Oggi è il 15 maggio 2022 ed esattamente trentasei anni fa ci lasciava Elio De Angelis, deceduto all'indomani di un grave incidente avvenuto durante un test privato a Le Castellet. Per ricordarlo ho deciso di raccontarvi in questo post dell'ultima volta in cui è salito sul podio in Formula 1, il GP di Montecarlo 1985. Ai tempi correva ancora per la Lotus, con la quale aveva vinto il precedente GP di San Marino. Montecarlo è stata poi, nel 1986, la sede dell'ultimo gran premio a cui ha preso parte, soltanto tre giorni prima del suo incidente mortale. Vi racconterò anche di quella.
GP MONTECARLO 1985 - le cose cambiano molto nel giro di un anno e Ayrton Senna, star della passata edizione, stavolta scatta dalla pole position. Va peggio all'altra star del 1984, Stefan Bellof, che ottiene il 22° tempo in qualifica, che nella maggior parte dei casi non sarebbe neanche tanto grave, ma che a Montecarlo significa non qualificarsi. Per intenderci, la gara gli tocca vedersela da esterno, per assistere alla cavalcata trionfale del suo avversario della stagione precedente.
L'ex gloria della Toleman, divenuto pilota Lotus nonché vincitore del penultimo gran premio disputato in Portogallo, mantiene la leadership, precedendo la Ferrari di Michele Alboreto e la McLaren di Alain Prost, mentre Nigel Mansell che su Williams partiva secondo perde subito numerose posizioni a causa di problemi alla vettura. Una Ferrari è seconda, vanno peggio le cose a Stefan Johansson: il pilota Ferrari con l'acconciatura da surfista si tocca con la Renault dell'ex idolo dei ferraristi Patrick Tambay: è ritiro per entrambi.
L'americano di Roma, Eddie Cheever su Alfa Romeo, trascorre alcuni giri al quarto posto, per poi vedersi strappare la posizione dal concittadino De Angelis. Non solo, Cheever di lì a pochi giri è anche costretto al ritiro per un guasto e lo si vede scuotere vistosamente la testa. Keke Rosberg si trova adesso quinto, mentre il suo compagno di squadra Mansell completa la zona punti virtuale.
Entrambi i Williams Bros in seguito avranno problemi e perderanno posizioni, Rosberg lo si vedrà anche inquadrato ai box e secondo la grafica il suo first name è Kéké, con degli accenti random. Questo tuttavia non è il fulcro del gran premio, che ci riserva maggiori colpi di scena.
La gara di Senna infatti dura poco, il motore della Lotus numero 12 cede e a quel punto passa in testa Alboreto, con Prost secondo. De Angelis risale quindi in terza posizione, raggiungendo la zona podio. Di lì a poco, tuttavia, un fatto delle retrovie contribuisce a un cambio di leadership.
Il fattaccio avviene quando Riccardo Patrese, su Alfa Romeo e il cui first name è Ricardo con una -C sola secondo la grafica, si tocca piuttosto violentemente con la Brabham dell'ex compagno di squadra Nelson Piquet. I due finiscono contro le barriere e la situazione coglie ai sorpresa i piloti che sopraggiungono, tra cui Jacques Laffite, costringendoli a manovre evasive che secondo i canoni del linguaggio odierno verrebbero definite sbinnate.
Non è finita lì: la vettura di Patrese sembra anche perdere olio, che si sta riversando in pista, cogliendo si sorpresa anche vecchie volpi tipo Niki Lauda, che ci cozza sopra e va a sbattere. Se la cava meglio Alboreto, che scivola sull'olio, ma rimane comunque in pista.
Secondo statsf1, non so se sia vero o meno perché non ci sono inquadrature televisive di ciò, sembra che né Patrese né Piquet abbiano preso male l'incidente: la cronaca di quel sito sostiene che i due vengano visti ridere e scherzare a proposito dei danni che il loro botto ha innescato.
Torniamo ad Alboreto: rimane in pista, dicevo, ma Prost è passato in testa e adesso al ferrarista tocca inseguire. Insegue bene e passa anche davanti, ma poi pare sfiori un muretto e fora. Costretto ai box, ne esce quarto e si lancia all'inseguimento di Andrea De Cesaris, per poi superarlo dopo alcuni giri.
Passa molti giri terzo, ma nelle fasi finali riesce a superare anche De Angelis riportandosi secondo, il tutto mentre Prost può amministrare il vantaggio per andare a prendersi la vittoria.
La giornata finisce con il trio Prost/ Alboreto/ De Angelis sul podio, con Elio che è l'ultimo ad arrivare a premiazione inoltrata - era stato molto più rapido a salire sul podio nel 1982, nonostante non si fosse classificato sul podio. Le Ligier vanno entrambe a punti con De Cesaris quarto e Laffite sesto, in mezzo a loro la Renault di Derek Warwick. Le Williams di Mansell e Rosberg sono 7/8, su un totale di undici piloti giunti al traguardo, gli altri sono Thierry Boutsen, Martin Brundle e Jonathan Palmer.
GP MONTECARLO 1986 - stavolta la gara è un po' meno movimentata per i piloti di testa, nel senso che le posizioni cambiano in prevalenza per questioni di pitstop e non a seguito di colpi di scena. Nella prima parte di gara troviamo Prost/ Senna/ Mansell come primi tre, anche se poi al terzo posto risale Rosberg, in questa stagione pilota della McLaren. Tutta la top-3 a un certo punto cambia gomme e il primo è Rosberg che rientra dopo essere arrivato fino a ridosso di Senna.
Il pilota della Lotus fa qualche giro in testa dopo il cambio gomme di Prost, che poi rientrato secondo gli si avvicina sensibilmente. Quando si ferma a sua volta torna in pista in terza posizione: ha infatti subito undercut da Rosberg. Le posizioni dei primi tre a questo punto si stabilizzano e rimangono tali fino alla fine della gara.
Prost andrà a vincere e sarà la sua terza vittoria consecutiva sulle stradine tortuose del Principato di Monaco. Il suo compagno di squadra Rosberg otterrà invece l'ultimo podio della sua carriera.
In quarta posizione si classifica Mansell, uscito indenne da un momento poco tranquillo a una decina di giri dalla fine. Si sta infatti apprestando a doppiare alcune vetture, quando due di queste, la Lola Haas di Tambay e la Tyrrell di Brundle, proprio davanti a lui rimangono coinvolte in una violenta collisione.
Tambay cozza su Brundle, gli salta sopra colpendolo peraltro sul casco e spicca il volo andando a sbattere fortunatamente sulle barriere e non sui commissari che si trovano oltre le barriere stesse. Si risolve tutto bene, solo un bel po' di detriti. Mansell perde terreno, allontanandosi da Senna che sembra in difficoltà. Precede le Ligier guidate da René Arnoux e Jacques Laffite che chiudono 5/6. Laffite nella prima parte di gara è stato peraltro autore di un bellissimo sorpasso su Johansson alla Rascasse.
Quella che risulterà essere l'ultima gara di De Angelis si chiude anzitempo, parcheggiando la vettura numero 8 per rottura del motore a neanche metà gara, ennesima giornata difficile in casa Brabham, che si sta rivelando una delusione. Anche Patrese sulla Brabham numero 7 si ritira in corso d'opera.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
domenica 15 maggio 2022
L'ultimo podio di De Angelis (e la sua ultima gara)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.
Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".
Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.
Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3
Milly Sunshine