lunedì 16 maggio 2022

Il debutto di Alesi e la iella di Capelli // GP Francia e Gran Bretagna 1989

Bentornati nel 1989, in cui ci siamo lasciati con il giro veloce ottenuto da Palmer Sr a caso al GP del Canada. Vi avevo preannunciato un ritorno in Europa e il suddetto ritorno in Europa è iniziato da Le Castellet con il GP di Francia. Ho visto un extended highlight di questa gara della durata di circa quaranta minuti ed è una gara che inizia subito con il botto. Infatti si parte e dopo pochi secondi contati ecco che una vettura verde acqua colpisce un'altra vettura e poi spicca il volo cappottando. Siamo nel 1989, quindi la gara viene redflaggata e i piloti che non dispongono più di una monoposto possono prendere il restart con la vettura di riserva. È esattamente quello che fa anche Gugelmin, il pilota protagonista del volo iniziale, nonché compagno di squadra di Capelli alla Leyton House. Per ritardo in queste operazioni, Gugelmin non prende il secondo via dalla griglia, ma dalla pitlane. È in buona compagnia, stesso destino capita anche a Mansell, coinvolto nell'incidente alla prima partenza.

Facciamo un passo indietro, le McLaren dei Prosenna si sono procacciate come al solito la prima fila. Il pilota "di casa" si è preso il lusso della pole position, ma nella prima partenza è stato sopravanzato da Senna. Visto l'annullamento della partenza, è di nuovo in pole e stavolta resta davanti. Anzi, è anche l'unico dei McLaren Bros a rimanere in pista, dato che Senna si ritira praticamente subito dopo il secondo via per un guasto. In seconda posizione si installa quindi la Ferrari di Berger, dove rimarrà per un po' di giri, prima di essere sopravanzato da altre vetture. Le posizioni cambiano anche per effetto di pitstop per i cambi gomme, ma il dato di fatto è che Berger non sarà più protagonista nelle fasi successive della gara, né tantomeno riuscirà a termnare la gara stessa. Il suo compagno di squadra Mansell, invece, dopo essere partito dalla pitlane, sembra stia risalendo piuttosto bene. Mentre Prost è leader incontrastato, ci sono tanti piloti che sognano di portarsi a casa i gradini più bassi del podio, tra loro quelli della Williams.


Williams who, mentre ci avviamo verso metà gara sono Nannini e Capelli a installarsi in seconda e terza posizione. Il pilota della Benetton, peraltro, ha a partire da questo gran premio un nuovo compagno di squadra, in quanto la Benetton ha appiedato Herbert a causa dei suoi problemi fisici dovuti all'infortunio alle gambe dell'anno precedente, sostituendolo con nientemeno che Pirro. Questo fatto comunque non ci riguarda, quello che conta è che purtroppo per lui Nannini è costretto al ritiro mentre si trovava in seconda posizione. Risale quindi secondo Capelli... che tuttavia non ci rimane molto a lungo, in quanto di lì a poco è costretto al ritiro per un guasto al motore quando stava facendo una gara di primo livello. Niente da dire, se non mai una gioia. Attenzione, però, perché il ritiro di Capelli fa risalire - brevemente, perché dopo si ferma per una sosta ai box - un esordiente che forse avrete sentito nominare in qualche occasione. Si tratta infatti di Alesi, che ha preso il posto di Alboreto alla Tyrrell.

In questo gran premio il pilota con gli occhi azzurri di cui tutte le fangirl si innamoreranno negli anni seguenti - o almeno così dovrebbe essere - porta comunque a casa un risultato di primo livello, classificandosi quarto, nonché ultimo pilota a pieni giri. Insieme a Prost sul podio ci vanno Mansell e Patrese, mentre oltre ad Alesi conquistano punti anche Johansson con la Onyx e Grouillard con la Ligier. Curiosità: il giro più veloce viene ottenuto da Gugelmin, nonostante questo pur essendo ancora in pista non riesca nemmeno a completare quel 90% di percorrenza totale che basta per risultare classificato. Inizio a pensare a quanto fossero belli i tempi in cui non essendoci punti per il giro veloce davanti nessuno faceva strategie volte a portarsi a casa il giro più veloce, di conseguenza anche piloti random potevano avere questo onore. Piloti di testa che ottengono il grand chelem is for kids, giro veloce ottenuto dal pilota che arriva ultimo senza neanche potersi vantare di essere arrivato is for real adults.

A questo punto si va in Gran Bretagna, nello specifico a Silverstone, per la gara che conclude la prima parte della stagione e nella quale, se le Minardi otterranno almeno due punti, si salveranno dal triste destino di dovere effettuare le prequalifiche. Una buona parte della gara, seppure non completa, è presente su Youtube con la telecronaca della Rai, in cui Mario Poltronieri viene affiancato mi pare di capire da Pino Allievi. In questo gran premio i piloti McLaren sono nuovamente affiancati in prima fila. È Senna a occupare la prima posizione davanti a Prost, mentre seguono le Ferrari di Mansell e Berger. Quest'ultimo tuttavia è costretto a rientrare ai box dopo pochi giri per un problema e a ritirarsi più avanti nel corso della gara, quando sulla sua vettura c'è un principio di incendio - triggered. Credo comunque sia opportuno tornare a occuparci delle McLaren, in quanto Senna passa in testa soltanto pochi giri.


A causa di un guasto al cambio esce di pista e si ritira, lasciando la leadership al suo compagno di squadra e Mansell in seconda posizione. Anche stavolta, con l'uscita di scena di alcuni top driver, sembra che si possano aprire le porte a outsider vari e peraltro c'è fuori anche una Williams, quella di Patrese, con il pilota che esce di scena dopo un incidente. Purtroppo la iella decide di non graziare Capelli nemmeno questa volta ed è costretto al ritiro per un guasto, anche se si trovava stavolta fuori dalla zona punti. Mi pare fosse settimo, quindi in teoria avrebbe anche potuto entrarci senza troppa fatica. Ancora una volta sembra farsi notare Alesi quando esce per un testacoda mentre anche lui si trovava al momento al settimo posto. In tutto ciò risale in quinta posizione Gugelmin... poi si ritira anche lui, esattamente come Capelli. Mai una Gioia, estesa a tutta la Leyton House. Riassumendo, vi ho detto che ci sono Prost e Mansell primo e secondo, ma non ho parlato del terzo e del quarto posto.

Terzo c'è Piquet sulla Lotus, vettura che per una volta gli sta permettendo di fare una gara degna del suo palmares. Purtroppo per lui non riesce a portare a casa il podio, in quanto viene superato a pochi giri dalla fine dalla Benetton di Nannini. Chiudiamo questo resoconto con un'ottima notizia, ovvero che quinto e sesto si classificano Martini e Perez-Sala, i due piloti della Minardi. Il team faentino che aveva bisogno di due punti per evitare di dovere fare le prequalifiche nella seconda parte di stagione, ne conquista addirittura tre. Immagino che vi faccia piacere che c'è almeno qualcuno che può permettersi il lusso di una gioia. Immagino che la cosa renda felice anche Allievi, che nel corso della telecronaca ha criticato il fatto che la Rial potrebbe evitare le prequalifiche e che secondo lui Weidler non sta facendo nulla per dimostrare di essere meritevole di potere accedere direttamente alle qualifiche. Per dirla in termini più moderni e a noi conosciuti, Weidler è uno che scende nella rubrica "chi sale e chi scende".


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