Uno degli appuntamenti del weekend appena passato è stato il GP di Road America di Indycar, che ha visto ben ventisette vetture al via, per l'ingresso random del team Paretta, che prenderà parte a un numero ristretto di appuntamenti in questa stagione, con al volante Simona De Silvestro. La sua presenza, associata a quella di Tatiana Calderon, fa sì che per la prima volta dopo parecchio tempo ci siano state di nuovo due donne al via della stessa gara di Indycar (l'ultima volta con due entry femminili era Danica Patrick/ Pippa Mann all'ultima Indy 500 della Patrick già diversi anni fa, ma la Mann non si era qualificata, quindi dobbiamo andare ancora più indietro, probabilmente proprio a quando la De Silvestro gareggiava stabilmente in Indycar).
La pole position è stata ottenuta da Alexander Rossi, precedendo Josef Newgarden, Alex Palou, Marcus Ericsson, Colton Herta e Pato O'Ward nella top-6. Tra questi, due di loro sono stati gli unici ritirati: Palou in un incidente, mentre O'Ward ha avuto un problema tecnico nelle fasi conclusive della gara. Al gruppetto dei quattro restanti si è aggiunto Romain Grosjean, che ha passato praticamente quasi tutta la gara nella top-5, spesso nell'immediato inseguimento del suo best friend forever Ericsson. Non si riscontrano incidenti avvenuti dietro la safety car, sarà che di safety car, per essere una gara di Indycar, ne sono entrate in modo abbastanza contenuto, nonostante la gara fosse iniziata in modo abbastanza caotico.
Al via, infatti, era uscito di pista Johnson, poi rimesso in gara, mentre di lì a poco c'è stata un'uscita di pista di Veekay. Nel frattempo Rossi stava in testa alla gara inseguito da Newgarden e nella prima fase sembrava anche il principale candidato alla vittoria. Non è stato così, dato che nelle fasi successive si è ritrovato a inseguire Newgarden e la situazione è anche peggiorata quando ci sono stati gli ingressi finali della safety car - per il ritiro di O'Ward e poi per un testacoda di Castroneves. Al restart, Ericsson si è procacciato immediatamente il secondo posto, mentre Rossi si è ritrovato negli scarichi Herta e Grosjean, che in precedenza nel corso della gara erano stati protagonisti di un duello piuttosto acceso che si era concluso con un sorpasso di Herta.
Tra i due l'ha spuntata Grosjean che è arrivato quarto, nonostante in un primo momento Rosenqvist si fosse avvicinato a lui e non di poco, ma per il podio non c'è stato niente da fare, il terzo gradino è andato a Rossi. Newgarden, che aveva ormai distaccato tutti, ha vinto senza problemi, mentre Ericsson ha chiuso in seconda posizione, il che fa sì che sia ancora in testa alla classifica, dove è salito dopo la vittoria alla Indy 500 due settimane fa. La gara del suo diretto inseguitore, Will Power, è stata condizionata da un incidente con Devlin DeFrancesco, che l'ha speronato abbastanza in stile torpedo. Willpowahhhh non l'ha presa molto bene e, subito dopo, ha affermato via radio che sarebbe andato a cercare DeFrancesco dopo la fine della gara.
Tutto lasciava presagire una scena da popcorn e Coca Cola dopo la fine della gara, ma non è stato nemmeno necessario aspettare il dopogara. Nel giro d'onore, infatti, Power e DeFrancesco si sono ritrovati vicini e Power gli ha tirato una sportellata. Ciò è avvenuto negli States, quindi non è considerato qualcosa di scandaloso, ma la prassi. Power ha anche scritto su Twitter di essersi chiarito con DeFrancesco, o qualcosa del genere, quindi al momento potremmo essere di fronte a un semplice episodio one-off invece che a una polemica destinata a durare nel tempo. A proposito di tempo e di tempistiche, il prossimo appuntamento sarà tra tre settimane, il primo weekend di luglio, quindi per il momento ci sarà da attendere ancora un po'.
RISULTATO: 1. Josef Newgarden (Penske), 2. Marcus Ericsson (Ganassi), 3. Alexander Rossi (Andretti), 4. Romain Grosjean (Andretti), 5. Colton Herta (Andretti), 6. Felix Rosenqvist (Arrow McLaren), 7. Scott McLaughlin (Penske), 8. Graham Rahal (Rahal), 9. Scott Dixon (Ganassi), 10. Christian Lundgaard (Rahal), 11. Callum Ilott (Juncos), 12. Simon Pagenaud (Meyer Shank), 13. Jack Harvey (Rahal), 14. Conor Daly (Carpenter), 15. Takuma Sato (Coyne), 16. David Malukas (Coyne), 17. Rinus Veekay (Carpenter), 18. Devlin DeFrancesco (Andretti), 19. Will Power (Penske), 20. Kyle Kirkwood (Foyt), 21. Simona De Silvestro (Paretta), 22. Helio Castroneves (Meyer Shank), 23. Dalton Kellett (Foyt), 24. Jimmie Johnson (Ganassi), 25. Tatiana Calderon (Foyt), Rit. Pato O'Ward (Arrow McLaren), Rit. Alex Palou (Ganassi).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
mercoledì 15 giugno 2022
Indycar 2022: #8 Gran Premio di Road America
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