Un grande classico delle fan fiction sulla Formula 1 o sul motorsport in generale è una protagonista badass, pilota vincente, la quale si innamora di un rivale che dopo diverse schermaglie finisce per ricambiarla. Io stessa ho scritto una fan fiction così, in passato, pensando che la trama fosse originale. E invece niente, ho trovato una trama che segue questo archetipo anche in un film (reperito su youtube in versione originale in inglese) datato abbastanza da iniziare al Gran Premio di Tripoli. In questo evento fa clamore soprattutto la protagonista femminile, Miss Beverly che gareggia con lo pseudonimo di Blonde Comet. Giunta al quarto posto, una settimana più tardi ottiene una terza piazza a Montecarlo, per poi disputare un altro evento a Donington nel quale conclude quarta e durante il quale il commentatore se ne esce con un "anything can happen and usually does"... probabilmente era un antenato di Murray Walker.
A quel punto Miss Beverly decide di tornarsene in America... perché la regola numero uno dei film americani è, ovviamente, che tutti i migliori piloti che gareggiano in altri continenti vengono dagli States, anche se siamo nel 1940.
Negli States, frattanto, un pilota di nome Jim Flynn ha chiuso una strada a random con l'aiuto del suo meccanico, per poterci testare la vettura con cui intende gareggiare su un dirt track. Miss Beverly, che sopraggiunge a bordo di un'auto con la quale sta trainando una monoposto, affiancata da una donna più matura il cui ruolo non viene mai chiarito, ma che potrebbe essere una governante o una dama di compagnia, toglie le transenne improvvisate per passare.
Tra Beverly e Jim è subito scontro, con i due che scoprono di prendere parte alla stessa gara. Il meccanico di Jim si invaghisce della donna che accompagna "Blonde Comet", mentre scopriamo che alla gara parteciperà anche un esordiente soprannominato Texas per la provenienza, il quale è un amico di Jim e del meccanico.
Della protagonista femminile, invece, scopriamo che è figlia di un ex pilota ora nel business degli pneumatici e che gareggia per promuovere le gomme del padre. Il fatto di non avere mai gareggiato sullo sterrato non la ferma ed ecco che vince la gara, battendo il protagonista maschile.
Le scene di gara sono molto belle e anche piuttosto crude. Dopo un lungo duello con l'avversario Red Stewart, il texano è coinvolto in un incidente e lo troviamo mentre, agonizzante, passa a migliore vita. Quando vede Jim aggredire Red per avere innescato l'incidente, Beverly decide che sotto sotto Jim le piace. Quando Beverly mette i soldi che mancano alla colletta organizzata per pagare il trasporto nel nativo Texas la salma dell'amico defunto, Jim decide che sotto sotto Beverly gli piace.
I due partecipano insieme anche alla gara successiva, nella quale il meccanico erroneamente espone un cartello con scritto "I love you" a Jim anziché il numero di giri mancanti, messaggio che aveva in realtà scritto per l'accompagnatrice di Miss Beverly.
In una gara funestata da incidenti, in uno dei quali mi pare di capire sia deceduto Red Stewart, Jim vince battendo "Blonde Comet". Con i risultati ottenuti, entrambi si conquistano un posto alla Cinquecento Miglia di Indianapolis. Entrambi usano le gomme del padre di Beverly, tale Cannonball Blake, che compare accanto a Barney Olfield, un pilota dei primi decenni del Novecento che interpreta se stesso.
In una Indy 500 che inizia in maniera piatta, tanto che il commentatore prima dice che la gara è tranquilla, poi osserva di avere gufato una volta in cui iniziano gli incidenti, a gara ormai inoltrata Miss Beverly si ritrova in testa risalendo dalla seconda posizione dopo un incidente del precedente leader.
Nel frattempo a causa di una foratura(?) che causa danni ulteriori alla monoposto, Jim rientra in pitlane dove è costretto al ritiro. Al contempo Beverly rientra a propria volta simulando un malore affinché Jim possa prendere il suo posto e terminare la gara. Flynn inizia una forsennata rimonta e taglia il traguardo in prima posizione, con i due che quindi ottengono una shared win.
A cena, quella sera, Cannonball e Oldfield parlano delle gomme e del loro successo, chiedendosi che fine abbiano fatto i due piloti. Nella scena finale, Jim chiede a Beverly di ritirarsi dalle competizioni perché non sarebbe molto contento di avere una moglie pilota, Beverly inizialmente sostiene che essere pilota è il suo lavoro, poi si rende conto che Jim le ha chiesto di sposarlo e i due si baciano prima dei titoli di coda. Non scopriremo mai se Beverly continuerà a gareggiare, però sappiamo che si è fidanzata con il protagonista maschile, ragione per cui è stato necessario un film di un'ora e sette minuti in cui le auto e le gare facevano da contorno.
Impressioni finali? Devo dire che in generale mi è piaciuto abbastanza e ve lo consiglio specie se l'idea di vedere un film molto datato e in bianco e nero può sembrarvi intrigante, però devo dire che alcuni passaggi mi sono sembrati abbastanza stonati o incoerenti. Il fatto che io stia per scrivere un lungo poema in proposito, non è da considerarsi una stroncatura, ma solo una riflessione sulle cose che non mi hanno convinta.
In primo luogo, sono abbastanza perplessa di fronte al fatto che, mentre Jim quantomeno ha un meccanico che lavora sulla sua macchina, non succede niente del genere per Beverly. La monoposto di costei sembra non avere bisogno di alcun intervento, almeno prima di Indianapolis dove c'è una piccola crew, e non c'è nessuno che ci lavori su.
In secondo luogo, a parte la colletta per organizzare il funerale di Texas e un vago accenno al fatto che l'avversario muoia alla gara successiva, sembra che nessuno sia *minimamente* turbato dalla morte dei propri colleghi. Va bene, erano gli anni '40 e il fatto che ci fossero incidenti mortali era assolutamente probabile, ma non c'è una persona che sia una che mostri un po' di umanità da questo punto di vista.
In terzo luogo... seriamente, ritengo assurda la modalità dello switch tra i due protagonisti a Indianapolis, neanche tanto perché Miss Beverly ceda la macchina all'amato. L'avrei capito se fosse accaduto in un modo che non mettesse a repentaglio il risultato, oppure se fosse stata *davvero* impossibilitata a guidare. Ma è assolutamente assurdo che, a pochi giri dalla vittoria che ha lungamente inseguito e che sarebbe un trionfo per gli pneumatici di famiglia, si tiri indietro a random perché decide che il suo avversario le piace. Non vi è alcuna spiegazione logica a tutto ciò e non viene fornita successivamente.
In quarto (e ultimo) luogo, questi corrono negli anni '40, senza radio, senza distacchi segnalati, senza posizioni... eppure sanno di default che questo in gara si è schiantato ed è morto, che questo ha problemi con una gomma e quant'altro. Passi che nel 1941 si potesse essere indifferenti alla morte e decidere che tra la vittoria a Indy e il matrimonio con il protagonista maschile era più importante il matrimonio, ma la telepatia diffusa e galoppante magari anche no!
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
giovedì 26 dicembre 2024
mercoledì 25 dicembre 2024
The Young Racers/ i diavoli del Grand Prix (film 1963): la mia recensione
Ieri ho scoperto un film sulla Formula 1 che non avevo mai visto e di cui, a dire il vero, non avevo mai sentito parlare, intitolato "The young racers", titolo italiano "I diavoli del grand prix", uscito nel 1963. Al momento lo potete trovare su Youtube sia in inglese sia in italiano. Il film non parla di un pilota sessantenne che ritorna alle competizioni per fare da mentore a un giovanissimo debuttante ultratrentenne, né presumo siano mai state fatte invasioni di podio per fare le riprese, ma ci sono diverse scene di gara, risalenti al 1962, di Montecarlo, Belgio, Francia e Gran Bretagna.
Nell'immagine di copertina c'è un tizio che bacia sul collo una bionda mentre sullo sfondo si vedono monoposto incidentate. Una scritta avverte: "un po' di morte ogni giorno, tanto amore ogni notte". Tutto lascia pensare di essere di fronte a una love story melensa... e non lo è. Nel film ci sono anche sottotrame romantiche, questo sì, ma non costituiscono il fulcro della vicenda.
Nonostante il film sia intitolato "The young racers", al giorno d'oggi si potrebbe chiamare piuttosto "V3KkYaCç1 al volante". L'attore che interpretava il protagonista Stephen Children (Mark Damon) all'epoca aveva circa trent'anni, mentre quello che interpretava il co-protagonista Joe Machin (William Campbell) ne aveva addirittura quaranta!
Stephen è un ex pilota americano che si è reinventato come scrittore, che giunge a Montecarlo, dove ha una fidanzata, tale Monique, che tuttavia sta baciando al parc fermé il pilota vincitore del gran premio, ovvero Joe, che guida la Lotus ed è ovviamente a sua volta americano.
Questo è sposato con la figlia di un nobile decaduto da lui aiutato a saldare i propri debiti, ha un fratello che sta sempre al sup seguito e sembra che il fratello sia attratto dalla signora. Joe non si fila la moglie neanche di striscio, è attratto da una torera(?) spagnola con la cui ha una relazione clandestina e in presenza di Stephen e della segretaria di quest'ultimo si mette a inveire contro Monique dicendole di fatto che deve lasciarlo in pace perché tra loro è stata solo una botta e via.
Infuriato dal fatto che Monique l'abbia lasciato per uno a cui non frega nulla di lei, decide di scrivere un libro nel quale screditare Joe, sia come pilota - viene tacciato di essere scorretto in pista - sia come uomo, raccontando delle sue relazioni extraconiugali. Per tale ragione, lo avvicina sostenendo di essere interessato, genericamente, a scrivere un libro sul motorsport, per il quale potrebbe essere il soggetto ideale.
Approfittando della conoscenza con il team principal della Lotus, che risale a un incontro a Sebring ai tempi in cui era ancora pilota, gli chiede di essere ingaggiato come pilota di riserva... e questo accetta, dopo avergli chiesto se conosca la pista di Spa Francorchamps. Come un Michael Schumacher qualsiasi al cospetto di Eddie Jordan, Stephen risponde: "sì, certo, ho visto la piantina". Viene mandato in pista, dove impressiona positivamente, e viene ingaggiato come riserva.
Il pilota titolare è un certo Madison, che come un Carlos Sainz qualsiasi finisce in ospedale per un intervento di appendicite e successivamente in un buco di trama. Stephen viene quindi promosso a seconda guida del team.
Il pilota/scrittore ha la possibilità di conoscere meglio Joe e di raccogliere informazioni negative su di lui. Vediamo Machin appartarsi in un cimitero con la torera(?), sappiamo che la moglie ne è perfettamente al corrente e Stephen ha materiale per il proprio libro.
Al contempo, tuttavia, Joe inizia a considerarlo un confidente, si rivela un uomo tormentato e offre spunti di riflessione interessanti. Uno di questi dà i brividi, perché Joe sostiene che il pubblico desideri vedere incidenti e che in molti sarebbero eccitati nel vederlo morire.
In sintesi, tra Stephen e quello che vedeva come nemico giurato inizia a svilupparsi una sorta di bromance, con i due che nel privato sembrano andare molto d'accordo e in pista formano una partnership geniale che, grazie al team work, riesce a battere facilmente gli avversari, i quali sono nello specifico Bruce McLaren e un pilota della Ferrari immaginario. Dopo un quinto posto all'esordio, infatti, Stephen giunge secondo dietro al compagno di squadra nel successivo gran premio, formando con lui un duo degno dei migliori Nico Hulkenberg/ Kevin Magnussen.
Poi il plot twist: un certo Sir William, la cui giovane moglie l'ha in passato cornificato con Joe, racconta a quest'ultimo del piano di Stephen, riferendogli che il pilota/scrittore vuole innescare un incidente come vendetta per il tradimento di Monique, della quale a onore del vero sembra non importargli più da almeno tre quarti d'ora di film.
Stephen ammette con Joe le sue intenzioni iniziali e, dopo avere realizzato che l'intento di Sir William è spingere indirettamente lo stesso Joe a innescare un incidente, cerca di metterlo in guardia ma l'altro non vuole sentire ragioni e, durante l'ormai imminente gran premio, ingaggia contro lui un duello piuttosto agguerrito, nel quale tra una cosa e l'altra McLaren ne approfitta per portarsi in testa.
Quando Stephen ha un incidente e viene disarcionato dalla vettura, Joe si fa da parte per non investirlo e, così facendo, finisce per schiantarsi violentemente e cappottare, con la macchina che prende fuoco.
Ritroviamo il co-protagonista in ospedale, assistito dal fratello, con il quale ammette che la sua carriera è finita e che da anni guidava con paura, dopodiché c'è uno sbalzo temporale e ritroviamo Stephen al bar insieme alla propria segretaria, con la quale nel frattempo si è sposato.
I due vengono raggiunti prima dalla moglie di Joe, con la quale questo si è riconciliato mettendosi alle spalle le amanti del passato, e poi dallo stesso Joe che ha riportato conseguenze fisiche permanenti, ha un'andatura zoppicante e sostiene che adesso è titolare di una squadra.
Scopriamo che dopo l'incidente i due sono tornati amici, che Stephen ha scritto effettivamente un libro su Joe e che questo, pur ammettendo di non condividerne una parte dei contenuti, si fa autografare. Il film finisce così, con il trionfo della bromance... e non posso lamentarmi, l'amicizia nata a caso tra avversari è il sogno di ogni fangirl che si rispetti!
Il mio giudizio finale è che il film sia assolutamente godibile. Ho letto qualche commento in giro e le vicende personali sono state tacciate di essere troppo semplicistiche e banali. Io non le giudico tali, e già il fatto che il lato umano del co-protagonista venga scoperto dal suo avversario anziché dalla ragazza acqua e sapone e di aspetto nella media cioè gran gnocca di turno è già un passo avanti notevole.
Ho apprezzato molto anche il giudizio critico nei confronti degli appassionati di motori, tacciati di essere spesso desiderosi di vedere incidenti anche gravi. Io stessa ho trattato spesso questa tematica nei miei racconti di fantasia ispirati al motorsport.
Sono tuttavia molto perplessa di fronte a due aspetti, ovvero che 1) la trama sia incentrata su un tizio che diviene pilota di Formula 1 a caso e va più forte di Bruce McLaren e chiunque altro ci sia sulla griglia, co-protagonista escluso, 2) in una delle epoche più mortali del motorsport, le controversie personali vengano gestite lanciandosi letteralmente l'uno contro l'altro durante um gran premio. Questo però non intacca la godibilità del film (e la ship Stephen/Joe, ottimo duo).
Nonostante il film sia intitolato "The young racers", al giorno d'oggi si potrebbe chiamare piuttosto "V3KkYaCç1 al volante". L'attore che interpretava il protagonista Stephen Children (Mark Damon) all'epoca aveva circa trent'anni, mentre quello che interpretava il co-protagonista Joe Machin (William Campbell) ne aveva addirittura quaranta!
Stephen è un ex pilota americano che si è reinventato come scrittore, che giunge a Montecarlo, dove ha una fidanzata, tale Monique, che tuttavia sta baciando al parc fermé il pilota vincitore del gran premio, ovvero Joe, che guida la Lotus ed è ovviamente a sua volta americano.
Questo è sposato con la figlia di un nobile decaduto da lui aiutato a saldare i propri debiti, ha un fratello che sta sempre al sup seguito e sembra che il fratello sia attratto dalla signora. Joe non si fila la moglie neanche di striscio, è attratto da una torera(?) spagnola con la cui ha una relazione clandestina e in presenza di Stephen e della segretaria di quest'ultimo si mette a inveire contro Monique dicendole di fatto che deve lasciarlo in pace perché tra loro è stata solo una botta e via.
Infuriato dal fatto che Monique l'abbia lasciato per uno a cui non frega nulla di lei, decide di scrivere un libro nel quale screditare Joe, sia come pilota - viene tacciato di essere scorretto in pista - sia come uomo, raccontando delle sue relazioni extraconiugali. Per tale ragione, lo avvicina sostenendo di essere interessato, genericamente, a scrivere un libro sul motorsport, per il quale potrebbe essere il soggetto ideale.
Approfittando della conoscenza con il team principal della Lotus, che risale a un incontro a Sebring ai tempi in cui era ancora pilota, gli chiede di essere ingaggiato come pilota di riserva... e questo accetta, dopo avergli chiesto se conosca la pista di Spa Francorchamps. Come un Michael Schumacher qualsiasi al cospetto di Eddie Jordan, Stephen risponde: "sì, certo, ho visto la piantina". Viene mandato in pista, dove impressiona positivamente, e viene ingaggiato come riserva.
Il pilota titolare è un certo Madison, che come un Carlos Sainz qualsiasi finisce in ospedale per un intervento di appendicite e successivamente in un buco di trama. Stephen viene quindi promosso a seconda guida del team.
Il pilota/scrittore ha la possibilità di conoscere meglio Joe e di raccogliere informazioni negative su di lui. Vediamo Machin appartarsi in un cimitero con la torera(?), sappiamo che la moglie ne è perfettamente al corrente e Stephen ha materiale per il proprio libro.
Al contempo, tuttavia, Joe inizia a considerarlo un confidente, si rivela un uomo tormentato e offre spunti di riflessione interessanti. Uno di questi dà i brividi, perché Joe sostiene che il pubblico desideri vedere incidenti e che in molti sarebbero eccitati nel vederlo morire.
In sintesi, tra Stephen e quello che vedeva come nemico giurato inizia a svilupparsi una sorta di bromance, con i due che nel privato sembrano andare molto d'accordo e in pista formano una partnership geniale che, grazie al team work, riesce a battere facilmente gli avversari, i quali sono nello specifico Bruce McLaren e un pilota della Ferrari immaginario. Dopo un quinto posto all'esordio, infatti, Stephen giunge secondo dietro al compagno di squadra nel successivo gran premio, formando con lui un duo degno dei migliori Nico Hulkenberg/ Kevin Magnussen.
Poi il plot twist: un certo Sir William, la cui giovane moglie l'ha in passato cornificato con Joe, racconta a quest'ultimo del piano di Stephen, riferendogli che il pilota/scrittore vuole innescare un incidente come vendetta per il tradimento di Monique, della quale a onore del vero sembra non importargli più da almeno tre quarti d'ora di film.
Stephen ammette con Joe le sue intenzioni iniziali e, dopo avere realizzato che l'intento di Sir William è spingere indirettamente lo stesso Joe a innescare un incidente, cerca di metterlo in guardia ma l'altro non vuole sentire ragioni e, durante l'ormai imminente gran premio, ingaggia contro lui un duello piuttosto agguerrito, nel quale tra una cosa e l'altra McLaren ne approfitta per portarsi in testa.
Quando Stephen ha un incidente e viene disarcionato dalla vettura, Joe si fa da parte per non investirlo e, così facendo, finisce per schiantarsi violentemente e cappottare, con la macchina che prende fuoco.
Ritroviamo il co-protagonista in ospedale, assistito dal fratello, con il quale ammette che la sua carriera è finita e che da anni guidava con paura, dopodiché c'è uno sbalzo temporale e ritroviamo Stephen al bar insieme alla propria segretaria, con la quale nel frattempo si è sposato.
I due vengono raggiunti prima dalla moglie di Joe, con la quale questo si è riconciliato mettendosi alle spalle le amanti del passato, e poi dallo stesso Joe che ha riportato conseguenze fisiche permanenti, ha un'andatura zoppicante e sostiene che adesso è titolare di una squadra.
Scopriamo che dopo l'incidente i due sono tornati amici, che Stephen ha scritto effettivamente un libro su Joe e che questo, pur ammettendo di non condividerne una parte dei contenuti, si fa autografare. Il film finisce così, con il trionfo della bromance... e non posso lamentarmi, l'amicizia nata a caso tra avversari è il sogno di ogni fangirl che si rispetti!
Il mio giudizio finale è che il film sia assolutamente godibile. Ho letto qualche commento in giro e le vicende personali sono state tacciate di essere troppo semplicistiche e banali. Io non le giudico tali, e già il fatto che il lato umano del co-protagonista venga scoperto dal suo avversario anziché dalla ragazza acqua e sapone e di aspetto nella media cioè gran gnocca di turno è già un passo avanti notevole.
Ho apprezzato molto anche il giudizio critico nei confronti degli appassionati di motori, tacciati di essere spesso desiderosi di vedere incidenti anche gravi. Io stessa ho trattato spesso questa tematica nei miei racconti di fantasia ispirati al motorsport.
Sono tuttavia molto perplessa di fronte a due aspetti, ovvero che 1) la trama sia incentrata su un tizio che diviene pilota di Formula 1 a caso e va più forte di Bruce McLaren e chiunque altro ci sia sulla griglia, co-protagonista escluso, 2) in una delle epoche più mortali del motorsport, le controversie personali vengano gestite lanciandosi letteralmente l'uno contro l'altro durante um gran premio. Questo però non intacca la godibilità del film (e la ship Stephen/Joe, ottimo duo).
venerdì 20 dicembre 2024
Formula 1 2024: #24 Commento al Gran Premio di Abu Dhabi
MCLAREN FOR PRESIDENT!
Nel weekend dell'8 dicembre, ho scoperto che McLaren e Ferrari non avevano un gap di 19 punti nella classifica costruttori come pensavo, bensì di 21... ma nevermind, quando si tratta di Ferrari il mondiale è sempre in tasca, non importa quale sia il punteggio. E non importa neanche che sia solo il mondiale costruttori, quello che dà i big money ma che per il tifoso medio è irrilevante.
Eravamo ad Abu Dhabi, terra di track limits che non vengono verificati con i sensori ma a occhio nudo.
In sintesi, era una di quelle location in cui si rischia che l'argomento portante del fine settimana siano i track limits, se poi Perez era dentro dal circuito e Leclerc no, allora erano i potery forty che influenzavano le decisioni tramite le scie chimiche. In tutto ciò, Leclerc doveva anche scontare dieci posizioni in griglia per sostituzione di componenti del motore, come se fosse stato un pilota Williams qualsiasi, anche se quelli di posizioni ne avevano solo cinque.
Adesso però basta parlare di Leclerc e delle posizioni dei piloti Williams, nella vita conta una sola cosa, ovvero i quarti posti di Hulkenberg, e ha conquistato infatti una quarta piazza venendo battuto solo dai Papaya Bros e da Sainz, quindi da tre truffatori che hanno contribuito ampiamente a falsare la storia della Formula 1, salendo in diverse occasioni sul podio a discapito dello stesso Hulkenberg, il quale ha anche pasticciato con qualche impeding(?) guadagnandosi una retrocessione in griglia, la quale era così composta:
Norris - Piastri
Sainz - Verstappen
Gasly - Russell
Hulkenberg(4) - Alonso
Bottas - Perez
Tsunoda - Lawson
Stroll - Magnussen
Zhou - Hamilton
Doohan - Albon(16)
Leclerc(14) - Colapinto(19)
Da notare la vampiresca prestazione di Bottas in quella che di fatto era la sua ultima qualifica. *-* Tra parentesi, ho letto quel giorno la programmazione dei canali, scoprendo che su TV8 quella sera sarebbe stato trasmesso "Twilight", indubbiamente il film adatto per celebrare il nostro amato vampiro dai baffi luminescenti.
MV: "Sì, però non allarghiamoci troppo, che non è lui il protagonista. Baby Papaya, sei pronto a perdere il biberon?"
OP: "No, il biberon è mio e me lo porto a casa come se non ci fosse un domani."
Per i due ha rischiato di non esserci un domani, dato che sono cozzati l'uno contro l'altro e sono finiti in testacoda.
LH: "Devo dire che non è la prima volta che lascio un team e nella stessa gara un campione del mondo in carica si gira al primo giro al volante di una Redbull."
MV: "Sì, ma ai tempi c'era Vettel, si girava anche se tu non lasciavi un team! Io adesso devo anche vedermela con i commissari che mi appioppano una penalità per l'incidente. E il fatto che Impiastro venga penalizzato per avere speronato Colapinto non mi tocca, perché non sono un colapinter."
I colapinter: "Ricordiamo che Colapinto ha i capelli scur mossi e che prende il sole in mutande. Questo significa che è la reincarnazion-..."
VB: "Non esistono piloti reincarnati, ma solo vampiri famelici con i baffi glitterati. Io sono un vampiro vegetariano, mi nutro solo di animali, quindi ho appena affondato i denti nel collo di un bradipo. I commissari dicono che invece era Perez e mi hanno penalizzato. Inizio a pensare che criticare in branco la direzione gara non sia stato molto utile, ma non è quasi più un problema mio. Io l'anno prossimo starò a fare l'uomo immagine nel box Mercedes ereditando il ruolo di terzo pilota che apparteneva a Mick Schumacher. Via il principe, dentro un boscaiolo come me che espone il fondoschiena in mondovisione: mi sembra il primo passo per una Formula 1 più ruspante!"
Segnalo nel frattempo come i vari contatti in partenza avessero generato un trambusto tale che c'era da stupirsi se tutto è filato liscio. La maggior parte dei piloti hanno schivato le vetture, le quali erano come un tappeto rosso che si apriva davanti a Leclerc, il quale è risalito all'ottavo posto e già pensava al futuro nel quale sperava di catturare un Pokemon. Costui, però, era terzo al volante della Pantera Rosa e soltanto dopo il primo stint sarebbe scivolato ben più indietro.
Norris, nel frattempo, era in testa alla gara con un certo vantaggio su Sainz, con Leclerc che si è in seguito appropriato di una lontana terza piazza. Hamilton, partito dalle retrovie dopo una difficile qualifica, è risalito fino al quinto posto, per poi avere sul finale una visione mistica.
LH: "Ci sono Russell e tutte le sue -L che in questo momento stanno andando più piano di me. Credo che terminerò questa gara con un duello epico."
GR: "Si può sapere cosa vuoi? Perché vuoi per forza intrometterti nella mia gara? Al momento la gente non sta parlando di me per dei risultati, ma per la mia polemica uscita completamente dal nulla con Verstappen."
LH: "Cos'è successo esattamente?"
GR: "Verstappen si è messo a insultarmi a caso al termine della scorsa gara, io gli ho dato del bullo e la gente mi sta attaccando affermando che i bulli sono fighi e che io sono falso perché mi atteggio come un Lord inglese. Per qualche motivo le testate motoristiche internazionali stanno dando importanza a tutto ciò, mentre la McLaren sta conquistando un titolo costruttori che mancava da prima del concepimento dei Norrisastri, con un totale di 666 in classifica costruttori."
LH: "Peccato che la gara non sia stata disputata tra cinque giorni, perché sarebbe stato anche venerdì 13, a rendere la cosa ancora di migliore auspicio. Io, intanto, nel dubbio ti sorpasso poche curve prima del traguardo. È l'ultima volta nel corso della mia esistenza in cui potrò farlo senza che venga chiesta la mia testa su un piatto d'argento."
GR: "L'unica ragione per cui lo ritengo accettabile è che sei il grande nemico di Verstappen."
LH: "Intanto ti comunico che il giorno in cui ho lasciato la McLaren aveva vinto la gara un inglese sulla McLaren, secondo uno spagnolo sulla Ferrari e terzo un pilota Ferrari che aveva debuttato sulla Sauber."
GR: "Tutto ciò è terrificante."
LH: "Avere anche oggi un podio simile?"
GR: "No, che Sainz sia secondo e Leclerc terzo, è ancora più terribile che perdere il mondiale costruttori. Per fortuna tutto questo sta per finire e il prossimo anno starai sempre dietro al Predestinatohhhh facendogli da zerbino mentre lui vincerà il mondiale. I predestinaters ne sono assolutamente convinti."
Effettivamente, è proprio quello di cui sono certi. E non so come facciano, perché va bene essere deliranti da pensare che Hamilton faccia lo zerbino, ma pensare che la Ferrari sia la favorita per il mondiale mi pare un po' azzardato.
Nel frattempo il mondiale 2024 è terminato, con il trio Norris/ Sainz/ Leclerc sul podio... un giorno troppo presto perché fossero un pilota McLaren, un pilota Williams e un pilota Ferrari.
Bottas ha lasciato la Formula 1 con un incidente con Magnussen, il quale ha chiuso la gara con un giro veloce alla cazzum. Perez, invece, dopo il suo ritiro al primo giro potrà rifarsi il prossimo ann-... ah no, circa dieci giorni dopo la fine della stagione è stato annunciato che sarà sostituito da Lawson. Decisione corretta a mio avviso, perché le sue performance non erano assolutamente adeguate, negli ultimi tempi, ma il tono di derisione con cui questa decisione è stata accolta non mi sembra tanto coerente con il tanto millantato rispetto di cui tutti si riempiono la bocca.
Chissà se Lawson riuscirà a vincere delle gare e a far tornare l'inno neozelandese dalla cui mancanza si sente oltraggiato quando vince la McLaren. Una vasta quantità di analfabeti funzionali gli ha dato ragione, sostenendo che Bruce era neozelandesr quindi è skandalosohhhh che l'inno per il team sia quello britannico, andando contro alle sue origini e insultandohhhh la storiahhhh. Il fatto che Bruce McLaren avesse a suo tempo fondato la scuderia come britannica e che questa non avesse mai avuto licenza neozelandese ovviamente non conta.
RISULTATO:
1. Lando Norris/ McLaren
2. Carlos Sainz/ Ferrari
3. Charles Leclerc/ Ferrari
4. Lewis Hamilton/ McLaren
5. George Russell/ McLaren
6. Max Verstappen/ Redbull
7. Pierre Gasly/ Alpine
8. Nico Hulkenberg/ Haas
9. Fernando Alonso/ Aston Martin
10. Oscar Piastri/ McLaren
11. Alex Albon/ Williams
12. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
13. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
14. Lance Stroll/ Aston Martin
15. Jack Doohan/ Alpine
16. Kevin Magnussen/ Haas
17. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
Rit. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
Rit. Franco Colapinto/ Williams
Rit. Sergio Perez/ Redbull
Nel weekend dell'8 dicembre, ho scoperto che McLaren e Ferrari non avevano un gap di 19 punti nella classifica costruttori come pensavo, bensì di 21... ma nevermind, quando si tratta di Ferrari il mondiale è sempre in tasca, non importa quale sia il punteggio. E non importa neanche che sia solo il mondiale costruttori, quello che dà i big money ma che per il tifoso medio è irrilevante.
Eravamo ad Abu Dhabi, terra di track limits che non vengono verificati con i sensori ma a occhio nudo.
In sintesi, era una di quelle location in cui si rischia che l'argomento portante del fine settimana siano i track limits, se poi Perez era dentro dal circuito e Leclerc no, allora erano i potery forty che influenzavano le decisioni tramite le scie chimiche. In tutto ciò, Leclerc doveva anche scontare dieci posizioni in griglia per sostituzione di componenti del motore, come se fosse stato un pilota Williams qualsiasi, anche se quelli di posizioni ne avevano solo cinque.
Adesso però basta parlare di Leclerc e delle posizioni dei piloti Williams, nella vita conta una sola cosa, ovvero i quarti posti di Hulkenberg, e ha conquistato infatti una quarta piazza venendo battuto solo dai Papaya Bros e da Sainz, quindi da tre truffatori che hanno contribuito ampiamente a falsare la storia della Formula 1, salendo in diverse occasioni sul podio a discapito dello stesso Hulkenberg, il quale ha anche pasticciato con qualche impeding(?) guadagnandosi una retrocessione in griglia, la quale era così composta:
Norris - Piastri
Sainz - Verstappen
Gasly - Russell
Hulkenberg(4) - Alonso
Bottas - Perez
Tsunoda - Lawson
Stroll - Magnussen
Zhou - Hamilton
Doohan - Albon(16)
Leclerc(14) - Colapinto(19)
Da notare la vampiresca prestazione di Bottas in quella che di fatto era la sua ultima qualifica. *-* Tra parentesi, ho letto quel giorno la programmazione dei canali, scoprendo che su TV8 quella sera sarebbe stato trasmesso "Twilight", indubbiamente il film adatto per celebrare il nostro amato vampiro dai baffi luminescenti.
MV: "Sì, però non allarghiamoci troppo, che non è lui il protagonista. Baby Papaya, sei pronto a perdere il biberon?"
OP: "No, il biberon è mio e me lo porto a casa come se non ci fosse un domani."
Per i due ha rischiato di non esserci un domani, dato che sono cozzati l'uno contro l'altro e sono finiti in testacoda.
LH: "Devo dire che non è la prima volta che lascio un team e nella stessa gara un campione del mondo in carica si gira al primo giro al volante di una Redbull."
MV: "Sì, ma ai tempi c'era Vettel, si girava anche se tu non lasciavi un team! Io adesso devo anche vedermela con i commissari che mi appioppano una penalità per l'incidente. E il fatto che Impiastro venga penalizzato per avere speronato Colapinto non mi tocca, perché non sono un colapinter."
I colapinter: "Ricordiamo che Colapinto ha i capelli scur mossi e che prende il sole in mutande. Questo significa che è la reincarnazion-..."
VB: "Non esistono piloti reincarnati, ma solo vampiri famelici con i baffi glitterati. Io sono un vampiro vegetariano, mi nutro solo di animali, quindi ho appena affondato i denti nel collo di un bradipo. I commissari dicono che invece era Perez e mi hanno penalizzato. Inizio a pensare che criticare in branco la direzione gara non sia stato molto utile, ma non è quasi più un problema mio. Io l'anno prossimo starò a fare l'uomo immagine nel box Mercedes ereditando il ruolo di terzo pilota che apparteneva a Mick Schumacher. Via il principe, dentro un boscaiolo come me che espone il fondoschiena in mondovisione: mi sembra il primo passo per una Formula 1 più ruspante!"
Segnalo nel frattempo come i vari contatti in partenza avessero generato un trambusto tale che c'era da stupirsi se tutto è filato liscio. La maggior parte dei piloti hanno schivato le vetture, le quali erano come un tappeto rosso che si apriva davanti a Leclerc, il quale è risalito all'ottavo posto e già pensava al futuro nel quale sperava di catturare un Pokemon. Costui, però, era terzo al volante della Pantera Rosa e soltanto dopo il primo stint sarebbe scivolato ben più indietro.
Norris, nel frattempo, era in testa alla gara con un certo vantaggio su Sainz, con Leclerc che si è in seguito appropriato di una lontana terza piazza. Hamilton, partito dalle retrovie dopo una difficile qualifica, è risalito fino al quinto posto, per poi avere sul finale una visione mistica.
LH: "Ci sono Russell e tutte le sue -L che in questo momento stanno andando più piano di me. Credo che terminerò questa gara con un duello epico."
GR: "Si può sapere cosa vuoi? Perché vuoi per forza intrometterti nella mia gara? Al momento la gente non sta parlando di me per dei risultati, ma per la mia polemica uscita completamente dal nulla con Verstappen."
LH: "Cos'è successo esattamente?"
GR: "Verstappen si è messo a insultarmi a caso al termine della scorsa gara, io gli ho dato del bullo e la gente mi sta attaccando affermando che i bulli sono fighi e che io sono falso perché mi atteggio come un Lord inglese. Per qualche motivo le testate motoristiche internazionali stanno dando importanza a tutto ciò, mentre la McLaren sta conquistando un titolo costruttori che mancava da prima del concepimento dei Norrisastri, con un totale di 666 in classifica costruttori."
LH: "Peccato che la gara non sia stata disputata tra cinque giorni, perché sarebbe stato anche venerdì 13, a rendere la cosa ancora di migliore auspicio. Io, intanto, nel dubbio ti sorpasso poche curve prima del traguardo. È l'ultima volta nel corso della mia esistenza in cui potrò farlo senza che venga chiesta la mia testa su un piatto d'argento."
GR: "L'unica ragione per cui lo ritengo accettabile è che sei il grande nemico di Verstappen."
LH: "Intanto ti comunico che il giorno in cui ho lasciato la McLaren aveva vinto la gara un inglese sulla McLaren, secondo uno spagnolo sulla Ferrari e terzo un pilota Ferrari che aveva debuttato sulla Sauber."
GR: "Tutto ciò è terrificante."
LH: "Avere anche oggi un podio simile?"
GR: "No, che Sainz sia secondo e Leclerc terzo, è ancora più terribile che perdere il mondiale costruttori. Per fortuna tutto questo sta per finire e il prossimo anno starai sempre dietro al Predestinatohhhh facendogli da zerbino mentre lui vincerà il mondiale. I predestinaters ne sono assolutamente convinti."
Effettivamente, è proprio quello di cui sono certi. E non so come facciano, perché va bene essere deliranti da pensare che Hamilton faccia lo zerbino, ma pensare che la Ferrari sia la favorita per il mondiale mi pare un po' azzardato.
Nel frattempo il mondiale 2024 è terminato, con il trio Norris/ Sainz/ Leclerc sul podio... un giorno troppo presto perché fossero un pilota McLaren, un pilota Williams e un pilota Ferrari.
Bottas ha lasciato la Formula 1 con un incidente con Magnussen, il quale ha chiuso la gara con un giro veloce alla cazzum. Perez, invece, dopo il suo ritiro al primo giro potrà rifarsi il prossimo ann-... ah no, circa dieci giorni dopo la fine della stagione è stato annunciato che sarà sostituito da Lawson. Decisione corretta a mio avviso, perché le sue performance non erano assolutamente adeguate, negli ultimi tempi, ma il tono di derisione con cui questa decisione è stata accolta non mi sembra tanto coerente con il tanto millantato rispetto di cui tutti si riempiono la bocca.
Chissà se Lawson riuscirà a vincere delle gare e a far tornare l'inno neozelandese dalla cui mancanza si sente oltraggiato quando vince la McLaren. Una vasta quantità di analfabeti funzionali gli ha dato ragione, sostenendo che Bruce era neozelandesr quindi è skandalosohhhh che l'inno per il team sia quello britannico, andando contro alle sue origini e insultandohhhh la storiahhhh. Il fatto che Bruce McLaren avesse a suo tempo fondato la scuderia come britannica e che questa non avesse mai avuto licenza neozelandese ovviamente non conta.
RISULTATO:
1. Lando Norris/ McLaren
2. Carlos Sainz/ Ferrari
3. Charles Leclerc/ Ferrari
4. Lewis Hamilton/ McLaren
5. George Russell/ McLaren
6. Max Verstappen/ Redbull
7. Pierre Gasly/ Alpine
8. Nico Hulkenberg/ Haas
9. Fernando Alonso/ Aston Martin
10. Oscar Piastri/ McLaren
11. Alex Albon/ Williams
12. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
13. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
14. Lance Stroll/ Aston Martin
15. Jack Doohan/ Alpine
16. Kevin Magnussen/ Haas
17. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
Rit. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
Rit. Franco Colapinto/ Williams
Rit. Sergio Perez/ Redbull
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martedì 17 dicembre 2024
In difesa della Williams e della sua scelta di schierare la coppia Albon/ Sainz
[Un ringraziamento a @CeppaRacing di Xwitter, per avermi suggerito di scrivere un post a tematica Williams per non pensare ai problemi operativi che si stanno accumulando al lavoro.]
I giorni passano e ho ancora un commento a un gran premio da scrivere, ma conto di farlo nel prossimo futuro, per il momento vorrei soffermarmi su una faccenda a cui ho fatto caso già di diverso tempo, ma che a mio parere merita di essere approfondita: il rispetto pressoché nullo che viene riservato a un certo team storico anche da appassionati che sostengono di rispettare la storia.
Parlo della Williams, colpevole di avere ingaggiato Sainz e, di conseguenza, divenuta improvvisamente una squadra che non ha mai ottenuto risultati, secondo gli hater ferraristi di Sainz. Quindi la storiahhhh e tutto il resto, ma ecco che basta ingaggiare un pilota sgradito e si diviene immediatamente team senza storia che non è mai contato nulla nemmeno nei decenni passati.
Peraltro le critiche fatte per ripicca per la line-up scelta dalla Williams capiti proprio adesso, quando siamo di fronte a un cambio di passo, dopo anni e anni in cui almeno uno dei due piloti era stato scelto solo ed esclusivamente in base alle proprie doti economiche. Una coppia di piloti come Albon/ Sainz è verosimilmente la migliore almeno dai tempi di Massa/ Bottas, è paradossale screditare il team per non avere ingaggiato l'ennesimo Sargeant di turno.
Vorrei specificare che, vedendo Sainz in maniera totalmente neutrale (gli scontri leclerchini vs sainzini non fanno per me, a mio parere entrambe le categorie potrebbero tranquillamente cercarsi un lavoro - la mia aiutante in ufficio, invece, potrebbe tranquillamente dimettersi e reinventarsi come sainzina, per quanto mi riguarda), vedevo Albon in luce piuttosto negativa dopo la fine della sua (dis)avventura in Redbull. Niente contro di lui o contro il suo esercito di gatti, diciamo che lo vedevo come un pilota senza futuro. Però non mi sarei mai sognata di tacciare la Williams di avere una storia per averlo ingaggiato. Anzi, ho pensato che Albon non fosse abbastanza per la Redbull, ma che potesse essere una buona scelta per la Williams.
L'arrivo di Sainz non lo vedo un passo indietro per la squadra (che se ne facciano una ragione i colapinters convinti che Colapinto sia la reincarnazione di Senna perché ha i capelli scuri e ricci e che pubblicano post di parallismi perché ci sono foto di entrambi che prendono il sole in mutande), ma anzi, come l'ingaggio di uno dei piloti più altolocati tra quelli liberi sul mercato. Poi dubito fortemente che sarà lui a riportare la Williams sul gradino più alto del podio, così come lo dubito di Albon, ma è bello sognare che un giorno comunque la Williams possa tornare alla vittoria, qualsiasi sia il pilota che avrà l'onore di compiere una simile impresa.
È difficile che succeda? Sì. Succederà in tempi brevi? Sicuramente no. Però, se qualcuno vi avesse detto solo otto o nove mesi fa che la McLaren avrebbe vinto il mondiale costruttori dopo oltre un quarto di secolo l'avreste preso per pazzo. Invece è quello che è successo meno di dieci giorni fa. Se viviamo in un mondo in cui la McLaren può lottare per il campionato, allora forse le regole di questo mondo non impediscono di volare alto. Perché non sarà Sainz e non sarà Albon, ma un giorno qualcuno volerà alto.
I giorni passano e ho ancora un commento a un gran premio da scrivere, ma conto di farlo nel prossimo futuro, per il momento vorrei soffermarmi su una faccenda a cui ho fatto caso già di diverso tempo, ma che a mio parere merita di essere approfondita: il rispetto pressoché nullo che viene riservato a un certo team storico anche da appassionati che sostengono di rispettare la storia.
Parlo della Williams, colpevole di avere ingaggiato Sainz e, di conseguenza, divenuta improvvisamente una squadra che non ha mai ottenuto risultati, secondo gli hater ferraristi di Sainz. Quindi la storiahhhh e tutto il resto, ma ecco che basta ingaggiare un pilota sgradito e si diviene immediatamente team senza storia che non è mai contato nulla nemmeno nei decenni passati.
Peraltro le critiche fatte per ripicca per la line-up scelta dalla Williams capiti proprio adesso, quando siamo di fronte a un cambio di passo, dopo anni e anni in cui almeno uno dei due piloti era stato scelto solo ed esclusivamente in base alle proprie doti economiche. Una coppia di piloti come Albon/ Sainz è verosimilmente la migliore almeno dai tempi di Massa/ Bottas, è paradossale screditare il team per non avere ingaggiato l'ennesimo Sargeant di turno.
Vorrei specificare che, vedendo Sainz in maniera totalmente neutrale (gli scontri leclerchini vs sainzini non fanno per me, a mio parere entrambe le categorie potrebbero tranquillamente cercarsi un lavoro - la mia aiutante in ufficio, invece, potrebbe tranquillamente dimettersi e reinventarsi come sainzina, per quanto mi riguarda), vedevo Albon in luce piuttosto negativa dopo la fine della sua (dis)avventura in Redbull. Niente contro di lui o contro il suo esercito di gatti, diciamo che lo vedevo come un pilota senza futuro. Però non mi sarei mai sognata di tacciare la Williams di avere una storia per averlo ingaggiato. Anzi, ho pensato che Albon non fosse abbastanza per la Redbull, ma che potesse essere una buona scelta per la Williams.
L'arrivo di Sainz non lo vedo un passo indietro per la squadra (che se ne facciano una ragione i colapinters convinti che Colapinto sia la reincarnazione di Senna perché ha i capelli scuri e ricci e che pubblicano post di parallismi perché ci sono foto di entrambi che prendono il sole in mutande), ma anzi, come l'ingaggio di uno dei piloti più altolocati tra quelli liberi sul mercato. Poi dubito fortemente che sarà lui a riportare la Williams sul gradino più alto del podio, così come lo dubito di Albon, ma è bello sognare che un giorno comunque la Williams possa tornare alla vittoria, qualsiasi sia il pilota che avrà l'onore di compiere una simile impresa.
È difficile che succeda? Sì. Succederà in tempi brevi? Sicuramente no. Però, se qualcuno vi avesse detto solo otto o nove mesi fa che la McLaren avrebbe vinto il mondiale costruttori dopo oltre un quarto di secolo l'avreste preso per pazzo. Invece è quello che è successo meno di dieci giorni fa. Se viviamo in un mondo in cui la McLaren può lottare per il campionato, allora forse le regole di questo mondo non impediscono di volare alto. Perché non sarà Sainz e non sarà Albon, ma un giorno qualcuno volerà alto.
domenica 15 dicembre 2024
Formula Trophy UAE 2024: Kai Daryanani vince il titolo
In questi ultimi tre fine settimana in successione si è svolto il Formula Trophy 2024, con una serie di tre eventi disputati negli Emirati Arabi, il primo a Dubai e i due restanti ad Abu Dhabi (pista sulla quale lo scorso weekend si è svolto il gran premio conclusivo della stagione di Formula 1, il cui relativo commento mi auguro possa arrivare nel corso della settimana imminente). Il titolo è andato Kai Daryanani, che ha preceduto per pochi punti Rashid Al Dhaheri, il quale, tuttavia, era presente soltanto nei primi due eventi stagionali e ha disputato solamente cinque gare anziché sette (tre nell'evento di Dubai, due ciascuno a Yas Marina), conquistando numerose pole e vincendone due. Daryanani, invece, ha conquistato solamente una vittoria.
Kabir Anurag, con due vittorie all'attivo, ha concluso il campionato in terza piazza, davanti a Gustav Jonsson, autore a propria volta di una vittoria. A seguire, si sono classificati piloti Chi Zhenrui e, disputando solo i primi due eventi, il campione della Formula 4 australiana James Piszcyk, che ha preceduto Salim Hanna e Nicolas Stati.
In nona piazza si è posizionato uno one-off di lusso, che ha anche vinto una delle due gare: si tratta di Sebastian, il figlio maggiore di Dan Wheldon.
Due ragazze hanno gareggiato part-time nella categoria, si tratta di Emily Cotty ed Ella Lloyd. La meglio classificata è stata Cotty, purtroppo con un quindicesimo posto come miglior risultato.
Kabir Anurag, con due vittorie all'attivo, ha concluso il campionato in terza piazza, davanti a Gustav Jonsson, autore a propria volta di una vittoria. A seguire, si sono classificati piloti Chi Zhenrui e, disputando solo i primi due eventi, il campione della Formula 4 australiana James Piszcyk, che ha preceduto Salim Hanna e Nicolas Stati.
In nona piazza si è posizionato uno one-off di lusso, che ha anche vinto una delle due gare: si tratta di Sebastian, il figlio maggiore di Dan Wheldon.
Due ragazze hanno gareggiato part-time nella categoria, si tratta di Emily Cotty ed Ella Lloyd. La meglio classificata è stata Cotty, purtroppo con un quindicesimo posto come miglior risultato.
sabato 14 dicembre 2024
Formula 4 Giapponese 2024: Yuto Nomura vince il titolo
Lo scorso fine settimana è terminato il campionato di Formula 4 giapponese, che ha visto la vittoria del titolo da parte di Yuto Nomura, autore di sette vittorie, di cui cinque consecutive, nelle tredici gare totali disputate nel corso della stagione - dovevano essere quattordici, in un totale di sette eventi, ma una di queste è stata cancellata. Ryota Horachi si è classificato in seconda posizione in campionato con diverse pole position, ma una sola vittoria all'attivo, anche se, a onore del vero, ha tagliato il traguardo il prima posizione anche nella gara conclusiva della stagione, venendo però successivamente squalificato. A ereditarne la vittoria - l'unica della stagione - è stato quindi Kotaro Shimbara, terzo nel campionato.
Shimbara ha preceduto di pochi punti Yuki Sano, quarto classificato, con tre vittorie all'attivo, anche se una di queste è stata in una gara nella quale non sono stati assegnati punti, venendo questa interrotta molto anzitempo a causa delle avverse condizioni meteo. Hanno ottenuto una vittoria ciascuno anche i piloti che si sono classificati quinto e sesto, ovvero Tosei Moriyama e Hironobu Shimuzu. Si segnala, ottavo classificato alle spalle anche di Kiyoshi Umegari, Rintaro Sato: il figlio di Takuma ha ottenuto un terzo posto come migliore risultato stagionale.
Era presente anche una ragazza, Rio Shimono, che ha ottenuto come miglior risultato un nono posto, senza quindi fare progressi rispetto alla scorsa stagione. Era presente inoltre una Independent Class, nella quale il titolo di categoria è andato a Dragon.
Segnalo che, nel frattempo, si è svolto anche un campionato di Formula 4 Australiana, con nove vittorie sulle nove gare dei primi tre eventi stagionali ottenute da James Piszcyk, che ha vinto il campionato con ampio margine nei confronti degli inseguitori full season, quali Nicolas Stati, Sebastien Amadio e Seth Gilmore.
Sono stati disputati quattro eventi, il quarto dei quali ha visto vittorie di Tiago Rodrigues, Cooper Webster e Kai Daryanani, tutti piloti one-off. Un quinto evento doveva essere disputato due settimane fa a Dubai, ma non si è saputp nulla di tutto ciò. Perfino la pagina web della categoria non dà alcun chiarimento in proposito e non si sa se questo campionato risulti terminato.
Shimbara ha preceduto di pochi punti Yuki Sano, quarto classificato, con tre vittorie all'attivo, anche se una di queste è stata in una gara nella quale non sono stati assegnati punti, venendo questa interrotta molto anzitempo a causa delle avverse condizioni meteo. Hanno ottenuto una vittoria ciascuno anche i piloti che si sono classificati quinto e sesto, ovvero Tosei Moriyama e Hironobu Shimuzu. Si segnala, ottavo classificato alle spalle anche di Kiyoshi Umegari, Rintaro Sato: il figlio di Takuma ha ottenuto un terzo posto come migliore risultato stagionale.
Era presente anche una ragazza, Rio Shimono, che ha ottenuto come miglior risultato un nono posto, senza quindi fare progressi rispetto alla scorsa stagione. Era presente inoltre una Independent Class, nella quale il titolo di categoria è andato a Dragon.
Segnalo che, nel frattempo, si è svolto anche un campionato di Formula 4 Australiana, con nove vittorie sulle nove gare dei primi tre eventi stagionali ottenute da James Piszcyk, che ha vinto il campionato con ampio margine nei confronti degli inseguitori full season, quali Nicolas Stati, Sebastien Amadio e Seth Gilmore.
Sono stati disputati quattro eventi, il quarto dei quali ha visto vittorie di Tiago Rodrigues, Cooper Webster e Kai Daryanani, tutti piloti one-off. Un quinto evento doveva essere disputato due settimane fa a Dubai, ma non si è saputp nulla di tutto ciò. Perfino la pagina web della categoria non dà alcun chiarimento in proposito e non si sa se questo campionato risulti terminato.
venerdì 13 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 17 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
È stato un lungo viaggio, ma adesso siamo davvero alla fine. Questo è l'ultimo capitolo e vorrei approfittarne per ringraziare i lettori che mi hanno seguita a partire da novembre. Spero che abbiate apprezzato, ma in ogni caso accetto anche lanci di pomodori.
giovedì 12 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 16 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Buonasera! Siamo quasi in dirittura d'arrivo, questo è il penultimo capitolo.
Direi che la cosa migliore da fare è lasciare la parola direttamente ai protagonisti.
Buona lettura! *-*
mercoledì 11 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 15 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Buongiorno e ben ritrovati con il terzultimo capitolo.
Nei giorni scorsi mi sembrava opportuno dare priorità ad altri argomenti, ma non volevo lasciare questa vicenda in secondo piano troppo a lungo!
Buona lettura!
lunedì 9 dicembre 2024
Formula 2 2024: Qatar e Abu Dhabi // Gabriel Bortoleto vince il titolo
Con gli ultimi due eventi della stagione 2024 di Formula 1 è tornata anche la Formula 2 che mancava ormai da due mesi e mezzo, la settimana scorsa a Lusail e in questo fine settimana a Yas Marina dove è stato assegnato il titolo nella gara della domenica. La line-up del Qatar è stata la seguente, con alcuni cambiamenti rispetto alle gare precedenti:
ART: Victor Martins, Luke Browning
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Daniel Beganovic
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Oliver Goethe
VAN AMERSFOORT: John Bennett, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Christian Mansell
PHM AIX: Joshua Durksen, Cian Shields
In Qatar, Aron ha conquistato la pole position davanti a Bortoleto, Martins, Beganovic, Verschoor, Crawford, Maini, Goethe, Hadjar e Bearman, che sono andati a formare la zona reverse grid, anche se Maini è partito retrocesso per una penalità risultante dallo scorso evento.
La gara si è decisa tra Bearman e Hadjar, con il futuro pilota Haas inizialmente in testa, poi superato dal Redbull junior e infine, nuovamente in testa dopo essere riuscito a superarlo a pochi giri dal termine. Hadjar, dopo il sorpasso, è stato protagonista di un testacoda che l'ha fatto scivolare al quarto posto, con Crawford e Verschoor a podio.
La gara è terminata con la safety car per via di un incidente tra Antonelli e Maini. Hadjar con il quarto posto ha comunque chiuso davanti a Bortoleto, mentre la zona punti è stata completata da Maloney, Aron e Durksen.
Nella feature race, Bortoleto si è appropriato della leadership al via della gara, con Aron relegato al secondo posto, ma il plot twist era dietro l'angolo, protagonista Antonelli che, dopo essere stato colpito da Verschoor in pitlane, si è fermato lungo il tracciato per i danni riportati, facendo entrare in pista la safety car.
Bortoleto stava per rientrare ai box quando è stata messa la safety car e si è ritrovato a tagliare la linea bianca per rimanere in pista, guadagnandosi una penalità di cinque secondi da scontare alla fine della gara, applicata al suo risultato finale. Quindi, quando sono state ultimate le soste anche dai piloti che hanno rimandato il pitstop fino alle fasi più inoltrate, il leader della classifica si è ritrovato in testa sulla pista, ma destinato a perdere posizioni: ha chiuso infatti terzo dietro ad Aron e Hadjar, che si è portato a mezzo punto di gap.
Il debuttante Beganovic ha concluso la gara in quinta piazza alle spalle di Goethe, mentre la zona punti - in feature i primi dieci, diversamente dalla sprint dove prendono punti solo in otto - è stata conclusa da Mansell, Cordeel, Bennett, Maloney e Miyata. Per Maloney è stata l'ultima apparizione stagionale, venendo sostituito da Leonardo Fornaroli ad Abu Dhabi.
Martins, Bortoleto, Aron, Hadjar, Beganovic, Maini, Martì, Miyata, Durksen e Cordeel sono stati i primi dieci nella qualifica degli Emirati, con quest'ultimo poleman della sprint. Ci sono stati vari contatti, tra cui Miyata vs Martins, nonché Hadjar e Maini(?) con l'inseguitore che ha riportato lievi danni.
Cordeel è stato superato subito da Martì, che si è portato in testa alla gara rimanendoci fino alla fine, e perso un paio di posizioni in corso d'opera, ma fino a gara inoltrata è stato in un rispettabile quarto posto, prima di vanificarlo in un incidente con Durksen.
Sul podio insieme a Martì sono saliti Bortoleto e Aron, ma per quest'ultimo si è trattato di una posizione puramente fisica, vista la successiva squalifica per irregolarità tecniche, con Beganovic che ne ha ereditato la terza piazza.
Con Antonelli assente per problemi di salute, c'era una sola Prema, con Bearman che è giunto quarto dopo avere perso una posizione per penalità dovuta ai track limits, precedendo Hadjar, Browning, Verschoor e Crawford. Il gap tra Bortoleto e Hadjar è salito a quattro punti e mezzo in vista della feature race.
La lotta per il titolo ha avuto durata molto breve nella feature race, quando la vettura di Hadjar si è spenta alla partenza e questo ha perso un giro. La grafica in quei momenti era sparita, tanto che i telecronisti non se ne sono resi conto che terzo dietro al duo Bortoleto/ Maini c'era Martì e non Hadjar.
A questo proposito, piccolo bonus, segnalo come un telecronista italiano (TV8 ha mandato le gare di Abu Dhabi in differita) ha usato l'espressione "attaccato alla coda di (nome del pilota)" che veniva a suo tempo spesso pronunciata da Poltronieri, oltre che la più nota in quanto usata anche da Mazzoni "rompere gli indugi".
Bortoleto è rimasto in testa nel primo stint ma dopo la sosta si è ritrovato alle spalle di Durksen. Quest'ultimo ha vinto la gara, mentre Bortoleto si è dovuto accontentare della seconda piazza, ma il suo obiettivo era il titolo ed è stato pienamente raggiunto. È salito sul podio avvolto da una bandiera del Brasile, che aveva intorno a sé già durante le interviste post-gara.
Al terzo posto si è classificato Verschoor che, su strategia alternativa, aveva ritardato di molto la sosta e rimontato posizioni nelle fasi finali della gara. Martins ha chiuso quarto davanti a Bearman, con la zona punti completata da Martì, Beganovic, Cordeel, Goethe e Miyata.
Hadjar ha concluso la gara in ultima posizione e doppiato, mostrando un buon passo e vedendosi portare via il giro più veloce soltanto nelle fasi finali di gara quando i piloti sulla strategia alternativa erano su gomme fresche.
Bortoleto si appresta a debuttare alla Sauber accanto a Nico Hulkenberg. Non si sa ancora niente sul futuro di Hadjar, ma è un Redbull Junior e in quanto tale chissà, magari potrebbe finire in Visa Cash App RB, qualora Checo Perez perda il volante e venga rimpiazzato da uno degli attuali piloti del team faentino.
ART: Victor Martins, Luke Browning
PREMA: Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli
RODIN: Zane Maloney, Ritomo Miyata
DAMS: Jak Crawford, Daniel Beganovic
INVICTA: Kush Maini, Gabriel Bortoleto
MP MOTORSPORT: Dennis Hauger, Oliver Goethe
VAN AMERSFOORT: John Bennett, Rafael Villagomez
HITECH: Amaury Cordeel, Paul Aron
CAMPOS: Isack Hadjar, Pepe Martì
TRIDENT: Richard Verschoor, Christian Mansell
PHM AIX: Joshua Durksen, Cian Shields
In Qatar, Aron ha conquistato la pole position davanti a Bortoleto, Martins, Beganovic, Verschoor, Crawford, Maini, Goethe, Hadjar e Bearman, che sono andati a formare la zona reverse grid, anche se Maini è partito retrocesso per una penalità risultante dallo scorso evento.
La gara si è decisa tra Bearman e Hadjar, con il futuro pilota Haas inizialmente in testa, poi superato dal Redbull junior e infine, nuovamente in testa dopo essere riuscito a superarlo a pochi giri dal termine. Hadjar, dopo il sorpasso, è stato protagonista di un testacoda che l'ha fatto scivolare al quarto posto, con Crawford e Verschoor a podio.
La gara è terminata con la safety car per via di un incidente tra Antonelli e Maini. Hadjar con il quarto posto ha comunque chiuso davanti a Bortoleto, mentre la zona punti è stata completata da Maloney, Aron e Durksen.
Nella feature race, Bortoleto si è appropriato della leadership al via della gara, con Aron relegato al secondo posto, ma il plot twist era dietro l'angolo, protagonista Antonelli che, dopo essere stato colpito da Verschoor in pitlane, si è fermato lungo il tracciato per i danni riportati, facendo entrare in pista la safety car.
Bortoleto stava per rientrare ai box quando è stata messa la safety car e si è ritrovato a tagliare la linea bianca per rimanere in pista, guadagnandosi una penalità di cinque secondi da scontare alla fine della gara, applicata al suo risultato finale. Quindi, quando sono state ultimate le soste anche dai piloti che hanno rimandato il pitstop fino alle fasi più inoltrate, il leader della classifica si è ritrovato in testa sulla pista, ma destinato a perdere posizioni: ha chiuso infatti terzo dietro ad Aron e Hadjar, che si è portato a mezzo punto di gap.
Il debuttante Beganovic ha concluso la gara in quinta piazza alle spalle di Goethe, mentre la zona punti - in feature i primi dieci, diversamente dalla sprint dove prendono punti solo in otto - è stata conclusa da Mansell, Cordeel, Bennett, Maloney e Miyata. Per Maloney è stata l'ultima apparizione stagionale, venendo sostituito da Leonardo Fornaroli ad Abu Dhabi.
Martins, Bortoleto, Aron, Hadjar, Beganovic, Maini, Martì, Miyata, Durksen e Cordeel sono stati i primi dieci nella qualifica degli Emirati, con quest'ultimo poleman della sprint. Ci sono stati vari contatti, tra cui Miyata vs Martins, nonché Hadjar e Maini(?) con l'inseguitore che ha riportato lievi danni.
Cordeel è stato superato subito da Martì, che si è portato in testa alla gara rimanendoci fino alla fine, e perso un paio di posizioni in corso d'opera, ma fino a gara inoltrata è stato in un rispettabile quarto posto, prima di vanificarlo in un incidente con Durksen.
Sul podio insieme a Martì sono saliti Bortoleto e Aron, ma per quest'ultimo si è trattato di una posizione puramente fisica, vista la successiva squalifica per irregolarità tecniche, con Beganovic che ne ha ereditato la terza piazza.
Con Antonelli assente per problemi di salute, c'era una sola Prema, con Bearman che è giunto quarto dopo avere perso una posizione per penalità dovuta ai track limits, precedendo Hadjar, Browning, Verschoor e Crawford. Il gap tra Bortoleto e Hadjar è salito a quattro punti e mezzo in vista della feature race.
La lotta per il titolo ha avuto durata molto breve nella feature race, quando la vettura di Hadjar si è spenta alla partenza e questo ha perso un giro. La grafica in quei momenti era sparita, tanto che i telecronisti non se ne sono resi conto che terzo dietro al duo Bortoleto/ Maini c'era Martì e non Hadjar.
A questo proposito, piccolo bonus, segnalo come un telecronista italiano (TV8 ha mandato le gare di Abu Dhabi in differita) ha usato l'espressione "attaccato alla coda di (nome del pilota)" che veniva a suo tempo spesso pronunciata da Poltronieri, oltre che la più nota in quanto usata anche da Mazzoni "rompere gli indugi".
Bortoleto è rimasto in testa nel primo stint ma dopo la sosta si è ritrovato alle spalle di Durksen. Quest'ultimo ha vinto la gara, mentre Bortoleto si è dovuto accontentare della seconda piazza, ma il suo obiettivo era il titolo ed è stato pienamente raggiunto. È salito sul podio avvolto da una bandiera del Brasile, che aveva intorno a sé già durante le interviste post-gara.
Al terzo posto si è classificato Verschoor che, su strategia alternativa, aveva ritardato di molto la sosta e rimontato posizioni nelle fasi finali della gara. Martins ha chiuso quarto davanti a Bearman, con la zona punti completata da Martì, Beganovic, Cordeel, Goethe e Miyata.
Hadjar ha concluso la gara in ultima posizione e doppiato, mostrando un buon passo e vedendosi portare via il giro più veloce soltanto nelle fasi finali di gara quando i piloti sulla strategia alternativa erano su gomme fresche.
Bortoleto si appresta a debuttare alla Sauber accanto a Nico Hulkenberg. Non si sa ancora niente sul futuro di Hadjar, ma è un Redbull Junior e in quanto tale chissà, magari potrebbe finire in Visa Cash App RB, qualora Checo Perez perda il volante e venga rimpiazzato da uno degli attuali piloti del team faentino.
domenica 8 dicembre 2024
Formula Academy 2024: Qatar e Abu Dhabi, il titolo di Abbi Pulling (e la prima vittoria di Maya Weug)
In concomitanza con i due weekend conclusivi della stagione di Formula 1, è tornata in pista anche la Formula Academy con gli eventi di Lusail e Yas Marina che hanno messo fine alla stagione. La lotta per il titolo era ancora aperta tra Abbi Pulling (Rodin livrea Alpine) e Doriane Pin (Prema livrea Mercedes), con quest'ultima chiamata a una difficile rimonta.
Le due pole position conquistate per entrambe le gare del Qatar facevano ben sperare che almeno potesse fare un'ottima performance, ma Pulling, qualificata in terza piazza alle spalle di Maya Weug (Prema livrea Ferrari) per la gara del sabato, si è subito accodata in seconda piazza e, sebbene non sia riuscita a progredire ulteriormente o a infastidire Pin, si è comunque portata a casa il titolo anzitempo.
O almeno così pensavamo... perché un colpo di scena causato dalla cancellazione della gara della domenica - causa barriere danneggiate in una delle precedenti gare di contorno, con la gara della Formula 2 ormai imminente - avrebbe rimescolato, seppure per breve tempo, le carte in tavola.
Torniamo comunque alla giornata di sabato e al trio Pin/ Pulling/ Weug a podio, perché alle loro spalle ha concluso Hamda Al Qubaisi (MP Motorsport livrea Redbull), ma in quinta piazza c'è stata un'outsider di lusso: si tratta di Alisha Palmowski (Prema), runner up nel campionato di GB4, scelta come wildcard per l'evento qatariota. Per la gara della domenica, avrebbe dovuto partire dalla quarta piazza, quindi la sua cancellazione è stata un'occasione sprecata: negli Emirati ci sarebbe stata un'altra wildcar, Logan Hannah, e questa avrebbe disputato tutte e tre le gare, perché alla fine, per compensare la cancellazione si è aggiunta una terza gara all'evento di Yas.
Alle spalle di Palmowski si sono classificate Lia Block (ART livrea Williams), Jessica Edgar (Rodin), Nerea Martì (Campos), Aurelia Nobel (ART) ed Emely De Heus (MP Motorsport) a completare la zona punti, con a seguire Chloe Chambers (Campos livrea Haas) penalizzata per jump start, Carrie Schreiner (Campos livrea Sauber), Amna Al Qubaisi (MP Motorsport livrea Visa Cash App RB), Lola Lovinfosse (Campos) e infine Tina Hausmann (Prema livrea Aston Martin) a sua volta penalizzata per jump start. Non ha concluso la gara, invece, Bianca Bustamante (ART livrea McLaren).
Veniamo alla questione titolo già assegnato o no. In questa serie si ricevono due punti per la pole position e, nonostante la seconda gara sia stata cancellata, a Pin sono comunque stati attribuiti i due punti. Tuttavia, mentre in altre serie minori, quando viene cancellata una gara, spesso la si recupera con la griglia stilata nella qualifica della gara mai disputata, qui si sono svolte nuove qualifiche e c'erano tre pole position da conquistare, con due punti in più a disposizione.
Se Pin avesse ottenuto punteggio pieno e Pulling non avesse fatto alcun punto, il titolo sarebbe andato a Doriane. Il discorso è stato comunque chiuso in tempi brevi, con tre pole position conquistate da Pulling, la quale poi, nella giornata di sabato, avrebbe vinto entrambe le gare previste per quella giornata.
In sintesi, abbiamo assistito a un paradosso, che grazie al risultato effettivo non ha avuto effetti paradossali. Però mai dire mai, forse a certi aspetti bisognerebbe fare un po' più di attenzione!
La prima delle gare del sabato ha visto Chambers prendere la testa della gara dalla seconda casella della griglia, salvo poi vanificare tutto con un testacoda che l'ha fatta precipitare nelle retrovie. Un unsafe rejoin ha portato a una penalità post-gara che ha vanificato la sua rimonta fino alla zona punti.
Pulling ha vinto senza problemi, mentre Hamda Al Qubaisi ha contenuto gli attacchi di Pin che si è dovuta accontentare del terzo posto, davanti a De Heus, Bustamante, Martì, Weug, Amna Al Qubaisi, Schreiner e Nobels. Dopo la penalità Chambers si è ritrovata undicesima, davanti a Block, Lovinfosse, Hannah, Hausmann ed Edgar.
Nel corso della gara abbiamo assistito a un avvincente duello tra Martì e Weug, con quest'ultima che, tuttavia, ha dovuto accontentarsi di rimanere dietro... e, tra parentesi, dato che gareggia con livrea Ferrari, chissà se vale come risultato falsato! :-PPPP
La seconda gara vedeva nuovamente Pulling/ Chambers come duo della prima fila. Nonostante Abbi abbia passato la prima curva in testa, nel corso della prima tornata ha comunque subito il sorpasso dell'avversaria, che ha leaderato per circa metà della percorrenza per poi essere superata dalla campionessa.
Dietro di loro vi era inoltre un duello per il terzo posto tra Hamda Al Qubaisi e Pin, con quest'ultima che non è stata in grado di sopravanzare l'avversaria. Pulling, Chambers e Hamda Al Qubaisi sono quindi salite sul podio, con Doriane solo quarta.
In questa gara abbiamo visto nuovamente una lotta Martì vs Weug, ma stavolta il risultato è stato diverso, in quanto Weug ha superato e ottenuto la quinta posizione davanti a Martì, che ha preceduto Bustamante. De Heus, Hausmann e Hannah hanno completato la zona punti, con a seguire Nobels e, penalizzate per jump start, Block e Amna Al Qubaisi.
Dopo un incidente iniziale che aveva messo out Schreiner, la gara è finita in regime di safety car per un botto notevole che ha visto protagoniste Lovinfosse ed Edgar.
La terza gara, quella che ha concluso la stagione, ha visto Pulling involarsi dalla pole position e, dietro di lei, Chambers e Pin venire a contatto e precipitare nelle retrovie - incidente di gara - con Chloe costretta a rientrare ai box per sostituire l'ala anteriore. Un duello per il secondo posto tra Hamda Al Qubaisi e Weug ha visto quest'ultima uscirne vincente e mettersi negli scarichi della leader. Quanto ne è seguito, è stato caotico, con la stessa Al Qubaisi in lotta per la prima piazza con le due e seguita da vicino da Martì, De Heus, Bustamante... quest'ultima l'ha anche speronata dopo essere arrivata lunga in una curva.
Weug è riuscita infine a prendersi la testa della gara e ad allungare, lasciando Pulling a vedersela con Hamda. Dietro Pin risaliva, ritrovandosi anche in top ten, ma ha perso ulteriormente posizioni visto il mantra "track limits what" che ispirava più di metà delle presenti. La direzione gara spesso chiudeva un occhio e nel dubbio chiudeva anche l'altro, specie se nel non rispettarli non si erano guadagnate due o tre posizioni per volta.
Il plot twist è arrivato quando Block è arrivata e si è aggiunta al duello per il podio, anche se a onore del vero con i track limits aveva esagerato di gran lunga e su di lei pendeva un'investigazione. Per non farsi mancare nulla, ha anche rifilato una tamponata a Hamda Al Qubaisi, la quale si è girata. Altre, per evitare il caos, hanno perso millemila posizioni.
È entrata la safety car, ma Hamda è riuscita a ripartire e all'ultimo giro è stato dato il restart. Weug non ha avuto problemi a mantenere la posizione e con la vettura con livrea Ferrari ha vinto ad Anu Dhabi, cosa mai riuscita finora ai piloti Ferrari in Formula 1!
Si tratta della sua prima vittoria nella categoria. Pulling ha chiuso seconda ma le penalità per track limits e per l'incidente hanno fatto sprofondare Block, con Martì risalita terza. Hausmann, Edgar, Pin, Schreiner, Lovinfosse, Nobels e De Heus hanno completato la zona punti. Hamda Al Qubaisi ha chiuso undicesima approfittando anche di penalità altrui, davanti a Hannah, Amna Al Qubaisi e Bustamante. Block è stata classificata quindicesima davanti alla sola Chambers.
CLASSIFICA PILOTI: Pulling 338, Pin 217, Weug 177, Martì 136, Hamda Al Qubaisi 132, Chambers 122, Bustamante 73, Block 44, Edgar 38, Schreiner 32, Hausman 31, De Heus 28, Nobels 27, Lovinfosse 17, Amna Al Qubaisi 16 per quanto riguarda le full time.
A seguire si sono classificate le wildcard Nina Gademan 13, Alisha Palmowski 10 (con una sola gara - se ci fossero state due gare in Qatar magari avrebbe perfino superato qualche full time!), Ella Lloyd 8, Logan Hannah 1, Courtney Crone 0, Reema Juffali 0.
Le due pole position conquistate per entrambe le gare del Qatar facevano ben sperare che almeno potesse fare un'ottima performance, ma Pulling, qualificata in terza piazza alle spalle di Maya Weug (Prema livrea Ferrari) per la gara del sabato, si è subito accodata in seconda piazza e, sebbene non sia riuscita a progredire ulteriormente o a infastidire Pin, si è comunque portata a casa il titolo anzitempo.
O almeno così pensavamo... perché un colpo di scena causato dalla cancellazione della gara della domenica - causa barriere danneggiate in una delle precedenti gare di contorno, con la gara della Formula 2 ormai imminente - avrebbe rimescolato, seppure per breve tempo, le carte in tavola.
Torniamo comunque alla giornata di sabato e al trio Pin/ Pulling/ Weug a podio, perché alle loro spalle ha concluso Hamda Al Qubaisi (MP Motorsport livrea Redbull), ma in quinta piazza c'è stata un'outsider di lusso: si tratta di Alisha Palmowski (Prema), runner up nel campionato di GB4, scelta come wildcard per l'evento qatariota. Per la gara della domenica, avrebbe dovuto partire dalla quarta piazza, quindi la sua cancellazione è stata un'occasione sprecata: negli Emirati ci sarebbe stata un'altra wildcar, Logan Hannah, e questa avrebbe disputato tutte e tre le gare, perché alla fine, per compensare la cancellazione si è aggiunta una terza gara all'evento di Yas.
Alle spalle di Palmowski si sono classificate Lia Block (ART livrea Williams), Jessica Edgar (Rodin), Nerea Martì (Campos), Aurelia Nobel (ART) ed Emely De Heus (MP Motorsport) a completare la zona punti, con a seguire Chloe Chambers (Campos livrea Haas) penalizzata per jump start, Carrie Schreiner (Campos livrea Sauber), Amna Al Qubaisi (MP Motorsport livrea Visa Cash App RB), Lola Lovinfosse (Campos) e infine Tina Hausmann (Prema livrea Aston Martin) a sua volta penalizzata per jump start. Non ha concluso la gara, invece, Bianca Bustamante (ART livrea McLaren).
Veniamo alla questione titolo già assegnato o no. In questa serie si ricevono due punti per la pole position e, nonostante la seconda gara sia stata cancellata, a Pin sono comunque stati attribuiti i due punti. Tuttavia, mentre in altre serie minori, quando viene cancellata una gara, spesso la si recupera con la griglia stilata nella qualifica della gara mai disputata, qui si sono svolte nuove qualifiche e c'erano tre pole position da conquistare, con due punti in più a disposizione.
Se Pin avesse ottenuto punteggio pieno e Pulling non avesse fatto alcun punto, il titolo sarebbe andato a Doriane. Il discorso è stato comunque chiuso in tempi brevi, con tre pole position conquistate da Pulling, la quale poi, nella giornata di sabato, avrebbe vinto entrambe le gare previste per quella giornata.
In sintesi, abbiamo assistito a un paradosso, che grazie al risultato effettivo non ha avuto effetti paradossali. Però mai dire mai, forse a certi aspetti bisognerebbe fare un po' più di attenzione!
La prima delle gare del sabato ha visto Chambers prendere la testa della gara dalla seconda casella della griglia, salvo poi vanificare tutto con un testacoda che l'ha fatta precipitare nelle retrovie. Un unsafe rejoin ha portato a una penalità post-gara che ha vanificato la sua rimonta fino alla zona punti.
Pulling ha vinto senza problemi, mentre Hamda Al Qubaisi ha contenuto gli attacchi di Pin che si è dovuta accontentare del terzo posto, davanti a De Heus, Bustamante, Martì, Weug, Amna Al Qubaisi, Schreiner e Nobels. Dopo la penalità Chambers si è ritrovata undicesima, davanti a Block, Lovinfosse, Hannah, Hausmann ed Edgar.
Nel corso della gara abbiamo assistito a un avvincente duello tra Martì e Weug, con quest'ultima che, tuttavia, ha dovuto accontentarsi di rimanere dietro... e, tra parentesi, dato che gareggia con livrea Ferrari, chissà se vale come risultato falsato! :-PPPP
La seconda gara vedeva nuovamente Pulling/ Chambers come duo della prima fila. Nonostante Abbi abbia passato la prima curva in testa, nel corso della prima tornata ha comunque subito il sorpasso dell'avversaria, che ha leaderato per circa metà della percorrenza per poi essere superata dalla campionessa.
Dietro di loro vi era inoltre un duello per il terzo posto tra Hamda Al Qubaisi e Pin, con quest'ultima che non è stata in grado di sopravanzare l'avversaria. Pulling, Chambers e Hamda Al Qubaisi sono quindi salite sul podio, con Doriane solo quarta.
In questa gara abbiamo visto nuovamente una lotta Martì vs Weug, ma stavolta il risultato è stato diverso, in quanto Weug ha superato e ottenuto la quinta posizione davanti a Martì, che ha preceduto Bustamante. De Heus, Hausmann e Hannah hanno completato la zona punti, con a seguire Nobels e, penalizzate per jump start, Block e Amna Al Qubaisi.
Dopo un incidente iniziale che aveva messo out Schreiner, la gara è finita in regime di safety car per un botto notevole che ha visto protagoniste Lovinfosse ed Edgar.
La terza gara, quella che ha concluso la stagione, ha visto Pulling involarsi dalla pole position e, dietro di lei, Chambers e Pin venire a contatto e precipitare nelle retrovie - incidente di gara - con Chloe costretta a rientrare ai box per sostituire l'ala anteriore. Un duello per il secondo posto tra Hamda Al Qubaisi e Weug ha visto quest'ultima uscirne vincente e mettersi negli scarichi della leader. Quanto ne è seguito, è stato caotico, con la stessa Al Qubaisi in lotta per la prima piazza con le due e seguita da vicino da Martì, De Heus, Bustamante... quest'ultima l'ha anche speronata dopo essere arrivata lunga in una curva.
Weug è riuscita infine a prendersi la testa della gara e ad allungare, lasciando Pulling a vedersela con Hamda. Dietro Pin risaliva, ritrovandosi anche in top ten, ma ha perso ulteriormente posizioni visto il mantra "track limits what" che ispirava più di metà delle presenti. La direzione gara spesso chiudeva un occhio e nel dubbio chiudeva anche l'altro, specie se nel non rispettarli non si erano guadagnate due o tre posizioni per volta.
Il plot twist è arrivato quando Block è arrivata e si è aggiunta al duello per il podio, anche se a onore del vero con i track limits aveva esagerato di gran lunga e su di lei pendeva un'investigazione. Per non farsi mancare nulla, ha anche rifilato una tamponata a Hamda Al Qubaisi, la quale si è girata. Altre, per evitare il caos, hanno perso millemila posizioni.
È entrata la safety car, ma Hamda è riuscita a ripartire e all'ultimo giro è stato dato il restart. Weug non ha avuto problemi a mantenere la posizione e con la vettura con livrea Ferrari ha vinto ad Anu Dhabi, cosa mai riuscita finora ai piloti Ferrari in Formula 1!
Si tratta della sua prima vittoria nella categoria. Pulling ha chiuso seconda ma le penalità per track limits e per l'incidente hanno fatto sprofondare Block, con Martì risalita terza. Hausmann, Edgar, Pin, Schreiner, Lovinfosse, Nobels e De Heus hanno completato la zona punti. Hamda Al Qubaisi ha chiuso undicesima approfittando anche di penalità altrui, davanti a Hannah, Amna Al Qubaisi e Bustamante. Block è stata classificata quindicesima davanti alla sola Chambers.
A seguire si sono classificate le wildcard Nina Gademan 13, Alisha Palmowski 10 (con una sola gara - se ci fossero state due gare in Qatar magari avrebbe perfino superato qualche full time!), Ella Lloyd 8, Logan Hannah 1, Courtney Crone 0, Reema Juffali 0.
venerdì 6 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 14 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
In attesa che finisca il campionato di Formula 1 con il GP di Abu Dhabi, provvedo a pubblicare il terzo capitolo della settimana. Ne restano ancora tre prima della fine di questo racconto.
Ringrazio chi mi ha seguito finora e spero che resterete con me fino alla fine. Vale anche per gli spambot. ;-)
giovedì 5 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 13 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Vi ringrazio per le view, che sono un po' calate rispetto ai primi tempi, ma mi fanno ben sperare. Se fossero stati tutti spambot, sarebbero ancora sullo stesso numero, forse. Così magari c'è qualcuno che mi sta leggendo con calma... chi può dirlo, è comunque una bella illusione!
mercoledì 4 dicembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 12 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Torniamo a noi con un nuovo scoppiettante(?) capitolo delle vicende di "Miss Vegas". Ho pensato bene di metterci anche qualche chicca di motorsport vintage. E Jenson Button che viene menzionato, non esplicitamente, tra le righe. Perché Jensinho è Jensinho e per lui questo e altro!
martedì 3 dicembre 2024
Formula 1 2024: #23 Commento al Gran Premio del Qatar
01.12.2024 // Lo specchietto di Albon
Venerdì nel tardo pomeriggio dovevano esserci le qualifiche spritz, che in teoria secondo quanto affermato inizialmente avrebbero dovuto fare parte delle dirette della TV dei povery, ma la TV dei povery ha pensato di trasmettere bene uno dei suoi soliti programmi. No, non cuochi: a partire da settembre, il canale trasmette anche commedie a tematica "innamoramenti a Natale negli States, bonus se a New York, doppio bonus se con la neve", che ovviamente hanno uno status privilegiato rispetto alle qualifiche spritz, poi andate in onda in differita di diciannove ore nel corso del sabato.
A tenere banco erano i 24 punti con cui McLaren conduceva su Ferrari il mondiale costruttori, argomento su cui sono state fatte tante riflessioni e sono sicura che anche Perez abbia avuto a disposizione molto tempo per rifletterci, dato che è uscito in SQ1. Alla fine della qualifica, i Norrisastri hanno finito 1/3 con in mezzo Russell e tutte le sue -L, cosa che ha provocato teorie del kompl8 nel paddock a proposito di una Mercedes intenzionata a sabotare mondiali costruttori altri. O meglio, il Vanz ha suggerito teorie del kompl8, affermando che la fonte non era lui stresso.
Una voce fuori campo di passaggio, frattanto, ha chiesto: "ma davvero a qualcuno, eccetto chi si porterà a casa i big money in questione, interessa qualcosa del mondiale costruttori?"
GRIGLIA SPRINT: Norris, Russell, Piastri, Sainz, Leclerc, Verstappen, Hamilton, Gasly, Hulkenberg, Lawson, Alonso, Albon, Bottas, Stroll, Magnussen, Tsunoda, Ocon, Zhou, dalla pitlane Perez(16), Colapinto(20).
La gara è partita con la regia che si perdeva tutto. Piastri ha superato Russell e le sue -L, Sainz ha rischiato di perdere il posteriore e orde di bimbiminchia hanno detto che era un kompl8 per favorire Hamilton contro Leclerc per VeNdEtTaH.
CS: "Qui qualcuno si è dimenticato che almeno Leclerc ha sempre guidato la sua macchina, Hamilton si sta per appropriare della mia."
Voce fuori campo: "Non mi pare così grave, c'è chi si è dimenticato di partire."
Mentre Perez stava imbambolato in pitlane, Colapinto gli è passato di fianco facendogli una pernacchia e si è appropriato della penultima piazza. A quel punto Perez si è accodato e forse sarebbe stato meglio tornarsene a casa dato che tutto ciò che ha fatto è stato, non inquadrato, superare Zhou, per poi ricomparire in pitlane dove ha cambiato ala anteriore e tornare in pista di nuovo ultimo.
Anche Verstappen non è che se la spassasse, ma quantomeno dopo essere precipitato nono alla partenza si è accodato ottavo alle spalle di Hulkenberg e lì è rimasto, dodici posizioni più avanti rispetto al compagno di squadra.
Davanti Norris ha dato DRS a Piastri perché si difendesse da Russell, ma i due non sono scappati quando ne hanno avuto la possibilità, per dare DRS a Russell in modo che potesse difendersi da Sainz che in qualità di pilota Ferrari avrebbe potuto puntare al terzo posto e quindi a un punto in più per il mondiale costruttori.
OP: "Ma non sarebbe più saggio scappare, dato che questo ha già provato più di una volta ad affiancarmi?"
LN: "Stai tranquillo, è tutto sotto controllo, il Vanz ha detto che la Mercedes ci aiuterà."
OP: "Ma ha anche detto nella stessa frase che Mercedes non vuole che un team che usa i loro motori vinca il mondiale costruttori."
LN: "Certo, non ha parlato di una VOCE nel paddock, ma di VOCI nel paddock, quindi ci voleva anche un contro-kompl8."
Nel frattempo più indietro c'è stato un duello ruota contro ruota tra Leclerc e Hamilton, che a quanto ho capito è stato trasformato in una polemica tra leclerchini e sainzini.
CS: "Scusate, ma io cosa c'entro? Sono qui che fisso le -L di Russell."
CL: "I miei tifosi dicono che se tu fossi qui, ci saremmo presi a ruotate e tu mi avresti messo nel muro. I tuoi tifosi affermano l'esatto contrario."
CS: "Se fosse successa una di queste due cose a caso, mezzo fanbase non avrebbe retto e si sarebbe estinto. Che triste fine per l'umanità."
LH: "Ma quale fine triste? È la selezione naturale, necessaria all'evoluzione della specie. Certo, dopo non avremmo più nessuno da chiamare 'best fan', ma dovremmo valutare sia i lati positivi sia quelli negativi. E credetemi, siamo tutti in una situazione positiva, perché stamattina ci siamo svegliati nei nostri corpi e non in quello di Perez. E se anche un giorno dovesse succederci, probabilmente nessuno di noi arriverebbe ultimo in quella circostanza."
Intanto i giri diminuivano e il fatto che si fosse generato un trenino come quello del duello finale tra i Rosbilton, senza che nessuno spingesse troppo, contribuiva a evitare il degrado delle gomme. Tutto lasciava pensare che Norris stesse per andarsi a prendere la vittoria e...
LN: "No, in palio per il vincitore c'è un ciuccio nuovo ed è giusto che lo ottenga Baby Papaya. Gli cedo la vittoria per ripagarlo del fatto che mi ha ceduto una sprint tempo fa."
OP: "Sul serio?"
LN: "Sì, vincerai tu."
OP: "No, intendevo dire, sul serio conservi memoria storica delle sprint?"
Norris non ha saputo rispondere. Si è fatto di lato e si è chiesto se davvero avesse appena finito di disputare una sprint. Dopo un paio d'ore era sicuro di no, che non ci fosse stata nessuna sprint, esattamente come tutti noi.
RISULTATO SPRINT: Piastri, Norris, Russell, Sainz, Leclerc, Hamilton, Hulkenberg, Verstappen, Gasly, Magnussen, Alonso, Bottas, Stroll, Ocon, Albon, Lawson, Tsunoda, Colapinto, Zhou, Perez.
Finita la sprint, le dirette erano ufficialmente terminate e non restava che attendere le 21,30 per vedere la differita della qualifica. Ho acceso la TV con cinque minuti di ritardo, pensando che fossero già iniziate le qualifiche. Invece no, c'era una clip con duelli a caso tra i Leclainz e le urla del nostro telecronista in sottofondo.
La sessione è stata abbastanza normale, perfino Perez si è ricordato di avere vettura con cui poteva passare il taglio della Q1 e magari anche della Q2, il tutto mentre il suo compagno di squadra andava ad appropriarsi della pole position. Anzi, no. Verstappino è stato accusato di un impeding nei confronti di Russell nel giro di rientro e si è procacciato una penalità... di una posizione in griglia?! Sorry what? Perché di tanto in tanto saltano fuori delle novità a cui non avevamo mai assistito in precedenza? E magari saltano fuori in maniera del tutto improvvisa? Fatto sta che il poleman è divenuto proprio Russell, mentre dietro alla controversa prima fila c'era il duo papaya.
GRIGLIA DI PARTENZA: Russell, Verstappen(1), Norris, Piastri, Leclerc, Hamilton, Sainz, Alonso, Perez, Magnussen, Gasly, Zhou, Bottas, Tsunoda, Stroll, Albon, Lawson, Hulkenberg, Colapinto, Ocon.
Alla partenza della gara, i piloti della top-ten hanno cercato di farsi notare, ma i piloti delle retrovie avevano altri piani. Un contatto tra Stroll e Albon ha portato a una serie di balletti, ma il meglio ce l'hanno riservato negli ultimi posti, con Hulkenberg che l'ha sbinnata addosso a Ocon scagliandolo contro Colapinto, rimediando una foratura mentre gli altri due erano costretti al ritiro.
Frattanto è intervenuto Bernd Maylander, dietro al quale si sono accodati Verstappen, Norris, Russell, Leclerc, Piastri e Sainz. Ebbene sì, Russell aveva perso due posizioni in compagnia di tutte le sue -L, ma c'era chi aveva problemi peggiori, tipo Hamilton che di posizioni ne aveva perse alcune, si trovava ottavo addirittura dietro a Perez e pendeva su di lui un'indagine per jump start di cui non si è più sentito parlare (in realtà ha scontato cinque secondi, ma durante la gara non ci ho fatto caso).
OP: "Ma il restart si avvicina e penso che supererò Leclerc stando in bilico su due ruote! Ma nessuno ci farà caso a parte il Vanz, perché Stroll e Lawson sono venuti a contatto."
Stroll è rimasto in gara giusto il tempo di scontare una penalità per il contatto iniziale, dopodiché si è ritirato ai box. Dopo tutto quel caos, la situazione è divenuta molto tranquilla: niente incidenti, niente cose strane, niente litigi a distanza tra piloti Ferrari, niente gomme che si degradavano in fretta...
Più avanti, Russell è stato il primo a passare dalle medium alle hard, ma la sosta è stata piuttosto lunga ed è uscito alle spalle di un terzetto di vetture più lente, dietro alle quali è rimasto. Davanti non si sono fermati, dato che chi era sulle hard stava a novanta.
Poi, ecco un colpo di scena: uno specchietto si è staccato a random dalla macchina di Albon. C'è stata bandiera gialla locale a lungo, poi la pista è stata ripulit-... ah no. Semplicemente è stata tolta la bandiera gialla, tanto era fuori traiettoria. Poi è passato Bottas. Dietro di lui, Piastri e Leclerc si accingevano a doppiarlo e, per rispetto delle bandiere blu, il boscaiolo errante si è spostato fuori traiettoria. Ha preso in pieno lo specchietto, ma senza riportare danni. Non si può dire lo stesso dello specchietto, che si è sfracellato in mille pezzi. Hamilton è passato sopra ai pezzi riportando una foratura e dovendo farsi un giro intero su tre ruote. Anche Sainz ha forato, ma la gomma gli si è afflosciata a poche curve dalla pitlane, quindi è arrivato ai box prima di Hamilton, che è tornato in pista penultimo davanti al solo Bottas.
È tornato Bernd Maylander, per tutto il tempo il Vanz si è lamentato perché entrambi i piloti Ferrari non si sono fermati una seconda volta per mettere le medium (cosa che poi ha ripetuto a intervalli regolari per tutto il resto della gara), la maggior parte dei piloti sono andati ai box e Russell ci è anche tornato, dopodiché i primi cinque erano Verstappen, Norris, Leclerc, Piastri e... Perez?!
Però niente, per una volta che aveva la possibilità di rimettersi in una posizione presentabile la macchina ha verosimilmente deciso di lasciarlo a piedi durante il restart. Nel frattempo ci siamo ritrovati con Hulkenberg fermo nella sabbia e una nuova safety car. Poi la gara è ripartita.
MV: "Dato che ieri mi sono lamentato di come Russell, insieme a tutte le sue -L, abbia raccontato ai commissari che sono un bambino kattivohhhh e dovevo essere penalizzato, oggi mi preme di fare lo stesso. Norris non ha rispettato le doppie bandiere gialle."
LN: "Cos'hai, gli occhi nel culo?"
MV: "Sì, e li uso per falsare il mondiale."
GR: "Ma aspetta, che cos'ha detto Verstappen di me?"
MV: "Per il momento a dire il vero ancora niente, ma l'Autrice(C) del commento ha deciso di fare un mashup di polemiche già esistenti e polemiche future. Dopo la gara intendo dire che sei un amico della FIA e che non provo rispetto per te."
GR: "Ringrazia che devo comportarmi da buon Lord inglese, altrimenti rivelerei in mondovisione quello che mi ha detto Seychelle sulle misure del tuo DRS. E comunque il tuo rispetto non mi interessa. Però non osare mai più dire che sono amico della FIA, altrimenti ti farò vedere come ci comportiamo noi Lord inglesi quando qualcuno offende il nostro nobile nome."
MV: "Cosa fate in queste circostanze?"
GR: "Cambiamo il testamento, invitiamo decine di persone a casa nostra per annunciare la novità e serviamo a qualcuno un tè con l'arsenico. Purtroppo tra gli invitati c'è sempre un detective dilettante, che ha gli elementi per smerdarci già a pagina 2, ma per esigenze di trama lo rivela soltanto a pagina 150."
MV: "Le tue chiacchiere mi distraggono. Mi pare che i commissari abbiano penalizzato Norris con uno stop and go di dieci secondi."
LN: "E mentre ero fermo, mi è stata messa davanti anche una tazza di tè che ho gentilmente rifiutato. Secondo me era corretto con l'arsenico."
MV: "Bere un tè con l'arsenico sarebbe esattamente la penalità più proporzionata per l'infrazione che hai commesso. Peccato che a Hamilton per speeding nella pitlane sia stato dato solo un drive through."
CL: "In tutto ciò io sono secondo, qualcuno ha qualcosa da dire?"
Vanz: "Sì, io, ovvero che dovevi passare alle medium e che doveva farlo anche Sainz, dato che non riesce a catturare la pantera rosa che ha davanti."
CS: "Non viene a nessuno il pensiero che, dopo avere girato su tre ruote, la macchina sia leggermente meno performante di prima?"
Vanz: "No, sulle gomme medium l'avresti passato sicuramente, anche a piedi trasportando le gomme dentro una carriola, sono stato chiaro? Sono io il telecronista e decido io, allo stesso modo in cui Mazzoni decideva che Gasly è amico di Ocon."
A proposito di Ocon, quando dopo la differita sono entrata su Xwitter, girava voce che fosse stato appiedato anzitempo. Effettivamente è così, ad Abu Dhabi ci sarà Jack Doohan.
Tornando a noi, Norris è risalito like a boss dall'ultima piazza fino alla zona punti, ottenendo il giro veloce nel frattempo e privando Bottas di un punto prezioso, forse l'ultimo della sua carriera. Però era comunque una giornata storica per il team dei maschi alfa, dato che Zhou ha chiuso ottavo, è stato eletto driver of the day e su Zuckenbook c'è perfino chi ha formulato teorie del kompl8 in proposito, al posto della più semplice "Sainz è rimasto dietro a Gasly di proposito, perché vuole aiutare i nemici di Leclerc".
CL: "Da quando Gasly sarebbe un mio nemico, anziché il mio amato consorte?"
CS: "Appunto."
CL: "E tu cosa vuoi? Chi ti ha chiesto qualcosa? Perché non vai a mettere le gomme medium?"
CS: "Ma mettile tu! E pensa che abbiamo ancora davanti una settimana interminabile, con gente che, siccome siamo a -19 nel mondiale costruttori, dice che possiamo fare doppietta e vincerlo. Però sono anche convinti che il mio scopo sia arrivare quindicesimo per fare notare che sei il migliore e che ce l'hai enormehhhh. Hai delle risposte ai loro dubbi esistenziali?"
CL: "Sì, rispondo gomme medium a tutto."
RISULTATO:
1. Max Verstappen/ Redbull
2. Charles Leclerc/ Ferrari
3. Oscar Piastri/ McLaren
4. George Russell/ Mercedes
5. Pierre Gasly/ Alpine
6. Carlos Sainz/ Ferrari
7. Fernando Alonso/ Aston Martin
8. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
9. Kevin Magnussen/ Haas
10. Lando Norris/ McLaren
11. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
12. Lewis Hamilton/ Mercedes
13. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
14. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
15. Alex Albon/ Williams
Rit. Nico Hulkenberg/ Haas
Rit. Sergio Perez/ Redbull
Rit. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Esteban Ocon/ Alpine
Rit. Franco Colapinto/ Williams
Venerdì nel tardo pomeriggio dovevano esserci le qualifiche spritz, che in teoria secondo quanto affermato inizialmente avrebbero dovuto fare parte delle dirette della TV dei povery, ma la TV dei povery ha pensato di trasmettere bene uno dei suoi soliti programmi. No, non cuochi: a partire da settembre, il canale trasmette anche commedie a tematica "innamoramenti a Natale negli States, bonus se a New York, doppio bonus se con la neve", che ovviamente hanno uno status privilegiato rispetto alle qualifiche spritz, poi andate in onda in differita di diciannove ore nel corso del sabato.
A tenere banco erano i 24 punti con cui McLaren conduceva su Ferrari il mondiale costruttori, argomento su cui sono state fatte tante riflessioni e sono sicura che anche Perez abbia avuto a disposizione molto tempo per rifletterci, dato che è uscito in SQ1. Alla fine della qualifica, i Norrisastri hanno finito 1/3 con in mezzo Russell e tutte le sue -L, cosa che ha provocato teorie del kompl8 nel paddock a proposito di una Mercedes intenzionata a sabotare mondiali costruttori altri. O meglio, il Vanz ha suggerito teorie del kompl8, affermando che la fonte non era lui stresso.
Una voce fuori campo di passaggio, frattanto, ha chiesto: "ma davvero a qualcuno, eccetto chi si porterà a casa i big money in questione, interessa qualcosa del mondiale costruttori?"
GRIGLIA SPRINT: Norris, Russell, Piastri, Sainz, Leclerc, Verstappen, Hamilton, Gasly, Hulkenberg, Lawson, Alonso, Albon, Bottas, Stroll, Magnussen, Tsunoda, Ocon, Zhou, dalla pitlane Perez(16), Colapinto(20).
La gara è partita con la regia che si perdeva tutto. Piastri ha superato Russell e le sue -L, Sainz ha rischiato di perdere il posteriore e orde di bimbiminchia hanno detto che era un kompl8 per favorire Hamilton contro Leclerc per VeNdEtTaH.
CS: "Qui qualcuno si è dimenticato che almeno Leclerc ha sempre guidato la sua macchina, Hamilton si sta per appropriare della mia."
Voce fuori campo: "Non mi pare così grave, c'è chi si è dimenticato di partire."
Mentre Perez stava imbambolato in pitlane, Colapinto gli è passato di fianco facendogli una pernacchia e si è appropriato della penultima piazza. A quel punto Perez si è accodato e forse sarebbe stato meglio tornarsene a casa dato che tutto ciò che ha fatto è stato, non inquadrato, superare Zhou, per poi ricomparire in pitlane dove ha cambiato ala anteriore e tornare in pista di nuovo ultimo.
Anche Verstappen non è che se la spassasse, ma quantomeno dopo essere precipitato nono alla partenza si è accodato ottavo alle spalle di Hulkenberg e lì è rimasto, dodici posizioni più avanti rispetto al compagno di squadra.
Davanti Norris ha dato DRS a Piastri perché si difendesse da Russell, ma i due non sono scappati quando ne hanno avuto la possibilità, per dare DRS a Russell in modo che potesse difendersi da Sainz che in qualità di pilota Ferrari avrebbe potuto puntare al terzo posto e quindi a un punto in più per il mondiale costruttori.
OP: "Ma non sarebbe più saggio scappare, dato che questo ha già provato più di una volta ad affiancarmi?"
LN: "Stai tranquillo, è tutto sotto controllo, il Vanz ha detto che la Mercedes ci aiuterà."
OP: "Ma ha anche detto nella stessa frase che Mercedes non vuole che un team che usa i loro motori vinca il mondiale costruttori."
LN: "Certo, non ha parlato di una VOCE nel paddock, ma di VOCI nel paddock, quindi ci voleva anche un contro-kompl8."
Nel frattempo più indietro c'è stato un duello ruota contro ruota tra Leclerc e Hamilton, che a quanto ho capito è stato trasformato in una polemica tra leclerchini e sainzini.
CS: "Scusate, ma io cosa c'entro? Sono qui che fisso le -L di Russell."
CL: "I miei tifosi dicono che se tu fossi qui, ci saremmo presi a ruotate e tu mi avresti messo nel muro. I tuoi tifosi affermano l'esatto contrario."
CS: "Se fosse successa una di queste due cose a caso, mezzo fanbase non avrebbe retto e si sarebbe estinto. Che triste fine per l'umanità."
LH: "Ma quale fine triste? È la selezione naturale, necessaria all'evoluzione della specie. Certo, dopo non avremmo più nessuno da chiamare 'best fan', ma dovremmo valutare sia i lati positivi sia quelli negativi. E credetemi, siamo tutti in una situazione positiva, perché stamattina ci siamo svegliati nei nostri corpi e non in quello di Perez. E se anche un giorno dovesse succederci, probabilmente nessuno di noi arriverebbe ultimo in quella circostanza."
Intanto i giri diminuivano e il fatto che si fosse generato un trenino come quello del duello finale tra i Rosbilton, senza che nessuno spingesse troppo, contribuiva a evitare il degrado delle gomme. Tutto lasciava pensare che Norris stesse per andarsi a prendere la vittoria e...
LN: "No, in palio per il vincitore c'è un ciuccio nuovo ed è giusto che lo ottenga Baby Papaya. Gli cedo la vittoria per ripagarlo del fatto che mi ha ceduto una sprint tempo fa."
OP: "Sul serio?"
LN: "Sì, vincerai tu."
OP: "No, intendevo dire, sul serio conservi memoria storica delle sprint?"
Norris non ha saputo rispondere. Si è fatto di lato e si è chiesto se davvero avesse appena finito di disputare una sprint. Dopo un paio d'ore era sicuro di no, che non ci fosse stata nessuna sprint, esattamente come tutti noi.
RISULTATO SPRINT: Piastri, Norris, Russell, Sainz, Leclerc, Hamilton, Hulkenberg, Verstappen, Gasly, Magnussen, Alonso, Bottas, Stroll, Ocon, Albon, Lawson, Tsunoda, Colapinto, Zhou, Perez.
Finita la sprint, le dirette erano ufficialmente terminate e non restava che attendere le 21,30 per vedere la differita della qualifica. Ho acceso la TV con cinque minuti di ritardo, pensando che fossero già iniziate le qualifiche. Invece no, c'era una clip con duelli a caso tra i Leclainz e le urla del nostro telecronista in sottofondo.
La sessione è stata abbastanza normale, perfino Perez si è ricordato di avere vettura con cui poteva passare il taglio della Q1 e magari anche della Q2, il tutto mentre il suo compagno di squadra andava ad appropriarsi della pole position. Anzi, no. Verstappino è stato accusato di un impeding nei confronti di Russell nel giro di rientro e si è procacciato una penalità... di una posizione in griglia?! Sorry what? Perché di tanto in tanto saltano fuori delle novità a cui non avevamo mai assistito in precedenza? E magari saltano fuori in maniera del tutto improvvisa? Fatto sta che il poleman è divenuto proprio Russell, mentre dietro alla controversa prima fila c'era il duo papaya.
GRIGLIA DI PARTENZA: Russell, Verstappen(1), Norris, Piastri, Leclerc, Hamilton, Sainz, Alonso, Perez, Magnussen, Gasly, Zhou, Bottas, Tsunoda, Stroll, Albon, Lawson, Hulkenberg, Colapinto, Ocon.
Alla partenza della gara, i piloti della top-ten hanno cercato di farsi notare, ma i piloti delle retrovie avevano altri piani. Un contatto tra Stroll e Albon ha portato a una serie di balletti, ma il meglio ce l'hanno riservato negli ultimi posti, con Hulkenberg che l'ha sbinnata addosso a Ocon scagliandolo contro Colapinto, rimediando una foratura mentre gli altri due erano costretti al ritiro.
Frattanto è intervenuto Bernd Maylander, dietro al quale si sono accodati Verstappen, Norris, Russell, Leclerc, Piastri e Sainz. Ebbene sì, Russell aveva perso due posizioni in compagnia di tutte le sue -L, ma c'era chi aveva problemi peggiori, tipo Hamilton che di posizioni ne aveva perse alcune, si trovava ottavo addirittura dietro a Perez e pendeva su di lui un'indagine per jump start di cui non si è più sentito parlare (in realtà ha scontato cinque secondi, ma durante la gara non ci ho fatto caso).
OP: "Ma il restart si avvicina e penso che supererò Leclerc stando in bilico su due ruote! Ma nessuno ci farà caso a parte il Vanz, perché Stroll e Lawson sono venuti a contatto."
Stroll è rimasto in gara giusto il tempo di scontare una penalità per il contatto iniziale, dopodiché si è ritirato ai box. Dopo tutto quel caos, la situazione è divenuta molto tranquilla: niente incidenti, niente cose strane, niente litigi a distanza tra piloti Ferrari, niente gomme che si degradavano in fretta...
Più avanti, Russell è stato il primo a passare dalle medium alle hard, ma la sosta è stata piuttosto lunga ed è uscito alle spalle di un terzetto di vetture più lente, dietro alle quali è rimasto. Davanti non si sono fermati, dato che chi era sulle hard stava a novanta.
Poi, ecco un colpo di scena: uno specchietto si è staccato a random dalla macchina di Albon. C'è stata bandiera gialla locale a lungo, poi la pista è stata ripulit-... ah no. Semplicemente è stata tolta la bandiera gialla, tanto era fuori traiettoria. Poi è passato Bottas. Dietro di lui, Piastri e Leclerc si accingevano a doppiarlo e, per rispetto delle bandiere blu, il boscaiolo errante si è spostato fuori traiettoria. Ha preso in pieno lo specchietto, ma senza riportare danni. Non si può dire lo stesso dello specchietto, che si è sfracellato in mille pezzi. Hamilton è passato sopra ai pezzi riportando una foratura e dovendo farsi un giro intero su tre ruote. Anche Sainz ha forato, ma la gomma gli si è afflosciata a poche curve dalla pitlane, quindi è arrivato ai box prima di Hamilton, che è tornato in pista penultimo davanti al solo Bottas.
È tornato Bernd Maylander, per tutto il tempo il Vanz si è lamentato perché entrambi i piloti Ferrari non si sono fermati una seconda volta per mettere le medium (cosa che poi ha ripetuto a intervalli regolari per tutto il resto della gara), la maggior parte dei piloti sono andati ai box e Russell ci è anche tornato, dopodiché i primi cinque erano Verstappen, Norris, Leclerc, Piastri e... Perez?!
Però niente, per una volta che aveva la possibilità di rimettersi in una posizione presentabile la macchina ha verosimilmente deciso di lasciarlo a piedi durante il restart. Nel frattempo ci siamo ritrovati con Hulkenberg fermo nella sabbia e una nuova safety car. Poi la gara è ripartita.
MV: "Dato che ieri mi sono lamentato di come Russell, insieme a tutte le sue -L, abbia raccontato ai commissari che sono un bambino kattivohhhh e dovevo essere penalizzato, oggi mi preme di fare lo stesso. Norris non ha rispettato le doppie bandiere gialle."
LN: "Cos'hai, gli occhi nel culo?"
MV: "Sì, e li uso per falsare il mondiale."
GR: "Ma aspetta, che cos'ha detto Verstappen di me?"
MV: "Per il momento a dire il vero ancora niente, ma l'Autrice(C) del commento ha deciso di fare un mashup di polemiche già esistenti e polemiche future. Dopo la gara intendo dire che sei un amico della FIA e che non provo rispetto per te."
GR: "Ringrazia che devo comportarmi da buon Lord inglese, altrimenti rivelerei in mondovisione quello che mi ha detto Seychelle sulle misure del tuo DRS. E comunque il tuo rispetto non mi interessa. Però non osare mai più dire che sono amico della FIA, altrimenti ti farò vedere come ci comportiamo noi Lord inglesi quando qualcuno offende il nostro nobile nome."
MV: "Cosa fate in queste circostanze?"
GR: "Cambiamo il testamento, invitiamo decine di persone a casa nostra per annunciare la novità e serviamo a qualcuno un tè con l'arsenico. Purtroppo tra gli invitati c'è sempre un detective dilettante, che ha gli elementi per smerdarci già a pagina 2, ma per esigenze di trama lo rivela soltanto a pagina 150."
MV: "Le tue chiacchiere mi distraggono. Mi pare che i commissari abbiano penalizzato Norris con uno stop and go di dieci secondi."
LN: "E mentre ero fermo, mi è stata messa davanti anche una tazza di tè che ho gentilmente rifiutato. Secondo me era corretto con l'arsenico."
MV: "Bere un tè con l'arsenico sarebbe esattamente la penalità più proporzionata per l'infrazione che hai commesso. Peccato che a Hamilton per speeding nella pitlane sia stato dato solo un drive through."
CL: "In tutto ciò io sono secondo, qualcuno ha qualcosa da dire?"
Vanz: "Sì, io, ovvero che dovevi passare alle medium e che doveva farlo anche Sainz, dato che non riesce a catturare la pantera rosa che ha davanti."
CS: "Non viene a nessuno il pensiero che, dopo avere girato su tre ruote, la macchina sia leggermente meno performante di prima?"
Vanz: "No, sulle gomme medium l'avresti passato sicuramente, anche a piedi trasportando le gomme dentro una carriola, sono stato chiaro? Sono io il telecronista e decido io, allo stesso modo in cui Mazzoni decideva che Gasly è amico di Ocon."
A proposito di Ocon, quando dopo la differita sono entrata su Xwitter, girava voce che fosse stato appiedato anzitempo. Effettivamente è così, ad Abu Dhabi ci sarà Jack Doohan.
Tornando a noi, Norris è risalito like a boss dall'ultima piazza fino alla zona punti, ottenendo il giro veloce nel frattempo e privando Bottas di un punto prezioso, forse l'ultimo della sua carriera. Però era comunque una giornata storica per il team dei maschi alfa, dato che Zhou ha chiuso ottavo, è stato eletto driver of the day e su Zuckenbook c'è perfino chi ha formulato teorie del kompl8 in proposito, al posto della più semplice "Sainz è rimasto dietro a Gasly di proposito, perché vuole aiutare i nemici di Leclerc".
CL: "Da quando Gasly sarebbe un mio nemico, anziché il mio amato consorte?"
CS: "Appunto."
CL: "E tu cosa vuoi? Chi ti ha chiesto qualcosa? Perché non vai a mettere le gomme medium?"
CS: "Ma mettile tu! E pensa che abbiamo ancora davanti una settimana interminabile, con gente che, siccome siamo a -19 nel mondiale costruttori, dice che possiamo fare doppietta e vincerlo. Però sono anche convinti che il mio scopo sia arrivare quindicesimo per fare notare che sei il migliore e che ce l'hai enormehhhh. Hai delle risposte ai loro dubbi esistenziali?"
CL: "Sì, rispondo gomme medium a tutto."
RISULTATO:
1. Max Verstappen/ Redbull
2. Charles Leclerc/ Ferrari
3. Oscar Piastri/ McLaren
4. George Russell/ Mercedes
5. Pierre Gasly/ Alpine
6. Carlos Sainz/ Ferrari
7. Fernando Alonso/ Aston Martin
8. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
9. Kevin Magnussen/ Haas
10. Lando Norris/ McLaren
11. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
12. Lewis Hamilton/ Mercedes
13. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
14. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
15. Alex Albon/ Williams
Rit. Nico Hulkenberg/ Haas
Rit. Sergio Perez/ Redbull
Rit. Lance Stroll/ Aston Martin
Rit. Esteban Ocon/ Alpine
Rit. Franco Colapinto/ Williams
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lunedì 2 dicembre 2024
Super Formula Light 2024: Syun Koide vince il titolo
Il campionato 2024 di Super Formula Light è stato composto da un totale di sei eventi (composti da tre gare ciascuno) ad Autopolis, Sportsland Sugo, Fuji, Okayama, Suzuka e Motegi, e ha visto la vittoria del titolo da parte di Syun Koide, precedendo Rikuto Kobayashi e Seita Nonaka. Proprio quest'ultimo appariva come il principale sfidante alla vigilia del round conclusivo, nel quale ha ottenuto tuttavia una sesta piazza come migliore risultato (ovvero un punto, dato che prendevano punti soltanto i primi sei). I primi cinque piloti della classifica sono gli unici che hanno ottenuto delle vittorie: otto per Koide, tre per Kobayashi, cinque per Nonaka, nonché una ciascuno per Jin Nakamura e per lo statunitense Kaylen Frederick. Quest'ultimo ha preceduto di pochi punti Rin Arakawa e Sota Arao e leggermente più distaccato Yuga Furutami, a precedere il part time Reimei Ito che ha conquistato un solo punto.
C'era anche una classe Master e i piloti della classe Master non sono mai riusciti ad andare a punti. Decimo in classifica il migliore classificato Nobuhiro Imada, anche se nella specifica classifica Master calcolata sul miglior risultato della sottocategoria, è stato battuto da Dragon. I due in classifica hanno battuto due non-Master part time, Tsubasa Iriyama e Togo
Suganami. Hanno completato la classifica altri due Master, Makoto Sujiwara e Yasuhiro Shimizu.
C'era anche una classe Master e i piloti della classe Master non sono mai riusciti ad andare a punti. Decimo in classifica il migliore classificato Nobuhiro Imada, anche se nella specifica classifica Master calcolata sul miglior risultato della sottocategoria, è stato battuto da Dragon. I due in classifica hanno battuto due non-Master part time, Tsubasa Iriyama e Togo
Suganami. Hanno completato la classifica altri due Master, Makoto Sujiwara e Yasuhiro Shimizu.
venerdì 29 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 11 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Questa settimana soltanto due capitoli, perché mi rendo conto che il weekend motoristico è sicuramente più focalizzante dei miei deliri "letterari".
Questo è il secondo capitolo settimanale (e anche l'ultimo del mese di novembre), dopodiché ci ritroviamo la prossima settimana.
giovedì 28 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 10 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Ben ritrovati, dopo qualche giorno, con la vostra long fiction preferita(?). Ringrazio ovviamente chi mi sta seguendo, anche se non ho idea se le view siano di effettivi lettori, di spambot o di gente che clicca per caso sul link e poi si dilegua.
Grazie a tutti, comunque. In particolare agli spambot, che mi danno l'illusione di avere un piccolo seguito!
mercoledì 27 novembre 2024
Sainz ha battuto Leclerc nella classifica da spogliatoio usando un righello contraffatto (il titolo è ironico, ma è meglio specificarlo perché vuoi mai che venga capita l'ironia)
Era da un po' che non mi lamentavo dei deliri del fanbase e credo che sia arrivato il momento, perché da un lato vedo gente che fa il countdown per la fine della stagione in attesa dello split tra due certi compagni di squadra, ma dall'altro ho l'impressione sempre meno vaga che non basterà la fine della stagione per mettere fine alle polemiche tra leclerchini e sainzini a cui la Formula 1 fa da contorno e ogni accadimento, sia esso reale o immaginario, darà vita a nuove polemiche, per non farsi mai mancare nulla. Il problema sarebbe facilmente arginabile, se si trattasse solo di gestire i bimbiminchia delle tifoserie, il punto è che siamo arrivati al livello in cui anche persone che dovrebbero essere superiori a certe retoriche le inseguono e le ripropongono in tutte le salse, senza un motivo ben precis-... ah no, il motivo c'è: si tratta di gente che si diletta a fare la personalità social, quindi che ha bisogno di like, condivisioni e magari anche contestatori, perché anche quelli aumentano le interazioni.
Ormai mi sono rassegnata, sui tifosi. Immagino il fanboy di Sainz come un buzzurro che dice assurdità mentre sta sdraiato sul divano a bere birra, a fare caciara finché ne ha voglia e ad assumere atteggiamenti in stile Answers Yahoo. Il fanboy di Leclerc, invece, me lo immagino come una sorta di k-popper del motorsport, convinto seriamente che il mondo ruoti intorno al proprio idolo e che, se la sua tifoseria ripete 24/7 che non è mai esistita la Formula 1 prima di Leclerc, ciò diventi realtà.
Però da chi si autoproclama giornalista, mentre in realtà è solo un blogger nel tempo libero, e si comporta come un analista di motorsport, mi aspetterei un atteggiamento sensato. Per dire, c'è qualcuno che riflette in modo serio sulla faccenda dei due Carli a Las Vegas? A un certo punto Leclerc si è messo a sbroccare alla radio contro Sainz che non rispettava gli ordini di scuderia e sono state prodotte decine di post e di articoli sul fatto che Sainz non abbia ceduto a Leclerc la posizione nello stint conclusivo della gara.
Generalmente tali ordini di scuderia comportano una ventina di minuti di trattative via radio. Nulla di tutto ciò è stato trasmesso e al momento non abbiamo alcuna prova che questa richiesta ci sia stata. Ci fosse qualcuno che l'abbia fatto notare, che si sia chiesto se effettivamente i due lati del box diano le stesse indicazioni ai piloti... Però chiedersi questo non trascina le folle, non permette di scrivere articoli sotto ai quali orde di bimbiminchia commentano con un "beliximohhhh kontinua!!!111!!!11!!"
Ne ho lette di tutti i colori. In questo specifico caso, povero cucciolo Leclerc, il compagno di squadra kattivohhhh gli fa i dispetti e la Ferrari, invece di smerdarlo pubblicamente, impone ai due piloti di mantenere un atteggiamento professionale. È davvero uno scandalo inaudito che i due non siano best friends forever, tutta colpa di Sainz che, istigato da Riccardo Adami, che è l'ex ingegnere di Vettel, ha deciso che il suo compito non è stendere il tappeto rosso al passaggio di Leclerc e di identificarsi con la squadra che l'ha messo a piedi, ma pensare alla propria gara, mentre Sainz padre paga il Vanz per tifare contro Leclerc durante le telecronache - se così fosse, credo potrebbe investire i propri soldi per qualcosa di più concreto.
A voi sembra normale tutto ciò? E che almeno una buona parte di questo venga scritto anche in quelli che dovrebbero essere articoli? A me no. Passi per la domenica pomeriggio, ma arrivati a mercoledì sarebbe anche ora di tornare alla realtà e di darsi un certo contegno, invece di auto-ridicolizzarsi in nome dei like. In più, già che ci sono, vorrei ricordare ai k-popper che il loro idolo - il povero cucciolo che pensa solo al bene della Ferrari - era quello che urlava e si indignava quando Vettel stava davanti a lui e, solo perché Sebastian era già caduto in disgrazia presso i tifosi, veniva incensato come il salvatore del mondo.
Forse vi stupirà, ma i piloti pensano a sé stessi, non al povero cuore spezzato dei tifosi degli avversari qualora portarsi a casa a malapena un podio li renda devastati.
Nessuno fa eccezione, mediamente, nemmeno il vostro idolo, e i ruoli di seconda guida vengono accettati dai diretti interessati se fanno comodo (e tendenzialmente fare la seconda guida in un top team dà maggiori garanzie che disputate le prequalifiche sulla Coloni o cercare di mettere una Eurobrun sulla griglia di partenza).
Appiedare un pilota a febbraio e poi pretendere che stenda tappeti rossi per altri mi sembra una prospettiva un po' troppo ottimista per trovare riscontri reali. Peraltro mi sfugge per quale motivo, con il titolo piloti già assegnati, un driver swap tra i due piloti perché anziché terzo e quarto arrivino quarto e terzo dovrebbe essere considerato necessario alla sopravvivenza del genere umano e non una polemica tra morti di fame.
Forse ce lo spiegheranno questi bimbiminchia che bevono ancora il latte con il biberon. Hanno ancora molte cose da imparare, sulla convivenza tra compagni di squadra e tra prime e seconde guide. Qualcuno riempia i loro biberon di Canberra milk!
Ormai mi sono rassegnata, sui tifosi. Immagino il fanboy di Sainz come un buzzurro che dice assurdità mentre sta sdraiato sul divano a bere birra, a fare caciara finché ne ha voglia e ad assumere atteggiamenti in stile Answers Yahoo. Il fanboy di Leclerc, invece, me lo immagino come una sorta di k-popper del motorsport, convinto seriamente che il mondo ruoti intorno al proprio idolo e che, se la sua tifoseria ripete 24/7 che non è mai esistita la Formula 1 prima di Leclerc, ciò diventi realtà.
Però da chi si autoproclama giornalista, mentre in realtà è solo un blogger nel tempo libero, e si comporta come un analista di motorsport, mi aspetterei un atteggiamento sensato. Per dire, c'è qualcuno che riflette in modo serio sulla faccenda dei due Carli a Las Vegas? A un certo punto Leclerc si è messo a sbroccare alla radio contro Sainz che non rispettava gli ordini di scuderia e sono state prodotte decine di post e di articoli sul fatto che Sainz non abbia ceduto a Leclerc la posizione nello stint conclusivo della gara.
Generalmente tali ordini di scuderia comportano una ventina di minuti di trattative via radio. Nulla di tutto ciò è stato trasmesso e al momento non abbiamo alcuna prova che questa richiesta ci sia stata. Ci fosse qualcuno che l'abbia fatto notare, che si sia chiesto se effettivamente i due lati del box diano le stesse indicazioni ai piloti... Però chiedersi questo non trascina le folle, non permette di scrivere articoli sotto ai quali orde di bimbiminchia commentano con un "beliximohhhh kontinua!!!111!!!11!!"
Ne ho lette di tutti i colori. In questo specifico caso, povero cucciolo Leclerc, il compagno di squadra kattivohhhh gli fa i dispetti e la Ferrari, invece di smerdarlo pubblicamente, impone ai due piloti di mantenere un atteggiamento professionale. È davvero uno scandalo inaudito che i due non siano best friends forever, tutta colpa di Sainz che, istigato da Riccardo Adami, che è l'ex ingegnere di Vettel, ha deciso che il suo compito non è stendere il tappeto rosso al passaggio di Leclerc e di identificarsi con la squadra che l'ha messo a piedi, ma pensare alla propria gara, mentre Sainz padre paga il Vanz per tifare contro Leclerc durante le telecronache - se così fosse, credo potrebbe investire i propri soldi per qualcosa di più concreto.
A voi sembra normale tutto ciò? E che almeno una buona parte di questo venga scritto anche in quelli che dovrebbero essere articoli? A me no. Passi per la domenica pomeriggio, ma arrivati a mercoledì sarebbe anche ora di tornare alla realtà e di darsi un certo contegno, invece di auto-ridicolizzarsi in nome dei like. In più, già che ci sono, vorrei ricordare ai k-popper che il loro idolo - il povero cucciolo che pensa solo al bene della Ferrari - era quello che urlava e si indignava quando Vettel stava davanti a lui e, solo perché Sebastian era già caduto in disgrazia presso i tifosi, veniva incensato come il salvatore del mondo.
Forse vi stupirà, ma i piloti pensano a sé stessi, non al povero cuore spezzato dei tifosi degli avversari qualora portarsi a casa a malapena un podio li renda devastati.
Nessuno fa eccezione, mediamente, nemmeno il vostro idolo, e i ruoli di seconda guida vengono accettati dai diretti interessati se fanno comodo (e tendenzialmente fare la seconda guida in un top team dà maggiori garanzie che disputate le prequalifiche sulla Coloni o cercare di mettere una Eurobrun sulla griglia di partenza).
Appiedare un pilota a febbraio e poi pretendere che stenda tappeti rossi per altri mi sembra una prospettiva un po' troppo ottimista per trovare riscontri reali. Peraltro mi sfugge per quale motivo, con il titolo piloti già assegnati, un driver swap tra i due piloti perché anziché terzo e quarto arrivino quarto e terzo dovrebbe essere considerato necessario alla sopravvivenza del genere umano e non una polemica tra morti di fame.
Forse ce lo spiegheranno questi bimbiminchia che bevono ancora il latte con il biberon. Hanno ancora molte cose da imparare, sulla convivenza tra compagni di squadra e tra prime e seconde guide. Qualcuno riempia i loro biberon di Canberra milk!
domenica 24 novembre 2024
Formula 1 2024: #22 Commento al Gran Premio di Las Vegas
23.11.2024 // SCAPPIAMO IN NEVADA BUTTANDOCI GIÙ DALL'AEREO (cit.)
Carissimi telespettatori superfucsia di ogni singola sessione di prove libere, benvenuti a Las Vegas, dove si corre di sabato sera come se fosse Jeddah, con un circuito che ne ricalca le carattetistiche, con due principali differenze, ovvero che a Jeddah correre di notte ha senso per questioni di temperatura, mentre a Las Vegas in questo periodo si rasenta lo zero termico, e che sul tracciato arabo c'è un'illuminazione esotica stile pasticceria a cielo aperto che si abbina al contesto, mentre a Las Vegas c'è la sfera sulla quale vengono proiettate cose ridicole e altre amenità, e come sfondo un'accozzaglia di luci colorate a caso. Unico punto di forza: con qualifiche e gara alle dieci di sera del venerdì e del sabato del Nevada, in Italia sono le sette di mattina del sabato e della domenica, quindi qualifiche e gara sono trasmesse sulla TV dei povery alle 14.00 in punto, ovvero all'ora aurea (a tale proposito vorrei scusarmi con la TV dei povery, in quanto non è vero, ho scoperto, che le qualifiche del GP del Brasile non sono mai state trasmesse come ho scritto nel mio precedente commento, ma semplicemente non hanno aggiornato la programmazione sul loro sito, quindi me le sono perse perché non era specificato da nessuna parte che sarebbero state trasmesse).
Le qualifiche sono iniziate con il Vanz che si lasciava andare a statistiche sulle edizioni del Caesars Palace. Non c'è da stupirsi, comunque: esistono teorie secondo cui la Williams avrebbe sabotato deliberatamente Carlos Reutemann, quindi era un'occasione ghiotta per menzionare un kompl8 vintage. Ha quindi ricordato l'ultima vittoria in carriera di Alan Jones, il podio di Bruno Giacomelli con l'Alfa Romeo e la prima vittoria in Formula 1 di Michele Alboreto l'anno seguente. Poi le vetture sono scese in pista per il Q1 e, nel caso di Perez, proprio solo per il Q1.
Voce fuori campo: "Date una Force India a questo ragazzo."
Il resto della qualifica è proseguito tranquillo fino al Q2, verso la fine della sessione, quando il Vanz ha osservato "grande giro per Colapinto", immagino guardando i parziali. Ma ecco che, NEL MOMENTO STESSO in cui il Vanz ha pronunciato quelle parole, Colapinto deve avere avuto un'apparizione di Mazzoni che pronunciava la frase "sentite come suonano le trombe, perché al comando c'è Ralf Schumacher". Diversamente da costui, che aveva soltanto una foratura, Colapinto è andato a schiantarsi devastando la macchina, cosa che aveva già fatto, per ben due volte, sul suolo brasiliano.
Io l'ho detto fin da subito, che eravamo di fronte semplicemente a un pilota che aveva avuto un buon esordio e non era necessario dipingerlo come il salvatore della patria, ma niente... le voci fuori campo ripetevano: "Colapinto è il nuovo Senna, e se non mi credete ve lo dimostro. Come potete vedere da questi scatti, Ayrton aveva i capelli scuri mossi né corti né lunghi, prendeva il sole in mutande e non si depilava il petto, tutte caratteristiche condivise con Colapinto, che deve essere la sua reincarnazione."
E la cosa più preoccupante è che le voci fuori campo suddette non me le sono inventata come siparietto per questo commento, ma su Facebook ci sono decine di post di questo tipo. Meglio passare oltre e soffermarsi sulla griglia di partenza, sulla quale Bottas è stato retrocesso per sostituzione di componenti del motore:
Russell - Sainz
Gasly!!!111!!111!!! - Leclerc
Verstappen - Norris
Tsunoda - Piastri
Hulkenberg - Hamilton
Ocon - Magnussen
Zhou - Lawson
Perez - Alonso
Albon - Stroll
Bottas(19°) - Pitlane Colapinto(14°)
Solo quando è iniziata la gara su TV8 mi sono resa conto che, se Verstappen fosse arrivato davanti a Norris, avrebbe vinto il mondiale già oggi. Non so che calcoli avessi fatto io, dato che per tre settimane ho creduto che non fosse così, a quanto pare sto perdendo colpi. Russell con tutte le sue -L ha mantenuto la prima posizione, mentre Leclerc si è portato in seconda posizione seguito da Sainz e da Gasly. Quest'ultimo ha inizialmente tenuto dietro Verstappen, ma poi l'abbiamo visto cadere nel dimenticatoio e ritirarsi per un problema di motore (stessa fine che avrebbe fatto anche Albon), ma è stato relativamente fortunato, dato che Ocon sarebbe rientrato ai box per una sosta senza trovare i meccanici.
C'è stato un sorpasso di Sainz su Leclerc, ho ringraziato che i sainzini e leclerchini si fossero per forza di cose già sfogati alle sette di mattina, le gomme medium hanno iniziato a degradarsi dopo quindici minuti di gara e sono iniziate le soste. Dato che i piloti importanti erano finiti nelle retrovie, hanno effettuato qualche sorpasso prima che anche i vari Bottas di turno si fermassero, il che ha fatto incrementare il numero di sorpassihhhh e la reputazione della gara. Non capisco questa mentalità secondo cui il GP di Las Vegas non può essere considerato un gran premio qualsiasi, ma deve essere per forza considerato il best grand prix evahhhh.
Il primo stint è stato breve e indolore, soprattutto per le Mercedes che hanno avuto meno degrado e recuperato parecchio terreno. Russell ha messo molte -L tra sé e gli inseguitori, Verstappen era davanti alle Ferrari, i Leclainz avevano Hamilton negli scarichi e a quel punto in casa Ferrari hanno sfoderato una performance da manuale: hanno fatto uno swap tra piloti due minuti prima di fermarsi ai box, con Hamilton negli scarichi. Poi quando Sainz stava per fermarsi ai box gli hanno detto di stare fuori perché non erano pronti.
LH: "Povero me, dove andrò a finire... va beh, dato che nei frattempo dopo la seconda sosta sono terzo, facciamo che vado a prendere Verstappen e mi porto secondo."
MV: "Kome ti permettihhhh???22??22??"
LH: "Ti ricordo che devi andare a prendere il tuo quarto titolo. Io invece mi metto a caccia delle -L."
Voce fuori campo: "Dovete ripensarci, voi che gli date del bollito."
LH: "Come se la voce fuori campo non mi avesse dato del bollito fino a ieri..."
Hamilton ha recuperato cinque o sei secondi a Russell, ma ce n'erano altri cinque o sei quindi ha dovuto rassegnarsi. Verstappen, nel frattempo, era terzo davanti a Sainz e Leclerc - Sainz aveva superato Leclerc dopo la seconda sosta, scatenando faide tra tifoserie che per fortuna mi sono persa dato che non sono entrata sui social fino alla fine della differita - ma poi l'hanno superato entrambi.
GR: "Sto per vincere la gara con tutte le mie -L! E sul podio potrò tirare le treccine a quel V3KkYaCç10 del mio compagno di squadra!"
LH: "E sul podio non ci sarà neanche Verstappino!!!111!!!11!! Come se fosse ancora un bambino e fosse arrivato il suo badtime."
I tre podium finishers sono stati scortati verso il podio a bordo di un'enorme automobile e in quella situazione Sainz indossava una cuffia.
LH: "Per caso Leclerc ti ha strappato i capelli?"
CS: "No, mi ha detto che lo farà il prossimo anno con te perché strapparti le treccine è più stylish."
LH: "Ma è vero che siete in polemica tra di voi come una coppia di sposini annoiati? Per caso avete organizzato un matrimonio lampo?"
CS: "No, io mi sposo solo con Norris, anche se questo comporta di diventare runner-up consorte."
A proposito, i Papaya Bros hanno concluso fuori dalla top-5 e abbastanza lontani dalla top-5 stessa, comunque erano sempre messi meglio di Perez, il quale in ogni caso ha superato le aspettative riuscendo a portare a casa ben un punto. La cosa più sorprendente, in ogni caso, è che, nonostante Sylverster Stallone abbia sventolato la bandiera a scacchi, non ci siano stati cappottamenti e vetture finite dentro dei laghi.
RISULTATO:
1. George Russell/ Mercedes
2. Lewis Hamilton/ Mercedes
3. Carlos Sainz/ Ferrari
4. Charles Leclerc/ Ferrari
5. Max Verstappen/ Redbull
6. Lando Norris/ McLaren
7. Oscar Piastri/ McLaren
8. Nico Hulkenberg/ Haas
9. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
10. Sergio Perez/ Redbull
11. Fernando Alonso/ Aston Martin
12. Kevin Magnussen/ Haas
13. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
14. Franco Colapinto/ Williams
15. Lance Stroll/ Aston Martin
16. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
17. Esteban Ocon/ Alpine
18. Valtteri Bottas/ Kick Sauber
Rit. Alex Albon/ Williams
Rit. Pierre Gasly/ Alpine
Carissimi telespettatori superfucsia di ogni singola sessione di prove libere, benvenuti a Las Vegas, dove si corre di sabato sera come se fosse Jeddah, con un circuito che ne ricalca le carattetistiche, con due principali differenze, ovvero che a Jeddah correre di notte ha senso per questioni di temperatura, mentre a Las Vegas in questo periodo si rasenta lo zero termico, e che sul tracciato arabo c'è un'illuminazione esotica stile pasticceria a cielo aperto che si abbina al contesto, mentre a Las Vegas c'è la sfera sulla quale vengono proiettate cose ridicole e altre amenità, e come sfondo un'accozzaglia di luci colorate a caso. Unico punto di forza: con qualifiche e gara alle dieci di sera del venerdì e del sabato del Nevada, in Italia sono le sette di mattina del sabato e della domenica, quindi qualifiche e gara sono trasmesse sulla TV dei povery alle 14.00 in punto, ovvero all'ora aurea (a tale proposito vorrei scusarmi con la TV dei povery, in quanto non è vero, ho scoperto, che le qualifiche del GP del Brasile non sono mai state trasmesse come ho scritto nel mio precedente commento, ma semplicemente non hanno aggiornato la programmazione sul loro sito, quindi me le sono perse perché non era specificato da nessuna parte che sarebbero state trasmesse).
Le qualifiche sono iniziate con il Vanz che si lasciava andare a statistiche sulle edizioni del Caesars Palace. Non c'è da stupirsi, comunque: esistono teorie secondo cui la Williams avrebbe sabotato deliberatamente Carlos Reutemann, quindi era un'occasione ghiotta per menzionare un kompl8 vintage. Ha quindi ricordato l'ultima vittoria in carriera di Alan Jones, il podio di Bruno Giacomelli con l'Alfa Romeo e la prima vittoria in Formula 1 di Michele Alboreto l'anno seguente. Poi le vetture sono scese in pista per il Q1 e, nel caso di Perez, proprio solo per il Q1.
Voce fuori campo: "Date una Force India a questo ragazzo."
Il resto della qualifica è proseguito tranquillo fino al Q2, verso la fine della sessione, quando il Vanz ha osservato "grande giro per Colapinto", immagino guardando i parziali. Ma ecco che, NEL MOMENTO STESSO in cui il Vanz ha pronunciato quelle parole, Colapinto deve avere avuto un'apparizione di Mazzoni che pronunciava la frase "sentite come suonano le trombe, perché al comando c'è Ralf Schumacher". Diversamente da costui, che aveva soltanto una foratura, Colapinto è andato a schiantarsi devastando la macchina, cosa che aveva già fatto, per ben due volte, sul suolo brasiliano.
Io l'ho detto fin da subito, che eravamo di fronte semplicemente a un pilota che aveva avuto un buon esordio e non era necessario dipingerlo come il salvatore della patria, ma niente... le voci fuori campo ripetevano: "Colapinto è il nuovo Senna, e se non mi credete ve lo dimostro. Come potete vedere da questi scatti, Ayrton aveva i capelli scuri mossi né corti né lunghi, prendeva il sole in mutande e non si depilava il petto, tutte caratteristiche condivise con Colapinto, che deve essere la sua reincarnazione."
E la cosa più preoccupante è che le voci fuori campo suddette non me le sono inventata come siparietto per questo commento, ma su Facebook ci sono decine di post di questo tipo. Meglio passare oltre e soffermarsi sulla griglia di partenza, sulla quale Bottas è stato retrocesso per sostituzione di componenti del motore:
Russell - Sainz
Gasly!!!111!!111!!! - Leclerc
Verstappen - Norris
Tsunoda - Piastri
Hulkenberg - Hamilton
Ocon - Magnussen
Zhou - Lawson
Perez - Alonso
Albon - Stroll
Bottas(19°) - Pitlane Colapinto(14°)
Solo quando è iniziata la gara su TV8 mi sono resa conto che, se Verstappen fosse arrivato davanti a Norris, avrebbe vinto il mondiale già oggi. Non so che calcoli avessi fatto io, dato che per tre settimane ho creduto che non fosse così, a quanto pare sto perdendo colpi. Russell con tutte le sue -L ha mantenuto la prima posizione, mentre Leclerc si è portato in seconda posizione seguito da Sainz e da Gasly. Quest'ultimo ha inizialmente tenuto dietro Verstappen, ma poi l'abbiamo visto cadere nel dimenticatoio e ritirarsi per un problema di motore (stessa fine che avrebbe fatto anche Albon), ma è stato relativamente fortunato, dato che Ocon sarebbe rientrato ai box per una sosta senza trovare i meccanici.
C'è stato un sorpasso di Sainz su Leclerc, ho ringraziato che i sainzini e leclerchini si fossero per forza di cose già sfogati alle sette di mattina, le gomme medium hanno iniziato a degradarsi dopo quindici minuti di gara e sono iniziate le soste. Dato che i piloti importanti erano finiti nelle retrovie, hanno effettuato qualche sorpasso prima che anche i vari Bottas di turno si fermassero, il che ha fatto incrementare il numero di sorpassihhhh e la reputazione della gara. Non capisco questa mentalità secondo cui il GP di Las Vegas non può essere considerato un gran premio qualsiasi, ma deve essere per forza considerato il best grand prix evahhhh.
Il primo stint è stato breve e indolore, soprattutto per le Mercedes che hanno avuto meno degrado e recuperato parecchio terreno. Russell ha messo molte -L tra sé e gli inseguitori, Verstappen era davanti alle Ferrari, i Leclainz avevano Hamilton negli scarichi e a quel punto in casa Ferrari hanno sfoderato una performance da manuale: hanno fatto uno swap tra piloti due minuti prima di fermarsi ai box, con Hamilton negli scarichi. Poi quando Sainz stava per fermarsi ai box gli hanno detto di stare fuori perché non erano pronti.
LH: "Povero me, dove andrò a finire... va beh, dato che nei frattempo dopo la seconda sosta sono terzo, facciamo che vado a prendere Verstappen e mi porto secondo."
MV: "Kome ti permettihhhh???22??22??"
LH: "Ti ricordo che devi andare a prendere il tuo quarto titolo. Io invece mi metto a caccia delle -L."
Voce fuori campo: "Dovete ripensarci, voi che gli date del bollito."
LH: "Come se la voce fuori campo non mi avesse dato del bollito fino a ieri..."
Hamilton ha recuperato cinque o sei secondi a Russell, ma ce n'erano altri cinque o sei quindi ha dovuto rassegnarsi. Verstappen, nel frattempo, era terzo davanti a Sainz e Leclerc - Sainz aveva superato Leclerc dopo la seconda sosta, scatenando faide tra tifoserie che per fortuna mi sono persa dato che non sono entrata sui social fino alla fine della differita - ma poi l'hanno superato entrambi.
GR: "Sto per vincere la gara con tutte le mie -L! E sul podio potrò tirare le treccine a quel V3KkYaCç10 del mio compagno di squadra!"
LH: "E sul podio non ci sarà neanche Verstappino!!!111!!!11!! Come se fosse ancora un bambino e fosse arrivato il suo badtime."
I tre podium finishers sono stati scortati verso il podio a bordo di un'enorme automobile e in quella situazione Sainz indossava una cuffia.
LH: "Per caso Leclerc ti ha strappato i capelli?"
CS: "No, mi ha detto che lo farà il prossimo anno con te perché strapparti le treccine è più stylish."
LH: "Ma è vero che siete in polemica tra di voi come una coppia di sposini annoiati? Per caso avete organizzato un matrimonio lampo?"
CS: "No, io mi sposo solo con Norris, anche se questo comporta di diventare runner-up consorte."
A proposito, i Papaya Bros hanno concluso fuori dalla top-5 e abbastanza lontani dalla top-5 stessa, comunque erano sempre messi meglio di Perez, il quale in ogni caso ha superato le aspettative riuscendo a portare a casa ben un punto. La cosa più sorprendente, in ogni caso, è che, nonostante Sylverster Stallone abbia sventolato la bandiera a scacchi, non ci siano stati cappottamenti e vetture finite dentro dei laghi.
RISULTATO:
1. George Russell/ Mercedes
2. Lewis Hamilton/ Mercedes
3. Carlos Sainz/ Ferrari
4. Charles Leclerc/ Ferrari
5. Max Verstappen/ Redbull
6. Lando Norris/ McLaren
7. Oscar Piastri/ McLaren
8. Nico Hulkenberg/ Haas
9. Yuki Tsunoda/ Visa Cash App RB
10. Sergio Perez/ Redbull
11. Fernando Alonso/ Aston Martin
12. Kevin Magnussen/ Haas
13. Zhou Guanyu/ Kick Sauber
14. Franco Colapinto/ Williams
15. Lance Stroll/ Aston Martin
16. Liam Lawson/ Visa Cash App RB
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F1 stagione 2024,
GP Las Vegas
venerdì 22 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 9 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Buongiorno! Siamo ormai nel pieno del weekend, quando vi propongo quello che sarà l'ultimo capitolo della settimana, nonché il giro di boa di questa long fiction.
Buona lettura!
giovedì 21 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 8 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Andiamo avanti con il successivo capitolo e con un po' di giorni nostri alternati a un flashback.
Buona lettura!
martedì 19 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 7 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Buongiorno! Questo fine settimana ritornerà la Formula 1, proprio con il GP di Las Vegas che, per qualche verso, dà il titolo a questa long fiction, in cui sventuratamente per noi ce ne siamo dovuti sorbire un'edizione addirittura mai disputata nella nostra realtà!
In attesa del fine settimana, vi propongo un nuovo capitolo.
lunedì 18 novembre 2024
Formula 4 indiana 2024: Aqil Alibhai vince il titolo
Nel weekend appena passato è terminato il campionato indiano di Formula 4, con la vittoria del titolo da parte del sudafricano Aquil Alibhai, che ha vinto oltre i due terzi delle gare disputate, sei su un totale di quindici, ripartite in tre eventi, disputati tra Madras, Chennai e Kari a partire dalla fine di agosto. Alibhai è anche andato a podio in quasi tutte le gare, con le eccezioni di un sesto posto e di un DNS. Ha comunque preceduto di pochi punti, 282 vs 260, il diretto inseguitore, l'indiano Ruhaan Alva, che ha completato la stagione mai oltre la top-5, con tre vittorie e altri nove piazzamenti a podio.
Il terzo e il quarto posto in classifica se lo sono aggiudicati altri due indiani, Jaden Pariat, che ha disputato i primi quattro eventi conquistando in corso d'opera due vittorie, e Divy Nandan, che invece non ha mai avuto questo onore. Nonostante la presenza di un certo numero di piloti full time o che hanno comunque disputato buona parte della stagione (non è che ci fosse una griglia così abbondante, ma in ogni caso una quindicina di vetture c'erano sempre), il quinto posto in classifica è andato all'australiano Hugh Barter, che ha disputato solamente i primi due eventi stagionali, ma vincendo ben tre volte. Ha preceduto il connazionale Isaac Demellweek e l'indiano Veer Sheht, i quali hanno preso parte solo ai primi quattro eventi. Sheht ha anche conquistato una vittoria nel corso della stagione ed è il pilota meno "altolocato" tra quelli che hanno visto la luce del gradino più alto del podio. Dietro di lui l'indiano Abhay Mohan e il canadese Hady-Noah Mimassi, quest'ultimo partecipante solo ai due eventi conclusivi, sono gli unici altri piloti (così come i non vincitori già citati in precedenza) ad essere saliti sui gradini più bassi del podio.
Curiosità: tre ragazze hanno disputato alcuni eventi della stagione, una di queste è Alba Hurup Larsen, che ha vinto l'edizione 2023 di Rising Stars e ha esordito al volante di una monoposto nei primi due eventi della stagione, ottenendo come miglior risultato un sesto posto. Anche Esmee Kosterman sembra avere esordito sulle monoposto in questa stagione, disputando un solo evento e ottenendo come miglior risultato una nona posizione. Negli stessi eventi di Larsen ha gareggiato anche una nostra vecchia conoscenza, Mira Erda - miglior risultato un decimo posto - che nel 2019 prese parte alle selezioni della W Series, senza ottenere un ingaggio.
domenica 17 novembre 2024
GP Macao 2024: vittoria per Ugo Ugochukwu, pilota junior McLaren, statunitense di nascita, di origini italiane e nigeriane
In questo fine settimana si è svolto il Gran Premio di Macao di Formula 3, per la prima volta nella storia con le vetture di Formula Regional. C'è chi ha parlato di downgrade, dato che negli ultimi anni si era svolto con vetture di Formula 3 internazionale (ovvero quella che un tempo era la GP3), ma ci terrei a ricordare che la Formula Regional altro non è che una sorta di versione contemporanea della Formula 3 Europea che ha gareggiato a Macao fino al 2018 e che, esattamente come succedeva a quei tempi, gareggiano a Macao piloti che progrediranno verso la Formula 3/ Formula 2, ai tempi note come GP3 e GP2. Doveva esserci, come categoria open wheel di contorno, anche la Formula 4 cinese (che invece costituiva il main-event in epoca covid), ma in realtà ciò non è mai accaduto. Le uniche monoposto presenti a Macao erano le Formula Regional e, come da tradizione, erano l'ultima gara della domenica pomeriggio (le 8.30 in Italia), dopo tutte le altre categorie. Prima, però, c'erano qualifiche e qualifying race, che si è svolta sabato alla stessa ora.
La pole position se l'è aggiudicata il pilota Ugo Ugochukwu (R-ace GP), pilota della McLaren Academy che dopo avere vinto in vari campionati di Formula 4, nel 2024 ha gareggiato in Formula Regional by Alpine chiudendo undicesimo in classifica piloti, con una vittoria nell'ultimo evento della stagione. Pare che per il 2025 passerà alla Formula 3 internazionale.
Pilota statunitense, ho scoperto essere di origini italiane da parte di padre, lo stilista Luca Orlandi con un passato nel motorsport (pare che nel 2012 abbia anche testato una indycar) e nigeriane da parte di madre, la modella Oluchi Onweagba, dalla quale sembra avere ereditato la statura molto elevata, cosa che potrebbe non essere ottimale per un pilota.
Ho cercato di scoprire da dove salti fuori il cognome Ugochukwu dato che i genitori si chiamano in modo diverso, ma tutto ciò che ho scoperto è che il nome completo è Ugo Ugochukwu Orlandi e un utente di Xwitter ha ipotizzato che Ugochukwu sia un middle name (e che, di conseguenza, sia un caso simile a quello della Figueiredo che gareggiava negli States come Ana Beatriz).
Alle spalle di Ugochukwu si sono qualificati Oliver Goethe (MP Motorsport), Noel Leon (Pinnacle Motorsport), Enzo Deligny (R-ace GP), Mari Boya (Pinnacle Motorsport), Cooper Webster (Evans GP), Freddie Slater (Theodore/Prema), Theophile Nael (Sainteloc Racing), Evan Giltaire (ART Grand Prix) e Matteo De Palo (PHM Racing) a completare i primi dieci per la griglia della qualifying race.
A seguire c'erano Rashid Ad Dhaheri (PHM Racing), Jin Nakamura (TOM's Formula), Mattia Colnaghi (MP Motorsport), James Wharton (ART Grand Prix), Dino Beganovic (Theodore/Prema), Valerio Rinicella (MP Motorsport), Alexander Abkhazava (Sainteloc Racing), Alex Dunne (Theodore/Prema), Sota Ogawa (TGM Grand Prix), Tuukka Taaponen (R-ace GP), Tiago Rodrigues (Evans GP), Liu Ruiqi (PHM Racing), Rikuto Kobayashi (TOM's Formula), Jett Bowling (Kiwi Motorsport), Rintaro Sato (TGM Grand Prix), Kai Daryanani (Evans GP) e Kanato Le (ART Grand Prix).
Piccola curiosità: Rintaro Sato è il figlio di una nostra vecchia conoscenza, Takuma definito come un pilota skarsohhhh e inconcludente da un po' di fenomeni su Zuckenbook. A questo proposito vorrei ricordare che Takuma Sato ha vinto due volte la Cinquecento Miglia di Indianapolis, nel 2017 e nel 2020.
La qualifying race prevedeva dieci giri, preceduti da un formation lap nel quale Boya è rimasto fermo, poi ha superato vetture a random, prima di andare a rintanarsi in pitlane da dove è partito. La sua manovra gli sarebbe costata la bandiera nera e, di conseguenza, l'ultima piazza in griglia nella main race, più indietro anche di Ogawa e Taponen che ci hanno salutati subito al via, andando entrambi a sbattere contro le barriere alla partenza.
In sintesi, subito bandiere gialle e poi la safety car, con Ugochukwu stabilmente in testa e destinato a rimanerci quando la safety car si è tolta di torno. Sarebbe comunque rientrata molto presto a causa di un incidente di Colnaghi, per poi avere la gara redflaggata perché ha iniziato a piovere. Erano stati completati sette giri e per qualche motivo si è deciso di fare il restart, una ventina di minuti dopo, dietro safety car... la quale è rimasta fino alla bandiera a scacchi, sotto la quale sono passati in successione Ugochukwu, Goethe, Leon, Slater, Deligny, De Palo, Wharton, Al Dhaheri, Giltaire, Beganovic, Nael, Dunne, Nakamura, Rinicella, Webster, Sato, Rodrigues, Bowling, Le, Daryanani, Kobayashi, Riuqi e Alkhazava.
La gara della domenica prevedeva quindici giri ed è iniziata dietro safety car, perché era piovuto in precedenza e c'erano zone bagnate sul tracciato, griglia compresa. Non c'è stato quindi il formation lap e, al termine del primo giro, la safety car si è levata di torno, in modo che potessero esserci quattordici giri di pura azione, senza ulteriori interruzion-... wait, wait, wait, potrebbe essere un'ambizione troppo altisonante su un circuito così stretto e una mandria di ragazzini scatenati, una parte dei quali destinata a cambiare mestiere, al volante di ventisette monoposto.
Eppure tutto sembrava finare liscio, Ugochukwu allungava nei confronti dei diretti inseguitori... e niente, dietro qualcuno aveva altri progetti, tipo un'ammucchiata di grande classe alla Lisboa. Non è inconsueto che in quella curva qualcuno sbatta e altri, colti di sorpresa, gli finiscano addosso. Succede anche ai migliori... e dico in senso letterale, perché vent'anni fa, nel 2004, contro quelle barriere ci finì Nico Rosberg, giusto per vedersi piombare addosso Lewis Hamilton. Rosbilton vibes. <3 Quelli, però, almeno erano solo due, il che non è esattamente quanto successo stamattina.
Fuori Wharton, Giltaire, Sato, Rodrigues, Bowling, Le e Daryanani, mentre Kobayashi è riuscito a ripartire. La gara è stata redflaggata e anche oggi si è capito che sarebbe stata una lunga mattinata! Tra una cosa e l'altra, tre giri risultavano completati quando le vetture sono rientrate in pitlane, con dodici giri ancora da percorrere, oltre venti minuti più tardi.
La ripartenza è avvenuta dietro safety car e, quando questa è uscita di scena, è rientrata subito dopo a causa di un incidente di Ruiqi. E successivamente ce n'è stata un'altra per un incidente di Owasa, con tanto di due giri ancora da completare quando la vettura di sicurezza è rientrata in pitlane.
Tra un restart e l'altro, Ugochukwu nel frattempo non aveva avuto nessuno che insidiasse la sua leadership e nulla lasciava pensare che ciò avvenisse nel finale, con Goethe a lieve distanza e dietro Leon e Slater a lottare per il gradino più basso del podio. Al restart, ancora una volta Ugochukwu ha mantenuto senza problemi la testa della gara, mentre Nakamura è andato a sbattere, ma la gara per il momento è proseguita, tanto che quando è iniziata l'ultima tornata c'è stato anche un ulteriore incidente, di Colnaghi, senza nulla che andasse oltre la bandiera gialla locale.
La gara è stata tuttavia neutralizzata, e definitivamente, quando Slater, arrivando lungo dopo un attacco su Leon, ha sbattuto contro le barriere della Lisboa. Con il risultato congelato, Ugochukwu ha vinto davanti a Goethe e Leon, con la top-ten completata da Deligny, De Palo, Al Dhaheri, Webster, Dunne, Boya e Beganovic. Hanno completato la gara nelle posiziono retrostanti Abkhazava, Taponen, Rinicella, Nael e Kobayashi.
Main race, pre-gara |
La pole position se l'è aggiudicata il pilota Ugo Ugochukwu (R-ace GP), pilota della McLaren Academy che dopo avere vinto in vari campionati di Formula 4, nel 2024 ha gareggiato in Formula Regional by Alpine chiudendo undicesimo in classifica piloti, con una vittoria nell'ultimo evento della stagione. Pare che per il 2025 passerà alla Formula 3 internazionale.
Pilota statunitense, ho scoperto essere di origini italiane da parte di padre, lo stilista Luca Orlandi con un passato nel motorsport (pare che nel 2012 abbia anche testato una indycar) e nigeriane da parte di madre, la modella Oluchi Onweagba, dalla quale sembra avere ereditato la statura molto elevata, cosa che potrebbe non essere ottimale per un pilota.
Ho cercato di scoprire da dove salti fuori il cognome Ugochukwu dato che i genitori si chiamano in modo diverso, ma tutto ciò che ho scoperto è che il nome completo è Ugo Ugochukwu Orlandi e un utente di Xwitter ha ipotizzato che Ugochukwu sia un middle name (e che, di conseguenza, sia un caso simile a quello della Figueiredo che gareggiava negli States come Ana Beatriz).
Alle spalle di Ugochukwu si sono qualificati Oliver Goethe (MP Motorsport), Noel Leon (Pinnacle Motorsport), Enzo Deligny (R-ace GP), Mari Boya (Pinnacle Motorsport), Cooper Webster (Evans GP), Freddie Slater (Theodore/Prema), Theophile Nael (Sainteloc Racing), Evan Giltaire (ART Grand Prix) e Matteo De Palo (PHM Racing) a completare i primi dieci per la griglia della qualifying race.
A seguire c'erano Rashid Ad Dhaheri (PHM Racing), Jin Nakamura (TOM's Formula), Mattia Colnaghi (MP Motorsport), James Wharton (ART Grand Prix), Dino Beganovic (Theodore/Prema), Valerio Rinicella (MP Motorsport), Alexander Abkhazava (Sainteloc Racing), Alex Dunne (Theodore/Prema), Sota Ogawa (TGM Grand Prix), Tuukka Taaponen (R-ace GP), Tiago Rodrigues (Evans GP), Liu Ruiqi (PHM Racing), Rikuto Kobayashi (TOM's Formula), Jett Bowling (Kiwi Motorsport), Rintaro Sato (TGM Grand Prix), Kai Daryanani (Evans GP) e Kanato Le (ART Grand Prix).
Piccola curiosità: Rintaro Sato è il figlio di una nostra vecchia conoscenza, Takuma definito come un pilota skarsohhhh e inconcludente da un po' di fenomeni su Zuckenbook. A questo proposito vorrei ricordare che Takuma Sato ha vinto due volte la Cinquecento Miglia di Indianapolis, nel 2017 e nel 2020.
La qualifying race prevedeva dieci giri, preceduti da un formation lap nel quale Boya è rimasto fermo, poi ha superato vetture a random, prima di andare a rintanarsi in pitlane da dove è partito. La sua manovra gli sarebbe costata la bandiera nera e, di conseguenza, l'ultima piazza in griglia nella main race, più indietro anche di Ogawa e Taponen che ci hanno salutati subito al via, andando entrambi a sbattere contro le barriere alla partenza.
In sintesi, subito bandiere gialle e poi la safety car, con Ugochukwu stabilmente in testa e destinato a rimanerci quando la safety car si è tolta di torno. Sarebbe comunque rientrata molto presto a causa di un incidente di Colnaghi, per poi avere la gara redflaggata perché ha iniziato a piovere. Erano stati completati sette giri e per qualche motivo si è deciso di fare il restart, una ventina di minuti dopo, dietro safety car... la quale è rimasta fino alla bandiera a scacchi, sotto la quale sono passati in successione Ugochukwu, Goethe, Leon, Slater, Deligny, De Palo, Wharton, Al Dhaheri, Giltaire, Beganovic, Nael, Dunne, Nakamura, Rinicella, Webster, Sato, Rodrigues, Bowling, Le, Daryanani, Kobayashi, Riuqi e Alkhazava.
La gara della domenica prevedeva quindici giri ed è iniziata dietro safety car, perché era piovuto in precedenza e c'erano zone bagnate sul tracciato, griglia compresa. Non c'è stato quindi il formation lap e, al termine del primo giro, la safety car si è levata di torno, in modo che potessero esserci quattordici giri di pura azione, senza ulteriori interruzion-... wait, wait, wait, potrebbe essere un'ambizione troppo altisonante su un circuito così stretto e una mandria di ragazzini scatenati, una parte dei quali destinata a cambiare mestiere, al volante di ventisette monoposto.
Eppure tutto sembrava finare liscio, Ugochukwu allungava nei confronti dei diretti inseguitori... e niente, dietro qualcuno aveva altri progetti, tipo un'ammucchiata di grande classe alla Lisboa. Non è inconsueto che in quella curva qualcuno sbatta e altri, colti di sorpresa, gli finiscano addosso. Succede anche ai migliori... e dico in senso letterale, perché vent'anni fa, nel 2004, contro quelle barriere ci finì Nico Rosberg, giusto per vedersi piombare addosso Lewis Hamilton. Rosbilton vibes. <3 Quelli, però, almeno erano solo due, il che non è esattamente quanto successo stamattina.
Fuori Wharton, Giltaire, Sato, Rodrigues, Bowling, Le e Daryanani, mentre Kobayashi è riuscito a ripartire. La gara è stata redflaggata e anche oggi si è capito che sarebbe stata una lunga mattinata! Tra una cosa e l'altra, tre giri risultavano completati quando le vetture sono rientrate in pitlane, con dodici giri ancora da percorrere, oltre venti minuti più tardi.
La ripartenza è avvenuta dietro safety car e, quando questa è uscita di scena, è rientrata subito dopo a causa di un incidente di Ruiqi. E successivamente ce n'è stata un'altra per un incidente di Owasa, con tanto di due giri ancora da completare quando la vettura di sicurezza è rientrata in pitlane.
Tra un restart e l'altro, Ugochukwu nel frattempo non aveva avuto nessuno che insidiasse la sua leadership e nulla lasciava pensare che ciò avvenisse nel finale, con Goethe a lieve distanza e dietro Leon e Slater a lottare per il gradino più basso del podio. Al restart, ancora una volta Ugochukwu ha mantenuto senza problemi la testa della gara, mentre Nakamura è andato a sbattere, ma la gara per il momento è proseguita, tanto che quando è iniziata l'ultima tornata c'è stato anche un ulteriore incidente, di Colnaghi, senza nulla che andasse oltre la bandiera gialla locale.
La gara è stata tuttavia neutralizzata, e definitivamente, quando Slater, arrivando lungo dopo un attacco su Leon, ha sbattuto contro le barriere della Lisboa. Con il risultato congelato, Ugochukwu ha vinto davanti a Goethe e Leon, con la top-ten completata da Deligny, De Palo, Al Dhaheri, Webster, Dunne, Boya e Beganovic. Hanno completato la gara nelle posiziono retrostanti Abkhazava, Taponen, Rinicella, Nael e Kobayashi.
sabato 16 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 6 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Carissimi lettori, oggi finalmente ne scopriamo un po' di più sul passato di Tina, con qualche flashback relativo alle sue vicende passate, che mi auguro possano coinvolgervi.
Buona lettura! *-*
venerdì 15 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 5 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Yaaaayyyyy! Ben ritrovati a tutti, andiamo avanti con il capitolo 5.
Ringrazio ancora una volta chi mi sta seguendo e, se avrete pazienza, in questo capitolo scoprirete qualcosa di più sul passato di Tina Menezes. Non tanto di più, ma mancano ancora parecchi capitoli e non potevo rivelare tutto adesso!
Ringrazio ancora una volta chi mi sta seguendo e, se avrete pazienza, in questo capitolo scoprirete qualcosa di più sul passato di Tina Menezes. Non tanto di più, ma mancano ancora parecchi capitoli e non potevo rivelare tutto adesso!
mercoledì 13 novembre 2024
MISS VEGAS - Capitolo 4 // Long fiction ambientata in un AU motoristico
Siamo arrivati al quarto capitolo, nel quale faranno la propria comparsa personaggi che già si erano visti in "Il Sussurro della Farfalla", ribadisco tuttavia che questa è una vicenda indipendente, quindi siamo in una botte di ferro. :-PPP
Buona lettura! *____*
martedì 12 novembre 2024
Formula 4 Spagnola e Eurocup 3 2024: sintesi dei campionati
Il campionato di Formula 4 spagnola e quello di Eurocup 3 hanno condiviso una parte del loro calendario, terminando entrambi nello scorso fine settimana. Nel caso della F4, la stagione prevedeva sette eventi, di cui cinque in Spagna e, nella prima parte della stagione, uno in Portogallo e uno in Francia. L'Eurocup 3, invece, prevedeva in totale nove eventi, di cui quello inaugurale non championship. Anche se buona parte della stagione si è svolta in Spagna, un maggior numero di eventi si sono svolti in altri paesi, quali Belgio, Austria, Portogallo, Francia e Olanda.
La Formula 4, con una griglia di 30+ vetture, aveva il tradizionale format con tre gare per ciascun evento, per un totale di ventuno. Sei sono state vinte dal pilota italiano Mattia Colnaghi, poi vincitore del titolo battendo Keanu Al Azhari, salito sul gradino più alto del podio in quattro circostanze.
Le gare restanti sono state vinte dai piloti classificati nelle prime otto posizioni, a eccezione di uno: rispettivamente tre e quattro per il terzo Maciej Gladysz e il quarto Juan Cota, una per il quinto classificato Ernesto Rivera, nessuna per James Egozi che ha chiuso sesto, una vittoria per il settimo Thomas Strauven e infine due per l'ottavo classificato Lucas Fluxa.
Ci sono state alcune presenze femminili, in primis quella di Lia Block che ha disputato alcuni eventi, ottenendo come miglior risultato in gara un diciassettesimo posto. Oltre a lei ha preso parte a due eventi Nerea Martì, ventiduesima come migliore risultato. Ha disputato due eventi come guest driver, inoltre, Joanne Ciconte, che ha all'attivo come miglior piazzamento un ventesimo posto.
La stagione di Eurocup 3 aveva una griglia di 20+ vetture e ha visto la vittoria del campionato da parte di Javier Sagrera, anche se ho letto la notizia di un ricorso che potrebbe portare il titolo a Christian Ho, secondo classificato nella graduatoria generale.
Dopo le due gare non championship vinte dall'italiano Valerio Rinicella, che non ha disputato che quel singolo evento, hanno vinto rispettivamente quattro e cinque gare, sulle sedici disputate in totale, mentre ha vinto tre gare Bruno Del Pino, il loro inseguitore.
Hanno ottenuto una vittoria ciascuno anche i piloti che hanno chiuso la top-5, Owen Tangavelou ed Emerson Fittipaldi Jr (figlio di Emmo), quest'ultimo tra le polemiche per avere apparentemente spinto fuori Ho. Il ricorso per assenza di penalità nei suoi confronti è proprio ciò che cambierebbe le sorti di Ho in classifica piloti.
Alexander Abkhazava e Jesse Carrasquedo Jr sono gli unici altri due piloti che hanno conquistato una vittoria nel corso del campionato.
Purtroppo nemmeno qui si segnalano grandi exploit femminili: l'unica ragazza era Emely De Heus che ha gareggiato part-time ottenendo come migliore risultato un tredicesimo posto.
La Formula 4, con una griglia di 30+ vetture, aveva il tradizionale format con tre gare per ciascun evento, per un totale di ventuno. Sei sono state vinte dal pilota italiano Mattia Colnaghi, poi vincitore del titolo battendo Keanu Al Azhari, salito sul gradino più alto del podio in quattro circostanze.
Le gare restanti sono state vinte dai piloti classificati nelle prime otto posizioni, a eccezione di uno: rispettivamente tre e quattro per il terzo Maciej Gladysz e il quarto Juan Cota, una per il quinto classificato Ernesto Rivera, nessuna per James Egozi che ha chiuso sesto, una vittoria per il settimo Thomas Strauven e infine due per l'ottavo classificato Lucas Fluxa.
Ci sono state alcune presenze femminili, in primis quella di Lia Block che ha disputato alcuni eventi, ottenendo come miglior risultato in gara un diciassettesimo posto. Oltre a lei ha preso parte a due eventi Nerea Martì, ventiduesima come migliore risultato. Ha disputato due eventi come guest driver, inoltre, Joanne Ciconte, che ha all'attivo come miglior piazzamento un ventesimo posto.
La stagione di Eurocup 3 aveva una griglia di 20+ vetture e ha visto la vittoria del campionato da parte di Javier Sagrera, anche se ho letto la notizia di un ricorso che potrebbe portare il titolo a Christian Ho, secondo classificato nella graduatoria generale.
Dopo le due gare non championship vinte dall'italiano Valerio Rinicella, che non ha disputato che quel singolo evento, hanno vinto rispettivamente quattro e cinque gare, sulle sedici disputate in totale, mentre ha vinto tre gare Bruno Del Pino, il loro inseguitore.
Hanno ottenuto una vittoria ciascuno anche i piloti che hanno chiuso la top-5, Owen Tangavelou ed Emerson Fittipaldi Jr (figlio di Emmo), quest'ultimo tra le polemiche per avere apparentemente spinto fuori Ho. Il ricorso per assenza di penalità nei suoi confronti è proprio ciò che cambierebbe le sorti di Ho in classifica piloti.
Alexander Abkhazava e Jesse Carrasquedo Jr sono gli unici altri due piloti che hanno conquistato una vittoria nel corso del campionato.
Purtroppo nemmeno qui si segnalano grandi exploit femminili: l'unica ragazza era Emely De Heus che ha gareggiato part-time ottenendo come migliore risultato un tredicesimo posto.
lunedì 11 novembre 2024
Super Formula 2024: Sho Tsuboi vince il titolo
Il campionato di Super Formula, terminato in questo fine settimana, si è svolto per un totale di sette eventi, gli ultimi due dei quali double header, nelle seguenti locatiom: Suzuka I, Autopolis, Sportsland Sugo, Fuji I, Motegi, Fuji II+III, Suzuka II+III. Il campione in carica Ritomo Miyata non ha preso parte alla stagione, in quanto è passato alla Formula 2. Questa era la line-up che ha disputato la stagione, con due team che hanno cambiato pilota in corso d'opera:
KONDO RACING: Kenta Yamashita, Kazuto Kotaka
DOCOMO TEAM DANDELION RACING: Tadasuke Makino, Kakunoshin Ohta
KIDS COM TEAM KCMG: Kamui Kobayashi, Nirei Fukuzumi
THREEBOND RACING: Atsushi Miyake
DOCOMO BUSINESS ROOKIE: Kazuya Oshima
TEAM MUGEN: Ayumu Iwasa, Tomoki Nojiri
ITOCHU ENEX TEAM IMPUL: Yuji Kunimoto, Theo Purchaire/ Ben Barnicot/ Hibiki Taira, Nyck De Vries
VANTELIN TEAM TOM'S: Sho Tsuboi, Ukyo Sasahara
VERTEX PARTNER CERUMO INGING: Sena Sakaguchi, Toshiki Oyu
SAN-EI GEM B-MAX: Iori Kimura
TGM GRAND PRIX: Juju Noda, Nobu Matsushita/ Hiroki Otsu
PONOS NAKAJIMA RACING: Naoki Yamamoto, Ren Sato
Sho Tsuboi (il pilota che anni fa rimase coinvolto a Macao nell'incidente con Sophia Florsch, rischiando di rimetterci la testa) è diventato campione, dopo avere collezionato tre vittorie tutte quante al Fuji. I tre piloti che si sono classificati dalla seconda alla quarta posizione hanno ottenuto due vittorie ciascuno. Si tratta di Tomoki Nojiri, vincitore della gara inaugurale a Suzuka e poi a Sportsland Sugo, Tadaduke Makino, vincitore ad Autopolis e a Motegi, infine Kokunoshin Ohta, che ha vinto le due gare conclusive della stagione a Suzuka.
Ayumu Iwasa, Nirei Fukuzumi, Kenta Yamashita, Naoki Yamamoto, Toshiki Oyu e Kamui Kobayashi hanno completato la stagione in top-ten. Yamamoto ha annunciato di recente che questa è stata la sua ultima stagione nella categoria.
Ha fatto un certo scalpore il debutto di Juju Noda, che ha gareggiato con lo pseudonimo "Juju", visto il suo percorso precedente: proviene infatti dall'Euroformula Open, mentre in precedenza aveva gareggiato nella Formula 4 danese, non certo categorie che potessero far pensare a un passaggio in una categoria di così alto livello.
Le aspettative erano basse ed effettivamente Noda è stata il fanalino di coda, unico lato positivo è che ha completato tutte le gare, anche se molto spesso all'ultimo posto. A sorpresa il suo dodicesimo posto ottenuto nella prima gara del weekend finale le ha permesso di non concludere in ultima piazza la stagione in classifica piloti.
KONDO RACING: Kenta Yamashita, Kazuto Kotaka
DOCOMO TEAM DANDELION RACING: Tadasuke Makino, Kakunoshin Ohta
KIDS COM TEAM KCMG: Kamui Kobayashi, Nirei Fukuzumi
THREEBOND RACING: Atsushi Miyake
DOCOMO BUSINESS ROOKIE: Kazuya Oshima
TEAM MUGEN: Ayumu Iwasa, Tomoki Nojiri
ITOCHU ENEX TEAM IMPUL: Yuji Kunimoto, Theo Purchaire/ Ben Barnicot/ Hibiki Taira, Nyck De Vries
VANTELIN TEAM TOM'S: Sho Tsuboi, Ukyo Sasahara
VERTEX PARTNER CERUMO INGING: Sena Sakaguchi, Toshiki Oyu
SAN-EI GEM B-MAX: Iori Kimura
TGM GRAND PRIX: Juju Noda, Nobu Matsushita/ Hiroki Otsu
PONOS NAKAJIMA RACING: Naoki Yamamoto, Ren Sato
Sho Tsuboi (il pilota che anni fa rimase coinvolto a Macao nell'incidente con Sophia Florsch, rischiando di rimetterci la testa) è diventato campione, dopo avere collezionato tre vittorie tutte quante al Fuji. I tre piloti che si sono classificati dalla seconda alla quarta posizione hanno ottenuto due vittorie ciascuno. Si tratta di Tomoki Nojiri, vincitore della gara inaugurale a Suzuka e poi a Sportsland Sugo, Tadaduke Makino, vincitore ad Autopolis e a Motegi, infine Kokunoshin Ohta, che ha vinto le due gare conclusive della stagione a Suzuka.
Ayumu Iwasa, Nirei Fukuzumi, Kenta Yamashita, Naoki Yamamoto, Toshiki Oyu e Kamui Kobayashi hanno completato la stagione in top-ten. Yamamoto ha annunciato di recente che questa è stata la sua ultima stagione nella categoria.
Ha fatto un certo scalpore il debutto di Juju Noda, che ha gareggiato con lo pseudonimo "Juju", visto il suo percorso precedente: proviene infatti dall'Euroformula Open, mentre in precedenza aveva gareggiato nella Formula 4 danese, non certo categorie che potessero far pensare a un passaggio in una categoria di così alto livello.
Le aspettative erano basse ed effettivamente Noda è stata il fanalino di coda, unico lato positivo è che ha completato tutte le gare, anche se molto spesso all'ultimo posto. A sorpresa il suo dodicesimo posto ottenuto nella prima gara del weekend finale le ha permesso di non concludere in ultima piazza la stagione in classifica piloti.
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