venerdì 24 giugno 2022

GP Europa 2012: l'outsider vede la luce

Caro outsider che stai al centro della griglia, sono sicura che tu non abbia un grande seguito. C'è chi non parla mai di te e chi invece lo fa e ti critica, perché sono solo le 14.00 ed è lunga far venire sera, specie quando è il 24 giugno e il sole tramonta alle 21.00 come se non distinguesse il giorno dalla notte, anche a Valencia e non solo a Singapore. Sono sicura che nessuno fa caso a te, perché come sempre è la gara degli altri, quelli che stanno davanti e che hanno un mondiale a cui pensare, perché è così che funziona e la gente ama quelli come loro, i campioni che collezionano risultati, non certo quelli che come te vanno a caccia di potenziali terzi posti che sembrano giorno dopo giorno sempre più lontani, sempre più impossibili.

È il pomeriggio di una domenica come tante: championship contenders e piloti di spessore che cercano di vincere, idoli da adorare, da mettere su un piedistallo mentre da qualche parte i loro compagni di squadra annaspano in mezzo al nulla. Ci sono quelli che vincono con una macchina da quindicesimo posto, dirà qualcuno, e quelli che con una macchina da vittoria arrivano quindicesimi. Poi c'è chi non avrà tempo per pensare a questo, che guarderà i protagonisti uscire di scena, uno dopo l'altro... ma poi chi sono i veri protagonisti? Cosa distingue i protagonisti quando si sta in bilico tra il presente e il futuro, il "chi vorreste in Ferrari tra un anno? chi tra due?", in bilico tra l'insultare le seconde guide o, per dimostrare di essere più colti della gente comune, fare lo stesso con i Friday driver.

È domenica, oggi, e si sta per scrivere una pagina di storia. C'è chi stende tappeti rossi e chi invoca di aspettare un attimo, mentre la gara si fa definita, ma non abbastanza. C'è un nuovo colpo di scena... e non sei tu, nemmeno stavolta, perché non tocca a te fare l'outsider. O almeno così sembra, sono altri che vedranno la luce, mentre tu risali la zona punti, una posizione dopo l'altra, passando come fosse la stessa cosa tra le Redbull e le Caterham. Poi tutto si stravolge, fuori uno, avanti un altro potenziale outsider. E infine arrivi tu, quando nessuno ci stava pensando. Arrivi e ti prendi quel "primo podio" che non è un vero primo podio ma che ti rende, finalmente, a scoppio ritardato, un pilota come tutti gli altri.

Non sono qui per guardare robot dominare il mondo, ma per vedere umani brillare svettando tra altri umani. Non importa cosa dicono gli altri. Non tutti gli eroi portano la tuta rossa, alcuni per me lo diventano quando smettono di portarla. Perché non so come andrà a finire, non so dove sarò tra dieci anni e come saranno le gare di quel tempo, ma sono in questo momento e so cosa provo oggi, domenica 24 giugno 2012. So come mi sento e so che è una bella sensazione, che comunque vada me lo ricorderò questo podio, tra dieci anni, quando scriverò ancora tra le pagine di questo blog, in un mondo invaso dalle peggiori specie di fanboy motoristici che non stanno più rinchiusi in recinti come Answers Yahoo, ma che girano in mezzo a noi e ci rinfacciano che loro sono la norma e siamo noi quelli che non vanno.

Questo podio me lo ricorderò tra dieci anni, quando non avrò più un idolo che arriva quindicesimo e il bisogno di qualcuno che illumini il risultato di una gara. Me lo ricorderò quando le seconde guide del passato non verranno più insultate. Me lo ricorderò quando sarò nei miei mid-30s, ormai lontana dall'epoca dei quindicesimi classificati e ancora più lontana dall'epoca breve e fugace dei Friday driver. Me lo ricorderò quando la gente non dirà nemmeno più "sono meglio le moto delle auto" e sorriderò pensando che anche qualche outsider pensava che fossero meglio le moto delle auto. Me lo ricorderò e lo condividerò con la gente che ha lo stesso ricordo e con chi non può ricordare, o con chi ti chiamava traditore della patria e adesso nel modo più disperato non vuole (siano altri a) ricordare.

Io non amo i piloti che vincono titoli uno dopo l'altro.
Amo gli outsider che vanno sul podio a caso in un gran premio pazzo.
In questo caso posso soprassedere a tutti i difetti del mondo.
Anche a quello grave di avere, molti anni prima di quel podio, vinto titoli uno dietro l'altro.
24.06.2012 - GP d'Europa, Valencia
1. Fernando Alonso/ Ferrari
2. Kimi Raikkonen/ Lotus
3. Michael Schumacher/ Mercedes

Pilota a cui è stata sottratta in extremis la terza piazza: quello che sta ancora aspettando di andare a podio. Perché anche le belle storie hanno i loro lati oscuri. Ma solo fino a un certo punto, perché se Hulkenberg fosse andato a podio quel giorno, non sarebbe mai nata la leggenda di Hulkenberg a inseguire il podio.


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