Carissimi lettori, è arrivato finalmente il momento di recuperare anche la gara di Indycar di domenica sera, che si è svolta per l'ultima volta nella storia a Belle Isle, non poù con evento doppio come succedeva in passato, ma con un evento singolo. La gara è iniziata con Newgarden in testa: il pilota del team Penske precedeva le due vetture fucsiahhhh del team Meyer Shank, con Pagenaud secondo e Castroneves terzo. Ricordo prima della gara di avere letto qualcuno su twitter che pronosticava vittoria di Pagenaud, invece gliel'ha tirata, anche se non gli è andata male tanto quanto è accaduto al suo compagno di squadra Castroneves.
Castroneves è stato uno dei tre piloti costretti al ritiro, l'unico a ritirarsi per un problema tecnico e non per incidente. Gli altri due sono stati Rahal, subito dopo la partenza, e Kirkwood a gara inoltrata, dopo peraltro avere fatto un'ottima performance, si trovava intorno alla quarta(?) posizione quando è accaduto il fattaccio. È andata molto meglio a McLaughlin, in precedenza, che abbiamo ritrovato a un certo punto per le vie di fuga, che ha urtato un pannello mentre cercava di tornare sulla retta via: una faccenda di routine, nulla di epico come quella volta in cui Raikkonen sbatté ripetutamente contro il pannello pubblicitario della Rolex. Incidente anche per Veekay, ma all'ultimo giro, quando la regia era su Power e Rossi.
Giusto, Power e Rossi: sono stati loro i protagonisti della gara. I due, partiti non esattamente avanti (soprattutto Power sedicesimo in griglia) erano sulla strategia alternativa che prevedeva un pitstop in più con il primo dopo pochissimi giri. Ha funzionato ed entrambi hanno scalato in fretta la vetta della gara, tanto che Power ne è stato leader incontrastato nella fase finale... o per meglio dire, leader che vedeva il proprio vantaggio sgretolarsi giro dopo giro, perché il suo stint finale era su una mescola di gomme che tendeva ad avere vita breve. Rossi ha recuperato secondi su secondi e ha finito la gara a un secondo di gap, quando tutto sembrava ancora molto aperto. Era una di quelle situazioni in cui, se ci fosse stata una Ferrari, qualcuno avrebbe detto "bastava un giro in più".
Se fosse capitato in Formula 1, probabilmente qualcuno si sarebbe lamentato della gara noiosahhhh per la mancanza di duellihhhh e sorpassihhhh e per il fatto che la strategia aveva determinato il vincitore, invocando la cancellazione del gran premio stesso tacciandolo di essee un insulto ai telespettatori. Per fortuna non è Formula 1, ma una serie che almeno per il momento non ha ancora fatto il lavaggio del cervello al proprio fanbase e che non sembra sul punto di farlo. Tra parentesi, segnalo che Willpowahhhh in qualità di quarantenne è un V3KkYaCçY0 e non era neanche l'unico sul podio, dove era presente una certa nostra vecchia conoscenza, che ha preceduto Newgarden, giunto al traguardo al quarto posto dopo essere partito dalla pole position.
RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Alexander Rossi (Andretti), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Josef Newgarden (Penske), 5. Pato O'Ward (Arrow McLaren), 6. Alex Palou (Ganassi), 7. Marcus Ericsson (Ganassi), 8. Colton Herta (Andretti), 9. Simon Pagenaud (Meyer Shank), 10. Felix Rosenqvist (Arrow McLaren), 11. David Malukas (Coyne), 12. Conor Daly (Carpenter), 13. Takuma Sato (Coyne), 14. Christian Lundgaard (Rahal), 15. Jack Harvey (Rahal), 16. Rinus Veekay (Carpenter), 17. Romain Grosjean (Andretti), 18. Devlin De Francesco (Andretti), 19. Scott McLaughlin (Penske), 20. Dalton Kellett (Foyt), 21. Santino Ferrucci (Juncos / sostituto di Callum Ilott infortunato a una mano a Indy), 22. Jimmie Johnson (Ganassi), 23. Tatiana Calderon (Foyt), 24. Kyle Kirkwood (Foyt), 25. Helio Castroneves (Meyer Shank), 26. Graham Rahal (Rahal).
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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