Nel weekend appena passato a fare da contorno alla Formula 1 c'era anche la Formula 2 di ritorno da... mhm... ormai non mi ricordo più quanto tempo sia passato dall'ultimo evento disputato prima di questo fine settimana in Arabia Saudita. A Jeddah si è svolto il penultimo appuntamento della stagione e, siccome è passato tanto tempo, vi ricordo che vi è arrivato come leader della classifica Oscar Piastri, pilota del junior team Alpine nonché loro terzo pilota nella prossima stagione, seguito a una certa distanza da Guanyu Zhou, che vedremo debuttare in Formula 1 in Alfa Romeo al posto di Antonio Giovinazzi nella prossima stagione, decisione che ha lasciato molti (me compresa) con l'amaro in bocca visto che questo pilota aveva iniziato bene in Formula 2 due settimane fa, ma non si è mai davvero di fatto migliorato più di tanto e non è sicuramente il più convincente tra i piloti delle categorie minori.
LINE-UP: in tutto questo tempo qualcosa è cambiato e alcuni team hanno cambiato la loro line-up, anche con la presenza di alcuni piloti arrivati dalla Formula 3.
Prema - Robert Shwartzman, Oscar Piastri
Uni Virtuosi - Guanyu Zhou, Felipe Drugovich
Carlin - Dan Ticktum, Jehan Daruvala
Hitech - Liam Lawson, Juri Vips
ART - Christian Lundgaard, Theo Pourchaire
MP Motorsport - Jack Doohan, Clement Novalak
Charouz - Enzo Fittipaldi, Guilherme Samaia
Dams - Roy Nissany, Marcus Armstrong
Campos - Olli Caldwell, Ralph Boschung
HWA Racelab - Logan Sargeant, Alessio Deledda
Trident - Bent Viscaal, Marino Sato
QUALIFICHE: Piastri ha ottenuto la pole position nella giornata di venerdì, precedendo Shwartzman, Pourchaire, Lundgaard, Drugovich e soltanto sesto Zhou, il suo diretto inseguitore in classifica. Hanno completato la top-ten Boschung, Vips, Armstrong e Lawson e di conseguenza a Lawson è stata assegnata la pole position nella prima sprint race, quella con reverse grid dei primi dieci. La pole di Piastri infatti era valevole per la feature race di domenica. Lo ribadisco per l'ennesima volta: questo format lascia molto desiderare, quello visto tra il 2005 e il 2020 aveva mille volte più senso.
SPRINT I: Lawson non è riuscito a convertire la pole in vittoria, ma ha dovuto accontentarsi della seconda posizione, preceduto da nientemeno che Armstrong. I pensieri non possono fare a meno di andare ai lontani vecchi tempi in cui pensavamo che Armstrong fosse il pilota più promettente della FDA. Sembra ormai passata una vita, alcuni di noi molto probabilmente se ne saranno anche già dimenticati da tempo. A parte questo, Piastri si è classificato soltanto nono, che non gli è valso nessun punto, ma solo la seconda casella della griglia nella successiva gara serale. A Zhou è andata peggio: si è toccato con Lundgaard ed è precipitato in ultima piazza, dove è rimasto fino a fine gara. A Shwartzman è andata meglio, quinto al traguardo, sesto dopo l'applicazione di una penalità per "leaving the track and gaining advantage". Ci sono stati vari ritiri e contatti, specie nelle retrovie, ma tutto sommato come prima gara non è neanche stata troppo traumatica.
Armstrong
Lawson
Vips
Drugovich
Daruvala
Shwartzman
Lundgaard
Ticktum
Piastri
Viscaal
SPRINT II: disputata sotto le luci artificiali e non più durante il giorno, questa è stata più caotica di quella precedente, ma di un caotico ancora accettabile. Chi ci ha rimesso è stato Armstrong, coinvolto in un contatto. Chi ci ha rimesso è stato anche Vips, costretto al ritiro... e dopotutto sembrava strano che le cose potessero continuare ad andargli bene dopo essere salito sul podio! In testa si è portato Daruvala, inseguito da Pistri, ma la sua gara ha preso una brutta piega quando ha tagliato una chicane e si è procacciato in corso d'opera una penalità di cinque secondi. È stato in seguito protagonista di un lungo e intenso duello con Piastri, vinto dal leader della classifica che si è portato così in testa anche fisicamente. Daruvala, secondo in pista ma con la penalità ancora da scontare, ha avuto la mazzata finale con la safety car entrata verso la fine dopo un incidente di Lawson: aggiunti cinque secondi, è scivolato fuori dalla top-ten e dalla zona punti, che non coincideva con la top-ten: l'ottavo posto, ovvero l'ultimo punto disponibile, è andato a Zhou.
Piastri
Viscaal
Shwartzman
Ticktum
Doohan
Pourchaire
Fittipaldi
Zhou
Boschung
Drugovich
FEATURE: la gara veramente caotica è stata quella finale, prevista per domenica un paio d'ore prima del gran premio di Formula 1. Preceduta da una gara di altra categoria, è partita in ritardo a causa della sistemazione in corso di una barriera. Per qualche strana ragione le vetture sono state mandate in pista e fatte accodare dietro la safety car... al contrario. Nel senso, invece di andare nel giusto senso di marcia del circuito, sono state fatte andare nel senso opposto. Avrebbe potuto entrare negli annali come gara del trash, ma il destino che aveva era quello di essere sede, poco dopo, di uno schianto violentissimo, quando alla partenza la vettura di Pourchaire è rimasta ferma ed è stata colpita da quella di Fittipaldi, che proprio il giorno prima con il settimo posto nella seconda feature aveva ottenuto i suoi primi punti stagionali. La gara è stata redflaggata e i due piloti sono stati soccorsi, dopodiché è ripartita abbreviata a 20 minuti + 1 giro per rimanere entro i tempi, visto l'ormai imminente gran premio. Di quella percorrenza ne è stata percorsa più o meno la metà, un incidente nelle retrovie e la conseguente bandiera rossa hanno messo definitivamente fine alla gara.
Piastri
Shwartzman
Boschung
Zhou
Drugovich
Vips
Lundgaard
Armstrong
Lawson
Ticktum
POST-GARA: mentre da un lato Piastri è sempre più vicino al titolo, dall'altro Zhou ne è sempre più lontano e adesso si trova al terzo posto in classifica dietro anche a Shwartzman. Nel frattempo le notizie sui piloti coinvolti nell'incidente tardavano ad arrivare, anche se girava voce che Pourchaire fosse stato visto scendere autonomamente dalla propria vettura, seppure sia finito ugualmente in ospedale. C'era più preoccupazione per Fittipaldi e i media brasiliani hanno riportato la notizia non ufficiale che si fosse fratturato una caviglia. Sono passate ore e ore prima di avere dei veri e propri aggiornamenti e li abbiamo avuti dallo stesso Pourchaire e poi da Pietro Fittipaldi, riserva della Haas nonché fratello maggiore di Enzo. Oltre alla frattura alla caviglia, Fittipaldi ha riportato una ferita a un occhio, mentre Pourchaire sembra stare bene.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine