martedì 10 maggio 2022

W Series 2022: l'apertura della stagione a Miami

Parliamo di W Series? Sì, parliamo di W Series, dopo che il campionato è iniziato con un double header a Miami. La griglia di partenza di questa stagione è: Beitske Visser e Emely De Heus con Sirin Racing, Fabienne Wohlwend e Marta Garcia con Cordao Team, Emma Kimilainen e Tereza Babickova con Puma Team, Chloe Chambers e Jamie Chadwick con Jenner Racing, Bianca Bustamante e Juju Noda con Academy Team, Jessica Hawkins e Alice Powell con Click2Drive Bristol Street Motors Racing, Belen Garcia e Nerea Martì con Quantfury Team, Sarah Moore e Abbie Eaton con Scuderia W infine Abbi Pulling e Bruna Tomaselli con Racing X. Eaton è stata annunciata poco prima dell'inizio della stagione, evidentemente dopo essere guarita dal suo infortunio nella scorsa stagione, mentre Ayla Agren è stata scelta come riserva.
Il weekend, essendo un double header, ha visto una sola sessione di qualifiche, in cui il miglior tempo decretava la griglia della gara del sabato e il secondo miglior tempo quello della gara della domenica. La griglia di partenza di Gara 1 è stata la seguente:

Martì - Chadwick
Powell - Kimilainen
Wohlwend - Hawkins
B.Garcia - Moore
Pulling - M.Garcia
Chambers - Visser
Eaton - Tomaselli
De Heus - Babickova
Bustamante - Noda

Risultati in linea con le aspettative o sorprendenti? Non saprei dire, ormai non riesco più a capire, in questo campionato, cosa sia sorprendente e che cosa sia invece la prassi. Resta il fatto che la Martì sembrava l'unica possibilità per non assistere a una parata trionfale della due volte campionessa che punta a diventare infinite volte campionessa di questa serie. Martì ha però avuto, come varie altre presenti, una partenza "stile Webber" nel rallenty più totale, segno che le vetture continuano a stallare ogni tre per due, e Chadwick si è portata in testa a una gara nella quale la prima a uscire di scena è stata la sua avversaria della passata stagione, Powell, che è finita a muro, facendo entrare la safety car e poi esporre la bandiera rossa.

Siamo rimaste con Chadwick in testa alla gara ed effettivamente ci siamo ritrovate - stando almeno agli highlight - con Chadwick ancora in testa alla gara, mentre indicativamente a centro gruppo un incidente tra Eaton e Wohlwend, per cui quest'ultima è stata riconosciuta responsabile e penalizzata di cinque posizioni sulla griglia della seconda gara, scendendo al decimo posto, ha messo fine alla gara di entrambe e fatto entrare di nuovo la safety car. Nella parte finale della gara Kimilainen sembrava sul punto di potere lottare per la vittoria, è stata anche in testa alla gara, ma non era destinata a portare a casa né la vittoria né la seconda posizione, finendo in testacoda dopo un contatto con M.Garcia mentre lottavano per la seconda posizione. La Garcia ha quindi ottenuto il podio, per il momento.

Per il momento nel senso che la mattina del giorno seguente è stata penalizzata perdendo numerose posizioni. Hawkins che aveva concluso terza è risalita quindi seconda e Visser che non è salita fisicamente sul podio risulta terza classificata, con a seguire Pulling, Tomaselli, Martì, B.Garcia, Moore, Bustamante e De Heus a completare la zona punti. A seguire si sono classificate M.Garcia, Noda, Babickova, Chambers e Kimilainen. Come dicevo, Wohlwend è stata penalizzata, ma non avendo terminato la gara ha dovuto scontare la penalità sulla griglia di partenza di Gara 2, quella basata sul secondo miglior tempo che vedeva Chadwick partire dalla pole position, giusto per far capire che aria tirasse e chi fosse la favorita.

Chadwick - Martì
Kimilainen - Powell
B.Garcia - Hawkins
Visser - Pulling
Moore - Wohlwend
M.Garcia - Eaton
Tomaselli - Chambers
De Heus - Babickova
Bustamante - Noda

La gara della domenica ha visto Chadwick stavolta più incontrastata del sabato, mentre Martì e Kimilainen hanno inizialmente lottato per la seconda posizione. Tale posizione, però, se l'è aggiudicata Powell dopo avere rimontato in corso d'opera chiudendo di fatto terza (poi vi spiego, tra poco). La sua compagna di squadra Hawkins invece non ha finito la gara, essendo costretta al ritiro dopo il podio del giorno precedente. La gara è stata abbastanza ricca di azione, ben illustrata anche negli highlight, non per la prima piazza ma per quasi tutto il resto dello schieramento. Martì ha concluso in seconda posizione divenuta terza per una penalità, precedendo B.Garcia, Kimilainen, Pulling, Visser, Moore, M.Garcia e Chambers in top-ten, con a seguire Wohlwend, De Heus, Eaton, Bustamante, Noda, Babickova e Tomaselli.

Le ultime due citate sembrano avere fatto delle soste ai box, la Bustamante peraltro dopo avere ricevuto bandiera nera con cerchio arancione per danni sulla sua vettura. Non è chiaro come si fosse procurata tali danni, ma visto che in un primo momento Noda era staccata di cinquanta secondi dalla penultima non escluderei che possa esserci stato un contatto tra di loro nella prima fase di gara. A proposito, Noda ha iniziato la stagione con un botto nelle prove libere, e non è chiaro se la sua vettura fosse in condizioni tali da permetterle di fare una qualifica e due gare presentabili. Però su Twitter si è scatenato un comportamento piuttosto strano nei suoi confronti, che mi lascia pensare che molta gente non desideri altro che assistere al suo fallimento, tanto da trarre godimento per i suoi risultati negativi.

Chiariamo una cosa, non sto parlando di critiche normali nei suoi confronti, per intenderci, critiche come quelle che a suo tempo ricevevano la Hoolbrook, la Gilkes o la Cook quando arrivavano nelle ultime posizioni e magari con notevole distacco dalle posizioni di testa. Anzi, ho sempre visto commenti molto comprensivi nei confronti anche delle backmarker, Juju Noda sembra essere l'eccezione che conferma la regola, con tanto di gente che afferma che sia da annoverare tra i piloti più scarsi della storia delle serie minori e che divulga teorie quantomeno abbastanza strane sui suoi risultati. Per intenderci, nessuno che dica cose plausibili tipo "la Formula 4 danese è un campionato con piloti davvero poco competitivi, quindi è normale che potesse svettare là ma non altrove" o "i piloti della Formula 4 SEA di cui sembra avere battuto i record sono gente che gareggia in una serie di basso livello".

No, c'è chi sostiene che abbia "barato nei test privati, usando una vettura irregolare", qualunque cosa questo significhi (trattasi di test privati, non di una competizione ufficiale, quindi non è chiaro cosa significhi regolare o irregolare) o addirittura che abbia corso in Formula 4 danese guidando una Formula 3. In pratica lei e suo padre vengono dipinti come gente che si è comprata finora i risultati, con tanto di persone che si lamentavano di essere stati silenziati mentre, senza avere alcuna prova di queste teorie, affermavano tali teorie. Sia chiaro, il fatto che Noda non sia il fenomeno che veniva dipinta sta iniziando a divenire evidente, ci sono argomentazioni decisamente più plausibili relativamente ai suoi risultati rispetto alla teoria che un team indipendente e pressoché sconosciuto abbia il potere di comprarsi i risultati oppure di barare senza andare incontro ad alcuna conseguenza.

Con questo non voglio dire che quanto affermato sia totalmente impossibile, quanto piuttosto che ci sono due spiegazioni molto più probabili, una di natura motoristica, una no. Quella di natura motoristica è che le scelte di carriera fatte dal suo entourage (probabilmente solo suo padre) siano dettate dal cercare di promuoverla il più possibile facendola correre in serie nelle quali ha possibilità di essere una front runner piuttosto che in campionati più competitivi. La seconda è l'eventualità che Noda non abbia mai desiderato diventare una pilota professionista. Non è così assurda l'idea che per lei testare monoposto a 12/13 anni fosse solo un hobby, oppure che il suo sogno fosse essere semplicemente una tester, o addirittura che abbia intrapreso la strada del motorsport in quanto imposizione da parte della famiglia. Pensateci, è davvero così assurdo?


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