domenica 26 dicembre 2021

Gli angusti e tortuosi rewatch: le meraviglie del GP di Monaco 1974, con un pensiero all'edizione 1975

Vi do una buona notizia: stasera ci immergiamo a pieno alla scoperta delle meraviglie del passato, quando gli uomini erano very uominy e anche le donne erano very uominy. Ritorna la rubrica "gli angusti e tortuosi rewatch" dedicata alle vecchie edizioni del Gran Premio di Montecarlo, pensavo di fare il 1975, poi mi sono messa a guardare il 1974 alla ricerca di stimoli. Alla fine ho deciso di parlarvi dell'edizione del 1974, in quanto molto più bella e ricca di cose interessanti da raccontare, dedicando sul finale un po' di spazio anche al 1975. Di fatto questo sarà un doppio episodio, incentrato in prevalenza sul 1974. Edizione 1974 che ho trovato su Youtube con copertura televisiva francese in bianco e nero, ovvero gente in studio e tre spezzoni di gara della durata totale di circa un'ora, anticipati da una ventina di minuti di introduzione. Per darvi una piccola anticipazione, sappiate che parleremo di fumatori, donne al volante, wag con gli occhi azzurro shocking, nonché scozzesi che parlano francese. Ah, e anche del grande dubbio su cui si interroga da sempre l'umanità: "avendo oggi due vetture in prima e seconda posizione, in che modo la Ferrari riuscirà a perdere?"

Sappiate innanzi tutto che negli anni '70 nella TV francese a quanto pare i gran premi venivano trasmessi su una sorta di maxi-schermo alle spalle degli opinionisti in studio (come si può vedere nella foto), che di solito non parlavano. A parlare era il telecronista, a parte qualche sprazzo in cui gli opinionisti sembravano parlare tra di loro ad alta voce invece che al pubblico. Negli altri momenti tacevano e lì davanti alle telecamere - METTETE A LETTO I BAMBINI SUBITOHHHH - fumavano una sigaretta dopo l'altra all'interno dello studio. Il tizio biondo con la frangia è stato il primo ad accendersi una sigaretta e lo si è visto mettersela in bocca nel momento stesso in cui il telecronista menzionava Patrick Depailler. Questo, però, è accaduto dopo l'introduzione, nella quale è stata inquadrata una donna in tuta da pilota che riceveva un trofeo e una bottiglia, apparentemente dopo avere vinto una gara femminile che faceva da contorno alla Formula 1. Siccome erano gli anni '70 e gli uomini e le donne erano very uominy e non very contestatory di qualsiasi cosa, non è stata fatta alcuna polemica simile polemiche contro la W Series. La donna vincitrice si chiama Jennifer Nadin (altresì nota come Jennifer Birrell dopo avere sposato un pilota che rispondeva al nome di Graham Birrell).

Ho fatto ricerche e ho scoperto la storia della Nadin/Birrell, personaggio di cui al giorno d'oggi non si parla molto, ma che risulta essere la prima donna ad avere vinto una gara di open wheel. Accadde nel 1967 in Formula Vee, serie parallela alla Formula Ford, equiparabili entrambe alla Formula 4 contemporanea. Era il primo evento della Formula Vee britannica e la prima gara in open wheel della Nadin. Dalle ricerche che ho fatto la vittoria viene descritta come considerata, ai tempi, controversa, in quanto il compagno di squadra della Nadin (tale Nick Brittan, poi divenuto il manager di Patrick Depailler) sarebbe uscito di pista all'ultimo giro mentre era in testa aprendo le porte alla vittoria di Jennifer. Guess what? Il ragionamento fatto ai tempi fu: la Nadin è donna ed è pure una donzella alquanto attraente, quindi il risultato è stato sicuramente fabbricato ad arte per generare pubblicità alla categoria. Immagino che i detrattori della Nadin siano i nonni di quelli che in epoca recente hanno screditato i risultati di Danica Patrick. Ad ogni modo la Nadin non sembra avere avuto altri successi in Formula Vee e passò ad altre categorie, tra cui rally, dove gareggiò anche in coppia con Divina Galica! Non si sa bene su cosa abbia gareggiato a Monaco nel 1974 però, ma il telecronista sembra apprezzare la sua carriera e ce lo facciamo bastare.

Veniamo adesso al GP di Montecarlo, con Niki Lauda e Clay Regazzoni appaiati in una griglia di partenza con... ventisette vetture?!?!?! In realtà venticinque visti due non starter, ma ad ogni modo ventisette vetture dovevano essere ammesse alla gara. Con mia somma gioia Regazzoni ha superato Lauda al via - niente contro Niki, ma Clay è Clay! I due erano seguiti dalla Shadow di Jean-Pierre Jarier, dalla Lotus di Ronnie Peterson e dalla Brabham di Carlos Reutemann. Nel frattempo ben sette vetture sono finite fuori in un pile-up, di cui solo una o due inquadrate. Il telecronista ha detto che non c'era da preoccuparsi perché non si erano viste ambulanze sul circuito, di conseguenza nessuno si era fatto male. I piloti usciti erano Vittorio Brambilla (March), Jean-Pierre Beltoise (BRM), Tim Schenken (Trojan), Carlos Pace (Surtees), Brian Redman (Shadow), Arturo Merzario (Iso Marlboro, la prima scuderia di Frank Williams) e Denny Hulme (McLaren). Quindi da venticinque vetture è bastato solo il primo giro per scendere subito a diciotto e quelle incidentate sono state rimosse in tempi record.

L'incidente sembrava essere partito da un contatto tra Hulme e Beltoise. Quest'ultimo in seguito è stato inquadrato fuori dalla vettura in pitlane in compagnia della moglie Jacqueline, una graziosa signora con gli occhi azzurri sorella del compianto François Cevert. La gara è poi proseguita molto tranquillamente per... mhm...cinque minuti? A quel punto dopo un contatto con la Hesketh di James Hunt, Hans-Joachim Stuck (March) si è ritrovato lanciato in aria ed è finito violentemente contro le barriere. Ne è sceso con le proprie gambe, ma con un polso rotto, un bilancio comunque accettabile per un botto del genere negli anni '70. Hunt ha proseguito, ritirandosi poi durante un tratto di gara non coperto dalla telecronaca per un problema tecnico. Abbiamo invece assistito ai ritiri per incidente di Carlos Reutemann (Brabham), François Migault (BRM), Vern Schuppman (Ensign) e Mike Hailwood (McLaren). Alcuni di questi ritiri sono stati innescati dalla pista sporca di olio, quello di Reutemann da un contatto con Peterson. Il pilota della Lotus è finito in testacoda ma è riuscito a riprendere, venendo superato da Scheckter.

Veniamo adesso al punto dolente, ovvero le Rosse in testa che ieri come oggi dovevano trovare un modo per non vincere. Le Ferrari erano 1/2, al termine del primo spezzone trasmesso dalla TV francese, ma per vincere bisognava durare 78 giri. Regazzoni ha leaderato per una ventina di giri, poi è finito in testacoda scivolando al quinto posto. Lauda ha resistito fino a 30+, poi ha avuto un guasto ed è stato costretto al ritiro. Peterson si è quindi ritrovato in testa, avendo recuperato in precedenza un paio di posizioni, seguito da Scheckter e da Jarier. Regazzoni a quel punto era stabilmente quarto e c'è rimasto, i quattro sono stati gli unici quattro piloti giunti al termine a pieni giri a debita distanza gli uni dagli altri. Con il ritiro di Lauda erano rimaste in pista solo undici vetture, ma altre due sarebbero uscite di scena per problemi tecnici, di lì a poco la Lotus di Jacky Ickx e in seguito la BRM di Henri Pescarolo a gara inoltrata, quando ormai la situazione si era molto calmata. Quinto e sesto sono giunti Emerson Fittipaldi (McLaren) e John Watson (Brabham), seguiti dalle due Lola di Graham Hill e Guy Edwards.

Patrick Depailler, sulla Tyrrell, è giunto ultimo doppiato di due giri, dopo avere avuto un problema che l'aveva costretto a una sosta ai box, venendo anche doppiato da Scheckter durante la gara. Il sudafricano, da parte sua, è stato elogiato dal telecronista, che ha parlato della sua maturazione e di come, da pilota criticato per i suoi incidenti, fosse diventato un pilota molto più accorto e in sintesi, con parole mie, molto meno casinista di un tempo. Secondo classificato alle spalle di Peterson (secondo il telecronista considerato da molti il miglior pilota in griglia), ha ottenuto quello che per il momento era il suo miglior risultato in carriera, così come Jarier è andato per la prima volta a podio. Verso la fine della gara, frattanto, è stato intervistato Jackie Stewart, il quale ha risposto in francese (sì, avete letto bene, Stewart sa parlare in francese) mettendoci in mezzo un sacco di "c'est bien" e "très bien" e scusandosi per il suo linguaggio piuttosto elementare. Gli è stato anche chiesto se gli mancassero le competizioni - aveva lasciato la Formula 1 da pochi mesi, a fine 1973 - e Stewart ha risposto che stava bene così.

Veniamo al 1975 (solo diciotto vetture ammesse al via) con video a colori, ma solo i primi 40+ giri di gara con qualche taglio e senza telecronaca. Niki Lauda, partito dalla pole sul bagnato davanti alle Shadow di Tom Pryce e Jean-Pierre Jarier, ha pensato bene di riscattarsi, mentre Jarier che l'anno precedente era a podio non ha avuto molta fortuna, era già fuori al primo giro, primo giro nel quale il suo compagno di squadra Pryce si è toccato con Brambilla, ma senza danni. Lauda, Peterson e Pryce erano 1/2/3 molto vicini, con Scheckter al quarto posto. Brambilla invece dopo il contatto ha perso posizioni. La gara è stata nella prima parte piuttosto tranquilla - il massimo "colpo di scena" il ritiro di Mario Andretti che guidava per un team di proprietà di Parnelli Jones - poi la pista ha iniziato ad asciugarsi e ci sono state soste per il cambio gomme. Lauda è sempre rimasto in testa, mentre i suoi inseguitori non sono riusciti a mantenere le posizioni: Peterson è rimasto fermo a lungo ai box per un problema nella sosta, Pryce ha danneggiato(?) la vettura ed è poi stato costretto a ritirarsi ai box.

Mentre una Ferrari era in testa, l'altra viveva poche soddisfazioni, con Regazzoni costretto al ritiro dopo avere verniciato una barriera verso metà gara. Lauda da parte sua aveva un grande vantaggio sulla McLaren di Emerson Fittipaldi e sulla Brabham di Carlos Pace. I piloti giunti a podio sono stati loro, mentre Peterson ha rimontato fino al quarto posto chiudendo la gara davanti alla Tyrrell di Depailler, di cui tornerò a parlare tra un po'. La zona punti è stata completata da Jochen Mass su McLaren e di nuovo hanno finito la gara in nove, gli ultimi tre erano Scheckter, Ickx e Reutemann. Dei nove rititati, quattro li ho già citati, mentre gli altri cinque sono stati John Watson, Vittorio Brambilla, Mark Donohue che correva con la Penske, nonché le due Hesketh, una la guidava un certo Alan Jones (uno che immagino non abbiate mai sentito nominare!), una era quella di James Hunt. Nella parte di gara non presente nel video, quest'ultimo è stato protagonista di un incidente e credo che sia interessante parlare di questo episodio.

Preparatevi perché parliamo di una polemica, una di quelle che avrebbero potuto terminare lanciandosi addosso i posacenere. I protagonisti sono stati i nostri fumatori cronici preferiti, Hunt e Depailler. I due sembrano essere venuti a contatto, Depailler ha proseguito, Hunt è stato costretto al ritiro... e non l'ha presa molto bene. Si è infatti fermato a bordo pista, gesticolando al passaggio del suo avversario. Questo finché, riporta il sito statsf1, non è stato invitato da un commissario ad allontanarsi perché in posizione pericolosa. A quel punto sembra si sia messo a imprecare contro il commissario per poi allontanarsi attraversando la pista in modo non sicuro. Fun fact: a Long Beach nel 1976, una delle prime gare della stagione seguente, si è ripetuta LA STESSA IDENTICA COSA: un contatto tra Hunt e Depailler, Depailler ha proseguito, mentre Hunt si è ritirato e inca**ato nero si è messo a gesticolare contro Depailler a ogni suo passaggio. Visto il carattere abbastanza focoso di Hunt, Depailler è stato abbastanza fortunato a tornarsene entrambe le volte a casa con il naso intatto.

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