sabato 31 ottobre 2020

Formula 4 danese 2020: Conrad Laursen vince il titolo in una stagione troncata dal lockdown

La Formula 4 danese è un mondo a sé stante, che ha poco da spartire con gli altri campionati di Formula 4. Siccome anche l'occhio vuole la sua parte, partiamo dagli aspetti comunicativi: questa serie, semplicemente, non comunica. Ha un sito web che esiste solo in versione danese, con date del calendario non aggiornate, sono in ritardo su tutto e quant'altro, un po' come se dessero per scontato che nessuno li segue e non cercassero in alcun modo di farsi seguire.
Dal punto di vista strettamente agonistico, si riscontrano due particolarità, la prima è che ci sono due classi di vetture che competono insieme, le Formula 4 e le Formula 5, che di fatto possono puntare a risultati più o meno analoghi, solo le F5 sembrano meno reattive in partenza, mentre la seconda riguarda i piloti presenti: mentre le altre serie di Formula 4 schierano piloti che puntano a progredire nel panorama motoristico europeo, questo campionato ha una varietà di piloti che spaziano da gente che punta a costruirsi un futuro altrove a gente che sta lì da anni senza che si capisca bene se corre per mestiere o per hobby, generalmente con team privati, e presenza occasionale anche di piloti di cinquanta o sessant'anni.

Il campionato si è svolto tra giugno e, avremmo scoperto in questi giorni, settembre: i due eventi di ottobre in Danimarca sono stati annullati e quello sostitutivo, che si doveva svolgere in questo weekend di fine ottobre/ inizio novembre in Svezia, è stato annullato pochi giorni prima per via delle restrizioni di viaggio che limitano gli spostamenti tra la Danimarca e la Svezia. Quindi è stato decretato che i tre eventi, da tre gare ciascuno, che si sono svolti nei mesi scorsi costituiscono l'intero campionato e che Conrad Laursen, il pilota che si trovava in testa alla classifica, è il campione 2020. Se la serie fosse proseguita avrebbe dovuto vedersela con Benjamin Frislund, Sebastian Ogaard, Mads Hoe, William Wulff e Juju Noda... già, proprio lei, il nome più famoso di questa categoria, ragione per cui questo campionato ha avuto più successo di quelli precedenti (e anche la trasmissione su youtube di una parte delle gare). A fine stagione è difficile fare una valutazione complessiva della Noda e, anche se la posizione in classifica *sembra* non riflettere l'aura che si porta dietro, esistono ragioni che possono spiegare tranquillamente la sua posizione in classifica.

Innanzi tutto si può dire che, dal punto di vista delle qualifiche, la giovanissima Juju non abbia problemi. Per ciascun weekend c'è una griglia con qualifica, una reverse grid dei primi sei e una griglia abbastanza complessa stilata sui tempi aggregati delle due gare precedenti o qualcosa del genere. Su tre pole position da qualifica ne ha portate a casa tre. Sfortunatamente solo la prima di esse si è concretizzata in vittoria, proprio nella prima gara da lei disputata.
Il vero problema non è la velocità, la poca esperienza. O meglio, ha tantissima esperienza come tester, ma girare in tondo è un po' diverso dal competere contro altri piloti e, specie nei duelli ruota contro ruota, spesso si vedeva che era una quattordicenne che gareggiava contro piloti più avanti come percorso di carriera o come età, considerato che aveva anche qualch avversario di vent'anni o oltre. Quindi in certe situazioni sono arrivati occasionali incidenti dettati dall'inesperienza, uscendone spesso come la parte più danneggiata dall'incidente stesso.

In generale, come prima stagione nel panorama motoristico internazionale, non credo ci si possa lamentare: solo due piloti hanno ottenuto vittorie multiple, si tratta di Ogaard con tre su sei gare disputate (uno degli eventi si sovrapponeva alla F4 italiana nella quale gareggia) e il campione Laursen con due. Gli altri piloti con una vittoria ciascuno sono il runner-up Frislund, il veterano Hoe (classe F5) e Wulf. Il migliore fine settimana è stato il primo, come già detto, nonostante una squalifica rimediata nella seconda gara per un'irregolarità legata alle gomme. Nel secondo weekend della stagione Noda ha ottenuto altri due piazzamenti a podio, un terzo e un secondo posto nelle prime due gare del fine settimana, mentre purtroppo è stato abbastanza disastroso l'ultimo evento, con incidenti vari.
Curiosità: la F4 danese è stata forse la serie open-wheel con la maggior presenza femminile, dato che oltre a lei anche altre due ragazze erano presenti, seppure rientrino verosimilmente in quei piloti che non si capisce se corrano per mestiere o per hobby, si tratta di Mille Hoe (sorella di Mads) e di Lina Sonderskov, già viste negli scorsi anni.

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