mercoledì 16 agosto 2023

GP Germania 2001: quando Ralf Schumacher ha vinto in casa!

Era il 29 luglio, del ventesimo compleanno di Fernando Alonso, che con la Minardi nera si apprestava a partire dalla pitlane così come il compagno di squadra Tarso Marques. In prima fila c'erano le Williams di Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher, poi a seguire le McLaren e le Ferrari in alternanza - Mika Hakkinen, Michael Schumacher, David Coulthard e Rubens Barrichello - dopodiché le Sauber di Nick Heidfeld e Kimi Raikkonen. Pochi istanti dopo la partenza, Michael Schumacher che aveva lasciato regolarmente la propria casella della griglia, è rimasto pressoché fermo per un guasto al cambio, venendo schivato dalle vetture che sopraggiungevano, ma non da Luciano Burti. Il pilota della Prost, che aveva probabilmente la visuale ostruita dalle monoposto che lo precedevano, ha colpito violentemente il posteriore della Ferrari decollando e poi ricadendo sulla Arrows di Enrique Bernoldi, incidente che ha visto l'esposizione della bandiera rossa e il restart, anche Schumacher, Burti e Bernoldi con i relativi muletti.

Al secondo via non ci sono stati grossi intoppi se non qualche escursione nelle vie di fuga, con le Williams 1/2 e Michael Schumacher che si portava terzo superando Hakkinen. Nei giri iniziali Barrichello è stato visto duellare a lungo con Coulthard prima di superarlo e poi andare a prendere anche la quarta piazza di Hakkinen. Più leggero di Schumacher in quanto su una strategia a due soste, ha inoltre sopravanzato il compagno di squadra portandosi al momento terzo.
Hakkinen si è ritirato per un guasto dopo neanche un terzo di gara, mentre dopo la prima sosta Barrichello è tornato in pista quinto alle spalle di Coulthard, riuscendo a superarlo di nuovo dopo un altro duello. Intanto le Williams, a una certa distanza l'una dall'altra proseguivano la loro gara senza intopp-... ah, no. Montoya ha avuto un problema durante il rifornimento e perso varie posizioni, ritrovandosi quarto dietro a Ralf Schumacher e alle Ferrari, che comunque dovevano ancora andare ai box.

Poi sono arrivati tre colpi di scena in successione e la top-5 decimata da guasti al motore: Michael Schumacher, Montoya e Coulthard sono rimasti tutti a piedi nell'arco di poche tornate, mentre Barrichello in seconda posizione ha avuto una sosta lunga in occasione della seconda fermata, ritrovandosi a debita distanza da Ralf Schumacher. Era tuttavia secondo visti i numerosi piloti persi per la strada.
Le Sauber erano entrambe fuori, Heidfeld al via per un incidente con la Jaguar di Pedro De La Rosa, Raikkonen per un guasto. Era fuori l'altra Jaguar di Eddie Irvine, così come la Jordan di Jarno Trulli. In realtà tutte e due le Jordan erano ritirate, Ricardo Zonta protagonista di un incidente con Bernoldi che invece ha proseguito, mentre tra i "protagonisti" della prima partenza, poi Burti si è ritirato per incidente.
In sintesi, c'era la concreta possibilità per un pilota random di procacciarsi il podio, era un'occasione d'oro... anzi no, di più, era un'occasione di platino. HABEMUS B.A.R.!!!111!!!1111!!!11!!


Mentre Ralf Schumacher veniva applaudito dal fratello ancora in giro in tuta nonostante fosse fuori dalla monoposto da qualcosa come tre quarti d'ora e Barrichello si piazzava secondo a debita distanza, Jacques Villeneuve si classificava al terzo posto, precedendo le Benetton di Giancarlo Fisichella e Jenson Button - con Fisi in grado di mantenere la posizione nonostante un giro per i prati verso fine gara - e la Prost di Jean Alesi. Purtroppo Olivier Panis sull'altra B.A.R. non ha conquistato punti, settimo davanti alle Arrows che viaggiavano in coppia con Bernoldi uscito vincente da un duello con Jos Verstappen. Solo dieci vetture vedevano la gloria del traguardo e l'ultima era la Minardi di Alonso.


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Milly Sunshine