Questo sarà un post breve, ma intendo esprimere un concetto molto intenso: credo che il fanbase sia pieno di sadici e che, più si va in aree pensate per i fanboy più incalliti, più ci si lasci andare al sadismo, talvolta incontrollato. Non so se sia solo il fanbase della Formula 1, a dire il vero. Quel "non ho apprezzato una cosa che hai fatto dodici anni fa, quindi il mio obiettivo è quello di sperare che ti capitino eventi negativi vita natural durante" lo trovo un po' inquietante. Non dico che in passato non fosse come oggi - ritorno a parlare di Formula 1, adesso - ma ho l'impressione che ci fosse un po' più di razionalità. Per intenderci, se qualcuno si metteva o ad augurarsi disgrazie o a compiacersi di disgrazie, c'era anche molta gente che lo fermava e gli chiedeva: "che ca**o stai dicendo?"
C'era gente che veniva bannata dai forum per avere inneggiato a incidenti gravi o mortali come se fossero qualcosa di auspicabile, o gente che si allontanava essa stessa dai forum, se sentiva i propri macabri pensieri come non accettati dalla collettività. Perfino in certi ambienti tipo Answers Yahoo certe affermazioni ricevevano decine di pollici giù, e non stiamo parlando di un luogo di cultura.
Giusto per fare un esempio e farvi capire che cosa intendo quando dico che il grande pubblico è sadico, farei un esempio estemporaneo, riferendomi a un commento letto su un forum anni fa (non ricordo dove, era un forum internazionale, comunque).
Mentre si parlava delle controversie del 1994 - la Benetton e il launch control... o lunch control come detto da un tizio su zuckenbook qualche tempo fa - uno se ne uscì tutto compiaciuto sostenendo che, se Jos Verstappen era finito in tribunale per avere picchiato la moglie, se J.J.Lehto stava passando dei guai giudiziari dopo essere stato coinvolto in un incidente in barca con tanto di elevato tasso alcolico nel quale era morto un suo amico, se Michael Schumacher era stato vittima di un grave incidente sciistico, allora il karma stava punendo i piloti della Benetton del 1994 e non restava altro che aspettare che capitasse qualche genere di disgrazia a Johnny Herbert.
Sono passati una decina d'anni da allora e personalmente sono molto soddisfatta di sapere che Herbert sta bene, ma rimango comunque basita di fronte a un simile pensiero, sia perché di per sé è delirante, sia perché mi lascia basita che anche i fatti accaduti a gente che stava intorno a certi piloti fossero esaltati. Voglio dire, ci rendiamo conto che c'era gente che esultava per la morte di un tizio random totalmente estraneo al mondo del motorsport solo perché questo stava in barca con Lehto, pilota di una squadra che a loro non piaceva e da cui peraltro era stato licenziato dopo pochi gran premi?
Ecco, se un giorno soggetti tipo questo sarebbero stati caldamente invitati, perfino dalla maggior parte dei detrattori di piloti e squadre citate, a darsi un certo contegno e a riflettere sul senso della vita, attualmente soggetti di questo tipo sono non solo liberi di pascolare in oasi senza controllo, ma quando scrivono concetti altisonanti è più facile ottenere like e consensi che non critiche.
Fintanto che si sta sul soft, come limitarsi a sperare che piloti tipo Esteban Ocon o Carlos Sainz non vengano mai più ingaggiati da una squadra di Formula 1 (per alcuni è la disgrazia peggiore che potrebbe accadere), il primo perché è kattivohhhh e ha ostacolato una Ferrari anni fa, il secondo perché al volante di una Ferrari ha osato ostacolare una Ferrari guidata da uno più figohhhh di lui, va bene, mi sembra un atteggiamento molto puerile, ma lasciamoli fare. Lasciamoli anche piangere perché orrorehhhh, la Haas ha dato un volante a Ocon. Lasciamoli dire che sono felici che tutto ciò a cui Sainz può puntare è un team senza storiahhhh e senza risultati di rilievo, anche se il team senza storiahhhh si chiama Williams.
In sintesi, augurarsi che un pilota rimanga a piedi e considerarlo il male peggiore che potrebbe succedere... se proprio è troppo faticoso impiegare il proprio tempo andando a portare il proprio curriculum in un'agenzia di lavoro, che lo impieghino in quella maniera.
La cosa che trovo rivoltante è augurare morte o incidenti gravi, sulla base di eventi controversi che in una parte dei casi peraltro non importano più a nessuno. Vi faccio un esempio che ho trovato proprio ieri. Sono entrata su Youtube durante la pausa pranzo e tra i suggeriti ho trovato un canale di cui dovrò prima o poi parlare: video con titoli altisonanti che promettono rivelazioni sconcertanti e diffamanti su piloti (ed entrandoci magari scopri che - orrorehhhh - Jody Scheckter è proprietario di un allevamento di mucche), video che sembrano prodotti da un'AI, pronunce agghiaccianti...
I video, di per sé, non dicono niente che istighi contro certi piloti. Eppure guardando un video molto soft su Damon Hill - che tra parentesi ventisette anni fa oggi viveva il suo sogno sulla Arrows poi si è trasformato in un incubo - incentrato in particolare sulla sua gioventù, ho letto un commento abbastanza folle.
Si parlava ancora una volta del 1994 - argomento che nel video era trattato in termini abbastanza neutri - con la voce narrante quasi dispiaciuta che poi gli Schumill non ci fossero mai passati sopra dandosi la lingua in bocca (mi tocca concordare con un'AI, almeno su questo).
Nonostante nessuna provocazione o istigazione nel video, un utente ha commentato sostenendo non solo che l'incidente di Schumacher sugli sci era la giusta punizione del karma per gli eventi del 1994, ma che è incoraggiante, perché (testualmente) se Max Verstappen guida come Schumacher, allora è destinato a fare la stessa fine. Non so voi, ma io sono rimasta giusto leggermente basita di fronte a una simile affermazione.
Concludo con due osservazioni. La prima è che le persone che pontificano di karma come se non ci fosse un domani spesso non sono né buddhiste, né induiste, né in alcun modo esperte di religioni orientali, quindi non mi stupirebbe che offrissero versioni molto colorit e fanboy friendly del suddetto concetto.
La seconda è che nella maggior parte dei casi si augurano disgrazie come conseguenza di azioni che magari è anche giusto che ti facciano indignare sul momento, ma una volta superati i dodici anni di età mentale, dovrebbero essere accantonate o comunque non messe al centro dei propri pensieri.
La guida aggressiva, gli incidenti e le manovre controverse sono, ovviamente entro certi limiti, parte integrante del motorsport, sarebbe giusto che ne discutessero i diretti interessati senza che il bimbaminchia di turno seduto in soggiorno si sentisse di dovere essere la principale voce in capitolo... e soprattutto, seriamente parlando, augurare disgrazie perché semplicemente un pilota ha spinto il nostro idolo sull'erba o ha tentato di difendere una posizione, mi sembra di gran lunga ridicolo.
In sintesi, da persona assolutamente non esperta di filosofia orientale non posso dire con certezza che ci siano lacune sul concetto di karma da parte dei fanboy sadici, ma da persona appassionata di motorsport posso senz'altro dire che c'è una palese lacuna nella conoscenza di base del motorsport.
Concludo con un suggerimento a eventuali fanboy sadici che mi stanno leggendo per caso. Iniziate a guardare la NASCAR. Per quanto io non ne sia una grande appassionata e l'attenzione che le ho dedicato negli ultimi anni sia pressoché nulla, credo sia una grande scuola di vita per gli appassionati di motori.
In sintesi, in NASCAR, il concetto di "karma" funziona più o meno così: se tiri una sportellata o fai una manovra controversa, o ti prendi una sportellata a tua volta, o ti prendi due sberle una volta che sei uscito dalla macchina. È sicuramente un mondo molto rustico e grossolano con revenge crash e risse spettacolarizzati in tutte le salse anche dalle pagine ufficiali, ma vedere scene simili praticamente all'ordine del giorno a mio parere conduce alla crescita mentale del tifoso medio.
Se puoi riderci su, allora forse non è così terribile che una volta nel 1992, quando avevi otto anni, il tuo idolo sia stato forzato sull'erba, e che non è necessario oggi, a quarant'anni suonati, augurare disgrazie a chi l'ha forzato sull'erba.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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