giovedì 21 aprile 2022

Finale stagione 1974: il secondo titolo di Emerson Fittipaldi

Quando ho parlato della partenza clandestina di Vern Schuppan al GP di Svezia vi avevo anticipato che non sarebbe stato l'unico pilota a partire abusivamente nel corso della stagione 1974, ma che l'altra circostanza sarebbe stata narrata in un post apposito. Ecco il post apposito, che comprende tutti gli eventi del finale di stagione 1974, compresa la suddetta partenza clandestina. Vi consiglio nel frattempo di prepararvi psicologicamente, perché oltre a uno scontro per il titolo molto ravvicinato, alla copertura televisiva in stile "cos'è la copertura televisiva?" e a una partenza abusiva originata probabilmente da una direzione gara abbastanza caotica, purtroppo è avvenuto anche un incidente mortale, peraltro uno di quelli abbastanza cruenti. Cercherò di avere un tono il più soft possibile, ma c'è anche quello.

La stagione 1974 è stata composta da quindici gran premi. Il quattordicesimo e penultimo si è svolto a Mosport in Canada e tutto ciò che sembra esistere su Youtube di quell'evento sono due filmati di pochi secondi: un incidente di Patrick Depailler avvenuto mentre si trovava in terza(?) posizione e uno di Niki Lauda mentre si trovava in testa alla gara. Hanno approfittato di questi ritiri Emerson Fittipaldi e Clay Regazzoni, che da secondo e quarto dove si trovavano inizialmente si sono ritrovati a terminare la gara in prima e seconda posizione. Il duello per il gradino più basso del podio, secondo le cronache è stato tra Ronnie Peterson e James Hunt, con lo svedese che si è aggiudicato la terza piazza. Gli occhi, però, immagino dovessero essere puntati tutti quanti su Fittipaldi e Regazzoni, in lotta per il titolo con diversi punti di margine su Scheckter.

Lo scontro per il titolo non avrebbe potuto essere più acceso: i due erano appaiati con lo stesso numero di punti in classifica e Fittipaldi in vantaggio perché Regazzoni aveva vinto solo una gara. Se una cosa del genere accadesse ai giorni nostri, gli addetti ai lavori insisterebbero a osservare come sarebbe cool se tutto terminasse con un incidente alla prima curva. Se non ci fosse un incidente alla prima curva, magari la direzione gara applicherebbe le regole a caso sperando che ci sia almeno un incidente all'ultima curva, il tutto per rendere più appetibile la stagione di Drive to Survive a cui il mondiale sta facendo da contorno. Però siamo nel 1974 e non solo non c'è Drive to Survive, ma le gare extraeuropee vengono a malapena trasmesse in TV, quindi è molto probabile che i risultati dei gran premi vengano appresi nei giorni successivi leggendo la Gazzetta dello Sport.

Il quindicesimo e ultimo evento avviene a Watkins Glen negli Stati Uniti, sfortunatamente ricordato, più che per il duello Fittipaldi vs Regazzoni per il campionato, per l'incidente mortale di Helmuth Koinigg. Il pilota del team Surtees era alla sua terza apparizione in Formula 1: non qualificato nel suo evento di casa in Austria, era riuscito ad aggiudicarsi un posto in griglia sia in Canada sia negli Stati Uniti. Specifico che il casco che indossava a Mosport (diverso da quello dello sventurato evento di Watkins Glen) raffigurava una serie di cuori, avrebbe fatto sicuramente impazzire le fungirl dei tempi se solo negli anni '70 le fungirl avessero avuto la possibilità di vedere foto del casco di Koinigg. Vi consiglio vivamente di non googlarlo perché vi uscirebbero anche altri risultati alquanto macabri, quindi accontentatevi di questo scatto.


L'incidente è avvenuto nella prima parte di gara: Koinigg è uscito di pista, pare a causa della rottura di una sospensione o all'improvviso scoppio di una gomma, andando a impattare contro le barriere. Una delle barriere, invece di cedere e sfondarsi, l'ha decapitato, in senso letterale (infatti per questo vi ho suggerito di non googlare il suo casco, allo scopo di evitare di vedere le foto del suo casco di Watkins Glen con la testa dentro). Gli addetti venuti a soccorrerlo, quando si sono resi conto della situazione, si sono limitati a coprire tutto con un telo e la gara è proseguita regolarmente. La notizia della sua morte è giunta al team Surtees parecchi giri più tardi e a quel punto la squadra ha deciso di far ritirare la propria altra vettura. L'altra vettura era guidata da José Dolhem, che ha avuto un ruolo secondario nella faccenda della partenza abusiva.

Il pilota partito abusivamente è Tim Schenken, che guidava una Lotus non ufficiale, il secondo dei piloti non qualificati. Il primo dei piloti non qualificati, invece, era Dolhem. Come sono finiti questi due in griglia seppure non fossero qualificati? È tutto molto semplice, ma allo stesso tempo piuttosto complesso. Ai tempi (e fino al 1994, ultima stagione in cui sono state iscritte al mondiale di Formula 1 più vetture di quelle a cui era consentito prendere la partenza per evitare "sovraffollamento" e il relativo pericolo) i piloti non qualificati avevano lo status di riserve. Se un pilota random sfasciava la monoposto nel warm up prima della gara oppure per qualsiasi altra ragione non poteva partire, il suo posto poteva essere preso da uno dei non qualificati. Ebbene, pare che la vettura del team Parnelli guidata da Mario Andretti abbia avuto un problema tecnico durante il giro di schieramento.

Il regolamento dei tempi non permetteva di rimettere in sesto la vettura a quel punto, quindi un pilota non qualificato aveva il diritto ad essere promosso in griglia. Ciò poteva avvenire solo se aveva a disposizione una vettura che potesse essere pronta per la gara, il che a quanto pare non accadeva sempre. Quindi invece di avvertire un pilota solo di andare in griglia, ecco che sono stati convocati sia Dolhem sia Schenken. A complicare le cose, il team Parnelli ha deciso di eludere le regole, di riparare la vettura di Andretti e di mandarlo in griglia. In tal modo sono partiti ben due piloti in più di quanto fosse il numero che era stato fissato come massimo di vetture che potevano prendere parte alla gara. Quando i commissari hanno squalificato Andretti, ciò ha legittimato la partenza di uno dei due. In qualità di primo dei non qualificati, ad avere questo onore è stato Dolhem.

Blackflaggato come un Hans Heyer qualsiasi, nonostante non avesse fatto nulla che si avvicinasse alle future gesta di quell'eroe, Schenken è stato mandato a casa dopo appena sei giri di gara, quando ce n'erano in totale cinquantanove. A proposito, dai resoconti sembra che ci sia stato un accenno di duello tra Fittipaldi e Regazzoni al via della gara, ma che Regazzoni si sia ritrovato relegato dietro all'avversario che, seppure in una posizione non troppo altolocata, era in vantaggio per la faccenda dell'assegnazione del titolo. Le cose per Clay sono peggiorate quando, sempre nella prima parte di gara, ha dovuto fermarsi ai box per un cambio gomme ritrovandosi nelle retrovie. È stato solo il primo di vari pitstop che di fatto l'hanno condotto ben lontano dalla possibilità di vincere il mondiale.

Scheckter, arrivato negli States con sette punti di svantaggio, doveva necessariamente vincere la gara con i suoi avversari ben lontani dalle prime posizioni per potere vincere il titolo, ma il suo ritiro per un guasto ha di fatto spalancato la strada a Fittipaldi, nonostante abbia terminato la gara solo al quarto posto, dietro alle Brabham di Carlos Reutemann e Carlos Pace e alla Hesketh di James Hunt. Ha vinto il suo secondo mondiale con tre punti di vantaggio sul suo diretto inseguitore Regazzoni e dieci sul terzo classificato Scheckter. Già più giovane campione del mondo della storia (lo sarebbe rimasto fino al 2005 con il titolo di Fernando Alonso) è diventato anche il più giovane pilota ad aggiudicarsi un secondo titolo (record che avrebbe perso invece un po' prima, nel 1995, con il secondo titolo di Michael Schumacher).

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