mercoledì 23 dicembre 2020

Un tempo i piloti paganti si chiamavano gentlemen driver... oggi anche no!

Immagino che abbiate notato che finora non ho fatto menzione di una certa vicenda relativa a un certo pilota che debutterà in Formula 1 nella prossima stagione. Non l'ho fatto perché questo vuole dire rivangare anche un fatto accaduto nel mio passato. Nell'inverno 2007/08, durante il mio primo anno di università, una sera, in un locale multisala che c'è nel mio paese, io e una mia amica fummo inseguite da tre ragazzi (indicativamente della nostra età o simile), due dei quali ci si buttarono addosso palpeggiandoci. Fummo costrette a nasconderci nei bagni e poi andammo al piano superiore, su una sorta di balcone che si affacciava alla sala più anziani-friendly, diciamo una sala che era più o meno una balera. Ci trovarono anche lì. Facemmo una gran fatica a liberarci di loro, quello che non ci aveva papleggiate minacciò addirittura di picchiare un nostro amico che al momento dei fatti era in pista a ballare insieme alla propria sorella, anche lei con noi. Andammo a informare gli addetti alla sicurezza, che identificarono quei tipi, fecero loro una gran predica e dissero che non li avrebbero più fatti entrare nel locale.

Questa parte della vicenda non mi ha lasciato segni. Mi auguro che quei tipi siano maturati. A lasciarmi dei segni è stato un fatto correlato a queste vicende. Frequentavo un ragazzo più grande di me, ai tempi, che venuto a sapere di questo fatto mi colpevolizzò, dicendo che se me ne andavo in giro senza un partner ero troppo esplicita e quindi era normale che i ragazzi si comportassero così con me, perché ero "a loro disposizione" (e tra tutte le cose di cui avrebbe potuto accusarmi, quella era forse la peggiore, mi avesse detto che era meglio se non andavo in giro da sola perché il mio fisico non mi permetteva di difendermi da un tipo con una stazza da bisonte, come quello che mi aveva messo le mani addosso, sarebbe stato meno trash). Usò questa faccenda come ricatto psicologico per mesi, per fare in modo che io non chiudessi definitivamente con lui. Credo che questo abbia influito pesantemente sulla mia (in)capacità di relazionarmi con potenziali partner (non che ne senta la mancanza) o nel costruire un certo grado di fiducia in situazioni in cui è possibile un potenziale coinvolgimento romantico.

Quindi no, non sono indifferente a quanto successo, solo un po' coinvolta, più di quanto mi abbiano coinvolta altre faccende relative a piloti. E in questo caso gli riconosco anche un'aggravante. Se ti comporti come un cazzone, in genere dovresti avere almeno la decenza di non farlo davanti agli occhi del mondo. Qui i casi sono due: o questo tipo ha molestato una ragazza riprendendosi e postando il video su un account instagram ufficiale, oppure ha recitato con una persona compiacente una simile scena e l'ha postata. Entrambi i casi mi portano a pensare che questo sia ben più idiota di uno che si comporta da idiota senza palesarlo agli occhi del mondo intero. La regola numero uno del comportarsi da coglione dovrebbe essere cercare di non far capire al mondo intero che sei un coglione. Questo ha fatto l'esatto opposto. Nessuno avrebbe probabilmente saputo niente di questa faccenda se LUI STESSO non l'avesse sbandierata ai quattro venti e la cosa ancora peggiore è che il messaggio che passa è: "voi mi criticate, ma io vi dimostro che posso fare quello che mi pare".

Il grosso problema di costui è che ha tanti grossi problemi e che questa è la punta dell'iceberg. La prima volta che è rimbalzato agli onori delle cronache internazionali è stato ai tempi della F3 Europea, quando ha picchiato Callum Ilott, colpevole di averlo rallentato durante una sessione di prove libere, procurandogli vari tagli ed escoriazioni sul volto e sul collo. Nel corso degli anni non ha mostrato grandi segni di maturazione, anzi... tra bullismo sui social e commenti molto al limite del discriminatorio, ha un curriculum non particolarmente apprezzabile, che va ad affiancare quello che mediamente fa al volante. E non parlo di talento o mancanza di talento, ma proprio di avere una guida molto al limite, il che è anche peggio. Avrebbe le capacità di non essere una mina vagante, ma fa comunque la mina vagante, rischiando ogni tre per due di mettere gente fuori pista. Quindi no, non sembra il tipo che possa farsi un esame di coscienza e dire: "ho sbagliato e mi rendo conto di avere bisogno di aiuto terapeutico" o cose del genere. Sembra piuttosto il tipo che dice "mio padre possiede mezza Russia, quindi faccio quello che mi pare".

Viene spesso paragonato ad altri piloti con tanti big money, ma questo mi sembra scorretto nei confronti di chi viene paragonato a lui. Ci sono alcuni piloti che sono arrivati più in alto di quanto dovevano grazie ai soldi di famiglia, questo sì, ma credo sia doveroso fare una distinzione tra il pilota e l'individuo. Avere un volante perché si porta una carriola di soldi al team magari non è la migliore pubblicità per un pilota, ma se questo pilota si comporta quantomeno da persona civile e degna di considerazione, per cortesia niente paragoni con coglioni di questo tipo. Viene paragonato anche ad altri piloti che in passato hanno fatto cose al limite, ma una parte di questi sono riusciti a ricostruirsi un'immagine maturando e comportandosi in maniera adeguata. Viene addirittura paragonato a James Hunt, ma......... forse non si rendono conto che Hunt ha sicuramente avuto tra le mani molti seni e molti fondoschiena femminili, ma appartenenti a donne ben liete di mettere le loro grazie tra le sue mani. Quindi, seppure la cultura hippie al giorno d'oggi possa apparire troppo esplicita, credo ci sia un grosso problema di comprensione. Se ci dà fastidio che un pilota si comporti a quel modo, non è perché siamo puritani.

Parlando di come sta venendo gestita la vicenda, parto dalla Haas: quando vendi l'anima al diavolo è difficile riuscire a riscattarla. Per quanto la decisione di tenerselo stretto sia molto impopolare, posso comprenderla dal punto di vista strettamente aziendale. Quel contributo economico serve per non fallire e quando hai dei dipendenti a cui pagare uno stipendio, lo fai anche se i soldi puzzano di merda. Tanto più che il padre del coglione probabilmente controlla ormai il team. Andare a insultare i social media manager della Haas su Twitter credo abbia ben poco senso. Chi a mio parere dovrebbe davvero fare qualcosa è la FIA, che può sospendere la superlicenza a chi non ha un comportamento adeguato. Stiamo parlando della stessa FIA che ha messo sotto investigazione Bottas per avere fatto il giro di Montecarlo su una bicicletta da corsa in compagnia della fidanzata e Hamilton per avere indossato una maglia legata a un caso di cronaca. Della stessa FIA che ha multato Leclerc perché postava foto di sé stesso al bar con gli amici, o Horner e Vettel per una foto in cui parlavano senza indossare la mascherina.

PS. Nella cerimonia virtuale della FIA, alla quale Mick Schumacher ha partecipato in qualità di campione della F2, gli sono state poste delle domande sul suo futuro compagno di squadra, alle quali ha risposto in modo molto formale, ma mostrandosi piuttosto a disagio (a questo proposito vorrei ricordare che Schumacher è il best friend forever di Ilott, insomma, è un caro amico del tipo picchiato dal cazzone). A questo proposito vorrei suggerire ai giornalisti di tirare fuori le palle e di porre domande di questo stampo al diretto interessato, quando capiterà l'occasione, invece di chiedere spiegazioni a uno che peraltro non è ancora suo compagno di squadra e che deve tutelare il proprio sedile (cosa non difficile, avere come pilota un piccolo principe elegante, educato e figlio di una leggenda del motorsport serve a risollevare almeno in parte un team messo in cattiva luce da altri) e il proprio setto nasale (cosa più complicata visto con chi ha a che fare).

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