venerdì 17 gennaio 2020

Sogno di una notte di mezzo winter break

Quando la sveglia mi è suonata, stamattina, stavo sognando la Formula 1. Stavo sognando qualcosa di incredibilmente confuso, che mixava più luoghi e più epoche.
Ero in una casa che non era la mia, né quella in cui abitavo prima. Stavo guardando TV8, che si vedeva bene, dopotutto non mi ero portata dietro l'antenna condominiale. Era sabato e trasmetteva una gara di contorno del GP degli Stati Uniti: la Formula 4 Emirates.
Cercavo di capire dove fosse Hamda Al Qubaisi, e in quella casa c'erano anche una mia amica e suo fratello. Suo fratello non lo vedo da una decina d'anni, ma in quel sogno si metteva a parlare di calcio con mio padre, quando quest'ultimo entrava in casa.

Niente, non riuscivo a identificare la posizione della Qubaisi, mentre sentivo che le qualifiche si sarebbero svolte alle 15.15 iniziando un po' in ritardo a causa dei ritardi nelle gare di contorno.
Non ero molto contenta: erano passate tre o quattro settimane dal GP precedente, quello d'Italia (non è chiaro che cosa fosse accaduto alla stagione asiatica, depennata dal calendario a quanto pare) e non vedevo l'ora. Però dovevo andare ad assistere a una lezione universitaria, quel sabato pomeriggio. Sono un po' creepy questi sogni in cui, a distanza di anni, sogno di essere ancora all'università.

Poi arrivavano le 16.30, ero nei pressi di un'aula universitaria sconosciuta e ricordo di avere preso un autobus, prima, per arrivare lì. La lezione era iniziata da poco, per forza di cose, ma stavamo già facendo una pausa. C'era gente che parlava e io controllavo i risultati della qualifica su Twitter, con il cellulare. Facevo quello che farei ora in un contesto totalmente diverso.
Su Twitter c'era chi aveva modificato uno screenshot del risultato delle qualifiche, con la grafica odierna, mettendoci il nome di Sophia Florsch e sostenendo che era più forte di Hamilton.
Nella realtà Hamilton era in pole, con Vettel secondo a fianco a lui. Guidavano rispettivamente una Mercedes e una Ferrari, sembrava di essere davvero ai giorni nostri, al massimo un anno fa o due.

Però, poi, leggevo il nome di Ma Qing Hua, tredicesimo. Esclamavo, con qualcuno che mi stava accanto: "una Marussia in Q2!"
Mi sorprendeva che fosse proprio MQH, che fino a quel momento non aveva cavato un ragno dal buco, non avrei scommesso un centesimo sul fatto che fosse stato uno dei migliori piloti Marussia di sempre in qualifica.
Poi, con quella naturalezza che esiste soltanto nei sogni, scorrevo più un giù, a guardare chi fosse uscito in Q1. Sull'altra Marussia, Bianchi era diciottesimo.

Ironia della sorte, questo sogno è arrivato proprio oggi, a distanza di esattamente quattro anni e mezzo dalla sua morte. Ed è venerdì, come quel giorno. :-///

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Milly Sunshine