domenica 6 agosto 2023

Stagione 1966 - parte 2/5 [BEL, FRA]: very uominy e traditori della patria

Bentornati nel mondiale 1966, abbiamo vissuto nella prima puntata il GP di Montecarlo, mi sembra la cosa migliore da fare proseguire con la seconda puntata, nella quale inizieremo parlando dal GP del Belgio avvenuto a Spa Francorchamps, al quale prendevano parte quindici piloti: le griglie di partenza non erano molto affollate, in questo momento storico, a quanto pare.
In realtà i piloti qualificati erano diciotto, ma tre di loro non sono riusciti a prendere il via, tra cui Bruce McLaren, al volante di una monoposto della propria scuderia, che non ha preso il via a causa di un problema tecnico. Chi non aveva problemi invece era la Ferrari che aveva John Surtees in pole position e Lorenzo Bandini qualificato al quinto posto, dietro a Jochen Rindt (Cooper), Jackie Stewart (BRM) e Jack Brabham (Brabham).
Nomi altisonanti, circuito altisonante, anni '60, aura di "Formula 1 dei very uominy"... che cosa potrebbe esserci di più spettacolare? Ah, giusto, manca solo un nubifragio che scoppia nel momento stesso dell'inizio della gara. È esattamente quello che è successo, quindi era tutto sotto control-... ah no.

La situazione non era per niente sotto controllo, tanto che otto piloti sono finiti in aquaplaning nel corso del primo giro, lasciandone sette a continuare la gara. Surtees era in testa davanti a Brabham e a Bandini, con a seguire Ginther, Rindt, Ligier e Gurney, con Rindt che in pochi giri si è portato in testa davanti alle Ferrari, a Brabham e, come direbbe Mazzoni, via via a tutti gli altri.
Guardando il lap by lap le posizioni non sono cambiate granché, se non che a pochi giri dalla fine Surtees si è riportato in testa vincendo davanti a Rindt e Bandini, con Jack Brabham e Richie Ginther (Cooper) ultimi classificati, mentre Guy Ligier (Cooper) e Dan Gurney (Eagle) non risultano classificati, ne deduco per non avere completato il 90% di gara.
Ci sarebbero molte cose da dire, ma non perdiamo di vista la più importante: la grande quantità di incidenti nel corso del primo giro, perché uno dei vari botti avrebbe potuto avere conseguenze piuttosto serie, anche se per fortuna c'è ststo un happy ending.

Uno dei piloti usciti per incidente era Stewart, che dalle cronache dei fatti sembra essersi schiantato prima contro un palo del telegrafo poi contro un edificio situato nei campi intorno al circuito, poi essersi ritrovato cappottato nel cortile di una casa di campagna e intrappolato all'interno della vettura, con benzina che si spargeva facilmente.
Stewart è stato molto fortunato, dato che la macchina non ha preso fuoco, ma frattanto è rimasto per oltre venti minuti incastrato all'interno dell'auto ribaltata, uscendone in seguito con l'aiuto di Graham Hill e Bob Bondurant, ugualmente ritirati al primo giro, e da un gruppo di suore presenti sul posto. In assenza di un'ambulanza pare essere stato trasportato nel rudimentale centro medico a bordo di un furgone.
Al centro medico non ha trovato alcuna assistenza ed è stato in seguito trasferito in un ospedale del posto, stavolta a bordo di una vera ambulanza. Se l'è cavata senza ferite gravi, tanto che ha regolarmente preso parte al gran premio successivo, ma questo episodio pare essere ciò che ha contribuito a convincerlo a impegnarsi per il miglioramento della sicurezza in Formula 1.

Il seguente evento si svolgeva a Reims, in Francia, e la Ferrari conquistava la pole position con Bandini e la terza posizione in griglia con l'altra vettura, guidata da... Mike Parkes! Plot twist, Surtees aveva lasciato la Rossa dopo la vittoria del GP del Belgio, in polemica con la squadra! Non so se ai tempi fosse considerato un traditorehhhh della patriahhhh, ma il fatto di partire secondo tra le due Ferrari non depone a suo favore, diciamo che gli abbuoniamo il tradimentohhhh solo perché era un pilota di motociclismo quindi generava spettakolohhhh prendendo parte a duellihhhh e sorpassihhhh.
Il gran premio, nel sessantennale del primo gran premio della storia, disputato in Francia nel 1906, era denominato in modo informale "Gran Premio del sessantesimo anniversario", nome che mi pare vagamente familiare. Le vetture erano diciotto, anzi diciassette al momento del via, perché Jim Clark ha dovuto saltare la gara a causa di un infortunio rimediato nelle prove libere, quando è stato colpito alla testa da un uccello.

Bandini è rimasto in testa con Brabham secondo, mentre il terzo posto di Parkes è stato insidiato senza successo da Hill, poi costretto al ritiro. Anche Bandini è stato abbandonato dalla propria vettura in corso d'opera, lasciando la leadership a Brabham, che per la prima volta ha vinto con una vettura della propria scuderia.
Parkes ha chiuso al secondo posto, mentre Denny Hulme su Brabham ha chiuso terzo, precedendo Rindt e Gurney, con la zona punti chiusa da John Taylor su una Brabham cliente.
A questo punto della stagione Brabham era in testa al campionato con 12 punti, precedendo Bandini a quota 10 e il trio Surtees, Rindt e Stewart tutti quanti a 9 punti. Il mondiale era ancora (relativamente) lungo, ma di Brands Hatch ed eventi seguenti ne parleremo nella prossima puntata.


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Milly Sunshine