mercoledì 6 novembre 2019

Suzuka 1994 venticinque anni dopo

Il 6 Novembre 1994 avevo sei anni ed era l'epoca in cui le gare della notte o della prima mattina si perdevano in quel multiverso in cui gli eventi non visti non esistono.
Quando circa dieci anni più tardi iniziai a farmi una cultura, visitando siti web che potessero aiutarmi a fare chiarezza su quello che mi ero persa (non era così facile all'epoca, Wikipedia sarà anche indegna di essere considerata affidabile, ma quantomeno è un punto di partenza e può aiutare a decidere che cosa andare ad approfondire altrove), ma ancora una volta Suzuka 1994 si perse da qualche parte, perché veniva una settimana prima di Adelaide, quindi era più che lecito metterla da parte per concentrarsi sulle vicende australiane.
Fun fact, di Adelaide vidi un video, quello del famoso incidente. Era l'epoca in cui non esisteva ancora Youtube e trovai il video su un sito che raccoglieva video random di Formula 1. Mi diede l'impressione di assistere a un demolition derby.

Una settimana prima, comunque, quei fatti non erano ancora accaduti e a Suzuka stava scendendo uno di quei diluvi che sembrano scendere piuttosto spesso a Suzuka.
Era la gara in cui Taki Inoue faceva il proprio debutto e c'erano tre giapponesi in pista, ma a nessuno importava dei giapponesi in pista, il giorno in cui Michael Schumacher e Damon Hill erano più vicini di un passo all'assegnazione del titolo di una settimana più tardi.
Schumacher partiva dalla pole, Hill partiva al suo fianco, o almeno così mi pare di ricordare dalla visione del gran premio integrale, avvenuta nel 2011, quando iniziai ad approfondire gli eventi che mi ero persa in passato, oppure a rivedere alcuni eventi. Non smetterò mai di essere grata all'epoca contemporanea, in cui è possibile tutto questo.
Hill fece una gara stupenda, ottenne forse la sua migliore vittoria, ma ciò a cui feci più caso fu, in telecronaca, il momento in cui lo speaker disse che Hill aveva superato Schumacher, ma ufficialmente Schumacher era ancora davanti (non lo sarebbe rimasto per molto, in ogni caso).

Rimasi perplessa. Non capii cosa intendesse. Poi, facendo qualche ricerca, scoprii una realtà che mi era sempre stata ignota: i tempi aggregati. Ora le cose funzionano diversamente: viene data bandiera rossa solo in casi non se ne possa fare a meno e non ricordo di bandiere rosse che siano arrivate senza che prima fosse mandata in pista la safety car.
In passato le cose andavano diversamente. A meno che la bandiera rossa non venisse data entro i primi due giri, si sommavano i distacchi della prima parte di gara a quelli della seconda, e quel giorno in Giappone ci fu una bandiera rossa dopo tredici giri.
Quindi Hill vinse con tre secondi e qualcosa di vantaggio su Schumacher, perché Schumacher l'aveva staccato di sei o sette secondi nella prima parte di gara e Hill ne aveva una decina di vantaggio quando giunse alla bandiera a scacchi. Se pensate che fosse un caos, sono completamente d'accordo con voi.

Come ho già detto, ho visto questa gara nel 2011, nel periodo in cui guardavo gare random degli anni '80/'90 scelte secondo il mio personale gusto, perché pensavo che non fosse così bello esprimere il mio parere su fatti accaduti in quei decenni se avevo conoscenze un po' troppo frammentarie e mi era difficile inserire ogni episodio nel suo contesto.
Il 1994 soprattutto era un anno su cui avevo molta confusione in testa. Da un lato c'era chi diceva che MSC non meritava quel mondiale, dall'altro chi diceva che Hill era uno scarso, due idee contrastanti, che tuttavia non erano necessariamente intercambiabili. Poteva essercene una vera, potevano essere tutte e due sbagliate oppure potevano essere idee corrette entrambe. Finalmente guardare almeno una parte di quella stagione poteva contribuire ad eliminare ogni mio pregiudizio forzato dall'esterno e avere finalmente le mie idee.

Suzuka 1994 è, a mio parere, la dimostrazione lampante che anche chi non vince un mondiale non è necessariamente stato uno scarso in quella stagione, specie se arriva a giocarsela fino all'ultima gara e che alla fine il detrattore di un pilota finisce insindacabilmente per colpirne anche altri con i suoi giudizi. Schumacher non era granché, perché non aveva rivali, dissero i detrattori di Schumacher, facendo sì passare l'idea che Schumacher non fosse granché, ma facendo passare i suoi avversari per il nulla che non erano.
Suzuka 1994 è una gara che ho sempre pensato che mi piacerebbe rivedere, prima o poi. La possibilità potrei averla, ma una parte di me ha sempre scelto di non farlo. Un giorno, prima o poi, lo farò, e forse ve lo farò sapere.

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