venerdì 4 settembre 2020

Perché la Toro Rosso è riuscita a vincere un gran premio

Ieri il profilo twitter ufficiale della Formula 1 ha postato un tweet sul Gran Premio d'Italia 2008 e c'è gente che non seguiva la Formula 1 ai tempi che si è scatenata interpretando i fatti della Formula 1 del 2008 come se fosse stata la Formula 1 del 2020.
Voglio fare una doverosa premessa: non ho apprezzato per niente quel tweet dato che c'era scritto solo che si trattava della prima vittoria in carriera per Vettel (cosa a mio parere irrilevante, dato che stiamo parlando di uno che ha vinto 50+ gare, e non vedo che rilievo possa avere una di queste vittorie sul motorsport) e non c'era alcuna menzione al fatto che si trattava dell'unica vittoria della Toro Rosso (cosa a mio parere molto rilevante, dato che appunto è stata l'unica vittoria, e proprio il fatto che sia stata ottenuta da un pilota divenuto in seguito rilevante invece che dal primo Panis che passava per la strada è la ragione per cui se ne discute). Nonostante ciò, tuttavia, credo che il mio dovere sia quello di combattere l'ignoranza da social e spiegare come sia stato possibile che la Toro Rosso abbia vinto un gran premio nel 2008.

La prima osservazione che mi ha colpita è stata: "non è possibile che un team sesto in classifica abbia vinto una gara meritatamente, deve essersi trattato di un colpo di fortuna". In tal caso sarebbe stato più o meno lo stesso tipo di fortuna avuta da Panis quella volta, ma lasciamo stare. Anche perché il caso Monza 2008 e il caso Monaco 1996 non hanno niente in comune. In più, credo sia doverosa una premessa: il sesto posto in classifica finale della Toro Rosso tiene conto di tutto quello che è successo nella stagione.
Quella stessa stagione è iniziata con le vetture della stagione precedente e soprattutto a fine anno il team ha fatto 30+ punti, dei quali solo quattro ottenuti da Bourdais. Quest'ultimo ha dichiarato di essersi trovato meglio con la vettura di inizio stagione e di non essersi adattato alla vettura 2008. In più ha avuto sfortune random proprio nelle occasioni in cui stava andando bene e poteva portare a casa un discreto numero di punti. Se Bourdais fosse riuscito a fare gli stessi punti di Vettel o almeno ci fosse stato un gap minore tra i piloti, poteva essere possibile una posizione migliore. In sintesi, il concetto che voglio esprimere è questo: il fatto che la Toro Rosso sia arrivata sesta in classifica costruttori, non implica che sia stata 24/7 la sesta forza del mondiale 2008.

Altre considerazioni sono che era competitiva tanto quanto la Redbull e che i top-driver fossero fuori dalla Q3 e che questo abbia condizionato fortemente il risultato. Parto dalla questione Redbull: è vero che le vetture erano pressoché uguali, ma appunto erano due team da centro classifica. La Redbull dei tempi non era la Redbull di oggi. Il punto, tuttavia, è che non solo Redbull e Toro Rosso erano vetture quasi identiche, ma che in termini di performance tante vetture diverse avevano performance più o meno simili. Dei dieci team che hanno completato la stagione, nove hanno ottenuto almeno un podio, con la sola eccezione della Force India, backmarker senza punti in quel campionato, e cinque su dieci hanno ottenuto almeno una vittoria.
Nessuno di tali risultati sembrerebbe avvenuto in maniera particolarmente fortunosa, fatta eccezione per due risultati ottenuti dalla Renault, ovvero il podio di Piquet dovuto a un propizio ingresso della safety car e una delle vittorie di Alonso, dovuta a un propizio ingresso della safety car che è stato riconosciuto come innescato ad arte. A parte questo, comunque, la Renault ha vinto anche un'altra gara.

Vero che alcuni piloti di un certo spessore non sono andati in top-ten nella qualifica del GP d'Italia, tuttavia non è vero che tutti i contendenti al titolo fossero fuori in Q2. Dei due piloti che avrebbero lottato per il mondiale fino all'ultima gara, uno era Massa che in top-ten c'era eccome. Comunque, in ogni caso, vorrei anche ricordare che ai tempi ci si qualificava con il carburante per il primo stint di gara e che non era impossibile che team di seconda fascia cercassero di stare più leggeri per ottenere un risultato migliore in qualifica.
Rientrare ai box qualche giro prima dei top-driver significava rischiare di subire un overcut da parte di questi, in quanto giravano per qualche giro in più con vettura scarica. Per salvarsi da questo triste destino bisognava riuscire, nel corso dello stint, ad andare più veloci di chi stava dietro, al punto da rimanere davanti a costoro anche dopo la sosta. Nel primo stint Vettel è andato più veloce di Kovalainen e questo ha inciso sulla sua capacità di rimanere in testa.

In più aggiungerei un paio di cose random, come da contorno, che sono le seguenti. 1) Il giro di qualifica fatto da Vettel è stato molto buono, anche in confronto a quello di Bourdais, nonostante il quarto posto di quest'ultimo in griglia. 2) La gara è stata piuttosto tranquilla senza stravolgimenti e nel corso di quella gara Kovalainen, nonostante fosse su una McLaren, non andava forte abbastanza da avvicinarsi. 3) Hamilton era il pilota più veloce in pista e, con la strategia pianificata a una sola sosta, molto probabilmente sarebbe riuscito a superare Vettel nel corso della gara o a stargli davanti dopo il pitstop, ma ciò non è stato possibile in quanto, contrariamente alle previsioni meteo, la pioggia ha smesso di cadere e Hamilton è stato costretto a una seconda sosta per cambiare gomme. 4) Seppure quello di Monza sia stato il principale exploit della Toro Rosso, i risultati sembrano suggerire che, con la pioggia, fosse una vettura ben più competitiva che con l'asciutto (Bourdais è stato vicino ad andare a podio in Belgio, Vettel ha passato tutta la gara con i top-driver in Brasile ed era lui e non Glock il pilota che Hamilton inseguiva quando poi hanno superato entrambi Glock).

Con questo voglio dire che purtroppo questo gran premio è stato spesso dipinto in maniera sbagliata, e tutto perché il pilota era Vettel e non Panis. I suoi sostenitori quindi hanno sempre descritto il tutto come una performance eccezionale ottenuta solo grazie alle prestazioni del pilota, mentre i suoi detrattori hanno dipinto la Toro Rosso come la squadra più forte di quella stagione. Tutti sembrano essersi dimenticati del contesto e del fatto che, nel 2008, con una strategia giusta o una vettura adatta alle condizioni meteo in tanti potessero competere per il podio, con le giuste opportunità. Ovviamente il pilota non doveva mandare in vacca il risultato facendo errori o facendo performance al di sotto di quanto la vettura permetteva.
Da ultimo vorrei aggiungere una cosa: anche la retorica secondo cui Vettel sarebbe stato promosso in Redbull per questo evento non corrisponde a realtà. Vettel era stato ufficializzato dalla Redbull (per i tempi team da metà classifica - come da settimo posto finale) per il 2009 esattamente due mesi prima, per effetto del ritiro di Coulthard a fine anno (e un probabile rifiuto di Alonso, che già puntava alla Ferrari nel 2010).



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