Un cordiale saluto
ai nostri lettori da F1GC...
Domenica 7 ottobre è la volta del gran premio del
Giappone, 15^ nonché sestultima prova del mondiale di Formula 1 2012. Splende il
sole a Suzuka e si prospetta una gara sull’asciutto.
La cronaca e i
fatti salienti
Background: Sebastian Vettel scatterà dalla pole
position, affiancato al compagno di squadra Webber. I due saranno seguiti in
seconda fila da Kobayashi e Grosjean, con Perez in quinta posizione. Attardati in
confronto a loro gli altri protagonisti del mondiale Alonso, Raikkonen, Button
e Hamilton. Sono 53 in totale i giri previsti e la quasi totalità delle vetture
partono su gomme soft.
Giro 1: al via Vettel conserva la leadership, mentre il
compagno di squadra perde una posizione a vantaggio di Kobayashi e rischia di
essere superato anche da altre vetture che sopraggiungono. Alonso frattanto
viene speronato dalla Lotus di Raikkonen, subisce una foratura ed è immediatamente
costretto al ritiro. L’altra Lotus, quella di Grosjean, ha una collisione con
Webber, entrambi danneggiano la vettura e Grosjean si gira rischiando di
generare un groviglio, che porta al rallentamento – al fine di evitare l’incidente
– le vetture che sopraggiungono. Ne fa le spese Rosberg, che viene tamponato da
Senna e finisce fuori gara. Grosjean, Senna e Webber rientrano ai box a causa
delle vetture danneggiate e ritornano in pista tra le ultime posizioni.
Grosjean sarà successivamente sanzionato con uno stop and go per avere
provocato l’ennesimo incidente, mentre Senna subirà un drive through per il
tamponamento a Rosberg.
Giro 2: c’è in pista la safety car, dietro la quale
Vettel è leader seguito da Kobayashi, Button, Massa nei primi quattro.
Giro 3: riparte la gara, dietro ai quattro piloti
precedentemente citati Raikkonen e Perez sono in lotta per la quinta posizione
e a spuntarla è il finlandese. Seguono Hamilton in settima posizione e a
completare la top ten Hulkenberg, Maldonado e Ricciardo, con la Caterham di
Kovalainen che si trova al momento in undicesima posizione e per diversi giri
riuscirà a contenere la Toro Rosso di Vergne.
Giro 6: Hamilton, che aveva precedentemente approfittato
del duello tra Raikkonen e Perez per superare il messicano, ora è dietro in
settima posizione. Dopo pochi giri inizia però ad accusare problemi con gli
pneumatici e si ritrova a doversi difendere da Hulkenberg, che è in ottava
posizione.
Giro 14: Button, Raikkonen e Hulkenberg sono i primi
piloti a effettuare la prima sosta, montando gomme hard. Un giro più tardi
rientra ai box Kobayashi che al ritorno in pista guadagna una posizione su
Button, mentre l’altra Sauber di Perez si ferma al 17° giro. Il messicano torna
in pista alle spalle di Raikkonen, tra i due le posizioni sono rimaste
invariate.
Giro 18: si fermano ai box anche Vettel e Massa, mentre
Kobayashi supera Ricciardo per la terza posizione (il pilota della Toro Rosso
ancora non ha effettuato la propria sosta – rientrerà di lì a poco). Al ritorno
in pist Vettel è leader con circa nove secondi di vantaggio su Massa, che
ritardando il pit-stop è riuscito a guadagnare parecchio, tanto che da quarto che
era si ritrova secondo davanti a Kobayashi. Una volta che tutti i piloti della
top-ten hanno effettuato almeno una sosta, Button è in quarta posizione davanti
a Raikkonen, Perez e Hamilton. Pochi giri dopo Perez, in lotta con Hamilton,
nel tentativo di riprendersi la posizione perduta farà un errore, finendo nella
ghiaia, e sarà costretto al ritiro. A completare la top-ten, alle spalle di
Hamilton, saranno Hulkenberg, Webber (che ha effettuato il primo cambio gomme
nel suo pit-stop al primo giro) e Ricciardo.
Giro 27: si ferma ai box Webber per quella che sarà
verosimilmente la sua seconda e ultima sosta. Nel frattempo Schumacher supera
Di Resta guadagnando quella che al momento è una decima posizione.
Giro 31: Raikkonen è il primo pilota della top-ten a
fermarsi per la seconda sosta, eccetto Webber che si era fermato sì all’inizio,
ma a causa dell’incidente in cui era rimasto coinvolto. Un giro più tardi si
fermano Kobayashi, Hamilton e Hulkenberg. L’inglese della McLaren viene sfilato
da Raikkonen che sopraggiunge, ma si riprende la posizione con un sorpasso ai
danni del finlandese.
Giro 34: Karthikeyan si ritira per problemi tecnici parcheggiando
al box della HRT.
Giro 36: Button si ferma ai box. Ritorna in pista in
quarta posizione, alle spalle di Vettel (che ancora si deve fermare), Massa
(che ormai ha circa 15 secondi di ritardo nei confronti di Vettel, e che si
deve ancora fermare a sua volta) e Kobayashi che invece ha già effettuato il
pit-stop.
Giro 37: Massa si ferma ai box e quando torna in pista è
ancora in seconda posizione, nonostante i tempi record fatti registrare da
Kobayashi. Un giro più tardi è Vettel a rientrare per il secondo pit-stop. Una volta
che è tornato in pista la top ten è costituita da: Vettel, Massa, Kobayashi,
Button, Hamilton, Raikkonen, Hulkenberg, Maldonado, Webber e Ricciardo.
Giro 41: mentre davanti i distacchi tra i piloti sono
abbastanza definiti, nelle retrovie inizia un acceso duello per la 14^
posizione tra Grosjean e Senna. Sarà il brasiliano a spuntarla, superando il
pilota della Lotus un giro più tardi.
Giro 45: Button ha recuperato parecchio su Kobayashi
negli ultimi giri e ora si porta a un secondo e sette. Sembra che sia più
veloce rispetto al giapponese. Guadagna ulteriormente, ma il pilota della
Sauber riesce a recuperare lievemente sfruttando le difficoltà di Button nel
doppiaggio di una Caterham (probabilmente quella di Petrov, dato che di lì a
poco il russo sarà sanzionato con un drive through per non aver rispettato le
bandiere blu).
Giro 48: Schumacher si è avvicinato parecchio a
Ricciardo, il gap tra i due è inferiore al secondo. La velocità della Toro
Rosso sembra però maggiore rispetto a quella della Mercedes, perciò l’australiano
riuscirà a conservare la decima posizione.
Giro 52: mentre da qualche giro si era ritirato Pic, ora
si ritira Grosjean per problemi tecnici, parcheggiando nel proprio box.
Giro 53: inizia l’ultimo giro per Vettel, con Button che
ha portato il suo distacco da Kobayashi a meno di un secondo. Nel corso dell’ultima
tornata, tale gap scende a cinque decimi e mezzo, con Kobayashi che difende
strenuamente la terza posizione. Vettel taglia il traguardo ed è il primo
pilota in questa stagione a vincere un secondo gran premio consecutivamente. Grazie
a questa vittoria si porta a 190 punti in classifica, a solo quattro lunghezze
di distacco da Fernando Alonso. Massa si classifica secondo, centrando il podio
che mancava dal gran premio di Corea del 2010. Kobayashi è terzo, conservando
la posizione su Button. È il terzo giapponese nella storia della Formula 1 a
conquistare il podio, dopo Aguri Suzuki e Takuma Sato. Un giapponese sul podio
in Giappone mancava da ben 22 anni, quando Suzuki concluse in terza posizione
nel 1990. Le due McLaren di Button e Hamilton si classificano in quarta e
quinta posizione, mentre Raikkonen finisce sesto, seguito da Hulkenberg,
Maldonado (che non vedeva la zona punti da quasi cinque mesi in occasione della
sua vittoria a Montmelò), Webber e Ricciardo.
Il risultato
I top
Complimenti a Sebastian Vettel, che ha dominato il
weekend ottenendo il secondo grand chelem della sua carriera. Complimenti anche
a Felipe Massa, che finalmente è risalito sul podio dopo due anni dall’ultima
volta (ed è riuscito nella storica impresa di rovesciare la bottiglia dello
champagne durante la consegna dei trofei).
Il top dei top però è Kamui Kobayashi, che finalmente è
riuscito a deliziare il suo pubblico con un risultato degno di nota. Dopo un’ottima
qualifica, in cui peraltro ha surclassato il compagno di squadra Perez, ha
fatto una gara impeccabile, guadagnandosi la terza posizione, che ha difeso con
determinazione dagli attacchi del più veloce Button sul finale della gara. Il suo
contratto con la Sauber sembra essere in scadenza a fine anno... speriamo di
rivederlo in pista anche nel 2013, perché sicuramente se lo merita.
I flop
La partenza di Webber, associata a prestazioni di altri
piloti (Raikkonen– sia per l’errore in Q3 sia per la partenza – e Perez – per l’errore
che gli è costato il ritiro), potrebbe concorrere tra i flop, ma sarebbe
limitativo. È un altro ad aggiudicarsi senza mezzi termini il titolo di flop
del gran premio: Romain Grosjean. Qualcuno si illudeva forse che fosse
cambiato, ma con un’ottava collisione alla prima curva in quattordici gran
premi disputati in questa stagione (nonché la decima, se si valutano tutti i
diciannove gran premi della sua carriera) ha smentito tutti, andando a
impattare contro la vettura di Webber e generando un ingorgo che ha compromesso
anche la gara di piloti che partivano nella seconda metà dello schieramento.
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Milly Sunshine