mercoledì 15 gennaio 2020

Donne, motori e trogloditi

Non so se ne siete al corrente, ma qualcosa come dodici o tredici anni fa esistevano discussioni, sui forum americani, dall'alto contenuto culturale. Thread in cui si parlava di chi fosse più bella tra Sarah Fisher, Danica Patrick e Milka Duno, ad esempio.
Non ci vedo niente di male. Lo so, non è un argomento prettamente motoristico, ma moderando un forum motoristico so che non sempre sui forum motoristici si parla di motori. Noi, ad esempio, una volta abbiamo organizzato un torneo su chi fosse il pilota più bello dei giorni nostri e su chi fosse il campione del mondo più bello. Complimenti a Button, vincitore di entrambi i tornei.
Ci sta che lo stesso discorso possa essere applicato anche alle donne, dopotutto nella vita commentiamo spesso e volentieri l'aspetto esteriore di chiunque. Finché lo si fa con rispetto e moderazione, credo che sia abbastanza umano. Magari un po' da scuole medie, ma in fondo siamo tutti un po' ragazzini/e dentro!

Purtroppo la questione delle donne nel motorsport al giorno d'oggi sta ricevendo sui social un trattamento decisamente più inquietante di quello dei vecchi tempi.
Ieri, su twitter, ne ho avuto l'ennesima conferma. Vedendo un tweet che annunciava che la Ferrari ha dichiarato che in futuro prenderanno in considerazione anche delle ragazze per il loro junior team, ho letto commenti che mi sembravano abbastanza creepy.
Peraltro si parlava soltanto di teoria, quando di fatto ci sono stati team che hanno avuto delle ragazze nel loro junior team, in passato. Beitske Visser, ad esempio, molti anni fa era membro del Redbull Junior Team e, come tale, ha avuto la stessa carriera di tanti suoi colleghi maschi.
Sembra che ai tempi (antichi abbastanza perché qualcuno potesse ipotizzare che la Visser fosse la futura star del motorsport olandese, quindi Verstappino doveva ancora salire su una monoposto) non ci fosse tutto questo accanimento nei suoi confronti.

Ieri ho assistito ad accanimento gratuito nei confronti di... nessuno di preciso. Probabilmente kartiste che al momento avranno neanche quattordici o quindici anni, generiche, che potrebbero un giorno entrare a far parte del programma dei giovani piloti Ferrari. E' stata rivolta loro l'accusa di essere meri elementi di marketing, di attirare click, di essere delle scarse, di essere il malehhhh assolutohhhh per la Ferrari (junior team! quel junior team da cui è arrivato Leclerc e basta, o al massimo si può contare anche Massa anche se ai tempi non si parlava di junior team, due piloti nell'ultimo ventennio)...
...
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...e lo ribadisco, accuse rivolte a GENTE SENZA IDENTITA' BEN PRECISA, VEROSIMILMENTE ATTUALI BAMBINE. Non so se vi sembra normale come cosa, a me non tanto.

In più c'è un'altra questione. Ho visto nomi di piloti uomini, legati alla Ferrari e non, tacciati di essere *già* equiparabili a delle donne, in quanto non sono validi abbastanza per essere considerati veri uomini.
Spiegatemelo. Spiegatemi che senso ha. Piloti non ritenuti validi abbastanza per la Formula 1 o per la Ferrari o per qualsiasi cosa di cui si parli, o molto più probabilmente piloti che non piacciono a chi scrive certi commenti, chiamati donne per insultarli.
A questo punto mi viene un dubbio... chissà se usano assorbenti esterni oppure tampax. #SorryNotSorry, so che era una polemica diversa, quella, ma ci ho trovato comunque un piccolo punto di contatto.

Questo è quanto accadeva ieri. Oggi la situazione è peggiorata, e di parecchio, facendo apparire ogni rimostranza espressa civilmente nei confronti delle donne pilota come cultura allo stato puro.
Mi spiego meglio, se una persona dubita che le donne possano competere alla pari con gli uomini citando questioni come la capacità di un corpo femminile di reggere la Forza G, senza preoccuparsi del fatto che non esiste una legge universale in cui tutti gli uomini e tutte le donne sono uguali tra di loro e senza pensare al fatto che i piloti debbano fare un certo tipo di training, allora possiamo intavolare una discussione sensata. La stessa esistenza di un campionato minore femminile potrebbe servire a dimostrare che non sono tutte uguali. E in ogni caso, è ben diverso dal *denigrare* chi compete contro gli uomini.

Aggiungo anche che, di per sé, il ritenere più opportuna l'esistenza di categorie separate, potrebbe non essere ritenuto denigratorio di per sé, se si portassero argomentazioni puramente biologiche.
Oggi siamo arrivati a un livello di gran lunga superiore a tutto ciò. Si è passati al denigrare e ridicolizzare le ragazze per il semplice volere competere, contro uomini o donne che siano.
Il messaggio di fondo che passa è questo: voi ragazze non solo non potrete mai gareggiare in campionati misti, ma non dovreste nemmeno gareggiare in campionati femminili. Citatemi altri sport per i quali valga un simile discorso, sono curiosa...

A peggiorare la situazione, le presunte potenziali ragazze del junior team Ferrari vengono prese in giro con stereotipi sessisti della peggiore qualità.
Cose del tipo: vi hanno mai insegnato che dovreste indossare abiti eleganti e andarvene in cucina? Neanche costruire degnamente uno stereotipo coerente, peraltro. Un abito elegante per cucinare? Magari avessero detto di indossare un abito elegante e poi andare a fare shopping avrebbe potuto avere almeno una sua coerenza logica.
E poi siamo ancora al livello del sapere fare solo "cose da donna" o solo "cose da uomo"? Tra le donne del motorsport non ce n'è nessuna che indossa abiti eleganti? Nessuna che sa cucinare bene? Nella vita reale non ci sono persone che fanno sia cose viste tradizionalmente come maschili e cose viste tradizionalmente come femminili? Non ce ne sono che sono una frana sia nelle une sia nelle altre?
Io, per esempio, sono pessima sia a cucinare sia a pulire, ma non per questo me la cavo meglio nel fare cose "da uomo". ;-)

Poi l'opera si completa con osservazioni del tipo "le donne non dovrebbero stare in pista, ma solo venire a letto con me".
Ora, voglio sperare che chi ha scritto questo commento abbia pensato che i potenziali membri femminili del junior team andassero ricercati in serie in cui ci sono ragazze adulte o quantomeno arrivate all'età del consenso, e che non si sia reso conto che, potenzialmente, stava parlando di kartiste 13-14enni.
Però ci vuole coerenza, nella vita. Volete un mondo tradizionalista in cui alle ragazze viene inculcato nella testa che devono lavare, stirare, pulire e cucinare e che quello è il loro unico scopo nella vita? In quello stesso mondo le ragazze venivano educate 1) a non darvela finché non le avevate sposate, 2) a sposare un buon partito, educato e family approved, quindi anche intraprendere la strada del matrimonio per aggiudicarsi fi*a, panni stirati e sfoglia fatta a mano sarebbe stato molto arduo, per voi incel formato social. Quindi, ragazzi, ci vuole senso della misura nella vita, e non sto parlando di *quella misura*.

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