venerdì 10 maggio 2024

FUORIGIRI/ serie di VHS uscita nei primi anni '90: recensione dell'episodio su Senna

Ho già parlato nei giorni scorsi di FUORIGIRI, serie di VHS a tematica motorsport risalente agli anni '90, e come avrete intuito, mi sono dedicata al dare la caccia agli episodi reperibili su Youtube, cercando anche informazioni relative alla cronologia. Il secondo episodio della serie (o almeno così mi è parso di capire), intitolato "il magico Senna", è dedicato al nostro brasiliano preferito, ma non vi sarà alcuna menzione alla performance di Ayrton a Donington nel 1993, per un semplice motivo cronologico: questo documentario è stato prodotto prima di Donington, si interrompe infatti al 1992.
Rispetto all'episodio inaugurale su Nigel Mansell, a mio vedere il livello qualitativo (non legato ai contenuti) è migliorato: invece della voce narrante sopraffatta dal suono dei motori e della musica a random, stavolta è totalmente udibile e a mio parere ne esce un risultato decisamente positivo.

Credo sia la prima volta nel corso della mia esistenza che vedo un seppure breve documentario su Senna prodotto ai tempi in cui era ancora in vita e devo ammettere che per tale ragione non mi aspettavo fosse riconosciuto in apertura come "uno dei migliori piloti di sempre". Però ho ricordato che il video è degli anni '90, quando i tifosi erano very uominy e avrebbero accettato senza indignarsi di sentire descrivere in tale maniera anche un pilota che non tifavano, magari si sarebbero indignati, ma quella definizione non sarebbe diventata il problema peggiore della loro esistenza di cui parlare per intere settimane.
La narrazione si apre con Montecarlo 1984, ovviamente senza menzionare benché minimamente l'altro exploit, quello di Stefan Bellof sulla Tyrrell, e puntualmente con quella solita vaga aria del mondo intero coalizzato contro Senna... perché va bene tutto, sicuramente vedere un rookie vincere una gara sulla Toleman non faceva gli interessi di nessuno se non di Senna e della Toleman, ma magari parlarne senza volerlo vedere come un attacco personale nei suoi confronti sarebbe segno di maturità.

Nevermind, Senna ha fatto altri due podi con la Toleman, ma vuoi mai menzionarli se non ci si può romanzare in proposito? E infatti ce lo ritroviamo sulla Lotus, dove vince in Portogallo 1985, dove vincerà un'altra gara nella stessa stagione, dove vincerà di nuovo nel 1986 e dove nel 1987 otterrà la prima vittoria a Montecarlo, prima di andare a fare coppia con Alain Prost in McLaren.
I due si scontrano tre volte per il mondiale, sempre in Giappone. Si scontrano in senso metaforico, intendo. Una volta, quantomeno, nelle altre due occasioni volano piatti e centrotavola vari, anche in pista durante le gare. Negli anni '90 i produttori di documentari erano very uominy e scrivevano narrazioni degne dei very uominy che avrebbero visto i documentari stessi.
Il modo in cui viene narrato è più o meno questo: nel 1989 Senna deve vincere la gara per rimanere in lotta per il titolo, ma Prost lo sportella e finiscono fuori; nel 1990, con Prost in Ferrari, adesso è lui che deve vincere, con Senna che lo sperona, ma adesso spostiamoci nel 1991 e proseguiamo con la storyline. Proprio così, senza riempire la metà del documentario di polemiche.

Specifico, nel frattempo è stato citato il GP di Phoenix con Jean Alesi sulla Tyrrell e il relativo duello, mentre per il 1991 si parla di Gerhard Berger, compagno di squadra di Senna in McLaren. La vittoria ceduta platealmente all'ultima curva in Giappone non viene raccontata come grande slancio di affetto e generosità, ma quasi come una costrizione alla quale Senna si piega mettendo bene in mostra cosa stia succedendo.
Se il 1991 è stato caratterizzato dal duello con Mansell poi insabbiato e fuori gioco anzitempo, il 1992 è l'anno in cui Nigel sulla Williams svetta su tutto e su tutti, ma ci rimasta un'unica chicca. Mettete a letto i leclerchini, perché Senna viene definito come "il predestinato" in quanto eguaglia il record di cinque vittorie a Montecarlo di Graham Hill. Ecco, a maggior ragione mettete a letto i leclerchini, perché quando il loro idolo avrà vinto cinque edizioni del gran premio del Principato loro si spera avranno già iniziato da tempo a lavorare e a versare contributi pensionistici.

Montecarlo 1992 e la storica vittoria contro Mansell approfittando di una foratura e successivo cambio gomme di quest'ultimo, opponendogli una strenua resistenza, è di fatto l'evento conclusivo di questo episodio, che si conclude ben prima della sesta vittoria di Senna a Montecarlo e con la considerazione che un giorno potrebbe eguagliare i cinque titoli conquistati da Juan Manuel Fangio. :-(((
In generale non mi è dispiaciuto, anche se penso che altre questioni avrebbero potuto essere approfondite, invece che tagliate fuori totalmente. Diversamente che nel documentario su Mansell, stavolta di parla del GP del Portogallo 1989, ma la rissa del 1987 non viene minimamente citata.
Allo stesso modo pur arrivando al 1992 non vi è alcuna traccia di quella volta che quel giovane promettente in tuta gialla di cui mi sfugge il nome l'ha buttato fuori e Senna gli ha fatto la predica davanti alle telecamere... non sarebbe stato brutto, se si fosse parlato anche di questo!



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