Fino a quel momento lo conoscevo di vista perché è il fratello di una ragazza che è stata in classe con me i primi tre anni delle superiori. Siamo diventati compagni di classe in quarta superiore, io secchiona e lui ripetente, il nostro feeling sorto forse quando gli facevo ripetere i paradigmi dei verbi irregolari tedeschi dopo che la prof aveva annunciato che li considerava la parte più importante del programma e chi avesse preso la sufficienza su quell'argomento avrebbe avuto la sufficienza a fine anno, indipendentemente dalla media dei voti.
Abbiamo scoperto nel corso degli anni di avere sia tanti interessi che non c'entrano niente gli uni con gli altri, sia anche diversi interessi in comune. Abbiamo continuato a frequentarci anche e soprattutto dopo il 2007, anno in cui ci siamo diplomati, inizialmente in prevalenza insieme ad altre persone, che diversamente da noi due adesso hanno partner, figli o entrambe le cose. Già un anno fa, lui è stato al Minardi Day, ma era stata una decisione d'impulso arrivata a ridosso di quella data, quindi non avevo fatto in tempo a organizzarmi. Ebbene, da fine agosto 2023 non ho fatto altro che pensare a questo momento. Sono successe un sacco di cose, nel frattempo, e sapevo che ne sarebbe dovuta succedere un'altra: noi due al Minardi Day.
È venuto a prendermi in macchina nel mio paese dell'hinterland bolognese intorno alle 7.20 di stamattina e siamo arrivati a sul posto intorno alle 8.40. Siamo andati verso il circuito e mi chiedevo come sarebbe stato. Ci tenevo tantissimo ad andare a Imola almeno una volta nella vita... ma sarò obiettiva, è stato tutto normalissimo, per dire non sono scoppiata a piangere per l'emozione né nulla del genere!
La prima cosa che abbiamo visto erano un sacco di bancarelle a tematica motoristica, con prezzi diciamo abbastanza proibitivi. Poi ci siamo spostati verso i box, c'erano un sacco di macchine, di varie categorie e di varie fattezze. Si girava praticamente a due passi dalle macchine e in teoria chi aveva il biglietto basic (quello a povery, come il nostro) poteva stare solo lì, non oltrepassare andando in pitlane. Però non c'era alcuna delimitazione e non è che ti fermassero, o almeno accadeva solo occasionalmente. Per dire, io mi sono sentita dire "signora, si sposti dalla linea bianca" mentre mi stavo scattando un selfie in pitlane. Signora, perché sposata con il motorsport? Può darsi, anche se devo ammettere che ho visto gente che mi dava l'impressione di vivere di motorsport molto più di me. Voglio dire, io ho anche altri interessi!
Di fatto ovunque andassimo c'erano monoposto che si potevano fotografare da vicino, poi a un certo punto abbiamo visto un sacco di gente radunata davanti a un box, al punto che non si vedeva cosa ci fosse dentro. Ebbene, altrove c'erano le macchine poco importanti, ovvero altrove non c'erano delle Ferrari. Lì, invece, c'erano, nello specifico quella di Gilles Villeneuve e quella di Jean Alesi.
Di fatto ovunque andassimo c'erano monoposto che si potevano fotografare da vicino, poi a un certo punto abbiamo visto un sacco di gente radunata davanti a un box, al punto che non si vedeva cosa ci fosse dentro. Ebbene, altrove c'erano le macchine poco importanti, ovvero altrove non c'erano delle Ferrari. Lì, invece, c'erano, nello specifico quella di Gilles Villeneuve e quella di Jean Alesi.
Alla fine ho allungato un braccio e con la mia fotocamera malandata che non usavo da anni e anni (e che avevo portato perché temevo che usando solo il telefono la batteria non reggesse abbastanza a lungo) ho scattato varie foto. Più tardi, dopo che eravamo stati gentilmente invitati ad allontanarci dalla pitlane essendo lì con il biglietto da povery, ci siamo nuovamente imbucati lì e abbiamo visto anche quelle macchine più da vicino.
Prima che ciò accadesse, tuttavia, è accaduto un momento piuttosto epico, nello specifico il primo dei due grandi momenti epici.
Il mio amico mi ha indicato una direzione e mi ha detto: "Quel signore con i capelli bianchi e il cappello credo sia un pilota di una volta, ho visto delle sue foto."
Epic win, ero a meno di due metri di distanza da Arturo Merzario! E ho provveduto immediatamente a immortalare quel momento, perché almeno se crederò di essermelo sognato potrò andare a controllare ed essere certa che sia successo veramente.
Il secondo momento inaspettato è arrivato mentre stavo fotografando una Minardi sulla quale ho visto una dedica a Justin Wilson (che ci tengo a ricordare soprattutto essendo proprio oggi il suo anniversario di morte, all'indomani dell'incidente avvenuto a Pocono il 23 agosto 2015).
Non pensavo che avremmo visto qualcosa di così pittorescamente bello, che entrambi avremmo tanto desiderato vedere dal vivo, ma non avremmo mai sperato potesse succedere.
Ero lì, davanti alla Minardi, quando il mio amico mi ha presa per un braccio e mi ha detto: "c'è una Tyrrell a sei ruote!"
Ce n'erano addirittura due, una smontata e una montata, quest'ultima sarebbe anche andata in pista successivamente.
Facciamo un passo indietro: una volta che le auto sono scese in pista, mezz'ora per ciascuna tipologia, tecnicamente si poteva stare in tribuna tutto il tempo, ma c'era un caldo allucinante ed eravamo sotto al sole, quindi abbiamo scelto di non stare là tutto il tempo. Ci siamo visti un po' le GT, poi siamo scesi, abbiamo fatto un giro, ci siamo messi in un punto in cui si vedevano le Formula Junior e categorie affini un po' di sfuggita, abbiamo gironzolato nuovamente a vedere altre auto ai box, poi siamo tornati su per vedere prima le Formula 3, poi le Formula 1 e Formula 3000/ GP2, pronti a goderci lo spettacolo, anche perché non potevamo rimanere fino a tardi nel pomeriggio, quindi era l'unico turno in cui le avremmo viste.
Con le Formula 3 ci sono state un paio di bandiere rosse, quindi hanno girato pochissimo, però essendo noi sopra la pitlane quantomeno le abbiamo viste veramente da vicino.
Quando è venuto il turno delle Formula 1 e delle GP2 ci siamo letteralmente visti passare sotto di noi una Tyrrell a sei ruote! Purtroppo non sono riuscita a immortalarla in quel momento. E che spavento quando c'è stata una bandiera rossa e abbiamo visto tornare tutte le macchine, ma non la Tyrrell. Abbiamo temuto che ci fosse stato un incidente e che avesse riportato dei danni. Ma niente paura, sarebbe tornata successivamente. Non abbiamo idea di che cosa sia successo, ma niente di irreparabile.
Sotto di noi, frattanto, la Ferrari del 1980 a un certo punto è rimasta ferma in pitlane, anche se poi l'hanno fatta ripartire. Quella 90's invece non sono riuscita a immortalarla in quel momento. Però posso sentirmi soddisfatta di essere riuscita a immortalare la Tyrrell mentre era in pista.
Sotto di noi, frattanto, la Ferrari del 1980 a un certo punto è rimasta ferma in pitlane, anche se poi l'hanno fatta ripartire. Quella 90's invece non sono riuscita a immortalarla in quel momento. Però posso sentirmi soddisfatta di essere riuscita a immortalare la Tyrrell mentre era in pista.
Di auto meravigliose ce n'erano un sacco e ho sentito dire che al volante dell'auto di Vittorio Brambilla c'era Miguel Angel Guerra, ma non prendete per oro colato questa informazione.
Quando siamo andati a pranzo (preferisco evitare di parlare sia dei prezzi del cibo negli stand, sia del fatto che almeno la metà dei cibi presenti fossero inadeguati alle persone a cui fa venire il voltastomaco anche solo l'odore della cipolla, categoria alla quale appartengo), mentre ero in coda alla cassa ho sentito dei ragazzini che parlavano delle prove libere del GP d'Olanda in cui Logan Sargeant aveva avuto un grosso incidente con tanto di fiamme e dopo pranzo abbiamo girato un po' lì dentro, poi siamo usciti e andati nel parco del circuito.
Siamo dovuti tornare a casa relativamente presto, dato che il mio amico non poteva rimanere fino a pomeriggio inoltrato, ma ne è valsa assolutamente la pena, e abbiamo beccato il momento giusto perché andando verso il parcheggio abbiamo beccato un passante con una maglia della Moneytron. È stato tutto fantastico e ho scattato un sacco di foto, che penso di condividere prossimamente qui sul blog.
Foto credits: Milly Sunshine(C), se ripostate per cortesia linkate il blog.
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Milly Sunshine