sabato 19 agosto 2023

GP Ungheria e Belgio 2001: il quarto titolo, la vittoria numero 51... e poi, due settimane dopo, la 52

Carissimi piloti che al volante della Minardi cercano disperatamente di entrare dentro al 107% oggi è il 19 agosto ed è l'anniversario di una giornata in cui in pista c'erano tutte e ventidue le monoposto, perché Tarso Marques aveva varcato per un soffio la tanto ambita soglia, seppure il diciottesimo tempo di Fernando Alonso che lo staccava di un secondo e mezzo lascia pensare che si potesse fare di meglio. Però non importa quanto vai piano, fintanto che non vieni mandato a casa già al sabato. La pole l'aveva ottenuta Michael Schumacher precedendo David Coulthard, Rubens Barrichello, Ralf Schumacher, Jarno Trulli e Mika Hakkinen a completare i primi sei, con una notevole novità in casa Jordan: accanto a Trulli, dopo che Heinz-Harald Frentzen aveva lasciato il team, c'era stato one-off Ricardo Zonta, ma a partire dall'Ungheria è arrivato Jean Alesi dalla Prost. Presso il tamarro team sponsorizzato da Yahoo si è accasato invece Frentzen, sempre a partire dallo stesso gran premio.

Al via l'unico cambiamento degno di nota nelle posizioni di vertice è stato Barrichello che ha sopravanzato Coulthard, e di conseguenza ci siamo ritrovati con le Ferrari 1/2. Dietro, invece, abbiamo visto un po' di caos, con Jenson Button penalizzato per jump start e, nei giri a seguire, vari insabbiamenti e mancati insabbiamenti. Abbiamo dunque perso per strada Eddie Irvine (Jaguar), Enrique Bernoldi (Arrows) e Luciano Burti (Prost), mentre frattanto avevamo M.Schumacher/ Barrichello/ Coulthard/ R.Schumacher/ Trulli/ Hakkinen come zona punti virtuale.
La strategia prevista dai big era su due soste e fino al momento della prima Hakkinen è rimasto dietro a Trulli senza riuscire a ultimare il sorpasso. In casa Jordan ci sono stati problemi e Trulli ha perso quindi diverse posizioni, ma c'è di peggio nella vita, tipo l'essere costretto al ritiro per problemi tecnici, cosa che gli sarebbe accaduta in un secondo momento, mettendo fine ai suoi ormai ben pochi sogni di gloria.

Il ritiro più altisonante è stato indubbiamente quello di Button, finito in testacoda e bloccato nel bel mezzo della pista, con bandiere gialle locali un commissario è intervenuto attraversando il tracciato un attimo prima che sopraggiungesse l'altra Benetton, di Giancarlo Fisichella - destinato all'addio anzitempo per problemi tecnici, ma molto dopo. Prima di lui si sarebbero ritirati anche i due piloti della Minardi, Olivier Panis (B.A.R.) ai box, nonché Frentzen per un testacoda.
Barrichello frattanto ha perso la seconda posizione a vantaggio di Coulthard con la prima sosta, per poi recuperarla con la seconda, mentre Ralf Schumacher rimaneva quarto. Hakkinen ha tentato una strategia a tre soste per girare scarico sperando di arrivargli davanti, ma non ha funzionato. Ha chiuso quinto, precedendo le Sauber di Nick Heidfeld e Kimi Raikkonen, la seconda Williams, guidata da Juan Pablo Montoya, in ottava piazza davanti a Jacques Villeneuve (B.A.R.).

Michael Schumacher ha conquistato la sua 51^ vittoria in Formula 1, eguagliando il record dei tempi, appartenente ad Alain Prost, curiosamente proprio nel giorno in cui ha vinto il suo quarto titolo, con diversi gran premi d'anticipo. Al parc fermé l'abbiamo trovato che festeggiava insieme a Ralf, che tra una cosa e l'altra si era levato il casco appoggiandolo sulla vettura del fratello.
Poi è arrivato Alesi, che aveva chiuso la gara decimo davanti agli ultimi due classificati, Pedro De La Rosa (Jaguar) e Jos Verstappen (Arrows), infine Hakkinen e Barrichello. Quest'ultimo è successivamente salito sul podio insieme al compagno di squadra, andando a raggiungere Coulthard, che in quella stagione era stato, seppure distante, il principale sfidante di Schumacher per la conquista del titolo mondiale.
Record di vittorie raggiunto, ma per il momento ex-equo con Prost. Non restava altro da fare che chiedersi quando il suddetto record sarebbe stato superato.


È accaduto molto presto, per l'esattezza due settimane più tardi a Spa Francorchamps nonostante le due Williams di Montoya e Ralf Schumacher 1/2 in qualifica, con Michael Schumacher destinato alla terza piazza accanto a - oh my holy Corinna! - nientemeno che Frentzen, qualificato al quarto posto! Il risultato è stato favorito da uno scroscio di pioggia e dalla pista che andava asciugandosi, ma rimane comunque memorabile.
Il weekend della Prost, tuttavia, era destinato a non andare nel migliore dei modi, fin dall'inizio, quando si è visto Frentzen sbracciarsi sulla griglia durante la procedura di partenza: la sua monoposto si era spenta (così come quella di Marques, in realtà), con aborted start e partenza dalle retrovie. C'è stato comunque un grosso colpo di scena e al successivo tentativo di partenza ecco il poleman Montoya incappare nella stessa disavventura, nuovo aborted start e partenza dal fondo, con i fratelli Schumacher ormai 1/2 davanti a Barrichello, Fisichella e Villeneuve.

Mentre Michael Schumacher leaderava dopo avere superato Ralf, per Montoya e Frentzen si prospettava una gara tutta in salita; a catalizzare l'attenzione è stato tuttavia un brutto incidente al quinto giro che ha coinvolto il compagno di squadra di H.H.: Burti, dopo una collisione con Irvine è andato a schiantarsi violentemente contro le barriere a Blanchimont.
Dopo un iniziale intervento della safety car la gara è stata redflaggata e per la prima volta nella storia, a seguito di modifiche regolamentari già in atto da alcuni anni senza che mai si presentasse la situazione, c'è stato un restart per bandiera rossa dopo i primi due giri senza classifica con tempi aggregati. Il regolamento ai tempi prevedeva si togliessero tre giri da quelli rimanenti e, contrariamente da quanto accaduto negli anni a venire, la regola voleva che ad essere considerati giri di gara fossero solo quelli dal restart in poi, nonostante non si partisse da distanza originale. Infatti Michael Schumacher stava sulla casella della pole.

Ralf, invece, stava sui cavalletti al momento del giro di formazione, dovendo quindi partire dall'ultima posizione sulla griglia. Cioè diciottesimo, perché oltre a Burti (trasportato in ospedale*) e Irvine, mancavano all'appello anche Raikkonen e Alonso rimasti fermi nel frattempo per guasti alle loro vetture.
Al via Fisichella si è inserito secondo tra le Ferrari, mentre nelle retrovie abbiamo assistito a un duello tra le Williams, con Montoya che ne è uscito davanti a Ralf Schumacher, ma con il motore che dopo neanche un giro l'ha lasciato a piedi costringendolo a parcheggiare accanto alls Sauber di Heidfeld, parcheggiata dopo un incidente al restart con De La Rosa, ritirato invece ai box, e lo stesso Montoya.
Curiosamente dopo tutto questo attrition rate, le acque si sarebbero calmati, con i soli ritiri di Button per incidente e Trulli per un guasto al motore - mentre era quinto, a gara inoltrata - nel proseguimento della gara, la quale proseguiva con Fisichella che faceva da tappo e Michael Schumacher che si allontanava.

Il primo giro di soste ha visto Barrichello precipitare quinto alle spalle delle McLaren di Coulthard e Hakkinen, mentre Fisichella era ancora in seconda piazza. Rubinho ha poi urtato qualcosa(?) e rotto l'ala anteriore dovendo effettuare una nuova fermata.
Coulthard frattanto inseguiva da vicino Fisichella e ha continuato anche dopo la seconda sosta, rischiando di riuscire a superarlo quando si sono ritrovati a doppiare un vecchio amico del mascellone, Bernoldi! Il sorpasso è comunque arrivato poco dopo, con Fisichella relegato terzo.
Hakkinen fatto ormai gara a sé per il quarto posto e Barrichello, dopo il ritiro di Trulli e un sorpasso su Alesi ha raggiunto la quinta piazza, con Jean che ha difeso l'ultimo disponibile nel finale, tenendo a bada Ralf Schumacher, settimo. Frentzen alla fine ha portato a casa un nono posto che un decennio dopo gli sarebbe valso punti, alle spalle di Villeneuve e precedendo Verstappen, Panis, Bernoldi e Marques.


* Luciano Burti ha riportato un trauma cranico nell'incidente, alcune fonti riportano sia stato tenuto in coma farmacologico nei giorni successivi, e ha dovuto saltare il resto della stagione, sostituito dal debuttante Tomas Enge. Non ha mai più gareggiato in Formula 1, ma è stato tester Ferrari nella stagione successiva e ha avuto anni dopo un ruolo in Williams effettuando delle demo su monoposto del team di Grove.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine