Avete mai pensato a quanto sarebbe bello se i piloti lottassero per un modesto quarto posto allo stesso modo in cui lotterebbero per il titolo mondiale lungo le curve di Suzuka? Se la risposta è sì, questo è il post che fa per voi. È il famoso post collegato alle tre vittorie consecutive di Nigel Mansell nell'estate del 1991 perché si tratta della terza vittoria, ma Mansell who, perché ci sono due attention seeker che catalizzeranno l'attenzione: si tratta di Ayrton Senna, leader della classifica mondiale, e Alain Prost, che sta alcune posizioni più in basso al volante del celebre "camion". Prima dobbiamo iniziare da Senna: di recente è stato protagonista di un serio incidente in un test, sempre a Hockenheim, nel quale è cappottato (per la seconda volta in pochi mesi - gli era già successo in una sessione in Messico) ed è anche finito in ospedale. Il circuito sembra prestarsi alle uscite di pista, in qualifica c'è anche un brutto incidente che coinvolge la Ligier di Erik Comas. Su iniziativa di Senna, i piloti chiedono che le barriere di pneumatici messe nelle chicane vengano rimpiazzati con dei coni, meno pericolosi in caso di impatto.
Prima della gara c'è quindi una polemica al briefing dei piloti presieduto da Balestre, che si oppone a questa richiesta pur di dare contro a Senna - le scene del suddetto briefing sono visibili all'interno del documentario "Senna" di Asif Kapadia uscito nel 2010, in cui questa polemica viene ampiamente coperta. Alla fine viene fatto votare ai piloti barriere di pneumatici vs coni e tutti votano per i coni. Quindi sono i coni che troveremo in gara e li troveremo in un momento di primissimo livello. Ad ogni modo, occupiamoci di una cosa per volta. La Williams è destinata alla doppietta, anche se per Riccardo Patrese la conquista della seconda posizione è una lunga impresa. Al via si ritrova sesto dietro alle McLaren e alle Ferrari. Risale quarto con un sorpasso su Jean Alesi e una sosta precoce di Gerhard Berger (che era secondo), il quale fermandosi anzitempo perde varie posizioni. Del sestetto di testa Alesi è l'unico che non cambia gomme nel corso della gara, risalendo fino al secondo posto, che poi perderà proprio a vantaggio di Patrese, dopo che questo ha superato i Prosenna.
I due sono piuttosto vicini per tutta la durata della gara, rientrando anche ai box per il cambio gomme nello stesso giro. Le posizioni restano invariate, Senna davanti a Prost, poi Patrese negli scarichi di entrambi. Li supera senza eccessivi problemi e, come specificato, si ritrova a inseguire Alesi e a raggiungerlo in un secondo momento, strappandogli la seconda posizione. Mansell/ Patrese/ Alesi, habemus podio... ma suvvia, a nessuno importa del podio, dateci i duellihhhh con i sorpassihhhh ma soprattutto il sanguehhhh, anzi solo il sanguehhhh, perché Prost sta negli scarichi di Senna, ma non riesce a prendersi l'agognato quarto posto. Poi, a otto giri dalla fine, eccolo che tenta di affiancare Senna. I due non si toccano nemmeno (questo è character development, non lo si può negare), ma ecco che all'improvviso accade il fattaccio: Prost rimane insabbiato. E non in un posto qualsiasi. No, è in un tratto dove ci sono i coni, uno dei quali viene abbattuto da lui stesso. Poetic cinema, per i fangirl standard.
No, non esageriamo, i fangirl standard sono quegli standard che vorrebbero vedere il duello tra i Prosenna terminare pomiciando... e guess what? Ciò è estremamente lontano dall'accadere. Prost non può fare altro che scendere dalla vettura e magari sperare che accada qualcosa, tipo che Senna rimanga senza benzina. Le sue speranze vengono accontentate e Senna si ferma un giro troppo presto: da quarto che era scende settimo. Passa Berger, poi passano quinta e sesta le Jordan di Andrea De Cesaris e Bertrand Gachot. Per il team sponsorizzato Seven Up è un ottimo inizio della seconda parte della stagione, una buona celebrazione della prima gara disputata senza dovere partire dalle prequalifiche a cui dovevano prendere parte nei primi otto gran premi (peraltro superandole brillantemente e superando brillantemente, di solito, anche le qualifiche), prima della riassegnazione dovuta ai risultati ottenuti nella prima metà del campionato. Si può dire che questo team sia stato la sorpresa positiva della stagione, per quanto riguarda il midfield.
Adesso però del midfield ci importa relativamente, la gara finisce e i Prosenna non se le mandano a dire. Prost afferma di essere stato bloccato e che Senna l'ha spinto fuori pista e che è uno scandalo che la FISA non faccia niente contro i top driver mentre i popolani vari vengono multati o penalizzati in caso di incidenti (il contrario di oggi, quasi). Per andare ai microfoni della stampa a litigare a distanza con Prost, Senna indossa un maglioncino color salmone. O ne possiede vari, oppure potrebbe essere lo stesso che indosserà in Francia nel 1992 in occasione della predica fatta a Michael Schumacher! Venendo alle cose che contano in questo contesto, Senna afferma che Prost ha sempre qualcosa di cui lamentarsi e che per colpa di Prost è stato esposto al rischio di un incidente. Il tutto finisce - almeno per ora - con Prost che sostiene che se Senna oserà ancora ostacolarlo, lo butterà fuori pista. La cosa bella è che entrambi parlano di ipotetici incidenti tra di loro come se non avessero mai provocato incidenti tra di loro. La situazione è molto da Coca Cola e popcorn, ma sono in arrivo altri sviluppi: Balestre has entered the chat.
Il presidente della FISA non ha per niente in simpatia Senna e lo sappiamo bene, quindi viene multato per l'incidente. Ma sappiamo altrettanto bene che c'è qualcosa che Balestre ha in simpatia ancora meno di Senna, ovvero il fatto che si possa criticare il suo operato e Prost viene multato a sua volta per la sua affermazione secondo cui la FISA non fa niente contro i top driver. In più i due vengono convocati a un incontro, all'inizio del weekend successivo in Ungheria, per un chiarimento. I due escono dall'incontro circondati da giornalisti, davanti ai quali si stringono la mano e accennano a qualcosa che sembra vagamente un accenno di abbraccio - tutto fake, ma quante fangirl si staranno strappando le mutande... All'Hungaroring c'è una gara di attesa, con duellihhhh senza sorpassi. Senna vince, seppure inseguito dalle Williams - prima Patrese e Mansell, poi solo Mansell, con Patrese distante terzo. Berger e Alesi vanno a punti, così come Ivan Capelli. Gachot ottiene il giro più veloce e pronostica che il successivo gran premio sarà quello della svolta. Non andrà così, ma questa è un'altra storia.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 17 giugno 2022
Polemiche, coni e maglioni color salmone // GP Germania 1991
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