sabato 11 marzo 2023

Squadre vintage di fondo griglia: il team di Arturo Merzario

Buongiorno a tutti, buon sabato 11 marzo 2023, nonché ottantesimo compleanno di una leggenda del motorsport! Infatti in questo giorno nel 1943 nasceva, in provincia di Como, Arturo Merzario, pilota di Ferrari, March, Iso-Marlboro e infine della scuderia fondata da lui stesso. Nonostante la storia del team non sia esattamente costellata di successi, ho deciso comunque di raccontarla, perché la Formula 1 è fatta anche della storia dei piccoli team. L'ingresso è arrivato nel 1977, non come costruttore, ma come team cliente: Merzario è infatti sceso in pista al volante di una March a partire dal GP di Spagna, perché erano gli anni '70 e le squadre potevano entrare nel campionato in corso d'opera. Qualificato 21°, Arturo Merzario ha concluso la gara anzitempo per un guasto a una sospensione. È andata pur sempre meglio che a Montecarlo, evento seguente, nel quale non è riuscito a qualificarsi.
In Belgio l'apoteosi: 14° tempo in qualifica, nonché stesso risultato in gara, seppure ultimo classificato! Potrebbe non sembrare granché, detto così, ma si tratta della migliore gara nella storia del team, che ha disputato altri quattro eventi nel corso della stagione con due sole qualificazioni in Francia e Gran Bretagna terminate con dei ritiri.

Nel 1978 il team Merzario è divenuto costruttore e ha schierato una monoposto, con il numero 37 esattamente come nella stagione precedente quando era team cliente. Al GP d'Argentina, il primo della stagione, ha conquistato il 20° tempo in qualifica, che tuttavia ha portato a un nuovo guasto e al ritiro, inoltre è stata la migliore qualifica del team come costruttore.
Pur disputando tutta la stagione, soltanto in otto gran premi una vettura ha visto la gloria della griglia di partenza: oltre all'Argentina, anche in Sudafrica, Stati Uniti Ovest, Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Italia e Stati Uniti Est. Nessun accesso alla griglia, invece, in Brasile, Montecarlo, Belgio, Spagna, Francia, Germania, Austria e Canada. A Montecarlo e in Belgio si è trattato addirittura di mancata prequalificazione, stesso destino a cui è andato incontro a Monza, unica volta in cui la squadra ha schierato una seconda vettura, Alberto Colombo sulla Merzario numero 34.
La squadra ha collezionato ben sette ritiri su otto presenze, con la sola eccezione del GP della Svezia (quello vinto da Niki Lauda sulla Brabham con il ventilatore), in cui comunque Arturo non è stato classificato per non essere riuscito a completare almeno il 90% dei giri.

Il 1979 ha visto di nuovo il pilota e team owner gareggiare a bordo di vetture della propria scuderia, stavolta con il numero 24 a causa di una redistribuzione dei numeri di gara vacanti. O per meglio dire, più che gareggiare ha cercato di farlo: su un totale di quindici gran premi, la vettura è andata in griglia soltanto in due occasioni, in Argentina e negli Stati Uniti Ovest, rispettivamente con il 22° e il 24° tempo.
Le cose, in gara, sono andate decisamente male: a Buenos Aires, infatti, Merzario è rimasto coinvolto in un incidente alla partenza insieme a una mezza dozzina di altri piloti. La gara è stata redflaggata, ma non disponendo di una vettura con cui prendere parte al restart, la sua gara è terminata lì. Quella di Long Beach, invece, è finita dopo pochi giri per un guasto al motore.
Merzario non si è qualificato in nessuna altra occasione e, sostituito da Gianfranco Brancatelli al GP di Montecarlo (Arturo era assente a causa di una frattura a un polso rimediata in un infortunio avvenuto lontano dalle piste), Brancatelli non è riuscito a prequalificarsi.
Nel 1980 in linea teorica il team avrebbe dovuto disputare il campionato, entrando in corso d'opera a partire dalle gare europee, ma la cosa non è andata in porto: la scuderia Merzario ha terminato la propria (dis)avventura in Formula 1 al termine del mondiale 1979.


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Milly Sunshine