lunedì 27 giugno 2022

Williams 1992: un esordio da record

Goodwood 2022:
Mansell sulla Williams 1992
L'argomento di questo post è un record, fatto registrare da Nigel Mansell nel 1992 eguagliato soltanto nel 2004 da Michael Schumacher e comunque mai battuto: il maggior numero di vittorie consecutive a partire dalla prima gara della stagione. Il nostro baffuto eroe ne ha infatti ottenute ben cinque, che andremo a ripercorrere. Per il 1992 è anche, indipendentemente dal momento della stagione o su due stagioni, al secondo posto ex-equo con Jack Brabham e Jim Clark per vittorie consecutive, al secondo posto dietro ad Alberto Ascari vincitore di sette gran premi consecutivi. Cosa dire, per il pilota della Williams è iniziata piuttosto bene.

SUDAFRICA - di ritorno dopo numerosi anni a Kyalami, adesso si corre di domenica e non più di sabato e la regia è un po' migliorata, ma neanche così tanto. Il baffuto eroe parte dalla pole e mantiene la posizione mentre secondo si installa il compagno di squadra Riccardo Patrese. Partito secondo, Ayrton Senna si ritrova terzo e vi rimane, inizialmente vicino a Patrese e spesso nella prima parte di gara immortalato da immagini onboard mentre la gara degli altri la si vede nel quadratino. Anche l'onboard di Mansell viene mostrato occasionalmente.
Per lungo tempo le vetture dalla quarta alla settima piazza, una Ferrari, una Benetton, una McLaren e un'altra Ferrari permangono in trenino. Poi i piloti Ferrari usciranno di scena per guasti, prima Ivan Capelli e poi Jean Alesi. Con il ritiro di Alesi, Schumacher risale quindi in quarta posizione, il tutto mentre il suo compagno di squadra Martin Brundle è out fin dal via per un contatto. Gerhard Berger chiude quinto, ultimo pilota a pieni giri, mentre in sesta posizione risale Johnny Herbert con la Lotus. La gara è relativamente tranquilla, non ci sono eventi altisonanti e se ci sono la regia non ha l'accortezza di inquadrarli.

MESSICO - la Williams, le Benetton e le McLaren partono dalle prime tre file e Mansell, seguito da Patrese, si invola in testa alla gara. Senna invece supera le Benetton e rimane terzo per un breve tratto di gara: dopo è costretto al ritiro per un problema tecnico. A questo punto Schumacher è stabilmente terzo e vi rimane fino alla fine, ottenendo il suo primo podio. Adesso è un bambino grande e può iniziare a comportarsi come tale.
Brundle, nel corso della gara, deve invece vedersela con Berger, che gli sta negli scarichi e tenta più attacchi. A gara inoltrata, dopo un primo "falso allarme" (sorpasso con controsorpasso di Brundle), riesce a completare la manovra e portarsi quarto. Purtroppo Brundle non giungerà invece al traguardo, costretto a parcheggiare ai box per un guasto al motore. Le posizioni finali della zona punti vanno alla Tyrrell di Andrea De Cesaris e alla Lotus di Mika Hakkinen.
Gara da dimenticare per la Ferrari: Ivan Capelli esce di scena in un pile-up al via quando viene urtato dalla March di Karl Wendlinger già venuto a contatto con altre vetture, Jean Alesi occupa per breve tempo la sesta piazza dopo il ritiro di Senna, per poi ritirarsi per noie tecniche dopo essere stato superato da De Cesaris. Male anche in casa Minardi, Christian Fittipaldi nella sabbia, Gianni Morbidelli contro le barriere.

BRASILE - Mansell fa la pole, ma la sua sessione di qualifiche non fila proprio liscia. In qualche modo lui e Senna riescono ad avere un incidente in qualifica. La cosa si chiude senza incidenti *fuori* dalla pista, dopo che Mansell ammette di non avere visto la presenza dell'avversario se non quando era troppo tardi.
Al via Patrese trolla Mansell che gli rimane negli scarichi per tutto il primo stint, mentre Schumacher appunto conferma di potere fare cose da bambino grande: tra lui e Senna c'è un lieve contatto! Il pilota di casa passa, ma nella prima parte di gara i due saranno piuttosto vicini e ci sarà un acceso duello. Superato inizialmente da Schumacher, Senna riprenderà poco dopo la posizione, ma se la vedrà nuovamente sottrarre in seguito. Poi, abbandonato dalla monoposto al proprio destino, sarà costretto al ritiro.
In questa gara i piloti cambiano gomme - nelle due precedenti no - e Mansell si porta in testa tramite undercut. Scivolato secondo, Patrese in un primo momento non è neanche tanto lontano dal compagno di squadra, ma più avanti rallenta per risparmiare la vettura, avendo un vantaggio abissale su Schumacher, che è terzo in pianta stabile. Giungerà terzo e pare si lamenterà della condotta di gara di Senna: una nuova amicizia sta per nascere!
Finalmente notizie positive in casa Ferrari: Alesi (rimasto in pista nonostante un incidente con Brundle costretto invece al ritiro) giunge quarto, con Capelli quinto, i primi punti della stagione. Michele Alboreto sulla Footwork verso fine gara è piuttosto vicino alla Ferrari 28, ma niente da fare, deve accontentarsi di arrivare sesto.
Gara con elevato attrition rate, giunge al suo apice con un incidente tra le Ligier: Thierry Boutsen attacca il compagno di squadra Erik Comas, urtandolo e finendo la propria corsa addosso alla Lotus di Herbert. Dei tre, Comas è l'unico che riesce a proseguire, sul momento, ma si ritirerà comunque poco dopo per problemi di motore.

SPAGNA - si parte con pista umida e la pioggia è destinata a incrementare parecchio a gara in corso. Mansell stacca Patrese che stacca Schumacher. Patrese sarà uno dei vari piloti che usciranno di pista e a quel punto si troverà Schumacher in seconda posizione, che manterrà fino alla fine della gara andando nuovamente sul podio.
Nel gruppo retrostante ci sono le McLaren e le Ferrari in ordine sparso. Alesi sta in mezzo a Senna e Berger, almeno finché non viene speronato dal futuro compagno di squadra e scivola alle spalle anche di Capelli. In seguito cambierà gomme e riprenderà a rimontare, arrivando a occupare di nuovo la sesta piazza - e rimanendo coinvolto in un contatto con Hakkinen (poi più avanti protagonista di un incidente che lo porterà al ritiro) nel frattempo.
Senna, a un certo punto protagonista di un acceso duello con Berger, frattanto è terzo avendo staccato parecchio il compagno di squadra. Alesi intanto supera Capelli e si lancia all'inseguimento di Berger che, per problemi alla vettura è costretto a rallentare l'andatura. Alesi lo raggiunge e lo supera, non prima che Senna si sia esibito in una sbinnata senza conseguenze.
Nella fase finale Alesi rimonta like a boss e potrebbe anche raggiungere Senna, se questo nel doppiare Capelli non perdesse il controllo della vettura su un rivolo d'acqua, stessa sorte che tocca anche a Capelli poco dopo: entrambi si ritirano. Alesi è terzo, Berger quarto, Alboreto quinto, mentre sesta si piazza una vettura comunque rossa: la Dallara di Pierluigi Martini.

SAN MARINO - in una prima parte di gara troviamo nell'ordine le Williams, le McLaren, le Benetton e le Ferrari nelle prime otto posizioni. Mansell e Patrese iniziano a scappare, Senna consolida una distante terza posizione. Inizialmente in lotta con Berger, adesso Brundle ha Schumacher negli scarichi. I primi otto rimangono invariati fino all'uscita di pista di Capelli: è ancora ottavo quando si insabbia e si ritira. Il secondo protagonista a uscire di scena è Schumacher. Continua a inseguire Brundle finché non commette un errore e sbatte: dopo due soste ai box si ritira.
Frattanto tutta la zona punti eccetto Alesi effettua un cambio gomme, così che il pilota della Rossa numero 27 risale terzo, dove resterà fino a gara inoltrata, pressato dalle McLaren. Senna lo supera, Berger tenta di fare altrettanto. I Bergesi vengono a contatto e sono entrambi costretti al ritiro. Ciò va a favore di Brundle che con il quarto posto ottiene i suoi primi punti stagionali davanti ad Alboreto e Martini. Quest'ultimo è uscito vincente da un duello con il compagno di squadra J.J.Lehto, comunque costretto al ritiro a un giro dal termine per problemi al motore. Sul podio i Williams Bros vanno da soli: a causa delle alte temperature, ha uno svenimento subito dopo la gara ed è costretto a saltare il podio.

Siamo giunti alla fine del nostro viaggio nella striscia vincente di Mansell e nel frattempo sono capitate tante altre cose: il debutto dell'Andrea Moda, l'avvicendamento Giovanna Amati/ Damon Hill in Brabham, ecc... Il gran premio seguente è a Montecarlo ed è quello del duello dei Sensell che senz'altro ben conoscete e che vi ho anche raccontato in passato.
Nel frattempo la Williams è emersa come vettura dominante e ormai sembra abbastanza chiaro a tutti chi sia il favorito per il titolo. Per il V3KkYaCçY0 con i baffi (va per i trentanove anni, dopotutto) sembra giunto finalmente il momento di portarsi a casa un mondiale... anche se siamo solo a maggio e di strada ce n'è ancora parecchia davanti.


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Milly Sunshine