venerdì 1 aprile 2022

Liberty Media, Las Vegas e l'americanizzazione del tifoso medio

Carissimi pesciolini che nuotano nei mari europei, oggi sarà anche il primo aprile, ma intendo parlare di una faccenda diciamo seria, relativa alla crescente americanizzazione del tifoso medio, perché se ne sono viste delle belle. In generale il pubblico americano è passato in pochi anni dallo snobbare la Formula 1 totalmente al provarne un improvviso interesse, dovuto ai seguenti fattori: il Circuit of the Americas, "Rush", "Drive to Survive", la frequentazione da parte di Lewis Hamilton di personaggi dei reality show americani e la presenza nel paddock di presunte celebrità americane. Oserei insinuare che l'esistenza del Circuit of the Americas sia la meno rilevante tra le cause dell'attuale interesse per la Formula 1 e che anche "Rush" sia ormai sorpassato. Ebbene, Liberty Media ha deciso che il mercato americano è conveniente e lo sta sfruttando a proprio piacimento. Oppure il mercato americano sta sfruttando la Formula 1, anche questo è vero.

Il Circuit of the Americas non basta, quindi dentro anche un circuito cittadino a Miami. Poi il Circuit of the Americas e Miami non bastano, quindi ecco anche Las Vegas, per il mondiale 2023. Ciò avverrà in occasione della Festa del Ringraziamento, quindi prepariamoci a schiere di tumbrline che spiegheranno a noi europei che la Festa del Ringraziamento è sbagliata e che non dobbiamo festeggiarla, poi ci insulteranno e diranno che siamo falsi quando affermeremo che la Festa del Ringraziamento in Europa non si festeggia. La gara avverrà di sabato, in notturna, quando saranno le dieci di sera o giù di lì a Las Vegas, quindi le sei o le sette di mattina in Italia. Qualcuno ha storto il naso perché per tradizione non si correhhhh di sabatohhhh (in realtà l'hanno fatto in Sudafrica per anni e una volta l'hanno fatto anche in Olanda per evitare la SoVrApPoSiZiOn3 con le partite dei mondiali), ma who kers, da noi è domenica mattina e preferisco di gran lunga una gara di domenica mattina che di lunedì mattina.

In realtà non ho neanche niente contro il GP di Las Vegas, è già molto positivo il fatto che non si corra al Caesars Palace. Però ecco, ho molto contro l'atteggiamento del tifoso medio americano, che si comporta come se i tifosi medi americani avessero salvato la Formula 1 o adducono scuse di vario genere per screditare la cultura motoristica europea o il fanbase europeo, descrivendo situazioni che palesemente non conoscono e dando per scontato che, siccome in America le cose funzionano in un certo modo, allora per forza di cose funzionano così anche altrove e, se non funzionano così, allora il resto del mondo è sbagliato e loro devono salvarlo dall'autodistruzione. Così ecco che si vantano di avere reso la Formula 1 mainstream, insomma qualcosa che guardano anche i poveri, le donne, i bambini, le minoranze etniche e in genere chiunque non sia possessore di jet privati o di yacht. La Formula 1 mainstream se la sono inventati loro, gente. In Europa la guardavano solo vecchi milionari dal loro yacht ormeggiato a Montecarlo.

E niente, se provi a spiegare al tifoso medio americano che in certi paesi la Formula 1 era mainstream, non ti credono. Ti dicono che il tuo gran premio nazionale dovrebbe essere eliminato perché nel tuo paese non c'è "enough diversity" mentre in America hanno tante culture ed etnie quindi sono meglio. Pensavo che nella mia stessa scala in sei appartamenti ci vivessero persone di quattro nazionalità diverse, ma evidentemente non vale. E soprattutto pensavo che la composizione etnica di una società non dovesse essere una determinante per lo svolgimento di un gran premio, specie quando la composizione etnica di tale società è basata sulla gente che ci risiede. Invece no, via Monza e Imola, l'Italia non ha "diversity" da offrire al motorsport, qualunque cosa intendano quando lo affermano. Il che comunque è una ca**ata colossale: in Formula 1 sono arrivate sulla griglia di partenza due donne ed entrambe erano italiane. Delle tre che in griglia non ci sono arrivate, un'altra era italiana.

Poi niente, l'Italia è da tagliare fuori dalla Formula 1 perché non ha mi offerto niente al motorsport, diversamente dagli States. Ca**o, loro hanno avuto il GOAT, che ha vinto in Formula 1, in Indycar e in qualsiasi altra serie in cui ha gareggiato. Il GOAT in questione è Mario Andretti, quindi forse dovrebbero rivedere i loro parametri. O se proprio vogliono limitarsi al motorsport contemporaneo, dovrebbero ricordarsi che il "loro" team ha motori Ferrari, telai Dallara e un team principal nato in provincia di Bolzano. E poi che problemi hanno esattamente con l'Italia e i suoi gran premi? Perché si comportano esattamente come se gli italiani, divenuti improvvisamente appassionati di Super Bowl, gli stessero spiegando sistematicamente come va organizzato il Super Bowl e perché gli americani non ci capiscono niente del Super Bowl? Non riesco a capacitarmene. Si comportano come se dalla prima infanzia venissero educati a respirare ego e a nutrirsi di presunzione.

Dimenticavo: altra cosa che non tollerano è il GP di Montecarlo, perché Montecarlo è una location piena di persone che hanno i big money e gli yacht nonostante non siano personaggi della reality tv americana, quindi Montecarlo è il malehhhh e rappresenta una storia che bisogna eradicare per convertire il motorsport europeo allo splendore americano. Su Montecarlo, è pur vero che c'è chi lo ama e chi lo odia, ma a suo favore o contro di esso penso ci siano tante argomentazioni migliori del fatto che agli americani non piaccia quindi sia da togliere "e da sostituire con Las Vegas perché Las Vegas conosce il vero spettacolo". Ecco, appunto: a Montecarlo ci sono big money non americani, a Las Vegas ci sono big money americani, quindi in tal caso i big money e il lusso vanno bene. O forse gli rode il cu*o che non c'è nessun pilota statunitense in Formula 1, mentre uno stato piccolo come Montecarlo ha addirittura il leader del mondiale...

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Milly Sunshine