martedì 6 ottobre 2020

Commento alla Formula 2 e cenni alla Formula 3 nella seconda parte di stagione

Come potrete intuire, prima o poi vedrà la luce anche al Commento al GP della Russia, ma in attesa che arrivi quel momento credo sia giusto occuparci anche delle serie minori, dato che uno dei due campionati è già terminato e l'altro sta procedendo anche se ci sarà una lunga fase di stallo e riprenderà alla verso la fine di novembre. Andiamo quindi a riscoprire che cosa sia successo nelle serie minori nel corso degli indicativamente ultimi quaranta giorni (eventi che hanno fatto da contorno ai GP di Belgio, Italia, Toscana, Russia).

FORMULA 3 - dopo la pausa estiva è ripreso anche il campionato di terza fascia, che è terminato in occasione dell'evento del Mugello, in largo anticipo nei confronti di Formula 1 e anche Formula 2. Ancora una volta dedicherò a questa serie uno spazio minore rispetto a quello che riceverà in seguito la Formula 2, ma spero che possiate accettare questa mia scelta. Iniziamo da un dato di fatto: per gli ultimi tre eventi della stagione ci sono stati dei cambiamenti di line-up in corso d'opera, seppure non tra i piloti di maggiore spessore del campionato. Abbiamo quindi assistito al campionato che riprendeva con Lirim Zendeli che otteneva la prima vittoria nel campionato, seguito da Theo Pourchaire, David Beckmann, Alex Smolyar, Oscar Piasti, Frederik Vesti, Olli Caldwell, Logan Sargeant, Liam Lawson e Richard Verschoor.
Quest'ultimo il giorno dopo partiva dalla pole position, ma le cose non sono andate nel migliore dei modi. Logan Sargeant, uno dei contendenti al titolo, infatti, si è portato in testa nel corso dei primi giri di gara, portandosi a casa una vittoria molto utile in ottica campionato. A seguire Vesti e Lawson a podio, con anche Smolyar, Pourchaire e Piastri, l'altro contendente al titolo, a precedere Vershoor. Lirim Zendeli, David Beckmann e un ritrovato Sebastian Fernandez hanno completato la zona punti.
Poi si è giunti in Italia per gli eventi di Monza e Mugello. A Monza tutto è inizito con una vittoria di Vesti, con Pourchaire e Piastri a podio, il tutto mentre Sargeant prendeva la poco saggia decisione di mettersi a fare a sportellate con Clement Novalak. Hanno completato la top-ten David BeckmannJake Hughes, Liam Lawson, Lirin Zendeli, Bent Viscaal, Enzo Fittipaldi e Mikhael Belov. Quest'ultimo, arrivato in corso d'opera per effetto di cambi di line-up vari, il giorno dopo purtroppo non ha concretizzato la pole da reverse grid (purtroppo perché i telecronisti di Formula Renault lo chiamano "Bellof" e questo lo rende un personaggio eroico. La vittoria è andata a Hughes, con Pourchaire e Smolyar a completare la zona punti. Un Lirim Zendeli in grande ripresa a confronto con la passata stagione è arrivato quarto precedendo Alex Peroni, l'uomo che sussurava ai sausage kerb. Pierre-Louis Chovet, altri pilota arrivato in corso d'opera dalla Formula Regiona, è arrivato sesto davanti a Liam Lawson, Roman Stanek, Olli Caldwell e Richard Vershoor, mentre Logan Sargeant rimaneva coinvolto in un incidente con il compagno di squadra Vesti lottando per il quarto posto (una pessima idea in ottica titolo), mentre ci si apprestava a vivere l'ultimo evento stagionale al Mugello.
La gara del sabato ha visto la vittoria di Frederik Vesti, con Jake Hughes, Theo Pourchaire, Lirim Zendeli, Enzo Fittipaldi, Logan Sargeant, Alex Smolyar, David Beckmann, Sebastian Fernandez e Liam Lawson a completare la zona punti. A quel punto, con una sola gara da disputare e Oscar Piastri giunto undicesimo, lui e Sargeant erano esattamente a pari punti in classifica, con Pourchaire ancora in lotta per il titolo con il ruolo di terzo incomodo.
Sargeant ha avuto la pessima idea di iniziare la domenica facendo a sportellate con Zendeli: la gara di entrambi è terminata, così come la sua possibilità di lottare per il campionato, nonostante il meglio piazzato dei contendenti al titolo fosse Pourchaire, giunto "solo" terzo alle spalle del vincitore Lawson e del terzo classificato Beckmann. Fittipaldi, Verschoor e Hughes hanno preceduto Piastri, solo settmo, mentre Fernandez, Vesti e Smolyar ottenevano gli ultimi punti disponibili. Oscar Piastri ha vinto il titolo con appena tre punti di vantaggio non su Sargeant ma su Pourchaire, che per un punto ha strappato all'americano il terzo posto. Vesti, Lawson e Beckmann hanno completato una non troppo lontana top-6, mentre il duello tra i Flumacher si è concluso a vantaggio di David Schumacher, che ha cambiato team in corso d'opera e ha chiuso ventottesimo in classifica finale, una posizione più avanti della Florsch, che però ha saltato un evento in quanto in sovrapposizione con una gara di endurance. I miei vivi complimenti a Tatiana Calderon e Beitske Visser per essere riuscite a infilare l'ego di Sophia nell'abitacolo! E con questo, mettiamo da parte la Formula 3 per iniziare a parlare di Formula 2.

MAZEPIN E I PANNELLI DEL PARC FERMÉ - mentre faceva un grande scalpore l'arrivo di Juri Vips (Redbull Junior che nei piani della Redbull avrebbe dovuto fare la Superformula invece della Formula 2 e che al momento attuale ha disputato quattro eventi di F2 al posto dell'infortunato Sean Gelael e nessun evento di Superformula), l'altro Redbull Junior Yuki Tsunoda partiva dalla pole position, inseguito da Nikita Mazepin. Durante la gara abbiamo visto Tsunoda duellare con Mazepin, con quest'ultimo uscito vincitore dal suddetto duello. I commissari, però, non erano del tutto soddisfatti dell'andamento delle cose, dato che hanno deciso di penalizzare Mazepin, relegandolo in seconda posizione proprio mentre scendeva la bandiera a scacchi e assegnare di conseguenza la vittoria a Tsunoda, che aveva tagliato il traguardo in seconda posizione.
Quello che è accaduto in seguito è andato oltre l'umana immaginazione e ha sollevato certe polemiche che hanno scomodato i Vettelton in Canada. Proseguiamo comunque per gradi: Tsunoda è andato al parc fermé e ha parcheggiato nel posto riservato al vincitore. Poi, mentre si trovava davanti alla piazzola del secondo classificato è arrivato Mazepin, che ha urtato con la vettura il pannello del secondo posto, nel tentativo di gettarlo addosso a Tsunoda. Da uno che anni fa aveva picchiato Callum Ilott perché rallentato durante una sessione di prove libere ci si poteva aspettare questo e altro, ma considerato che ai tempi Mazepin aveva qualcosa come sedici anni, ci si poteva almeno augurare che fosse maturato un po'. Sembra non essere accaduto.
Tsunoda pare avere fatto finta di niente nel modo più assoluto, così come sembra non essersi preoccupato minimamente della reazione dell'avversario anche dopo la fine della gara: mentre Mazepin sul podio si isolava da tutto e da tutti, Tsunoda spruzzava champagne addosso a Mick Schumacher, terzo classificato, e veniva spruzzato di champagne da quest'ultimo, un po' come se Mazepin non esistesse minimamente. Giù dal podio ma in zona punti, nel frattempo, avevano concluso Louis Deletraz, Robert Shwartzman, Dan Ticktum, Guanyu Zhou, Roy Nissany, Luca Ghiotto e Callum Ilott, con Juri Vips undicesimo, a un solo posto di distanza dalla top-ten...
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...ma who kers di Vips, parliamo di cose serie, perché Nissany, in qualità di ottavo classificato, si era miracolosamente procacciato la pole position da reverse grid e queste cose non accadono tutti i giorni. In realtà non accade neanche tutti i giorni che Nissany finisca le gare in zona punti, ma questo è un altro discorso.
Abbiamo visto quindi Nissany impegnato in un duello per la leadership con Ticktum, con Ticktum che prima l'ha superato e poi si è visto superare e la gente che osservava, visto il Junior team di cui fanno parte, cose tipo "questa è la cosa più simile a una doppietta Williams che possiamo vedere al giorno d'oggi". Invece no, Russell e Latifi non dovevano essere molto d'accordo e probabilmente l'hanno tirata ai piloti junior della stessa squadra. I Nisstum infatti, sono venuti a contatto dopo pochi giri, con Nissany fuori e Ticktum destinato a perdere posizioni in corso d'opera. Incredibile ma vero, quello che è successo dopo è stata la cosa più simile a una doppietta Ferrari che ci capiterà di vedere quest'anno, dato che Robert Shwartzman e Mick Schumacher sono arrivati primo e secondo.
Guanyu Zhou ha completato il podio, mentre Nikita Mazepin, Luca Ghiotto, Louis Deletraz, Christian Lundgaard e Artem Markelov hanno completato la zona punti limitata alla top-8 della domenica. INCREDIBILE, FINALMENTE MARKELOV HA VISTO LA GLORIA DELLA ZONA PUNTI, ERA ANCHE ORA CHE SUCCEDESSE! *-* Scusate per l'esternazione, ma a inizio stagione avevo pronosticato che avrebbe vinto il campionato, un po' di soddisfazione ci stava, anche se solo per un misero punto.

LA MALEDIZIONE DELLE SECONDE GENERAZIONI - mentre veniva disputato il GP d'Italia con i suoi eventi di contorno, in America la Road To Indy gareggiava a Indianapolis(?) laddove Eduardo, il figlio di Rubens Barrichello, otteneva le sue prime vittorie su open-wheel in carriera. Vi chiederete che cosa c'entri tutto ciò e, obiettimente, tutto ciò non ha niente a che vedere con la Formula 2, anche se, in un momento come quello, c'era una sola cosa che avrebbe potuto far crollare definitivamente le possibilità del giovane Dudu di essere considerato almeno un minimo da noi telespettatori europei. Quella cosa era una vittoria di Mick Schumacher... ma vuoi mai che Schumacher decida di compiere un'azione così astrusa ed estranea ai suoi standard come vincere una gara proprio nel fine settimana in cui potrebe essere celebrata la gloria del figlio di Barrichello? Ebbene sì, tra le tante cose impensabili è accaduta anche questa e la strada per la vittoria gli è stata almeno in parte aperta da un problema occorso a Callum Ilott, partito dalla pole position, durante il pitstop (prima ancora aveva contribuito una partenza stile peperoncino piccante infilato su per il cu*o nella quale si era ritrovato secondo nel giro di pochi secondi partendo dalla quarta fila).
Luca Ghiotto e Christian Lundgaard sono saliti sul podio, con Yuki Tsunoda quarto davanti a Guanyu Zhou e, dopo le peripezie di cui sopra, il leader del campionato di quei tempi Ilott sesto. Dan Ticktum e Louis Deletraz hanno completato la zona reverse grid e ci si poteva appunto chiedere se per Deletraz si stesse finalmente concretizzando la possibilità di una prima vittoria in carriera in Formula 2, ma non anticipiamo troppo i tempi, perché prima dovevano completare la zona punti Robert Shwartzman e Jehan Daruvala, che sono arrivati sul traguardo in nona e decima posizione.
Siccome Schumacher, Ghiotto e Lundgaard sembrano tutti tipi decisamente molto più tranquilli di Mazepin, non sono accadute cose particolarmente strane al parc fermé né c'è stata gente che si lanciava dei cartelli addosso. A proposito, me ne sono dimenticata prima, quindi lo scrivo qui in modo completamente decontestualizzato: dopo il fatto di Mazepin, qualcuno ha scritto "non ha senso criticarlo, quando Vettel ha fatto la stessa cosa con Hamilton in Canada 2019". Dunque, sappiate che mettere un cartello con il numero 2 davanti alla vettura di Hamilton e cercare di tirarlo in testa sono cose completamente analoghe. Dopotutto Tsunoda è solo Tsunoda, non si può pretendere che la sua testa meriti di essere preservata più dell'aria circostante alla monoposto di Hamilton. Mi ricorda un po' il povero Sirotkin meno importante delle bilance e, anche se il paragone è completamente a caso, non ne vedo il problema, dato che sono state innanzi tutto citate due cose che avevano in comune il solo fatto di avere come co-protagonista un cartello. Comunque va bene così, solo, mi pare che ci sia gente che ha una capacità di contestualizzare le cose paragonabile a quella di Deletraz di vincere una gara di F2, cioè abbastanza bassa.
Domenica, infatti, pensavamo avesse vinto Dan Ticktum, arrivato al parc fermé a bordo della medical car dopo essere rimasto a piedi, ma è stato squalificato per non avere benzina a bordo. La vittoria è stata assegnata a Ilott, con Lundgaard e Schumacher a podio anche se quest'ultimo non c'è salito e lo champagne destinato a lui se l'è sbevazzato Ticktum prima della squalifica (visti i loro trascorsi la cosa mi fa molto sorridere). Louis Deletraz è arrivato solo quarto, davanti a Robert Shwartzman, Jehan Daruvala, Jack Aitken e Nikita Mazepin, che fortunatamente ancora una volta era abbastanza lontano dal parc fermé da mettersi a lanciare dei cartelli addosso a gente random.
A quel punto del campionato avevamo tre piloti in nove punti, con Ilott in vantaggio di sei e di nove rispettivamente su Schumacher e Shwartzman, nonostante ci sia gente in giro per il web convinta che il campionato di Formula 2 stia vedendo il dominio di... ecco, esatto, di chi? questo non l'ho capito dato che di cambi di leadership ce ne sono stati e che peraltro non mi sembra neanche che ci siano team particolarmente dominanti (anche se un tipo di recente ha detto che Schumacher e Ilott starebbero dominando il campionato grazie alla superiorità di Prema, il tutto mentre Ilott non corre affatto per Prema e mentre il discorso era nato parlando della Formula Regional, campionato in cui ci sono dodici vetture di cui tre Prema color Prema e una Prema dai colori non Prema). Anzi, credo che quest'anno non ci si possa lamentare più di tanto, dato che circa la metà dei piloti presenti hanno vinto almeno una gara e che la classifica è abbastanza ristretta nelle posizioni che contano e che potrebbero determinare per alcuni la possibilità di ottenere la Superlicenza (Tsunoda, parlo di te, anche se l'addio della Honda alla F1 come motorista annunciato di recente potrebbe incidere in negativo sul tuo futuro e fare in modo che, contrariamente alle aspettative popolari, un certo Torpedo possa vedere la propria posizione farsi un po' più stabile di quanto sembrasse prima).

NON PROVOCARE BANDIERE ROSSE IS FOR KIDS, PROVOCARLE IS FOR ADULTS - sulla stessa pista in cui i piloti di Formula 1 ne avrebbero combinate di tutti i colori la domenica pomeriggio, tutto iniziava in maniera alquanto tranquilla con Lundgaard che scattava dalla pole position e sembrava, in un primo momento, potere salvare il mondo da un terribile destino che si sarebbe invece abbattuto sull'intero universo, ovvero una vittoria di Mazepin. Come potrete tranquillamente immaginare, questo pilota non sembra godere molto della simpatia dei fan, anche se purtroppo viene fatto il paragone con Stroll perché i due hanno entrambi i big money. La differenza fondamentale, ovvero che, almeno per ora, Strollino si è sempre comportato in modo piuttosto composto e mai come un pazzo scalmanato, viene raramente citata, se non dagli ilotters che vogliono vendicare il loro mito dopo i fatti di qualche anno fa ai quali ho già accennato nel corso di questo commento. Mazepin l'ha spuntata contro Ghiotto che è arrivato secondo, con Deletraz in terza posizione. Drugovich è arrivato quarto e, in quinta posizione, uscito indenne da un contatto con Zhou e Aitken, Schumacher si è portato in testa alla classifica, mentre Lundgaard, Vips, Markelov, Amrstrong e Daruvala hanno completato la zona punti. La salita di Schumacher in classifica è stata possibile a causa di disgrazie random accadute a Ilott, che ha rotto l'ala anteriore durante un contatto dovendo sostituirla e precipitando nelle retrovie, e Shwartzman che si è ritirato a seguito di un problema tecnico... ma ora smettiamola di parlare di russi poco importanti come quelli che lottano per il titolo e concentriamoci sui russi molto importanti, ovvero quelli che decidono di devolvere tutta la loro esistenza al gareggiare in Formula 2 per anni e anni. Parlo di Artem Markelov, che avrete letto poche righe più in su tra i piloti finiti in zona punti. Non solo è finito a punti, ma è arrivato anche ottavo, la posizione che assegna la pole position per la gara dei poveri, altresì nota come sprint race.
Ho iniziato a vomitare arcobaleni sognando a occhi aperti di vedere la domenica Markelov sul gradino più alto del podio. La domenica penso di avere effettivamente Markelov sul gradino più alto del podio, ma appunto perché stavo ancora sognando a occhi aperti. Markelov non è durato a lungo davanti a tutti. Non solo, non è durato a lungo neanche in gara. Mentre Lundgaard si vendicava della mancata vittoria del sabato vincendo almeno la domenica, Deletraz e Vips andavano a podio, con grande gioia dei sostenitori di quest'ultimo. Markelov era un po' più indietro impegnato a lottare con Schumacher e Ghiotto, finendo per avere un contatto con il pilota italiano.
Schumacher ha proseguito (il che comunque non è particolarmente sorprendente dato che ho appena detto che l'incidente è accaduto tra gli altri) ed è arrivato quarto, Ghiotto ha proseguito e purtroppo per lui la sua gara è terminata con un incidente con il compagno di squadra Mazepin, mentre Markelov ha rotto qualcosa dovendo rinunciare ai suoi sogni di gloria. Eravamo rimasti al quarto posto, quindi passiamo oltre: Zhou, Ilott, Daruvala e... attenzione, mettete a letto i bambini e andateci voi stessi lettori qualora siate bambini, perché sto per comunicarvi una cosa di grande portata, ovvero che Marino Sato è arrivato ottavo, conquistando il primo punto della stagione. Di punti invece non ne ha ottenuto Shwartzman, con grande indifferenza dei suoi sostenitori che adesso si sono messi d'accordo per tifare tutti quanti Ilott, da loro snobbato ai tempi in cui elogiavano Shwartzman. Ricordate i bei tempi antichi in cui la gente se ne sbatteva altamente chi vinceva in Formula 2 e riservava certi atteggiamenti alla sola Formula 1? Me li ricordo anch'io ed è un vero peccato che quei giorni facciano parte di un passato ormai dimenticato, perché obiettivamente parlando certe polemiche lasciano il tempo che trovano.
In sintesi il weekend della Formula 2 al Mugello è andato abbastanza bene, senza casini eccessivi e soprattutto senza la necessità di interrompere più volte le gare (neanche interromperle solo una volta, a dire il vero) per incidenti di varia entità. Hanno condiviso questa caratteristica con i piloti della Formula 3 di cui ho parlato in apertura di commento e ciò ha comportato varie critiche nei confronti dei piloti di Formula 1. Quelle critiche, per una volta, mi sembravano anche abbastanza sensate...

SAUSAGE KERBS E DINTORNI - siccome essere da meno della Formula 1 non è bello, quando il mondo intero ha deciso che la Formula 2 è più bella della Formula 1 perché ci sono duellihhhh e sorpassihhhh e le vittorie non vengono equamente distribuite tra i due piloti Mercedes come capita in Formula 1 (il fatto che in F1 Hamilton e Bottas si dividano equamente le vittorie non l'ho scritto perché sia vero, ma per abbellire la frase), non si poteva fare altro che andare a casa di Markelov a fare un po' di casino. Al sabato le cose sono anche andate abbastanza bene, ma domenica devono avergli irreparabilmente demolito il soggiorno. Okay, va bene, torniamo seri e parliamo di Yuki Tsunoda, colui che potrebbe strappare il volante al Russo di Roma in qualità di Redbull Junior affiliato alla Honda, ma al quale potrebbe essere fatta una pernacchia ora che la Honda ha annunciato di lasciare Redbull e Alpha Tauri alla fine del 2021. Nello specifico parliamo del fatto che ha ottenuto la pole position, proprio dopo essere rimasto l'unico giapponese in pista. Nobu Matsushita, infatti, che aveva vinto una gara ma che stazionava fuori dalla top-ten in classifica, ha lasciato la serie per dedicarsi ad altre prospettive future ed è stato sostituito da Giuliano Alesi, che ha cambiato team. Il posto di Alesi è stato preso da Jake Hughes, appena promosso dalla Formula 3.
Dopo avere fatto tutto questo giro di informazioni, concentriamoci ancora su Tsunoda, che durante la gara sembrava conservare agevolmente la propria leadership nei confronti di Mick Schumacher, almeno finché questo, dopo essersi infilato un peperoncino su per il cu*o, l'ha asfaltato con un sorpasso portandosi in testa. I due sono andati a podio in compagnia di Ilott e intanto c'erano polemiche varie per un pitstop di Schumacher nel corso del quale il team principal si stava sbracciando per dare istruzioni ai meccanici contro quanto prevede il regolamento ed era stato multato per questo. O meglio, in quel momento c'erano polemiche, mentre la multa è avvenuta in un secondo momento. Il sito motorsport.com quella sera ha scritto che Schumacher era passibile di squalifica e che quattro team volevano fare ricorso per quella ragione avendo quattro giorni di tempo per presentarlo, ma considerata l'assenza di notizie in merito nonostante quattro giorni siano già passati da un bel po', immagino che quelli di motorsport.com non sapessero come far venire ora di andare a letto quindi abbiano deciso di ingigantire un rumour, o di immaginarselo, per scrivere un articolo. Ghiotto, Daruvala, Aitken, Mazepin e Zhou completavano la reverse grid, con Armstrong e Ticktum negli ultimi due posto della zona punti.
Il giorno dopo la gara è iniziata in modo piuttosto tranquillo con Zhou che manteneva la prima posizione e qualche giro in cui non accadeva niente di traumatico che potesse mettere in pericolo i preziosi lampadari di casa Markelov. Poi, a un certo punto, si è scatenato il caos: Ghiotto e Aitken stavano duellando tra di loro quando pare abbiano avuto un lieve contatto. Ciò avrebbe provocato una foratura ad Aitken che avrebbe poi perso il controllo della monoposto. Una volta che ha perso il controllo della monoposto, lui e Ghiotto hanno fatto un botto micidiale e sono finiti sulle barriere. Anzi, Ghiotto c'è finito proprio dentro alle barriere, e ciò ha fatto sì che la gara fosse redflaggata. Nessuno si stava più filando Zhou perché tutti erano in apprensione sperando di vedere i piloti coinvolti scendere dalle vetture sulle proprie gambe e, quando finalmente è successo, la vettura di Ghiotto ha anche preso fuoco. Tra parentesi, non ho apprezzato per niente il poco tempestivo intervento dei commissari sulla vettura di Ghiotto. Se non fosse stato capace di scendere dalla vettura da solo?
Per non rischiare ritardi per la F1 la gara redflaggata è stata definitivamente interrotta, con la gente che sui social si scatenava perché non conosce le regole (con questo non voglio dire che non le sappia applicare al caso concreto, ma proprio che non ha nemmeno idea di quale sia il concetto di fondo). Il regolamento prevede, in caso di finale anticipato, che il risultato venga stilato sul penultimo giro completato prima della bandiera rossa. Ciò significa che quel giro era stato abbondantemente completato anche dai piloti protagonisti dell'incidente. La top-8 quindi era così composta: Zhou, Mazepin, Schumacher, Aitken, Ghiotto, Tsunoda, Ilott e Ticktum. Visto che non era stato completato il 75% dei giri, il punteggio è stato assegnato dimezzato. Qualche simpaticone ha affermato che Zhou aveva ottenuto "una mezza vittoria" quindi anche lui è uno di quelli che un tempo erano tanto elogiati e adesso nessuno si fila.
Mentre il campionato è destinato a non riprendere prima del Bahrein, Schumacher ha una ventina di punti di vantaggio in classifica su Ilott e Tsunoda è risalito al terzo posto. Lundgaard è a sua volta davanti a Shwartzman, che in Russia non ci ha rimesso il soggiorno solo perché ho deciso che il gran premio si svolgeva a casa di Markelov. L'ex leader del campionato non ha guadagnato nemmeno un punto e se vuole tornare in lotta per il titolo deve impegnarsi seriamente negli ultimi due round. Per il momento l'abbiamo trovato che, insieme a Ilott e Schumacher, testava qualche giorno dopo una F1 a Fiorano, nello specifico una Ferrari del 2018, immagino con grande invidia dei Leclettel che vorrebbero a loro volta guidare una Ferrari del 2018.

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