giovedì 1 agosto 2024

1965: dopo cinque vittorie consecutive, Clark vince il titolo in agosto

Il 1° agosto è una data che ha segnato la storia della Formula 1, e tendenzialmente non in positivo. Basti pensare al 1976, al gravissimo incidente di Niki Lauda al Nurburgring. E se quella storia si concluse con il lieto fine del suo ritorno e con due ulteriori titoli mondiali, purtroppo il 1° agosto 1980, sempre in Germania ma a Hockenheim, Patrick Depailler perse la vita in un tragico incidente accaduto in una sessione di test. Accanto a fatti tragici, comunque, c'è anche una bella storia accaduta il 1° agosto. Parlo di quando Jim Clark, quello che personalmente definirei come il miglior pilota della storia se fossi costretta a fare un calderone di tutte le epoche, vinse il suo secondo titolo, conquistando al Nurburgring la quinta vittoria consecutiva, nonché la sesta stagionale su sette gran premi disputati.

BELGIO/ Spa Francorchamps: sul circuito su cui aveva conquistato la prima vittoria in Formula 1, in condizioni di bagnato Clark ha fatto una prestazione a dir poco dominante. Partito secondo accanto alla BRM del poleman Graham Hill, ha preso la testa della gara mantenendola dall'inizio alla fine.
Hill nei primissimi giri era secondo, ma gli è succeduto in breve tempo il compagno di squadra Jackie Stewart, rimasto secondo fino alla fine, con Bruce McLaren su Cooper a completare il podio. La Brabham di Sir Jack ha preceduto Hill al quarto posto, mentre la zona punti è stata completata da Richie Ginther sulla Honda.
Si segnala un incidente notevole da parte di Richard Attwood, pilota della Lotus/ Reg Parnell, che è finito contro un palo, la macchina ha preso fuoco, ma fortunatamente ne è uscito illeso.

FRANCIA/ Clermont-Ferrand: pole position, vittoria, giro più veloce, leader dall'inizio alla fine, in sintesi il pilota della Lotus ha conquistato un grand chelem, concludendo di nuovo davanti a Stewart. La Ferrari, che nel precedente evento era stata ben lontana dalla zona punti, stavolta ha chiuso sul gradino più basso del podio con John Surtees.
Graham Hill, partito dalle retrovie, ha chiuso la gara in quinta piazza, dietro alla Brabham ufficiale di Denny Hulme e davanti alla Brabham/ RRC Walker di Jo Siffert.
Non so se ci abbiate fatto caso, ma Clark/ Stewart/ Surtees è un podio tutto British, quindi era stato inserito nel mio post sui podi al 100% connazionali.

GRAN BRETAGNA/ Silverstone: altro podio tutto British, stavolta per mano di Clark, Hill e Surtees, con il pilota della Lotus che, ancora una volta, è stato leader per tutta la durata della gara... ma non temete, prima di scomodare la noiahhhh e la mancanza di colpi di scena: accumulato un certo vantaggio nei confronti di Hill, l'ha visto sfumare da 30+ a tre secondi a causa di un problema tecnico. Ha portato comunque a casa la vittoria, ed è quello che conta, alla fine.
Attenzione, plot twist, l'intera top-5 era britannica, dato che al quarto posto ha concluso Mike Spence e al quinto Stewart. Dan Gurney sulla Brabham ha festeggiato l'indipendenza statunitense con qualche giorno di ritardo portandosi a casa il sesto posto e il punto finale.
Una top-5 di connazionali nel gran premio di casa non la si è vista mai più, la cosa più simile è stata una top-4 tutta francese al GP di Francia 1982. La settimana scorsa su Zuckenbook ho visto un post in proposito e un tizio ha commentato in modo totalmente random scrivendo un'invettiva decontestualizzata a proposito della mancanza di sicurezza nei primi anni '70, toppando il periodo di un decennio buono, e ha concluso sostenendo che Pierre Gasly sia morto nel 2016. Sorry what?! O.O

OLANDA/ Zandvoort: nel weekend c'è stato un momento che renderebbe sicuramente felice Bertrand Gachot! Colin Chapman è stato infatti arrestato per avere picchiato un agente di polizia ed è stato rilasciato dopo due giorni.
La gara nel frattempo è iniziata con Ginther in testa, al quale è succeduto poi Hill... ma nemmeno lui è durato molto ed ecco che leader è venuto a essere il solito Clark. Doveva comunque vedersela con Stewart, risalito in seconda posizione approfittando anche dei problemi altrui e giunto, appunto, in seconda posizione alla bandiera a scacchi.
Gurney ha chiuso il podio, precedendo Hill, Hulme e Ginther, con la Ferrari che non ha ottenuto punti: Surtees solo settimo, ancora più arretrato il compagno di squadra Lorenzo Bandini.
A questo punto della stagione Clark aveva un abbondante vantaggio in classifica nel confronti del diretto inseguitore Hill, le cui speranze erano essenzialmente relegate sulla possibilità che gli alieni rapissero lo scozzese. Si sa tuttavia che per ragioni di contratto con Hollywood gli alieni sbarcano solo in America, il cui suddetto gran premio era ancora lontano.

GERMANIA/ Nurburgring: Clark ha deciso di portarsi a casa un altro grand chelem, il terzo della stagione dopo quello del Sudafrica il 1° gennaio e quello già citato qualche paragrafo più giù. Stewart ha rotto una sospensione nelle prime fasi di gara mentre era in seconda piazza, Hill ha preso invece la seconda piazza e vi è rimasto, precedendo Gurney che è andato a completare il podio.
Numerosi piloti sono stati costretti al ritiro e Surtees è stato uno di questi. È andata meglio invece al compagno di squadra Bandini, che ha chiuso in sesta piazza alle spalle del quarto classificato Jochen Rindt su Cooper e del quinto Jack Brabham.
Clark ha vinto il titolo piloti con tre gran premi d'anticipo (mancavano Italia, Stati Uniti e Messico e non avrebbe vinto nessuno di quelli), mentre la Lotus ha vinto il titolo costruttori, complici le regole dell'epoca. :-//// Essenzialmente il team prendeva punti costruttori solo per la vettura meglio piazzata in gara, il che significa che nonostante la BRM nel complesso avesse la line-up migliore (Hill/ Stewart) lo prendeva regolarmente in quel posto da questo punto di vista.

Concludo con un po' di screenshot fatti mentre guardavo un highlight di trenta minuti di quest'ultimo gran premio. Le vetture si apprestano a partire:


Jim Clark a cui è stato assegnato all'iscrizione il numero 1, esattamente il numero che meglio lo rappresenta:


Clark sale sul podio:




È stato un piacere ripercorrere questa serie di eventi. Cercherò di tornare presto a raccontare qualche evento degli anni '60. Per stasera mi ritengo soddisfatta, e non solo di essere finalmente riuscita a scrivere questo post, ma anche del fatto che Clark si sia portato a casa il titolo del 1965, assolutamente meritato!


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