martedì 30 giugno 2015

Ralf Schumacher compie 40 anni

Un lunedì mattina nella primavera del 2000, cortile di una scuola media, ore 7.50 o giù di lì.
Scopro che l'amica di 1^C di una mia amica della 1^B guarda la Formula 1.
"Ieri non sono riuscita a vedere la fine del gran premio, perché sono andata fuori con i miei genitori. Cos'ha fatto quel figone di Ralf Schumacher?"
Sì, figone, uno dei più famosi biondi con gli occhi azzurri pre-Raikkonen.
Non ricordo il risultato, non ricordo che gran premio fosse. Ricorderò sempre quella ragazzina come la tifosa di Ralf Schumacher.

Ralf non aveva ancora 25 anni all'epoca e un anno più tardi, in occasione della sua prima vittoria, era più giovane di quanto lo sia io ora.
Oggi compie 40 anni e mi fa pensare a quanto sia strano lo scorrere del tempo.

Sembrava un tipo strano, talvolta anche un po' stronzo.
Al giorno d'oggi lo capisco in pieno.
Quando sei un pilota di livello medio/alto e vinci qualcosa, di solito vieni acclamato ed elogiato.
Lui no.
Lui era il fratello meno vincente di Michael Schumacher, etichetta che la stampa gli aveva cucito addosso.
Al giorno d'oggi viene visto come il "brocco" che ha tentato di seguire le orme del fratello più promettente.
Quando ogni cosa che fai viene ingigantita e tutto quello che fai non è mai sufficiente per essere valutato per quello che fai tu, in prima persona, grazie al cavolo che diventi uno stronzo. Solo oggi mi rendo conto di quanto lo capisco.

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Milly Sunshine