Mentre attendiamo con pazienza che arrivi il weekend del gran premio del Giappone, al quale manca ancora un po', direi che possiamo guardarci intorno... anche perché mi piacerebbe approfondire la mia ultima disavventura da fandom (rappresentata da un tipo con un avatar raffigurante Perez che mi ha detto che somiglio a un dinosauro e a Vettel, che i dinosauri come me rovinano la Formula 1 e che sul forum che modero faccio un copia e incolla di un blog da lui menzionato... che peraltro ho scoperto essere il nome di un blog americano di F1 che non viene aggiornato dai primi mesi del 2009), ma credo che sia più saggio concentrarci sul DTM, che nei mesi di settembre e ottobre è andato in scena due volte, nello specifico per gli ultimi due appuntamenti stagionali.
Nel weekend del 15 settembre la location era il Nurburgring e René Rast e Nico Muller si stavano ancora giocando il titolo.
Rast ha iniziato il weekend con una vittoria dalla pole position, salendo sul podio insieme a Bruno Spengler e Marco Wittmann. Per il suo sfidante le cose andavano tutt'altro che bene, con una quindicesima piazza tutt'altro che promettente.
Questo succedeva al sabato, mentre la domenica Rast vedeva di nuovo la gloria. Seppure la vittoria sia andata a Jamie Green, seppure il secondo posto sia andato a Robin Frijns (altresì noto come "Frains", la pronuncia di questo cognome mi affascina ogni giorno sempre di più), il leader della classifica si è portato a casa un terzo posto e ha lasciato il Nurburgring con già il titolo in tasca. Nello specifico era una tasca chiusa ermeticamente dal sigillo dell'aritmetica (non so come mi sia uscita, ma non mi pento di averla pensata e di averla scritta).
Sono seguite tre settimane d'attesa e nel weekend del 5 ottobre è avvenuto a Hockenheim un evento misto per vetture DTM e SuperGT. Dal SuperGT sono arrivati Jenson Button, Nick Cassidy, Ronnie Quintarelli, Ryo Hirawaka e Tsugio Matsuda. Naturalmente nessuno si è minimamente filato Cassidy, Quintarelli e i due giapponesi, con gli occhi concentrati su Button che, nella prima delle due gare, ha portato a casa al debutto una nona piazza e che pare avere affermato che l'anno prossimo non gareggerà più nel SuperGT. C'è chi ha fatto due più due, ipotizzando un suo passaggio al DTM.
Non è chiaro che cosa farà Jensinho nel 2020, quello che è chiaro è che sul podio della gara del sabato c'erano René Rast, Marco Wittmann e Mike Rockenfeller. Nico Muller ha finalmente visto di nuovo un po' di quella gloria che mancava da tempo vincendo la gara della domenica, con Rockenfeller secondo e Rast terzo.
Rast 322
Muller 250
Wittmann 202
Rockenfeller 182
Frijns 157
Eng 144
Duval 134
Green 115
Spengler 106
Aberdein 67
Eriksson 61
Glock 58
Van Der Linde 42
Juncadella 23
Fittipaldi 22
Di Resta 21
Dennis 17
Von Habsburg 3
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
giovedì 10 ottobre 2019
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