martedì 13 agosto 2024

Vicende vintage dimenticate: un peso, una misura - il prequel del GP di Gran Bretagna 1994

Un paio di giorni fa, parlando con Antonio di @MotorStories (canale Youtube che vi invito a visitare) siamo giunti a una conclusione comune, ovvero al fatto che molte pagine di Formula 1, specie sui social, non fanno altro che scopiazzarsi le une con le altre. Personalmente non la trovo una cosa molto elegante; è ovvio che certi argomenti sono talmente tanto nazionalpopolari che capiterà che più pagine ne dibattano, ma se arriviamo al livello di "Mercedes rosa" (a proposito, quante polemiche di anni recenti di cui si è discusso per mesi sono poi state dimenticate a random?) allora forse sarebbe meglio semplicemente fare un repost o una citazione.
Detto questo, è uscito il discorso che mi piace andare a cercare fatti di cui nessuno parla. Non è semplice, blog e siti motoristici, per non parlare di canali Youtube, sono pieni di eventi di storia recente o lontana del motorsport e trovare qualcosa di cui pochi dibattono è insidioso. Eppure mi è venuta d'aiuto un'allusione trovata su Forum Autosports, in un topic di molti anni in cui erano menzionate polemiche vintage. C'era un argomento che nessuno o quasi si è filato, nel topic, mi ci sono caduti sopra gli occhi e ho pensato: questo è da approfondire. Ed eccoci qui, parlando per certi versi del GP di Gran Bretagna 1994 e di quel polemico giro di formazione che poi avrebbe portato (insieme alla gestione della cosa da parte di pilota e soprattutto team - ma non è su questo aspetto che voglio focalizzarmi) non pochi problemi per Michael Schumacher.
Ero seriamente convinta che non fosse mai accaduto niente di così platealmente analogo... e invece, tenetevi forte, perché una cosa simile era accaduta qualche gran premio prima ed era stata totalmente ignorata. Mi direte, a questo punto: due pesi, due misure, certamente quell'altra volta non era Schumacher che superava il pilota di casa a bordo di una Williams. E invece sì, siamo di fronte a un clamoroso caso di "un peso, due misure".


Era il 27 marzo, primo gran premio della stagione, a Interlagos, e Ayrton Senna si apprestava a partire dalla pole position. Prima, però, c'era il giro di formazione, nel corso del quale, appunto, Schumacher l'ha superato così alla cazzum, come testimoniato dallo screenshot soprastante, che ho screenshottato personalmente andando a verificare quanto avevo letto nel topic di cui sopra, dopo avere trovato il video del gran premio integrale su Dailymotion. Chissà, magari prima o poi me lo rivedrò, ma questo è un altro discorso.
La manovra è stata forse leggermente meno plateale e altisonante di quella vista poi in Gran Bretagna con Damon Hill, ma rimane un fatto inequivocabile: il sorpasso c'è stato, non vi è stata alcuna penalità e tutto è proseguito così come se niente fosse. Devo ammettere che questa disparità di visione non mi stupisce neanche più di tanto. È capitato in innumerevoli occasioni che ci fosse disparità di giudizio in situazioni molto simili e ci sta benissimo che in Brasile non ci sia stata alcuna penalità, mentre in Gran Bretagna sì, non sarebbe niente di diverso da quello che succede in molte occasioni, specie considerato che cinque secondi di stop and go, se scontati regolarmente, non avrebbero condizionato il risultato finale (quando Schumacher ha effettivamente scontato la penalità, da secondo che era ha continuato a ritrovarsi secondo) e non sarebbero rimasti nella memoria collettiva (così come probabilmente vi sarebbero rimasti molto meno se la stessa direzione gara non avesse avuto millemila sbalzi d'umore contraddicendosi su squalifica sì, squalifica no e quant'altro).
La cosa che mi stupisce maggiormente è che manca totalmente quella fase di mezzo. "È capitato un episodio controverso che non è stato penalizzato, ma ha focalizzato l'attenzione sul fatto che quanto accaduto non dovrebbe accadere." Senna si è lamentato di quanto accaduto in Brasile? No. La Williams ha presentato qualche genere di reclamo? Nemmeno. Gli addetti ai lavori hanno discusso dell'evento? No. Nemmeno a posteriori, dopo i fatti di Silverstone, qualcuno ha detto: era già successo a Interlagos.

A questo punto dovrei trovare una conclusione a questo articolo, ma il mio pensiero è che, a conti fatti, una conclusione non c'è se non che, quando ci presentano situazioni simili, il mio pensiero non è un complotto, ma proprio l'inesistenza stessa di complotti. Per dire, l'episodio del Brasile e quello della Gran Bretagna, se fossero complotti, andrebbero l'uno a favore e l'altro contro lo stesso pilota, il che non ha alcun senso logico.
Quando parlo di "inesistenza di complotti" non intendo dire che sia tutto lineare e senza intoppi, ma semplicemente che spesso e volentieri quelli che sembrano complotti sembrano essere più che altro frutto della volontà di... come si traduce "spice things up" in italiano? Perché il concetto che mi viene in mente è quello, un volere rendere a tutti i costi le cose meno prevedibili, che ha un effetto ben diverso da quello sperato.
A conti fatti o il non applicare penalità in Brasile o l'applicarla in Gran Bretagna è qualcosa che non si incastra, indipendentemente dal fatto che una penalità avrebbe potuto o meno cambiare l'esito della gara. Mi viene da chiedermi se il teatrino allestito dalla Benetton dipendesse dal fatto che nulla era successo in Brasile quindi pensassero di poterla scampare, ma penso che non sia comunque rilevante ai fini delle mie valutazioni, se dovessi commentare quest'ultimo aspetto (e, se proprio volete sapere come la penso, posso comprendere dal punto di vista "spirituale" il pilota che non si ferma, ma non la squadra che non espone un cartello con scritto "fermati subito, altrimenti dobbiamo scappare tutti in Messico").


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine