domenica 13 settembre 2020

Indycar 2020: Gateway e Mid-Ohio

Gli altri anni dopo Indianapolis si andava a Detroit, quest'anno a Gateway, due gare di 200 giri ciascuna, una un po' più caotica, l'altra molto meno, che hanno avuto, per un verso o per l'altro, Takuma Sato, fresco vincitore di Indy, come co-protagonista.
Nella prima, iniziata con un incidente tra Ed Carpentahhhh e Alex Non Sono Valentino Rossi, non sembrava nemmeno destinato a diventarlo: Willpowahhhh partiva dalla pole position e sembrava destinato a involarsi verso il successo. O almeno, nella prima parte di gara era in testa, davanti a Patricio O'Ward, della cui potenziale prima vittoria in Indycar si discute sempre più di frequente, e all'onnipresente Scott Dixon.

La prima vittoria dell'ex Redbull Junior, passato velocemente per Formula 2 e Superformula nella scorsa stagione prima di tornare negli States al momento in cui è saltato fuori che l'Indylights non gli aveva dato punti superlicenza perché ai tempi c'erano sette piloti al via (la storia di O'Ward non è rilevante per questa ricostruzione dei fatti di Gateway, ma non facciamoci mancare storielle random), sembrava più verosimile di prima nel momento in cui Willpowahhhh è rientrato ai box nel momento sbagliato venendo trollato dalla strategia altrui. Niente paura, comunque, una trollata era dietro l'angolo anche nei confronti di O'Ward, che avrebbe perso la prima posizione...

Guess what? Il pilota che ha superato O'Ward, quando mancavano trentacinque giri o giù di lì alla bandiera a scacchi era nientemeno che Dixon, che più il tempo passa e più sembra destinato a vincere gare a ripetizione (in ogni caso, dato che non ha vinto la Indy 500 dopo averne passato gran parte in testa, credo che non dobbiamo lamentarci troppo delle gare noiose - anche perché in Indycar a far diventare le gare "noiose" è un'altra faccenda di cui parlerò un po' più avanti), con O'Ward superato anche da Sato quando mancavano una ventina di giri alla conclusione. Il sorpasso è stato una perfetta manovra in stile Sato: uno di quelli che una volta riescono e dieci volte finiscono con due vetture a muro.

Eravamo nel caso in cui le cose erano destinate ad andare bene e i due sono saliti sui gradini più bassi del podio, con la top-ten completata da Colton Herta, Marcus Ericsson altresì noto come il Pollo Gigante, Rinus Veekay, Ryan Hunter-Reay, Felix Rosenqvist, Tony Kanaan e Conor Daly.
Dato che ho citato Kanaan, mi sembra opportuno segnalare che l'indomani sarebbe iniziata per lui l'ultima gara per la quale ha un contratto: la seconda di Gateway potrebbe essere stata la sua ultima gara di Indycar in carriera... e purtroppo non si sarebbe ripetuto con un'altra top-ten.

Josef Newgarden, Patricio O'Ward, Will Power, Rinus Veekay, Scott Dixon, Colton Herta, Felix Rosenqvist, Conor Daly, Takuma Sato e Santino Ferrucci i primi dieci dell'altra gara, piuttosto tranquilla, con una safety car entrata a quattro giri alla fine, quando Sato è andato a strisciare contro un muro. Ha solo strisciato e, da settimo che era, si è ritrovato nono, giusto perché era da troppo tempo che non combinava nessuna papera ed era più che opportuno evitare che la gente pensasse che si facesse sostituire da un gemello segreto non caotico. La gara è finita quindi dietro alla safety car e questo ha portato all'indignazione dei fanboy americani, perché a loro dire le gare dovrebbero finire in green-white-chequered applicando a caso le regole della NASCAR.

Questo è quanto, in Indycar, sembra ammorbare le gare e renderle noiose, il fatto che gli ultimi pochi giri vengano disputati dietro al Bernd Maylander della situazione (non so chi ci fosse al volante della safety car, ma in passato ci sono stati personaggi pittoreschi come Sarah Fisher o Oriol Servia, quindi mi auspico che si continui con gli stessi altolocati standard e non con gente a caso come accaduto una volta in passato in cui la safety car ha fatto incidente prima del via).
Secondo certi illustri fan del motorsport, la risposta giusta era redflaggare la gara e poi ripartire in seguito (con green-white-chequered, ovviamente). Sì, avete capito bene: per una banalissima strisciata contro al muro, senza incidente, volevano che fosse esposta bandiera rossa.

Questo accadeva due settimane fa: questo weekend si correva invece a Mid-Ohio. Devo ancora vedere gare o highlight, basti sapere che ieri ha vinto Willpowahhhh dalla pole, mentre Newgarden, Rossi, Rahal e Hunter-Reay completavano la top-5. Anche la gara di oggi è stata vinta dal pole sitter Colton Herta, in una tripletta Andretti completata dalle vetture di Rossi e RHR. Rahal ed Ericsson hanno completato i primi cinque e non sembra che ci siano state polemiche varie. Le due gare di questo weekend erano previste per il mese scorso, ma sono state rimandate per l'emergenza coronavirus e ricollocate in calendario.




Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine