Dietro frattanto sta succedendo di tutto, ci sono almeno tre vetture che sembrano non partire e una di queste è la McLaren di Michael Andretti, che comunque poi parte perché lo vedremo ritirarsi di lì a qualche giro. Una delle vetture non partite sembra essere la Tyrrell di Andrea De Cesaris. Il suo compagno di squadra Ukyo Katayama non durerà molto più a lungo. Uscirà poi di pista per incidente nelle primissime fasi anche Ivan Capelli: conclusa la sua disavventura con la Ferrari del 1992, adesso corre per la Jordan, come compagno di squadra del pilota più giovane in griglia. Si tratta del rookie Rubens Barrichello, che esordisce in Formula 1 nell'anno in cui il suo futuro compagno di squadra Nico Hulkenberg si iscrive in prima elementare (cit.) e che esordisce con un guasto prima ancora di arrivare a metà gara che lo costringe al ritiro. Però per parlare di questo ci stiamo allontanando da due situazioni di un certo livello: quella di Hill e quella del terzetto di testa, entrambe situazioni di cui mi sembra doveroso parlare.
Siamo al 16° giro su un totale di 72 quando Damon Hill viene a contatto con la Lotus di Alessandro Zanardi. Sembra che quest'ultimo sia arrivato a ruote bloccate e non sia riuscito a evitare la collisione con la Williams numero 0 che aveva davanti. Finisce la gara per entrambi, come se fossero un Aguri Suzuki e un Fabrizio Barbazza qualsiasi. Nomi non scelti a caso, perché anche loro si ritirano per incidente di lì a poco. Più o meno in simultanea con l'uscita di scena della Footwork e della Minardi si ritira anche l'esordiente Luca Badoer, per un guasto, al volante della Lola Scuderia Italia, con la quale è partito ultimo al fianco del compagno di squadra Michele Alboreto che a sua volta si ritirerà. Torniamo però al 16° giro: si vede Zanardi che vaga a piedi per i prati come se stesse cercando qualcosa, mentre Hill ai giorni nostri viene criticato da una persona che commenta la gara su Youtube, sostiene che se fosse rimasto Mansell in Williams con Prost sarebbe stato meglio e che Hill non ha aggiunto niente al mondiale 1993... insomma è uno SkArS0.
Ho voglia di sbattere la testa contro uno spigolo urlando che Hill va like a boss e che tre vittorie di fila non sono roba da poco... e niente, io neanche l'ho mai tifato, anzi l'esatto opposto. Va beh, andiamo sull'altra situazione calda. Vi ricordo Senna, Schumacher e Prost nelle prime tre posizioni e molto vicini nei primi giri. Senna vedendosi la Benetton negli specchietti deve avere qualche dubbio, cose da chiedere al suo best friend forever "ehi, per caso sai chi sia questo ragazzino intralciante?" La risposta di Prost deve essere qualcosa tipo: "sì, è nostro figlio ed è tutta colpa tua, che quando mi sei venuto addosso in Giappone non hai usato precauzioni"... risposta che serve a destabilizzare Schumacher. E infatti prima dell'incidente Zanardi vs Hill, Prost ha già superato Schumacher portandosi all'inseguimento di Senna. Tra i Prosenna si innesca un duello piuttosto epico, con Senna che oppone resistenza e Schumacher che pensa "se fossimo in Giappone avrei molte possibilità di vincere questa gara... corro anche per la Benetton".
Al 24° giro è Prost il leader della gara, ma a breve tutti i primi tre si fermeranno ai box a cambiare gomme. Schumacher però prima ne approfitta per superare Senna e fargli una pernacchia. Entrano ai box nello stesso giro e Senna con una sosta più rapida si vendica della pernacchia. Frattanto ogni singolo appassionato di motori dorme profondamente, questo spiega perché ci sia un duello Senna vs Schumacher che andrà perduto nelle cronache. Prost nel frattempo si ferma ai box e riparte. È leader incontrastato e inizia ad allungare. Prosegue invece il duello Senna vs Schumacher. Continuano intanto a ritirarsi piloti: alcuni sono quelli che ho già citato dicendo in precedenza si sarebbero ritirati più avanti. Altri sono Philippe Alliot, che sulla Larrousse finisce in testacoda, poi il nostro ferrarista dagli occhi azzurri preferito che ha un guasto, nonché Johnny Herbert sull'unica Lotus rimasta in pista. Le vetture in pista si stanno sempre più riducendo di numero e al 40° giro stiamo per assistere a un ritiro illustre, sempre nell'ambito del duello dimenticato.
Dopo un lungo inseguimento Schumacher si avvicina finalmente a Senna... ma è troppo vicino: la posteriore destra della McLaren e l'anteriore sinistra della Benetton si toccano: Senna prosegue, mentre Schumacher parte in testacoda e la sua gara finisce lì facendo risalire in zona podio il compagno di squadra Riccardo Patrese, che però non resterà terzo molto a lungo, pochi giri dopo lo vedremo incidentato nella sabbia. Sembra che la sua uscita di pista sia stata innescata dall'essere finito su un detrito. Dietro di lui c'era una Ligier che risale in terza posizione: la guida Mark Blundell. L'altra Ligier la guida Martin Brundle, che invece esce di pista per testacoda, uno dei tanti. In precedenza è uscito anche Erik Comas sulla Larrousse e sono rimaste solo sette vetture in pista... ma non è assolutamente finita e per non farci mancare niente arriva anche la pioggia. Le posizioni di Prost, Senna e Blundell sono ormai consolidate, mentre al quarto posto c'è un pilota che guida una monoposto italiana, nello specifico una vettura emiliano-romagnola.
Immagino penserete a Gerhard Berger sulla Ferrari, invece no, quello è quinto. Quarta c'è una certa vettura faentina guidata da Christian Fittipaldi, per non farci mancare niente! Arriva anche quarto, mentre Berger la gara non la finisce: si ritira per la rottura del motore a tre giri dalla fine. Prende comunque il punto del sesto posto, dietro a Lehto, perché Derek Warwick sulla Footwork sbatte e viene classificato settimo. Si conclude così la prima gara della stagione, con i Prosenna 1/2, un po' come se i vecchi tempi non fossero mai finiti. E si stringono addirittura la mano sul podio, per le fangirl del 1993 deve apparire come un segnale piuttosto incoraggiante. Se esistessero i social network verrebbero prodotte millemila gif dell'evento con commenti tipo "quando li ho visti interagire è stato commovente". In certi momenti ci si accontenta con poco. Sarà lunga arrivare fino a quel momento dolce e smielato dell'Australia, ma possiamo consolarci con le gare che verrano: ci sarà Interlagos, poi anche Donington, che vi ho già raccontato negli anni passati.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine