposto, ma sabato non è stato uno di quei giorni fortunati. Tutto sommato, comunque, non è stato neanche un giorno particolarmente sfortunato, è stata una di quelle piogge moderate che consentono di scendere in pista, solo ogni tanto c'è qualche colpo di scena perché per effetto della pioggia che aumenta qualcuno non riesce a migliorarsi quando dovrebbe, mentre qualche pilota random potrebbe fare il colpo del secolo. Non l'avremmo mai detto, ma il pilota che ha fatto il colpo del secolo è stato Latifi. Stando ai rumour, la marmotta del Quebec avrebbe dovuto essere messa a piedi già dopo il suo gran premio di casa, ma era ancora presente e ha fatto anche la migliore qualifica della sua carriera! Qualcuno ha anche avuto il coraggio di denigrarlo perché non ha fatto un tempo sensato nella Q3, ma evidentemente è la prassi, al giorno d'oggi, denigrare 24/7 i backmarker anche quando sono tipi inoffensivi e il loro destino è ormai segnato.
Nel frattempo anche davanti succedeva qualcosa che andava oltre l'umana immaginazione ed è successo per effetto dei Leclestappen che andavano in giro per prati. Qualcuno ha osservato che meritavano la pole ex-equo perché erano i piloti più veloci, prima dei relativi testacoda, perché evidentemente funziona così: ci sono piloti che se fanno un errore vengono screditati per i venticinque anni successivi come se non ci fosse un domani, mentre altri che fanno errori solo perché il mondo è ingiusto. Mi chiedo dove fosse Vettel quando distribuivano lo status di intoccabile, probabilmente era a sbavare guardando la Williams di Mansell, sperando un giorno di potere diventare come Mansell e di diventare un campione del mondo amato e ammirato perché certi giorni andava velocissimo e certi altri faceva testacoda e vaccate varie spettacolari. Crazy Frog ha anche festeggiato il proprio trentacinquesimo compleanno - domenica - facendo una demo sulla Williams di Mansell alimentata con carburante ecologico, con Hamilton che è comparso al cospetto suo e di Mansell in corso d'opera regalandoci un momento Vettelton, un momento Manselton e un momento Mansettel di un certo livello. Poi per la gara Vettel ha anche indossato un casco con un design realizzato dai suoi bambini, dandoci conferma che esistono davvero.
Nel frattempo si avvicinavano le 16.00 ora italiana, orario per il quale era prevista la partenza della gara, con la seguente griglia:

Sainz - Verstappen
Leclerc - Perez
Hamilton - Norris
Alonso - Russell
Zhou - Latifi
Gasly - Bottas
Tsunoda - Ricciardo
Ocon - Albon
Magnussen - Vettel
Schumacher - Stroll

Per un attimo, quando la gara è iniziata, ci siamo illusi che importasse qualcosa del fatto che Verstappen, partito dalla seconda casella della griglia, si fosse portato in testa. Sono bastate poche frazioni di secondo per capire che non era così. Dietro si è visto una sorta di groviglio, ma la cosa peggiore è che in quel groviglio c'era una vettura ribaltata che stava strisciando al contrario e si avviava fuori dalla pista fuori controllo. È stata data bandiera rossa immediatamente e si sono viste varie vetture incidentate, o ferme oppure che procedevano perdendo pezzi e cercando di raggiungere la pitlane. Una di quelle ferme era quella di Russell e lo si è visto scendere e correre verso il luogo dove era finito il folle volo del malcapitato, identificato come Zhou.
La dinamica dell'incidente sembra essere stata più o meno questa: un contatto tra Gasly e Russell si è concluso con la vettura di Russell che urtava quella di Zhou, che si è capovolta. Ciò avveniva indicativamente intorno a metà del gruppo e ha avuto conseguenze anche più indietro. I piloti più vicini, infatti, hanno frenato per evitare di finire in mezzo all'incidente. Uno di questi piloti era Albon, che ha avuto il tempo di frenare, tempo che è mancato a Vettel alle sue spalle. Spinto da dietro Albon è andato a impattare contro al muro per poi essere colpito anche dalle vetture di Tsunoda e Ocon. Questo è quanto succedeva davanti ai nostri occhi. Dietro le quinte, Zhou stava strisciando sull'halo, data la rottura del rollbar. Poi è andato fino alle barriere dove è stato sbalzato in alto, ribaltandosi dietro alla barriera stessa. Le reti di protezione hanno resistito, impedendogli di precipitare il suo volo tra gli spettatori.
Zhou è vivo, relativamente illeso, salvato dall'halo, dopo che già in mattinata l'halo aveva impedito a Roy Nissany di essere decapitato in un folle incidente innescato da lui stesso il cui outcome è stato peggiorato dalla presenza di un sausage kerb sul quale è rimbalzato Dennis Hauger, il pilota da lui in precedenza speronato. Anche Albon è finito in ospedale, ma entrambi i piloti in serata hanno annunciato sui social di stare bene. Una giornata che poteva finire malissimo è finita nel modo migliore possibile, il tutto mentre accadeva un'altra cosa folle, ovvero un gruppo di manifestanti entravano in pista per protestare contro il gran premio. Per fortuna l'esposizione dela bandiera rossa per l'incidente al via ha fatto sì che non accadessero ulteriori danni.
L'incidente di Zhou si è concluso bene, ma personalmente mi ha lasciato troppe brutte sensazioni - anche se poi, un'ora più tardi quando è ripartita la gara e sono successe un sacco di cose, ammetto di non averci più ripensato e che il pensiero mi sia tornato solo in un secondo momento. Tra vetture che si aprono in due e rollbar che cedono, quest'anno ne abbiamo già viste tante. Stanno succedendo incidenti molto pesanti con troppa frequenza. Questo non è un bel segno, perché va bene, finora non è successo niente di grave, ma è già successo più di una volta nel corso della storia di vedere tanti brutti incidenti concludersi bene, fintanto che era il giorno fortunato. Però non ci sono giorni fortunati sempre e comunque, quindi mi è difficile non avere preoccupazioni.
Veniamo adesso alla gara, con la seconda partenza da griglia originale ovviamente con l'assenza dei due piloti infortunati e di Russell: Sainz stavolta ha mantenuto la posizione, mentre dietro si è fatto un po' di mucchio tra Verstappen, Leclerc e Perez. Hanno mantenuto le prime quattro posizioni, ma Leclerc e Perez, il primo lievemente e il secondo in misura maggiore, hanno danneggiato l'ala anteriore con il pilota Redbull costretto al rientro ai box già dopo pochi giri. Sainz, Verstappen e Leclerc sono stati nelle prime tre posizioni fintanto che Sainz, dopo avere messo le ruote sull'erba, ha perso la posizione a vantaggio di Verstappen. O per meglio dire, erano ancora i primi tre, ma a posizioni scambiate, in quel momento. Per cambiare top-3 abbiamo dovuto attendere che, poco dopo, Verstappen forasse una gomma e fosse costretto a rientrare ai box. Non c'era solo un danno alla gomma, ma anche qualcosa di più, visti i tempi su cui girava quando si è trovato nella seconda parte della top-ten.
Hamilton terzo si avvicinava ai piloti Ferrari, anche se non a un ritmo da pensare a un pericolo immediato. Nel frattempo entrambi i piloti scalpitavano alla radio, Sainz per avere la concessione di mantenere la posizione, Leclerc per avere la concessione di portarsi davanti. Le posizioni sono rimaste invariate prima del cambio gomme e anche dopo, Leclerc è uscito alle spalle di Sainz. Il suo ritmo però era più veloce e dopo vari ripensamenti dal box hanno chiesto a Sainz di farlo passare. Hamilton, intanto, galvanizzato dal potere lottare per la vittoria, andava ancora like a boss senza perdere terreno mentre rimandava la sosta. Quando si è fermato, comunque, è passato dal lottare con le Ferrari al pensare di essere in Ferrari: la sua sosta infatti è stata piuttosto lunga ed è tornato in pista terzo. Nel frattempo perdevamo per strada qualche pilota che parcheggiava ai box, nella fattispecie Bottas e poi Gasly, il quale in precedenza era stato anche protagonista di un curioso incidente con il compagno di squadra Tsunoda, non è chiaro se un contatto o se di una semplice uscita di pista sincronizzata.
Il grosso colpo di scena è arrivato quando Ocon, dopo avere superato Verstappen, ha iniziato ad accusare problemi alla vettura ed è stato costretto a fermarsi in mezzo alle scatole. Rientrata la safety car, in Ferrari hanno finalmente ricordato di avere due vetture nelle prime due posizioni e che se non si davano una mossa sarebbe stato difficile perdere la doppietta, il che era il minimo sindacale se proprio non si riusciva a perdere la gara con entrambe le vetture.
In sintesi sono rientrati tutti ai box a cambiare gomme, tranne Leclerc e un paio di piloti delle retrovie. Non era un segnale molto incoraggiante, ma vedo gente più preoccupata dal fatto che si sia sbagliato strategia su Leclerc e non su Sainz, oppure che non si sia sbagliato con entrambi, piuttosto che dal fatto che c'era la possibilità di non sbagliare strategia con nessuno e di fare doppietta. Poi sarebbe stata una di quelle doppiette con polemiche varie a proposito che le posizioni erano state scambiate come figurine nel corso della gara, ma dopo il 2004 ha sempre funzionato così. Mi spiego meglio, questo non significa che prima del 2004 in Ferrari facessero doppiette senza ordini di scuderia e polemiche, ma per la legge dei grandi numeri, visti quante ne facevano nel 2004, ogni tanto riuscivano anche a farne qualcuna normale. Vorrei dire che non è cambiato niente, invece qualcosa è cambiato: almeno una volta c'erano delle doppiette con delle polemiche, adesso ci sono polemiche e basta senza neanche fare doppietta.
Al restart è stato chiesto a Sainz di parare il fondoschiena a Leclerc, verosimilmente con l'intento di farsi superare entrambi, ma Sainz ha avuto l'accortezza di non farlo e di salvare almeno la propria gara. Leclerc invece si è ritrovato a vedersela con Perez e Hamilton decisamente più veloci di lui. Perez, fermatosi ai box in regime di safety car come tutti gli altri, era infatti quarto al restart, poi si è portato terzo superando Hamilton. Mentre tentava il sorpasso su Leclerc, Hamilton ha superato entrambi e si è portato terzo, per poi perdere di nuovo la posizione a vantaggio di Perez. Perez ha superato anche Leclerc e a quel punto si è innescato un duello epico tra Leclerc e Hamilton con vari sorpassi e controsorpassi. L'ha spuntata Hamilton e Leclerc è arrivato quarto, cosa che ha spinto vari ferraristi da social a scrivere minacce di morte a Sainz, colpevole di avere vinto il gran premio invece di lasciar vincere Perez o Hamilton. Nel frattempo Verstappen cercava di fare il possibile per tentare di portare a casa una settima piazza. L'ha portata a casa, ma dovendo difendersi like a boss nei confronti di... Schumacher?!?!?! Il Piccolo Principe ha così concluso ottavo, portandosi a casa i primi punti della sua carriera, dopo avere iniziato la giornata venendo immortalato mentre giocava con Roscoe. In presenza di Schumacher, Roscoe sembrava anche sveglio e reattivo, diversamente da quando viene tormentato da Hamilton.

RISULTATO: 1. Carlos Sainz (Ferrari), 2. Sergio Perez (Redbull), 3. Lewis Hamilton (Mercedes), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Fernando Alonso (Alpine), 6. Lando Norris (McLaren), 7. Max Verstappen (Redbull), 8. Mick Schumacher (Haas), 9. Sebastian Vettel (Aston Martin), 10. Kevin Magnussen (Haas), 11. Lance Stroll (Aston Martin), 12. Nicholas Latifi (Williams), 13. Daniel Ricciardo (McLaren), 14. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Esteban Ocon (Alpine), Rit. Pierre Gasly (Alpha Tauri), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo), Rit. George Russell (Mercedes), Rit. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), Rit. Alex Albon (Williams).

PS. Sainz ha fatto pole e vittoria in occasione del suo 150° gran premio, ribaltando i pronostici a proposito della sfortuna nelle gare celebrative. Forse il fatto che non portasse un casco dedicato a questo traguardo è stato ciò che ha contribuito al suo risultato. Si segnala inoltre sotto al podio un abbraccio sdolcinato tra il padre di Perez e il padre di Hamilton: è nata una nuova ship, totalmente inaspettata!



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