sabato 30 aprile 2022

In memoria di Roland Ratzenberger /// 04.07.1960 - 30.04.1994

Il 30 Aprile di ventotto anni fa Roland Ratzenberger perdeva la vita in un incidente nelle qualifiche del GP di San Marino, ma oggi non sono in vena di parlare di cose tragiche, quindi ho deciso di ricordarlo andando a ripescarmi un momento positivo della sua carriera nel motorsport reperibile su Youtube, ovvero quando nel 1986 vinse il Formula Ford Festival a Brands Hatch. Nello specifico ho trovato un video con le semifinali, essenzialmente due batterie di sprint qualifying con i primi quattordici di ciascuna che avevano accesso alla finale, e un video appunto con la finale. Le semifinali erano costituite da pochi giri, la finale da venti, disputati su vetture che mi ricordano vagamente una versione vintage delle "Formula 5" presenti nella Formula 4 danese (per intenderci, tipo la vettura guidata da Mads Hoe negli ultimi anni - se non sapete chi è fatevi una cultura).

Nella prima qualifica scatta dalla pole position il pilota svizzero Philippe Favre al volante di una vettura blu. Segue l'olandese Gerald Van Uitert e non sono riuscita a capire se sia imparentato con quel Job Van Uitert che correva in Formula 4 italiana ai tempi in cui ci correvano anche Juri Vips e Mick Schumacher. Il momento top, però, deve ancora arrivare e arriva quando viene inquadrato il pilota che parte dietro di loro: si tratta di J.J.Lehto, che nello specifico si fa ancora chiamare in questo periodo storico Jyrki Jarvi-Lehto. Scattanohhhh le vetturehhhh e Van Uitert si porta inizialmente in testa, ma Fabre si riprende la posizione lasciando Van Uitert a vedersela con Lehto. Dietro nel frattempo qualcuno ogni tanto combina casini, ma si tratta di una sprint qualy, l'obiettivo dovrebbe essere quello di classificarsi tra i primi quattordici per essere in griglia nella gara finale, non fare confusione precludendosi la possibilità di finirci.

Roland Ratzenberger scatta dalla pole position nella successiva semifinale al volante di una vettura rossa. Accanto a lui c'è Steve Robertson, che indossa un casco sul quale svetta il suo nome scritto in un elegante corsivo. Poi, nella seconda fila, ci sono il britannico Peter Rogers e l'irlandese Rowan Dewhurst. Quest'ultimo guida una monoposto che per i colori ricorda vagamente la Williams all'epoca dei Manselquet, epoca che di fatto sarebbe anche la stessa in cui si svolge questa gara. Questa semifinale viene vinta da Ratzenberger, che non perde mai la leadership e va a procacciarsi la pole position per la finale, dove parte accanto a Favre. Non mi è chiaro in che modo sia stato stabilito a chi dei due spetta la pole position, ma prendiamolo come un dato di fatto e non facciamoci troppe domande. Dietro di loro ci sono Robertson e Lehto, poi nella fila seguente Rogers e Van Uitert.

Scattanohhhh le vetturehhhh e Ratzenberger mantiene la prima posizione davanti a Favre, i due staccano in breve tempo i loro diretti inseguitori di quel margine tale da lasciar pensare che a contendersi la vittoria saranno loro due. Vari piloti delle retrovie frattanto vanno per prati o vanno a sbattere. Uno di questi è un tale Vivion Daly, che facendo qualche ricerca ho scoperto essere il fratello minore di Derek Daly. Non sbattono solo i piloti di fondo griglia, comunque, ma c'è anche un incidente tra Lehto e Dewuhrst che mette fine alla gara di entrambi. Nel frattempo, mentre Ratzenberger ha Favre negli scarichi, su vetture dai colori molto simili inizia un duello per la terza posizione tra Rogers e Robertson, duello che finisce abbastanza male per Robertson, con un contatto tra i due che mette fine alla sua gara, mentre invece Rogers riesce a proseguire senza troppe complicazioni rimanendo terzo, anche se ugualmente lontano dal duo di testa quel tanto che basta perché non siano infastiditi dalla sua presenza.

Favre non si arrende e a ogni giro tenta l'attacco su Ratzenberger sempre nello stesso punto, venendo tuttavia contrastato dal futuro "pilota amatoriale" (cit. da facepalm) della Simtek. Favre sembra in attesa del momento in cui Ratzenberger commetterà un errore, ma quel momento sembra non arrivare mai. Anzi, arriva, e Favre lo riesce anche ad affiancare, ma succede pochi metri prima del traguardo e per lui non c'è nulla da fare: Ratzenberger è il primo a transitare sotto la bandiera a scacchi in quello che di fatto è un duello ruota contro ruota e si aggiudica la competizione. Favre chiude al secondo posto e Rogers giunge terzo. Quel Gerald Van Uitert di cui ho parlato prima si classifica al quarto posto, mentre segnalo un nome altisonante, questa gara viene infatti chiusa all'ottavo posto da un soggetto piuttosto familiare: nientemeno che Eddie Irvine. Il futuro cavaliere della ruota perduta, a onore di cronaca, non svetta particolarmente e non viene nemmeno menzionato nel corso della telecronaca.

Per curiosità ho fatto qualche ricerca per scoprire che cosa ne sia stato dei piloti che hanno chiuso sul podio insieme a Ratzenberger in questa gara, scoprendo purtroppo cose poco positive. Rogers, infatti, ha perso la vita nel 1987 in un incidente avvenuto in Formula Ford a Donington Park. La vita di Favre è invece durata più a lungo, ma nemmeno lui è più tra noi, risulta infatti essere deceduto in un incidente sciistico apparentemente simile a quello in cui è rimasto gravemente infortunato Michael Schumacher. Ho notato peraltro una coincidenza alquanto creepy: l'incidente non solo è avvenuto in Francia e nel dicembre 2013, come quello di Schumacher, ma entrambi hanno avuto i loro incidenti ciascuno cinque giorni prima del proprio compleanno. Adesso però basta parlare di eventi tragici, concludiamo in bellezza: Robertson, quello dell'incidente con Rogers, è vivo e vegeto ed è stato in passato manager di Jenson Button e Kimi Raikkonen, contribuendo al loro ingresso in Formula 1.



Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine