Un cordiale saluto
ai nostri lettori da F1GC...
A Yeongam è andato in scena il 16° atto di un campionato
di Formula 1 che si sta rivelando sempre più una sfida a due tra Fernando
Alonso e Sebastian Vettel. Dopo il Giappone, Alonso ha visto il suo margine in
classifica ridursi a sole quattro lunghezze su Vettel e, in un gran premio
condizionato da una prima fila tutta Redbull, per lo spagnolo la situazione
sembra più complicata di quanto si potesse immaginare dopo i precedenti gran
premi.
Webber ha infatti conquistato la pole position davanti a
Vettel e Hamilton, con Alonso quarto, davanti a Raikkonen, Massa, Grosjean,
Hulkenberg e le Mercedes di Rosberg e Schumacher a chiudere la top ten.
La cronaca e i fatti
salienti
Giro 1: parte la gara con Vettel che strappa la
leadership al compagno di squadra, che da parte sua tenta di riprendersela, ma
senza riuscirvi. Alonso si ritrova terzo davanti a Hamilton, con Raikkonen alle
loro spalle, che però sarà ben presto superato da Massa. Più indietro nel
gruppo la partenza non è stata impeccabile, vi è stato un contatto che ha
coinvolto Button e Rosberg, subito ritirati, e Kobayashi che è costretto a un
pit-stop e rientra in ultima posizione, e che verrà in seguito penalizzato con
un drive through per avere innescato la collisione; a causa della vettura di
Rosberg ferma a bordo pista saranno esposte le bandiere gialle per diversi
giri. È da rimarcare inoltre l’ottimo spunto delle Williams, con Senna e
Maldonado che si sono ritrovati 12° e 13°; ma la grande rimonta delle Toro
Rosso farà di lì a pochi giri arretrare entrambi di qualche posizione.
Giro 11: mentre davanti le posizioni sono stabili,
Schumacher si ritrova, in decima posizione, a dover contenere l’attacco di Di
Resta e Vergne. Nel corso del primo stint, comunque, riesce a conservare la
posizione su entrambi.
Giro 14: Hamilton è il primo pilota a rientrare ai box
per il primo cambio gomme. Hulkenberg e Grosjean, che erano in lotta per la
settima posizione, rientrano nel corso della stessa tornata e, quando rientrano
in pista, le posizioni tra loro sono invariate.
Giro 15: rientrano Webber, Massa e Raikkonen, mentre un
giro più tardi effettuano la sosta anche Vettel e Alonso. Lo spagnolo, nel
rientrare in pista, si ritrova in lotta con Perez, che ancora si deve fermare. Riesce
a mantenere la posizione sul messicano, e quest’ultimo di lì a poco viene
superato da Hamilton che lo seguiva a un basso distacco. Perderà in seguito
posizioni anche a vantaggio di Massa e Raikkonen, a causa del suo ritmo più
lento di oltre due secondi al giro dovuto alle gomme usurate e rientrerà ai box
diversi giri dopo (mentre l’ultimo pilota a fermarsi per la prima sosta sarà
Maldonado ancora più tardi).
Giro 17: De La Rosa parcheggia al box della HRT per
problemi tecnici; anche Kobayashi si ritira ai box, probabilmente per i danni
che la vettura ha riportato nella collisione al via.
Giro 21: dopo essere sopraggiunto alle spalle di
Hamilton, che sembra accusare qualche difficoltà, Massa lo supera senza
problemi. Al 24° giro anche Raikkonen sopraggiunge, supera Hamilton che però,
con un controsorpasso, si riprende la posizione.
Giro 27: a causa dei problemi sulla vettura Hamilton è
costretto ad anticipare la seconda sosta. Difficilmente su questo nuovo set di
gomme riuscirà a completare tutti i 55 giri della gara. Al momento si trova in
ottava posizione dietro a Vettel, Webber, Alonso, Massa, Raikkonen, Hulkenberg
e Grosjean, e davanti alle Toro Rosso di Ricciardo e Vergne che chiudono la top
ten. Il francese ha raggiunto la decima posizione dopo un sorpasso sulla
Mercedes di Schumacher.
Giro 32: secondo pit-stop per Grosjean, mentre
Hulkenberg, con cui era in lotta, ritarda di un giro uscendo non più davanti,
bensì alle spalle del pilota della Lotus. Sempre al 33° giro si ferma anche
Webber, mentre al 34° giro è la volta di Perez e al 35° di Alonso.
Giro 35: Vettel fa un errore, arriva al bloccaggio delle
ruote in curva tre, spiattellando una gomma. Al 36° giro rientra per la seconda
sosta, nello stesso giro in cui rientra anche Massa.
Giro 36: Grosjean finisce sull’erba perdendo terreno, ma
riesce comunque a mantenere la posizione su Hulkenberg.
Giro 40: Grosjean sopraggiunge alle spalle di Hamilton e,
approfittando della lotta tra i due, che ha il culmine quando Grosjean supera
Hamilton ma perde la posizione finendo largo sull’erba, Hulkenberg supera
entrambi.
Giro 43: Hamilton si ferma ai box per la sua terza e
ultima sosta. Quando torna in pista la top ten è la seguente: Vettel è in testa
con diversi secondi su Webber, che a sua volta ha circa tre secondi su Alonso. Lo
spagnolo non riesce a ottenere tempi di rilievo, gira infatti spesso lievemente
più lento rispetto a Massa che è quarto, con circa mezzo secondo di vantaggio
su Raikkonen che si trova in quinta posizione. Completano la top-ten
Hulkenberg, Grosjean, Ricciardo, Vergne e Hamilton. Quest’ultimo, approfittando
delle gomme nuove, si trova ben presto in lotta con il francese per la nona
posizione, ma sarà proprio il pilota della Toro Rosso a spuntarla.
Giro 52: Ricciardo, che aveva precedentemente fatto un
errore finendo sull’erba e perdendo quasi tutto il vantaggio su Vergne, è ora
in difficoltà e seguito molto vicino dal compagno di squadra che gira più
veloce di lui. Vergne tenta il sorpasso, a cui Ricciardo non fa una particolare
opposizione, e si ritrova in ottava posizione. Per Hamilton, nel frattempo, il
sorpasso sulle Toro Rosso è una possibilità sempre più difficile, ora che non
può più contare su un set di gomme nuove.
Giro 53: i problemi per Hamilton non sono ancora finiti. Un
lungo lembo di erba sintetica – che già in certi tratti del circuito aveva dato
problemi staccandosi e sollevandosi e finendo addirittura sollevata addosso alle
auto che sopraggiungevano – rimane impigliato nella sua vettura.
Giro 54: è lotta accesa tra i piloti della Williams per
la 14^ posizione, con Senna che tenta il sorpasso su Maldonado. Il venezuelano
però si difende.
Giro 55: inizia l’ultimo giro e le posizioni nella top
ten sembrano stabili, eccetto quella di Hamilton che adesso deve vedersela con
Perez che gli sta negli scarichi.
Vettel è il primo a passare sul traguardo e vince il
terzo gran premio consecutivo, Webber e Alonso completano il podio. Arrivano a
punti anche Massa, Raikkonen, Hulkenberg, Grosjean, Vergne, Ricciardo e
finalmente Hamilton che riesce in extremis a conservare il decimo posto.
Il risultato
I top
Tolti gli ovvi complimenti a Vettel, dominatore della
gara, e a Hulkenberg, autore di una brillante performance, in una gara in cui
il suo compagno di squadra si è mostrato decisamente più spento, è da rimarcare
l’eccellente prestazione, almeno oggi, messa a segno dalle Toro Rosso. È da
rimarcare come in qualifica le Toro Rosso fossero più o meno sullo stesso passo
delle Williams e come oggi in gara siano stati davanti anni luce rispetto a quelli
che sembravano i loro più probabili avversari. Dopo una qualifica in cui non
erano andati oltre la 16^ e la 17^ posizione (con Ricciardo retrocesso in 21^
per la sostituzione del cambio) Ricciardo e Vergne hanno raggiunto la zona
punti e in particolare Vergne è stato immune dagli errori che spesso l’hanno
contraddistinto in questa stagione. Complimenti a entrambi e complimenti alla
Toro Rosso.
I flop
C’è poco da dire, se non che il titolo di flop del giorno
può essere attribuito pari merito a:
- Kamui Kobayashi: reduce dal suo primo podio in
carriera, pensa bene di rovinare la gara propria e quella altrui alla prima
curva;
- la Williams: eccetto Caterham, Marussia e HRT, oggi
erano i più lenti in pista – e la partenza di entrambi i piloti fa pensare che
non fossero certo loro i principali responsabili di tale risultato;
- la Mercedes: Rosberg ha dichiarato che, se non fosse
stato costretto al ritiro, avrebbe potuto classificarsi anche in settima
posizione – è vero che ieri era più veloce di Schumacher, ma la maggiore
velocità era talmente tanto lieve che è difficile credere che oggi la Mercedes potesse
puntare alla zona punti;
- la McLaren: non abbiamo visto quello che avrebbe potuto
accadere a Button, ma è evidente che, nel caso di Hamilton, le cose non sono
sicuramente andate come avrebbero dovuto andare;
- l’erba sintetica: non mi risulta che sugli altri
circuiti si stacchi e che si appigli alle vetture, rendendo ancor più
complicate le gare già complicate dei piloti in difficoltà.
...da F1GC un
cordiale saluto.
Milù Sunshine per F1GC. A presto con il commento al gran premio. ^^
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