sabato 3 agosto 2024

I drammi del mondiale 1958: gli incidenti mortali di Musso e Collins

Il 3 agosto 1958, di cui oggi è l'anniversario, si svolgeva il GP di Germania, ottava prova del mondiale 1958, settima se non consideriamo Indianapolis, a cui tendenzialmente non prendevano parte squadre e team europei, nonostante fosse parte del mondiale di Formula 1. Mike Hawthorn era in testa al mondiale precedendo Stirling Moss; in terza posizione c'era Peter Collins, colui che due anni prima aveva ceduto la propria monoposto a Juan Manuel Fangio rinunciando alla possibilità di diventare campione del mondo. Fresco vincitore del GP di Gran Bretagna, partiva dalla quarta posizione al Nurburgring. Sarebbe risalito fino alla leadership in un certo tratto di gara, ma poi sarebbe stato protagonista di un terribile incidente nel quale avrebbe perso la vita. Soltanto due gran premi prima, in Francia, era stato uno dei suoi compagni di squadra, Luigi Musso, a perdere la vita. Un mondiale assolutamente drammatico quello del 1958 e in questo post andrò a ripercorrere gli eventi di quell'estate, iniziando proprio da Reims.


In Francia, la cui partenza trovate immortalata nello screenshot soprastante, Moss, pilota della Vanwall, era in testa alla classifica con pochi punti di vantaggio sui ferraristi Hawthorn e Musso. Questi ultimi si trovavano 1/2 nelle prime fasi della gara, a Reims, quando il pilota italiano è uscito di pista, cappottando e riportando gravi ferite che ne avrebbero provocato la morte alcune ore più tardi. Era il 6 luglio 1958 e Musso aveva trentatre anni.
La gara è proseguita con Hawthorn in testa fino alla fine, Jean Behra su BRM provvisoriamente in zona podio, dopodiché Moss in seconda posizione. Un'altra Ferrari, guidata da Wolfgang Von Trips, ha chiuso la gara in terza posizione, mentre Fangio su Maserati ha concluso al quarto posto la sua ultima gara. L'ha terminata a pieni giri in quanto Hawthorn ha rallentato appositamente per lasciarlo passare.
Del gran premio successivo ho trovato un highlight di oltre un quarto d'ora, decisamente lungo per le gare di quei tempi, di cui si trovano in genere sintesi di al massimo un paio di minuti. C'è anche una breve intervista a Hawthorn in qualità di vincitore dell'evento precedente. Mike appare elegantissimo, con tanto di cravatta, e con la pipa in bocca. Sembra un giovane Lord inglese uscito da un romanzo.


La sintesi della gara di Silverstone menziona quella di Reims, ma solo per rievocare che Hawthorn vi ha vinto. Non si accennava alla morte di Musso, né probabilmente sfiorava minimamente il pensiero che, ufficialmente, Musso era addirittura il secondo pilota a perdere la vita nel mondiale 1958: Pat O'Connor aveva infatti perso la vita al via della Cinquecento Miglia di Indianapolis parte del calendario.
Erano altri tempi, in cui la morte era poco più che routine, e alla fine restavano risultati e numeri. Quella di Reims, curiosamente, sarebbe stata l'unica vittoria stagionale per Hawthorn, nonché l'ultima in carriera. Moss di gare ne avrebbe vinte invece quattro, il che è pazzesco visto che poi è stato il ferrarista a vincere il titolo. E quattro vittorie sono tante, in una stagione con undici appuntamenti, di cui ne restano dieci se non si conta la Indy 500.


A Silverstone, di cui potete vedere qui sopra l'inquadratura di Hawthorn sulla griglia, Collins che aveva chiuso quinto a Reims partiva dalla sesta piazza, ma si è portato in testa già nel corso del primo giro. Vi sarebbe rimasto fino al termine, seguito prima da vicino da Moss poi costretto al ritiro, poi proprio da Hawthorn, mai troppo vicino e successivamente ancora più lontano dopp un pitstop. Per Collins si è trattato di un ritorno alla vittoria dopo due anni, ma sarebbe stata la sua ultima.
Roy Salvadori su Cooper era quindi al terzo posto, precedendo di poco la Vanwall di Stuart Lewis-Evans. La lotta per il quinto posto era stata in precedenza tra Von Trips e Jack Brabham: il ferrarista si è ritirato per problemi tecnici pochissimi giri dopo avere superato la Cooper. Vista la location in cui è avvenuto il sorpasso, se il Vanz fosse un time traveler e dovesse commentare quella gara, potrebbe urlare: "l'ha passato a Copse!!111!!11!!1!!"
Neanche Brabham ha portato a casa il quinto posto: è giunto sesto, quindi fuori dai punti, preceduto dalla BRM di Harry Schell.


L'appuntamento successivo era al Nurburgring, dove Hawthorn ha ottenuto la pole position, ma il leader nei primi giri è stato Moss. Gli è succeduto brevemente Hawthorn, dopodiché Collins, che è stato in testa per diversi giri. Dopo di lui, a gara ormai avanzata, è stata la volta di Tony Brooks su Vanwall.
Collins era secondo e stava tentando di riavvicinarsi al leader quando è finito fuori pista e la vettura si è ribaltata, molto similmente a come era già successo a Musso. Il 26enne inglese sarebbe deceduto nel corso della giornata a causa delle ferite riportate.
Brooks ha concluso la gara in solitaria, mentre Salvadori ha chiuso secondo precedendo il compagno di squadra Maurice Trintignant. Mentre Hawthorn si era ritirato per un guasto, Von Trips ha portato a casa il quarto posto, seguito da delle Formula 2 che di fatto facevano gara a sé, ma contemporaneamente, vista la lunghezza della pista. Il quinto posto è andato a Bruce McLaren su una Cooper di Formula 2 che, di conseguenza, non ha conquistato punti.
Per la Vanwall si trattava del ritorno alla vittoria dopo i precedenti appuntamenti, ma a fine stagione - che sarebbe terminata con l'incidente mortale di Lewis-Evans e l'abbandono della Formula 1 da parte della Vanwall - sarebbe comunque stato Hawthorn a vincere il mondiale con la Ferrari, prima di ritirarsi dalle competizioni. Il campione del mondo 1958 sarebbe poi morto tre mesi dopo in un incidente stradale, alcuni rumour sostengono mentre era impegnato in una corsa clandestina. Alcune fonti riportano come, a causa di una malattia ai reni, fosse comunque destinato a una vita breve e che gli fossero stati stimati appena tre anni di vita.

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