Tra i vari campionati 2021 ai quali non mi sono dedicata ci sono la Formula Regional by Japan e le serie asiatiche di Formula 4, di cui per onore di cronaca ho in realtà scritto un post sul Gran Premio di Macao, inserito in questa stagione, come in quella 2020, nel campionato di Formula 4 cinese.
Ormai anche l'anno solare si sta esaurendo, quindi credo sia ora di mettermi in pari, anche se di fatto almeno due di queste serie sono terminate nel mese di dicembre, quindi non sono neanche tanto in ritardo quanto potrebbe sembrare. Per mettermi in pari lo farò con un post unico, perché i campionati si dividono, ma i post no.
FORMULA REGIONAL JAPAN - serie di Formula 3 essenzialmente parallela alla Superformula Lights, ha visto una presenza alquanto bassa, con pochi piloti full-time, la maggior parte appartenenti alla "masters class", quella in cui competono privati con monoposto vecchie e in cui sono presenti anche soggettoni di un certo livello che corrono sotto pseudonimo, tipo Dragon.
Il campionato ha previsto cinque eventi, tre in cui si sono svolte tre gare, a Okayama, Motegi e Fuji, due con solo due gare, a Sportsland Sugo e Suzuka, per un totale, quindi, di tredici gare.
Di queste tredici gare, soltanto cinque sono state vinte dai full-time, mentre le altre otto sono state così ripartite: tre per Yoshiaki Katayama su tre gare disputate in totale, due per Riki Okusa, due per Ryunosuke Sawa e una per Sota Ogawa, i quali hanno gareggiato nella categoria come piloti part-time.
Il titolo se l'è aggiudicato Yuga Furutani, vincitore di quattro delle cinque gare vinte da piloti full-time. L'altra vittoria è andata ad Ai Miura, ormai veterana della Formula 3 giapponese nonché unica donna ad avere vinto una gara open wheel nelle serie minori disputate a partire dalla primavera 2021 in poi (parlando di campionati misti). Miura ha ottenuto anche una pole, un giro veloce e sei altri piazzamenti a podio, tutti terzi posti.
F4 GIAPPONESE - composto da sei eventi, alcuni da tre gare e altri da due, questo campionato ha visto la vittoria di Seita Nonaka per soli quattro punti di vantaggio su Rin Arakawa, nonostante il notevole gap di vittorie tra l'uno e l'altro: sei contro due.
Iori Kimura, terzo classificato, ne ha ottenute quattro, mentre le due vittorie restanti sono andate a Reimei Ito e Syun Koide, rispettivamente quarto e sesto nella classifica piloti, mentre nessuna vittoria è stata ottenuta dal quinto classificato Kakunoshin Ota.
Ben quarantacinque piloti, tra cui vari soggetti del calibro di Dragon, hanno disputato almeno alcuni eventi del campionato, con una presenza di mediamente una trentina di vetture al via di ogni evento. Su quarantacinque piloti, quarantaquattro sono giapponesi, quello restante è un finlandese - il figlio di Mika Salo - e si è classificato 27° alle spalle di Dragon.
F4 CINESE - il campionato è stato composto da soli tre eventi, uno prima di Macao, Macao e uno dopo Macao. Quello prima e quello dopo erano composti da quattro gare, Macao da qualifying race e gara. All'evento inaugurale e a Macao ha gareggiato Charles Leong (come guest driver dal punto di vista della Formula 4 cinese), vincendo tutte le sei gare disputate.
Il titolo è andato ad Andy Chang, sempre a podio eccetto in una gara, vincitore di una delle quattro gare a cui Leong non ha preso parte. Secondo classificato è stato Sicheng Li senza vittorie, mentre ha vinto una gara Ryan Liu, terzo classificato. I one-off Oscar Gao e Shengui Xu si sono ripartiti le due vittorie restanti.
Non sembra si siano svolti altri campionati minori europei di rilievo in Asia, doveva esserci una Formula Regional Asia (ex Formula Renault asiatica) ma il campionato è stato annullato, così come non si è più saputo niente della Formula 4 del sud-est asiatico, che in teoria doveva iniziare già a fine 2020 e durare per tutto il 2021. Vedremo nella prossima stagione se questi eventi esisteranno oppure no, ad ogni modo segnalo che nel 2022 dovrebbe iniziare un campionato di Formula 4 indiana.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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