sabato 30 novembre 2019

Formula E @ Riyad

Oggi parliamo di Formula E e direi di iniziare dal punto di partenza: l'eprix di Riyad. Del fatto che si corresse in Arabia Saudita si è detto tutto e il contrario di tutto. Insomma, la corrente di pensiero tipica è che non si dovrebbe andare a correre in un paese in cui i diritti umani non sono rispettati, in cui uomini e donne non possono stare nella stessa sezione dello stadio, e quant'altro.
Preferisco non esprimermi in proposito. Non mi sento pienamente rappresentata da una scuola di pensiero che sostiene che i diritti umani siano più importanti del business ma che al contempo se ne sbatte altamente dei diritti umani quando non c'è l'argomento business a far sì che si parli di un certo paese.
Ciò che vorrei fare è riassumervi quanto scritto qualche tempo fa da un'addetta ai lavori che, interpellata su Twitter su come si sentisse a dover andare per lavoro in Arabia Saudita, un paese in cui in quanto donna doveva sentirsi in pericolo, rispondeva che nelle sue interazioni con la gente del posto non si era mai sentita in pericolo.
Mi sembra una risposta abbastanza illuminante, per il suo messaggio di fondo: colpevolizzare la gente comune per il governo assolutamente non democratico del loro paese, come se avessero avuto voce in capitolo, probabilmente non è il modo migliore per salvare il mondo. Mi ricorda un po' il volere boicottare le catene di distribuzione che hanno dipendenti sottopagati, per salvaguardare i dipendenti sottopagati che, per effetto del boicottaggio, probabilmente avrebbero il "vantaggio" di perde il lavoro.

Pippone socio-politico terminato, ora occupiamoci di motori, occupiamoci adesso dei dodici team che prendono parte alla stagione 2019/2020.
In Techeetah c'è ancora Jean-Eric Vergne, che ha un nuovo compagno di squadra, Antonio Felix Da Costa. Quest'ultimo ha lasciato la BMW Andretti, in cui faceva coppia con Alexander Sims. Al fianco del pilota con gli occhiali sotto al casco quest'anno c'è Maximilian Gunther.
André Lotterer è passato alla neo-entrante Porsche al fianco di Neel Jani, mentre Mercedes schiera Stoffel Vandoorne e il campione di F2 Nyck De Vries.
Mercedes vs Venturi è uno scontro manageriale a proposito di chi stira in casa Wolff, visto che Susie è la team manager del team monegasco, i cui piloti sono ancora Felipe Massa ed Edoardo Mortara.
Sebastien Buemi e Oliver Rowland sono ancora in Nissan eDams, mentre Jerome D'Ambrosio e Pascal Wehrlein sono rimasti in Mahindra. In Audisport Abt ci sono ancora Lucas Di Grassi e Daniel Abt, fin dalla prima stagione, mentre James Calado è andato ad affiancare Mitch Evans in Jaguar.
Il cantante pop Brendon Hartley e Nico Muller sono i nuovi piloti della Dragon, mentre in NIO, al fianco di Oliver Turvey, ha fatto il suo ritorno in Formula E il nostro amato eroe Ma Qing Hua, altresì noto nei miei post come My King Juan, in quanto veloce tanto quanto un tombino (proprio come il tombino, non come Montoya).

Penso di non essermi dimenticata nessuno, quindi parliamo del format. L'evento si è svolto con due gare, il 22/23 Novembre, iniziando di venerdì.
Queste amate Friday Race... quelle che in pochi guardano perché sono a lavorare, ma le commentano sui social fingendo di guardarle. Se non altro stavolta c'è stata una gara tranquilla, nonostante le stradine strette di Riyad. Grazie al cielo in Formula E ci sono meno pivelli che in F2, quindi non c'era Schumacher a provarci con la Calderon (come da titolo di Formula Passion dei tempi, alquanto equivoco per una mente maliziosa come la mia).
Per fortuna è stata una gara non troppo difficile da seguire via social, visto che non è stata particolarmente caotica. Sims in testa fin dal via, niente incidenti per gran parte del tempo... poi niente, Sims e i suoi occhiali sono stati superati in un solo momento sia da Vandoorne sia da Bird, con Vandoorne che si è portato in testa alla gara.
Non preoccupatevi, l'imperatore del fanboost può stare in testa solo alla classifica del fanboost (nella quale, oltre a lui, sono stati votati anche De Vries, Buemi, Da Costa e Lotterer - idem venerdì e sabato), quindi è stato passato da Bird e poi anche da Lotterer.
Nel frattempo Abt è andato a sbattere e, dopo l'ingresso della safety car, Sims ne ha approfittato per perdere altre posizioni.
Bird, Lotterer, Vandoorne, Rowland, Frijns, De Vries, Mortara, Sims, D'Ambrosio ed Evans sono stati i primi dieci.

Il giorno dopo la gara è stata decisamente più caotica, con Sims partito ancora una volta dalla pole e determinato a non farsi trollare come il giorno prima.
Chi si è fatto trollare è stato Vergne che, per qualche dettaglio tecnico, si è guadagnato 20 posizioni di retrocessione in griglia, impossibili da scontare, quindi compensate con uno stop and go. #JustPicThings.
Un altro che si è fatto trollare è stato Massa, che si è piazzato a caso sulla griglia di partenza. Sappiamo tutti che piazzarsi a caso sulla griglia partenza è un rituale di buon auspicio, ma funziona solo in certe circostanze, tipo al volante di una Marussia/Manor in Formula 1. Quindi Massa è stato penalizzato qualcosa come 35 minuti dopo quando era risalito fino alla top-ten. Ne ha approfittato per pasticciare con il limitatore, macchiandosi del crimine di eccesso di velocità nella pitlane mentre scontava il drive through.
Mentre Sims procedeva imperterrito in testa alla gara, dietro di lui ne capitavano di tutti i colori: contatto Buemi vs Da Costa, il secondo penalizzato per il contatto, il primo per essere rientrato in pista a caso, contatto tra Bird ed Evans con il primo a muro e safety car, Frijns a muro e ulteriore safety car, poi full course yellow perché durante la safety car la vettura di Frijns non era stata rimossa. Sì, quest'ultimo è stato un epic fail di un certo livello.

Sims e Gunther hanno fatto doppietta, in linea teorica, ma nel corso del pomeriggio Gunther è stato uno dei vari piloti che sono stati penalizzati: aveva superato due vetture in regime di safety car. Lotterer e De Vries sono stati ugualmente penalizzati e Turvey è stato squalificato per essere rimasto con uno zero di batteria.
Confermata la vittoria di Bird, Di Grassi è risalito al secondo posto e Vandoorne terzo senza essere stato sul podio fisicamente (non che si sia perso qualcosa, non è un granché, è l'unico podio in cui non si beve nulla, nel senso, non c'è nemmeno l'acqua di rose), modello Sainz, ottenendo il secondo podio in due giorni di fila e sconfiggendo l'aura di #MaiUnaGioia. Mortara, Rowland, Abt, Calado, Vergne, Hartley e Lotterer hanno completato la zona punti, nonostante la penalità già applicata a quest'ultimo.
Oserei dire che Hartley ha ereditato in pieno il ruolo di #MaiUnaGioia, avendo trascorso il fine settimana tra le ultime posizioni, ma è stato capace di smentirmi: ovviamente non era arrivato in top-ten al traguardo, nella gara del sabato, ma ha portato a casa dei punti approfittando delle penalità altrui. È stata una giornata da ricordare, nella storia del pop!
Concludo ricordandovi che la Formula E tornerà in pista il 18 Gennaio. Sì, ci toccherà aspettare un bel po'.

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