domenica 4 agosto 2024

I drammi del mondiale 1958: la morte di Lewis-Evans e la fine della Vanwall

Il mondiale 1958 ha visto lo scontro per il titolo tra Ferrari e Vanwall. Da un lato c'era Mike Hawthorn, dall'altro Stirling Moss. Hawthorn era in testa alla classifica dopo il GP di Germania, Moss inseguiva e ha conquistato la pole position a Porto, in Portogallo, al terzultimo gran premio stagionale, su un circuito che era una new entry e che sarebbe tornato solo un'altra volta nel 1960. Solo quindici vetture erano presenti in griglia (inclusa una Maserati guidata da Maria Teresa De Filippis) e, a parte qualche giro nelle prime fasi di gara in cui Hawthorn aveva preso il comando, Moss ne è stato leader per la maggior parte della percorrenza, andando a conquistare la vittoria. Hawthorn ha chiuso secondo e ha rischiato un squalifica per guida contromano, ma è stato proprio Moss, testimone oculare del fatto, a difenderlo dalle accuse sostenendo che ciò era avvenuto fuori dalla carreggiata.
Sul gradino più basso del podio ha concluso Stuart Lewis-Evans su un'altra delle Vanwall, mentre il compagno di squadra Tony Brooks si è rititato a causa di un incidente. Jean Behra su BRM ha chiuso al quarto posto precedendo la Ferrari di Wolfgang Von Trips, ultimo pilota giunto a punti.

A Monza la Ferrari ha schierato quattro vetture: oltre a Hawthorn e Von Trips, erano presenti Olivier Gendebien, nonché Phil Hill: per quest'ultimo, che al Nurburgring era stato presente come entry Formula 2, ha disputato per la prima volta un gran premio al volante di una Formula 1, classificandosi addirittura sul podio in terza posizione.
In una gara in cui diversi piloti si sono alternati in testa, sembra avere percorso anche alcuni giri da leader, anche se poi ad alternarsi in prima posizione sono stati Moss e Hawthorn, almeno fino al momento del ritiro di Moss per un problema al cambio dopo appena un quarto di gara. Dopo avere leaderato gran parte del gran premio, Hawthorn è poi scivolato in seconda piazza dietro a Brooks, che ne è uscito vincitore.
Dopo il podio Brooks/ Hawthorn/ P.Hill uno shared drive ha conquistato la quarta piazza: si tratta di una Maserati guidata inizialmente da Masten Gregory (pilota nato il 29 febbraio, come avevo fatto notare in passato) e poi da Carroll Shelby. La zona punti invece è stata completata da Roy Salvadori a diversi giri di distanza a bordo di una Cooper.
La Vanwall in questa occasione ha conquistato anzitempo il mondiale costruttori, mentre il titolo piloti rimaneva aperto al GP del Marocco, unica edizione per il circuito di Casablanca qui sotto immortalato in uno screenshot.


Hawthorn era il grande favorito e, senza inalberarci in complicati calcoli, se Moss avesse vinto la gara, a Hawthorn sarebbe bastato arrivare secondo per vincere il mondiale indipendentemente da chi avesse fatto il giro più veloce, oppure arrivare terzo facendo il giro più veloce. Erano gli anni '50, tuttavia, e c'erano molte possibilità di non finire la gara.
L'hanno finita entrambi, Moss leader dall'inizio alla fine, ma il poleman Hawthorn giunto secondo e, di conseguenza, campione del mondo, precedendo al traguardo P.Hill, con le BRM di Jo Bonnier e Harry Schell a completare la zona punti.
La gara, tuttavia, è rimasta negli annali della Formula 1 per ben altri motivi: dopo Pat O'Connor (Indy 500), Luigi Musso (GP Francia) e Peter Collins (GP Germania), un quarto pilota ha perso la vita nel mondiale 1958, si tratta di Lewis-Evans, uscito di strada per un guasto, la cui vettura ha preso fuoco dopo l'impatto contro le barriere.
È deceduto sei giorni più tardi, il 25 ottobre 1958, all'età di ventotto anni. La sua morte è stata il colpo di grazia per la Vanwall e, unita ai problemi di salute del fondatore Tony Vandervell, ne ha determinato la scelta di uscire di scena e di ritirarsi dalla Formula 1, eccetto per partecipazioni one-off con Brooks al volante.


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