mercoledì 29 maggio 2019

Commento alla Indy 500 2019

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È arrivato il memorial weekend e arrivate le 18.00 arriva anche la Indy 500... okay, va bene, dire che arriva alle 18.00 è un eufemismo, ma nevermind, quello che conta è che arrivino le 19.00 o giù di lì e che, a due ore di distanza dal bed time di Lando Norris, inizi finalmente la gara!
Facciamo un piccolo recap, questo è esattamente quanto successo nelle puntate precedenti e dopo cent'anni c'è un pilota francese in pole position, ma non importa a nessuno, perché #DramaHappened e il dramma ha spazzato via proprio il Drama King della Indy 500 al volante di una vettura color papaya che si qualificava come Drama Queen dell'evento, o per meglio dire non si qualificava come Drama Queen dell'evento.

1^ fila: Pagenaud - Carpenter - Pigot
2^ fila: Jones - Herta - Power
3^ fila: Bourdais - Newgarden - Rossi
4^ fila: Andretti - Daly - Castroneves
5^ fila: Ericsson - Sato - Davison
6^ fila: Kanaan - Rahal - Dixon
7^ fila: Servia - Kimball - Hildebrand
8^ fila: Hunter-Reay - Ferrucci - Leist
9^ fila: Harvey - King - Hanley
10^ fila: Veach - Rosenqvist - Mann
11^ fila: Karam - Hinchcliffe - Kaiser
DNQ: Alonso - O'Ward - Chilton

Si parte e tutto sembra filare liscio, là davanti.
Pagenaud, Carpenter, Power, loro i primi tre, con poche possibilità di essere tirati via da lì con la forza.
Carpenter, come al solito, è sempre vicino alla vetta abbastanza da far pronosticare una sua vittoria, ma sembra non essere mai lì dove conta. Willpowahhhh è il vincitore della passata edizione e in quanto tale viene visto come uno dei favoriti, mentre Pagenaud (Saimon secondo i telecronisti USA, Simòn finalmente secondo i telecronisti British che parlano nei momenti in cui non c'è la telecronaca USA) è visto come una vecchia gloria che non sta più concludendo molto e che merita di essere appiedato.
Povero Pagy, ha solo trentacinque anni, compiuti il sabato delle qualifiche, il giorno prima di ottenere la pole. Per dire, Montoya e Castroneves erano decisamente più vecchi di lui quando sono stati appiedati da Penske e peraltro il più vecchio del trio Penske è Willpowahhhh, quello che era più facile ipotizzare avesse il destino segnato. Ci sono stati dei rumour a proposito del fatto che Penske vorrebbe ingaggiare Alex Non Sono Valentino Rossi, che tra i piloti che hanno un'età presentabile è probabilmente quello che ha più potenziale.

Finisce dopo appena tre giri la gara di Baby Herta, il classe 2000 che ha conquistato un paio di mesi fa la sua prima vittoria in carriera, prima ancora di compiere 19 anni, diventando il più giovane pilota ad avere ottenuto una vittoria nella storia della Indycar.
Finisce fuori.
Fa entrare la safety car.
Qualcuno, nelle retrovie, va ai box. Davanti non ci pensano nemmeno.
Al restart è ancora "Saimon" il leader della classifica, mentre tutto fila liscio per un po', con Hanley che poi rimane fermo ai box, ma quello che conta è avere partecipato, proprio quando tutti pensavano che fosse il principale candidato al bump.
A proposito di bump, la gara di Kaiser, colui che si è salvato in extremis e che ha relegato Alonso tra i non qualificati, dura 71 giri. Dopo tocca a lui fare la stessa fine di Baby Herta, ma nel male c'è sempre un po' di bene e nel suo caso è stato arrivare fino a lì. Altri non ci sono riusciti.
Entra di nuovo la safety car, ma tutti erano andati ai box in regime di green flag, già un paio di volte, e davanti non succedono stravolgimenti o cose strane.
Guardo la gara fino ai primi 90 giri e in quei 90 giri Pagenaud rimane in testa per tutto il tempo.
Le uniche cose strane che avvengono sono quelle che avvengono ai box: Davison finisce in testacoda nella pitlane, una ruota attraversa la corsia dei box, Castroneves colpisce la vettura di Harvey ed entrambi vengono penalizzati.
Anche a Willpowahhhh capita un casino durante un pitstop e anche lui esce dalle posizioni che contano.

Vado a una sagra di paese.
La gara prosegue, leggo gli update sul cellulare.
C'è una safety car, a un certo punto, o almeno così pare.
Che cosa sia successo da giustificare la presenza di una safety car non è chiaro.
Ericsson, che fino a quel momento aveva condotto una buona gara, finisce in testacoda in pitlane, vanificando ogni possibilità di essere eletto Rookie of the Year. ç____ç
Nel frattempo davanti ci sono Pagenaud, Carpenter e Newgarden.
Poi Newgarden supera Carpenter.
Poi Newgarden supera anche Pagenaud.
Per Pagenaud sembra sempre più vicino il momento in cui verrà criticato per non avere vinto, nonostante i tanti giri in testa... perché è Pagenaud, non è un outsider a caso, che se l'avesse fatto sarebbe stato comunque glorificato.
Nel frattempo siamo a 170+ giri, ne mancano meno di venti al finale.

In una gara senza troppi big mess, ecco che capita un big mess e che il protagonista di un big mess è nientemeno che Bourdeeeyyyyy. Viene a contatto con Grammo Reale, che lo manda a quel paese a gesti mentre le loro vetture sono ancora in testacoda nel bel mezzo dello Speedway.
Vengono coinvolti anche Veach e Rosenbitch: di due svedesi, nessuno dei due è destinato a vedere una gioia, a meno che non si consideri gioia il fatto che il Pollo Gigante abbia visto la luce della bandiera a scacchi, seppure doppiato.
Al momento, comunque, c'è spazio per un'unica bandiera, che è quella rossa.
La gara viene interrotta.
Nel frattempo scende il diluvio sulla sagra di paese.
Con un po' di fortuna sarò a casa per il restart.
Dimenticavo: nel frattempo Alex NSVR si è infilato prepotentemente tra le posizioni che contano.

Le vetture procedono dietro la safety car.
I giri continuano progressivamente a calare.
Ce ne saranno una quindicina, poi la gara finirà, con Ed Carpentahhhh che è ancora nelle posizioni che contano, terzo al restart.
I telecronisti osservano che, chissà, questo potrebbe essere l'anno buono, ma il restart non sembra propizio a Carpentahhhh.
Non sembra propizio neanche a Nuovo Giardino, che veniva visto come il principale avversario di Alex Non Sono Valentino Rossi.
Con una zampata felina "Saimon" dimostra che i suoi giri in testa non sono ancora terminati.
Dietro Carpenter scivola fuori dalla top-3.
Dietro a Pagenaud c'è NSVR.
Dietro a NSVR c'è il Grande Samurai Taku, che a un certo punto della gara era doppiato e oltre la trentesima posizione, ma che non ha ancora rinunciato al proposito di bombardare Indianapolis per la seconda volta.
Carpenter scivola dietro a Newgarden.
Adesso è quinto, deve vedersela con Willpowahhhh, che si fa sempre più sotto, dopo avere superato un po' di gente random che aveva dietro.
Tra la gente random che aveva dietro c'è anche nientemeno che Santino Ferrucci, il pilota più amato dagli appassionati di Formula 2, che incredibilmente una volta approdato negli States ha iniziato a combinare qualcosa di positivo.
Si trova stabilmente in top-ten, quando Ericsson è doppiato nelle retrovie, Rosenbitch è fuori dai giochi e Baby Herta è ritirato da una vita.
Finirà settimo, poco considerato al momento, ma considerato al lunedì, quando verrà eletto Rookie of the Year.

È davanti che il dramma si consuma, con tutte le sue sfaccettature, in un finale che ricorda un po' quello del 2015 tra Montoya e Willpowahhhh, con sorpassi e controsorpassi e l'incertezza, fino al momento decisivo.
Alex Non Sono Valentino Rossi si riprende la prima piazza, come se Saimon fosse un rappresentante della gang degli spagnoli e meritasse di essere annientato.
In telecronaca si accenna al fatto che ha vinto nel 2016, mentre che in terza posizione c'è sempre il Grande Samurai, vincitore dell'edizione 2017, che non è esattamente un soggetto tranquillo e potrebbe inventarsi qualcosa di eroico.
Ora, Sato non riesce a inventarsi nulla di eroico e non so se sia un bene e un male.
È un male, perché sembra sempre più evidente che non lotterà per la vittoria.
Però non spazza neanche via tutti quelli che ha intorno, quindi ha la certezza matematica di potersene tornare a casa sulle proprie gambe invece che in una cassa da morto, anche quello mi sembra un vantaggio...
...
...
...e intanto Pagenaud torna in testa, con i telecronisti che adesso parlano di tutti i giri che ha percorso in testa e, di fatto, di quanto ciò sarebbe motivo di vanto se riuscisse a vincere, mentre è sottinteso che non lo sarebbe affatto se non vincesse.

Ora, arrivati a questo punto devo fare una piccola confessione: non ho un unico favorito, mi è difficile averlo.
Mi piacciono molto i piloti che sono stati in Formula 1, in particolare Sato e Bourdais, ma anche Ericsson ha il suo fascino. In più adoro i Brazilian Bros e in particolare una quarta vittoria per H3lio avrebbe sicuramente il suo stile.
In questo momento Sato e Rossi sono lì, ma entrambi hanno già portato a casa una vittoria ciascuno.
Sinceramente inizio a sperare che questo poveretto che si è fatto 130 giri davanti a tutti e che ha NSVR attaccato al cu*o pronto a farlo a fette come se fosse una banana e a metterlo su una pizza (Rossi è americano, da lui mi aspetterei questo e altro) possa avere una gioia. E poi è un europeo che corre in Indycar, di fatto l'europeo più altolocato che gareggia in Indycar attualmente, per spirito di vicinanza geografica inizio a pensare che se lo meriti.
NSVR sembra non pensare la stessa cosa e si riprende la leadership quando di fatto mancano poco più di due giri alla fine.
Pagy non ci sta.
È già iniziato il penultimo giro quando torna in testa.
Ha ancora NSVR attaccato al cu*o, ma la bandiera bianca si fa sempre più vicina.
A quel punto manca solo un giro, poco importa che l'ultimo giro della Indy 500 a volte sembri lungo una vita.
Quando il giro finisce il suo vantaggio è di due decimi: sono sufficienti per la gloria e per la victory lane.

Vedere un V3KkY0 BòLL1t0 in victory lane ha sempre un certo fascino, specie in una serie in cui c'è chi è considerato un vecchio bollito a 35 anni e chi è considerato un eroe delle folle a 40 e passa.
"Saimon" si rovescia il latte in testa, poi risponde alle domande che gli vengono poste, con una certa emozione nella voce.
Ha il latte che gli gocciola ovunque e, al di là del latte, ricorda molto Castroneves, gli somiglia un bel po': se non fosse per l'età qualcuno potrebbe iniziare a seguire la gara in questo momento e pensare che H3lio abbia vinto per la quarta volta.
C'è una differenza notevole, tuttavia: "Saimon" riesce a rispondere normalmente alle domande dell'intervista, anche se è palesemente emozionato. Se H3lio fosse lì starebbe versando un fiume di lacrime e non sarebbe in condizioni tali da parlare in modo comprensibile.
A proposito di H3lio, la sua presenza in Indycar per il 2019 finisce qui, con un bel ferro da stiro e una pila di indumenti da stirare, tutti di proprietà del suo best friend forever Kanaan.
Concludo con un piccolo pensiero all'Uomo Noia, che è arrivato ultimo.

RISULTATO:
1. Simon Pagenaud - Penske
2. Alexander Rossi - Andretti
3. Takuma Sato - Rahal
4. Josef Newgarden - Penske
5. Will Power - Penske
6. Ed Carpenter - Carpenter
7. Santino Ferrucci - Coyne
8. Ryan Hunter-Reay - Andretti
9. Tony Kanaan - Foyt
10. Conor Daly - Andretti
11. James Hinchcliffe - Schmidt
12. James Davison - Coyne
13. Ed Jones - Carpenter
14. Spencer Pigot - Carpenter
15. Matheus Leist - Foyt
16. Pippa Mann - Clauson-Marshall
17. Scott Dixon - Ganassi
18. Helio Castroneves - Penske
19. Sage Karam - Dreyer & Reinbold
20. JR Hildebrand - Dreyer & Reinbold
21. Jack Harvey - Shank/Schmidt
22. Oriol Servià - Schmidt
23. Marcus Ericsson - Schmidt
24. Jordan King - Rahal
25. Charlie Kimball - Carlin
26. Marco Andretti - Andretti/ Herta
27/RIT. Graham Rahal - Rahal
28/RIT. Felix Rosenqvist - Ganassi
29/RIT. Zach Veach - Andretti
30/RIT. Sebastien Bourdais - Coyne
31/RIT. Kyle Kaiser - Juncos
32/RIT. Ben Hanley - Dragonspeed
33/RIT. Colton Herta - Harding
DNQ. Fernando Alonso - McLaren Indy
DNQ. Patricio O'Ward - Carlin
DNQ. Max Chilton - Carlin

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Milly Sunshine