lunedì 26 ottobre 2020

The Golden Days of Sewis: GP Stati Uniti 2012

Se il GP degli Stati Uniti al giorno d'oggi si svolge (dovrebbe svolgersi, diciamo) verso la fine di ottobre, non era proprio così agli albori del Circuit of the Americas: nel 2012 ce lo siamo ritrovati a novembre inoltrato, come penultimo appuntamento della stagione.
Lo scarto di poche settimane, tuttavia, non è una buona ragione per non scegliere di ripercorrere proprio quello specifico evento in vista del gran premio che NON si è svolto ad Austin in questo fine settimana. Dimenticate dunque la stagione odierna e ricordatevelo: da questo momento in poi siamo nel 2012 e lo saremo fino alla fine del post.
È un sabato di novembre e noi telespettatori europei abbiamo dovuto attendere fino a orari improponibili per i nostri standard per scoprire quale sarà la griglia di partenza dell'evento e dove andranno a piazzarsi Fernando Alonso e Sebastian Vettel, i piloti che stanno lottando per il titolo. Le cose non vanno esattamente a favore di Alonso: si qualifica solo nono (ottavo dopo la penalità di uno dei vari signori nessuno che popolano la top-ten), mentre Vettel ottiene la pole position. Ciò potrebbe avere effetti devastanti sulla rincorsa al titolo... ma niente paura, prima della fine del weekend non penseremo tanto alla lotta per il titolo quanto a un grande capolavoro del trash. Perché tra una cosa e l'altra Felipe Massa ha pensato bene di scegliere proprio questa occasione per qualificarsi davanti al suo compagno di squadra, che dovrà partire dal lato sporco della pista.

Questa è la prima del COTA, partire dal lato sporco della pista può essere devastante e l'unico modo che la Ferrari ha per evitarlo è che Massa venga penalizzato per la sostituzione del cambio. L'unico impedimento è che il cambio non è da sostituire, ma nevermind. Sulla vettura di Massa vengono rotti i sigilli del cambio prima della gara, a quel punto la penalità scatterà per forza. In tutto questo non viene minimamente sostituito il cambio, né viene utilizzata l'immaginazione abbastanza da non fare una figura discutibile davanti a tutto il mondo. Comunque non si può avere tutto dalla vita, alla fine il messaggio che passa è: retrocedendo Massa di cinque posizioni anche lui viene a partire dal lato pulito della pista, quindi sarà vantaggioso anche per lui. Mi correggo: l'immaginazione è stata usata anche troppo.
Si parte e la prima "vittima" del lato sporco della pista è Lewis Hamilton. In una delle sue ultime gare su McLaren, partiva dalla prima fila, in seconda posizione, e se la vede strappare via da nientemeno che Mark Webber, vederlo recuperare una posizione al via invece che perderne una mezza dozzina è un duro colpo, qualcosa a cui non siamo per niente abituati. Verrà punito dal karma per avere osato andare contro il proprio destino: la sua vettura deciderà di lasciarlo a piedi dopo appena un quarto di gara o poco più. Non si sa cos'abbia fatto dopo. Chiedendo alle fangirl dei Webbonso, probabilmente queste risponderebbero che ha sognato a occhi aperti il momento in cui avrebbe visto il suo ammmmato salire sul podio, cosa che effettivamente sarebbe accaduta: Alonso sarebbe arrivato terzo, mentre Massa avrebbe fatto una buona gara, chiudendo al quarto posto, davanti a Jenson Button, Kimi Raikkonen, Romain Grosjean, Nico Hulkenberg, Pastor Maldonado e Bruno Senna.

Siamo tutti d'accordo che siamo nel 2012 e sono tempi bui, siamo tutti qui ad attendere i Maya che possano portarci una fine del mondo carica di brio festaiolo, o in alternativa, in attesa del finale della stagione che arriverà a breve a Interlagos. Al momento, però, dobbiamo accontentarci di Austin... magari, con un po' di intuito, riusciremo ad avere una premonizione su quello che accadrà prima o poi in futuro.
Ed ecco che ce l'abbiamo la premonizione su come sarà il futuro: a gara inoltrata Hamilton si avvicina sempre più a Vettel, poi apre il DRS e lo trolla, prendendosi la posizione e di lì a qualche giro la vittoria. Sul podio li vedremo con il cappello texano mentre si spruzzano champagne addosso, senza sapere che un giorno diventeranno best friends forever.
Non si sa cosa sia successo a telecamere spente, più tardi. Probabilmente, dopo la conferenza stampa, mentre attendevano che Alonso uscisse dal bagno per andare a loro volta a svuotarsi la vescica, i Vettelton confabulavano a proposito del futuro.
Qualcosa di questo tipo: "Senti, Prosciuttello, chi te l'ha fatto fare di passare in Mercedes? Vuoi consumare le gomme dopo un giro e non arrivare in zona punti come gli Schusberg?" "Ne riparliamo tra qualche anno, quando inseguirò i record del tuo idolo e tu sarai messo a novanta." "Non so se ne riparleremo, probabilmente a quei tempi saremo troppo impegnati a darci la lingua in bocca, non ci sarà tempo per parlare. L'amore vince sempre, mio adorato prosciuttello." "Lo so, l'amore vince sempre e io un giorno diventerò l'amore."

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