sabato 29 agosto 2020

Y____Y

A volte le parole non servono, basterebbe soltanto stare in silenzio e farsi delle domande.
A volte, seppure nemmeno le parole servirebbero, c'è addirittura chi scatena polemiche, c'è chi ha accusato Gasly di essersi fatto "pubblicità" grazie a questo scatto e di avere fatto parlare di sé. C'è chi l'ha criticato per essere stato troppo formale, quando parlava di ciò che ha provato e che prova tuttora dopo la scomparsa di Hubert.
A volte le parole non servono, mentre altre sì, e questo me la sento di dirlo: è Gasly che ha perso un amico e un collega - e come lui tutto il resto dei piloti - ed è lui che è consapevole che avrebbe potuto toccare a chiunque altro, lui stesso compreso.
Non c'è bisogno di eleggersi a fonti universali della conoscenza e soprattutto non c'è bisogno di comportarsi da str***i. Ciascuno di noi è libero di ricordare i propri cari come meglio crede, e ciascuno di noi è libero di non avere assurde rotture di co***oni perché non l'ha fatto allo stesso modo in cui l'avrebbero fatto altri. Solo perché, in linea teorica, abbiamo la possibilità di utilizzare i social network per scrivere tutto quello che ci passa per la testa, non significa che dobbiamo sentirci obbligati a farlo, mancando di rispetto ad altri.

Screenshot preso dal Twitter di Pierre Gasly, immagine di proprietà dell'Alpha Tauri, credo.

martedì 25 agosto 2020

Pippa Mann, le donne alla Indy 500, il contentino per le fangirl e una Road to Indy che alle donne non ci pensa proprio

Nel 2010 cinque donne tentavano di qualificarsi per la Indy 500: la veterana Sarah Fisher, l'astro nascente Danica Patrick, la pittoresca Milka Duno e le rookie Simona De Silvestro e Ana Beatriz Figueiredo. In quattro andavano in griglia, tutte tranne quella pittoresca. In altre occasioni abbiamo avuto numeri minori, ma comunque buoni numeri, anche grazie alla presenza di Katherine Legge e di Pippa Mann, quest'ultima una presenza quasi fissa alla Cinquecento Miglia.
Quest'anno, però, qualcosa è cambiato: la Mann non ha trovato sponsor ed è rimasta a casa. Ha fatto abbastanza proclami sui social denunciando una situazione in cui non c'è fiducia nelle donne che per questo non trovano sponsor fissi. Non mi si voglia accusare di sottovalutare il sessismo per come lo pone lei, ma credo che, seppure in parte la Mann abbia ragione, una parte sia un po' stonata, ovvero il suo volere quasi affermare tra le righe che *una donna deve esserci*. La Mann, suo malgrado, incarna alla perfezione le fan delle cinnamon roll acqua e sapone: queste glorificano la donna backmarker in quanto amata da tutti, lei lo è. Perché, si voglia perdonare la mia insinuazione, se Pippa Mann fosse Danica Patrick, probabilmente troverebbe un volante. Quindi è tutto molto bello e commovente, ma se sei Pippa Mann, la ragione per cui non sei in griglia può essere in parte perché sei donna, ma il fatto che tu non abbia mai ottenuto nella tua carriera risultati di spessore (eccetto una vittoria in Indylights) non è a mio vedere così indifferente. Per una Mann senza volante esistono almeno dieci piloti analoghi, o pure di maggiore spessore, che non hanno un volante.

Detto questo, non voglio sminuire in alcun modo le difficoltà che le donne possono incontrare a vario titolo nella vita. Quando ho finito le superiori, le compagne che cercavano lavoro si sentivano spesso dire in fase di colloquio "preferiremmo assumere un ragazzo perché c'è il rischio che tu rimanga incinta" (la crisi economica poi ha livellato almeno un po' di più le cose tra i "rookie" del mondo del lavoro, perché se ti fanno contratti di due mesi per volta una potenziale gravidanza non ha effetti su di *loro* e, siccome non hai i soldi per mantenere un figlio, tu stessa cerchi di evitare come la peste di rimanere incinta). Questo accadeva in settori non particolarmente legati al gender (anche a livello impiegatizio, in un mondo pieno di impiegate donne) figuriamoci come possa andare in un mondo prevalentemente maschile come quello dei motori.
Fermo restando questo, tuttavia, deve esserci qualcosa di più: la Indycar è stata la serie ad alto livello che fino a un decennio fa ha visto più di ogni altra la partecipazione femminile. I problemi di genere che esistono oggi esistevano anche dieci o quindici anni fa, quindi anche qualcos'altro deve essere cambiato. E guess what? Andando a vedere cosa succedeva in Indylights, la "GP2" della Indycar, ne viene fuori che da dieci anni a questa parte non ci sono ragazze nella massima serie junior americana. Ultima volta il 2010, con Pippa Mann full-time e qualche apparizione di (un certo fanalino di coda altresì noto come) Carmen Jordà. L'ultima volta che due ragazze hanno gareggiato full-time in Indylights è stata la stagione precedente, con Mann e Beatriz.

In anni più recenti si sono viste altre ragazze in Road to Indy, come Ayla Agren (vincitrice di un campionato americano più o meno ai livelli della Formula 4), Bruna Tomaselli e Sabré Cook. Vi dicono niente questi nomi? Esatto, è tutta gente che, a vario titolo, ha optato per il percorso W Series, nel caso di Cook in parallelo con la Indy Pro. Questo significa in primis che non sono sponsorizzate abbastanza per continuare a gareggiare stabilmente in America (Agreen era senza volante da anni) e in secondo luogo che l'America al momento sembra non offrire sufficienti sbocchi, se strizzano così tanto gli occhi all'Europa.
Il tutto mentre negli States di giovani emergenti ce ne sono per quanto riguarda le Stock Car, come Hailee Deegan in ARCA e altre ragazze in ARCA West e ARCA East (e Natalie Decker che ha cercato un passaggio nelle open wheel... ma in W Series). Il tutto mentre in Europa e Asia ci sono tante ragazze che gareggiano nelle serie minori: Calderon in Superformula, Florsch in GP3, Chadwick in F.Regional, le sorelle Al Qubaisi, Buhler, Pulling e Noda in Formula 4... e altrettante sono passate per queste serie in anni recenti, uscendo di scena per poco successo o pochi sponsor e/o intraprendendo carriere in diversi tipi di motorsport. Questo significa che, mentre la presenza femminile nel motorsport a livello junior sembra aumentare e neanche di poco, in Road to Indy è esponenzialmente calata rispetto a dieci o quindici anni fa (prima di Beatriz e Mann ci sono state altre ragazze in Indylights, seppure part-time, in più Legge e De Silvestro passavano dalla Formula Atlantic, altra serie junior americana).

Credo che, oltre a puntare il dito contro il sessismo nel motorsport, bisognerebbe seriamente interrogarsi anche su cosa abbia portato l'Indycar dall'essere il campionato più appetibile alle donne nel motorsport al diventare forse uno dei meno appetibili. Delle sette donne passate per l'Indycar in questo secolo, Danica Patrick è stata la più celebre. Eppure, a un certo punto, ha rinunciato a una carriera di livello medio-alto per la NASCAR, dove è stata tutt'altro che brillante. Delle altre, solo Fisher e Duno sono ritirate. A parte la Mann, le altre hanno gareggiato tutte in altri tipi di motorsport, in quest'ultimo decennio, alcune anche ad alti livelli (IMSA e Formula E, nel caso di Legge e De Silvestro). A questo aggiungo che Tatiana Calderon, che molto tempo fa aveva risultati quantomeno di livello discreto in Pro Mazda, ha preferito una carriera europea trascorsa nei bassifondi della F3 Europea e della GP3.
Mentre in Europa ci sono iniziative che sembrano promuovere in qualche modo la presenza femminile almeno a livello mediatico (di natura molto diversa tra loro, basti pensare ai "test femminili" della Formula E, alla volontà di certi team di espandere in loro junior team anche in direzione femminile, alla W Series, ecc...), negli Stati Uniti sembra esserci stata una grossa inversione di tendenza, un po' come se il vero obiettivo non fosse tanto quello di incrementare la presenza femminile in Indycar, quanto piuttosto lasciare perdere in quanto difficilmente si potrà replicare la popolarità della Patrick. Ho sempre detto che quello tra Danica e il motorsport americano è stato uno scambio equo: loro hanno ottenuto popolarità sfruttando la sua immagine, lei ha approfittato della situazione.

Ci sta. Ci sta in pieno. Solo, c'è anche un dopo, e se è vero che Pippa Mann ha scomodato il sessismo, mi pare che abbia scomodato solo quel tipo di sessismo che sembra riguardarla da vicino perché va contro di lei nello specifico. C'è che se sei donna, gli sponsor che ti cercano, spesso ti cercano per darti il ruolo che più ti si addice, secondo preconcetti di cui tutti, uomini e donne, siamo stati almeno in parte complici. C'è che purtroppo l'essere donna non ti salva automaticamente dal non avere pregiudizi contro le altre donne. Fin da ragazzine una parte di noi hanno avuto l'abitudine di giudicare le altre dall'aspetto, dalle scelte in fatto di abiti e di trucco.
Il motorsport mi sembra uno specchio di una realtà che esiste anche altrove. Quindi la Patrick era al centro dell'attenzione più per il suo aspetto che per altro (e le sue foto in costume considerate quasi uno scandalo nonostante a conti fatti fossero meno rivelatrici delle mutande bianche indossate quella volta da Hamilton) ed è stata cavalcara l'onda. Le altre avevano l'aspetto da backmarker dolci e kawaii, anche la De Silvestro che backmarker non era. Così essere sostenitori della Patrick diventava una questione da uomini arrapati, sostenere le altre e demonizzarla un dovere da donne acqua e sapone. Passata la Patrick, la presenza femminile in Indycar ha iniziato a sembrare studiata per dare un contentino al crescente pubblico femminile. E mentre ci sta che il pubblico femminile abbia a cuore la sorte della Mann, fintanto che c'è in giro la Mann, sembra che a nessuno importi trovare altre figure femminili per il motorsport open wheel americano... e tutti ci rimettono, perché sono propensa a pensare che esistano donne che gareggiano in open wheel di gran lunga più competitive della Mann, che avrebbero speranze anche di una carriera full time, e diversamente da Pippa non perché una donna "deve esserci".


lunedì 24 agosto 2020

Big in Indiana: Takuma Sato vince la sua seconda Indy 500

Quest'anno siamo arrivati a 33 e non più di 33, il che implica la qualificazione garantita per tutti. Penske si è iscritta con quattro vetture: oltre ai soliti Josef Newgarden, Will Power e Simon Pagenaud ha schierato anche Helio Castroneves. Ganassi invece è scesa in pista con le sue tre entries standard: Scott Dixon, Felix Rosenqvist e Marcus Ericsson. Rahal invece ha portato non soltanto i piloti standard, Graham Rahal e Takuma Sato, ma anche Spencer Pigot.
Andretti ha portato quattro vetture come team Andretti propriamente detto, ovvero Alexander Rossi, Ryan Hunter-Reay, Zach Veach e James Hinchcliffe, più quelle delle partnership: Marco Andretti con Andretti/Herta e Colton Herta con Andretti/Harding.
Ed Carpenter è sceso in pista con una vettura del suo team, affiancato da Rinus Veekay e da Conor Daly. Oltre a Pato O'Ward e Oliver Askew, Arrow McLaren ha schierato una terza vettura, quella di Fernando Alonso.

Foyt ha portato Charlie Kimball, Tony Kanaan e Dalton Kellett, Coyne invece Santino Ferrucci, Alex Palou e una terza vettura per James Davison. Una vettura rispettivamente per Shank e Carlin, guidate da Jack Harvey e Max Chilton, mentre Dreyer & Reinbold ha portato due vetture guidate da Sage Karam e J.R. Hildebrand, mentre ha completato la griglia Dragonspeed con Ben Hanley al volante.
Per la prima volta dopo vent'anni, nessuna donna in griglia, sta a voi giudicare se per via di pregiudizi contro le donne come sostiene Pippa Mann, oppure perché al momento non ci siano donne convincenti nel panorama della Indycar. Io, da parte mia, mi sono fatta l'idea che al giorno d'oggi ci siano più pregiudizi di quanto non ce ne fossero ai tempi di Danica Patrick o Simona De Silvestro, tuttavia sono convinta che Danica Patrick e Simona De Silvestro, se non fossero una ritirata e una impegnata in altre competizioni, avrebbero avuto meno difficoltà di Pippa Mann a trovarsi un volante.

Il format di qualifiche, probabilmente lo conoscerete. Senza bump vari ha funzionato così: tutti in pista sabato, otto giorni prima della gara, per stabilire la Fast Nine e le posizioni successive dello schieramento. A contare è la velocità media di quattro giri lanciati, con i piloti che fanno più run nel corso della giornata. Dal decimo in poi sono andati tutti a occupare le varie posizioni sulla griglia di partenza già al sabato, mentre la Fast Nine sarebbe andata a giocarsi la pole all'indomani.
Così, sette giorni prima della gara, per nove illustri individui le qualifiche sono terminate con Marco Andretti davanti a tutti. Era già stato il più veloce il giorno della Fast Nine e, la domenica prima della gara, è andato anche ad accaparrarsi la pole position, in una griglia così composta:

1^ fila: Andretti, Dixon, Sato
2^ fila: Veekay, Hunter-Reay, Hinchcliffe
3^ fila: Palou, Rahal, Rossi
4^ fila: Herta, Ericsson, Pigot
5^ fila: Newgarden, Rosenqvist, O'Ward
6^ fila: Carpenter, Veach, Daly
7^ fila: Ferrucci, Harvey, Askew
8^ fila: Power, Kanaan, Kellett
9^ fila: Pagenaud, Alonso, Davison
10^ fila: Castroneves, Kimball, Chilton
11^ fila: Karam, Hildebrand, Hanley

Il sogno di Marco Andretti di sconfiggere la "maledizione" di famiglia è durato soltanto fino al momento della bandiera verde (arrivata alle 20.30 ora italiana per disputare la gara in un orario più fresco di quanto non sarebbe stato mantenendo l'orario tradizionale).
Già da inizio gara, infatti, è stato Scott Dixon ad appropriarsi della leadership, seguito da vicino da Ryan Hunter-Reay e da Takuma Sato, con il poleman per un po' al quarto posto. Nel frattempo perdevamo per strada Carpenter per un contatto con un muro (poi rientrato ai box e uscito a diversi giri di distanza) e Davison con una ruota in fiamme e poi anche Ericsson per incidente (chissà, magari stava pensando a Grosjean). Prima di metà gara sarebbero stati fuori gioco anche Askew e Daly, coinvolti in un incidente pochi giri prima dell'halfway point e sarebbe entrata tre volte la safety car. La terza avrebbe prevenuto il doppiaggio di Alonso, ultimo pilota a pieni giri, che tuttavia più tardi non si sarebbe salvato da quel destino dopo un problema capitato ai box.

Nel frattempo RHR e Andretti erano un po' più distaccati dai piloti di testa e si inserivano tra le posizioni che contavano anche Rinus Veekay, almeno finché non ha lasciato spegnere la vettura ai box, e Alexander Rossi. In una gara in cui non sono state possibili strategie che portassero degli outsider nelle posizioni di maggiore spessore, è stato proprio Rossi, per parecchi giri, il principale sfidante di Dixon, con sorpassi e controsorpassi vari. Un brutto destino, tuttavia, attendeva Rossi: uscito dietro a Dixon e anche a O'Ward dopo un pitstop in regime di safety car entrata per incidente di Palou, è stato penalizzato per un contestato unsafe release e scivolato nelle retrovie.
A quel punto non si è dato per vinto, superava vetture like a boss e chissà, magari una safety car al momento giusto avrebbe potuto rimetterlo in lizza per le posizioni di spessore... quella safety car, però, è arrivata proprio per un suo incidente, mentre nel frattempo Dixon era ancora leader incontrastato, con Graham Rahal e Takuma Sato a lottare per il secondo posto.

Poteva sembrare un destino già scritto fin dal via quello di Dixon, ma non è andata così: poco dopo il restart, quando eravamo già nell'ultimo quarto di gara, Sato si è portato in testa e vi è rimasto anche dopo il giro di pitstop, mentre Newgarden, Rahal e Ferrucci occupavano a vario titolo le posizioni della top-5. O meglio, è rimasto davanti a tutti dopo il pitstop, mentre davanti c'erano Veach e Chilton su una strategia alternativa che, come tutte le strategie alternative, non ha dato i suoi frutti.
In un primo momento Dixon sembrava vicino abbastanza per potersi rimettere in gioco, ma più la gara andava avanti e più sembrava che Sato potesse scappare allo stesso modo in cui era scappato Dixon in certe precedenti occasioni della gara.
Stavolta il destino di stava scrivendo a favore di Sato e nulla sembrava mettersi tra lui e la victory lane. Il risultato è stato addirittura congelato in anticipo, quando Spencer Pigot è andato violentemente a sbattere a quattro giri dalla fine. La gara è finita dietro safety car e il Piccolo Samurai, come lo chiamava Mazzoni, ha vinto per la seconda volta in carriera la Cinquecento Miglia di Indianapolis.

RISULTATO: 1. Takuma Sato, 2. Scott Dixon, 3. Graham Rahal, 4. Santino Ferrucci, 5. Josef Newgarden, 6. Pato O'Ward, 7. James Hinchcliffe, 8. Colton Herta, 9. Jack Harvey, 10. Ryan Hunter-Reay, 11. Helio Castroneves, 12. Felix Rosenqvist, 13. Marco Andretti, 14. Will Power, 15. Zach Veach, 16. J.R. Hildebrand, 17. Max Chilton, 18. Charlie Kimball, 19. Tony Kanaan, 20. Rinus Veekay, 21. Fernando Alonso, 22. Simon Pagenaud, 23. Ben Hanley, 24. Sage Karam, 25. Spencer Pigot, 26. Ed Carpenter, 27. Alexander Rossi, 28. Alex Palou, 29. Conor Daly, 30. Oliver Askew, 31. Dalton Kellett, 32. Marcus Ericsson, 33. James Davison.

PS. Salvo particolari stravolgimenti, sarà O'Ward ad essere eletto Rookie of the Year. Nonostante avesse già tentato di qualificarsi all'edizione 2019, il non essersi qualificato l'anno scorso lo rende pilota alla prima partecipazione, quindi eleggibile per questa carica.

domenica 23 agosto 2020

Formula Regional @ Misano e Le Castellet

Il campionato di Formula Regional Europea è iniziato tre settimane fa e, in tempi di crisi, ci sono soltanto undici vetture in pista.
Quattro Prema, di cui tre dai colori standard guidate da Gianluca Petecof, Oliver Rasmussen e Arthur Leclerc e una dalla diversa livrea guidata da Jamie Chadwick. C'è Juri Vips con KIC Motorsport, con Patrik Pasma e Konsta Lappalainen come compagni di squadra. Van Armersfoort schiera Pierre Louis Chovet e in altre squadre troviamo Gillian Henrion, Emidio Pesce e Andrea Cola. In questo secondo weekend si è aggiunta una dodicesima vettura, guidata da Facundo Regalia, runner-up in GP3 l'anno in cui la vinse Daniil Kvyat, fermo da alcuni anni.

Le gare vengono trasmesse in livestreaming con un telecronista dallo strano accento e sono facilmente reperibili su Youtube, sempre ammesso che siano state trasmesse in streaming. Per esempio, la gara inaugurale della stagione è introvabile, la seconda c'è solo per metà, la terza tutto okay e quelle di questo secondo weekend invece tutto bene (o meglio, la qualità della terza gara di oggi era indecente, ma facciamocela bastare).
Le gare durano tutte trenta minuti più un giro, ci sono due sessioni di qualifiche, che determinano la griglia di partenza di due gare, mentre l'altra dovrebbe essere data dal secondo miglior tempo ottenuto in una delle sessioni di qualifiche, esattamente come funzionava ai tempi ormai dimenticati della Formula 3 Europea.

Leclerc e Petecof sembrano i migliori tra i piloti Prema (fin da Misano, Leclerc si è distinto specie per le qualifiche, ottenendo tre pole anche se ha vinto una sola gara in quel fine settimana), anche se il campionato non è iniziato nel modo migliore per i due. Infatti hanno avuto un incidente alla partenza, Leclerc si è ritirato e Petecof è riuscito a risalire soltanto fino al quarto posto, approfittando anche di un po' di caos. Grazie al loro incidente ha vinto Rasmussen, mentre Pasma è salito sul podio in seconda posizione precedendo Chadwick. Quest'ultima era stata protagonista di un duello con Vips, finito per prati per conto suo. Il suo terzo posto l'ha qualificata come la prima ragazza sul podio in F.Regional Europea, anche se al momento è stato l'unico spiraglio di luce in una stagione al momento molto complicata, in cui sembra non essere al passo dei suoi compagni di squadra.

MISANO GARA 1: 1. Oliver Rasmussen, 2. Patrik Pasma, 3. Jamie Chadwick, 4. Gianluca Petecof, 5. Pierre Louis Chovet, 6. Andrea Cola, 7. Emidio Pesce, 8. Gillian Henrion, 9. Konsta Lappalainen, Rit. Juri Vips, Rit. Arthur Leclerc. // GARA 2: 1. Arthur Leclerc, 2. Gianluca Petecof, 3. Oliver Rasmussen, 4. Patrik Pasma, 5. Pierre Louis Chovet, 6. Juri Vips, 7. Konsta Lappalainen, 8. Jamie Chadwick, 9. Andrea Cola, 10. Gillian Henrion, 11. Emidio Pesce. // GARA 3: 1. Gianluca Petecof, 2. Arthur Leclerc, Oliver Rasmussen, 4. Juri Vips, 5. Patrick Pasma, 6. Jamie Chadwick, 7. Pierre Louis Chovet, 8. Gillian Henrion, 9. Andrea Cola, Rit. Konsta Lappalainen, Rit. Emidio Pesce.

Spostarsi a Le Castellet non ha contribuito molto al bene dello spettacolo, perché il circuito non è propriamente favorevole, ma abbiamo assistito a un cambio di rotta nelle qualifiche, con Petecof vincente per 2:1 nel confronto con Leclerc. Più indietro Rasmussen e in estrema difficoltà Chadwick, sempre nelle retrovie in qualifica e, di conseguenza, anche in gara.
Vips e Chovet hanno provato a mettersi in mezzo al duo di testa del team Prema e per un po' ci sono riusciti, con Vips secondo alle spalle di Leclerc per gran parte della prima gara, seguito da Petecof e Chovet. Vips, tuttavia, ha perso posizioni venendo superato da Petecof al culmine di uno dei pochi duelli della gara e poi, andando per prati, anche da Chovet che così è salito sul podio.

Più tardi, lo stesso giorno, il duo Petecof-Leclerc era in posizione di 1-2 con Chovet e Vips all'inseguimento e, ancora una volta, quest'ultimo è stato protagonista, questa volta in positivo dato che è riuscito a prendersi il gradino più basso del podio. Il vero colpo di scena, comunque, è accaduto nelle retrovie a un giro dalla fine, quando Chadwick è saltata su un cordolo, l'ala anteriore si è rotta e si è incastrata sotto la vettura, facendole perdere il controllo. Pesce, che sopraggiungeva al suo fianco, è rimasto coinvolto e i due sono finiti entrambi a muro, il che ha lasciato a piedi Pesce per la gara di stamattina. Beato lui, che se la sarà guardata dall'esterno... movimentata com'è stata... A parte gli scherzi, Leclerc e Vips hanno effettivamente trollato Petecof al via, con questo che a gara in corso è riuscito a riprendersi la seconda posizione. La pista, tuttavia, come sappiamo, non si presta proprio molto bene a gare movimentate, quindi a volte bisogna accontentarsi.

PAUL RICARD GARA 1: 1. Arthur Leclerc, 2. Gianluca Petecof, 3 Pierre Louis Chovet, 4. Juri Vips, 5. Patrik Pasma, 6. Oliver Rasmussen, 7. Facundo Regalia, 8. Konsta Lappalainen, 9. Gillian Henrion, 10. Jamie Chadwick, 11. Emidio Pesce, 12. Andrea Cola. // GARA 2: 1. Gianluca Petecof, 2. Arthur Leclerc, 3. Juri Vips, 4. Pierre Louis Chovet, 5. Oliver Rasmussen, 6. Patrik Pasma, 7. Facundo Regalia, 8. Gillian Henrion, 9. Andrea Cola, 10. Jamie Chadwick, 11. Emidio Pesce, Rit. Konsta Lappalainen. // GARA 3: 1. Arthur Leclerc, 2. Gianluca Petecof, 3. Juri Vips, 4. Oliver Rasmussen, 5. Patrik Pasma, 6. Konsta Lappalainen, 7. Pierre Louis Chovet, 8. Facundo Regalia, 9. Jamie Chadwick, 10. Gillian Henrion, 11. Andrea Cola, DNS. Emidio Pesce.

sabato 22 agosto 2020

Commento alla Formula 2 negli eventi anglo-catalani (e cenni sulla Formula 3)

Ci eravamo lasciati con le formule minori dopo gli eventi di Austria e Ungheria (da me precedentemente definiti come eventi dell'Impero Austro-Ungarico), ci ritroviamo adesso, con altri tre eventi disputati, la Formula 3 arrivata a due terzi della sua percorrenza (il campionato finirà con Spa/ Monza/ Misano), mentre quello di Formula 2 proseguirà ancora più a lungo, almeno fino a Sochi, poi forse per un successivo evento o più che non sono ancora stati annunciati: il calendario originale prevedeva Bahrein e Abu Dhabi, quindi potrebbe essere lecito aspettarsi l'introduzione di simili location nel calendario rivisto, una volta che queste verranno confermate come eventi del campionato di Formula 1. Magari se ci mettessero anche qualcosa in mezzo non sarebbe poi così male, dato che Bahrein e Abu Dhabi, in linea teorica, dovrebbero essere nel periodo di fine novembre/ dicembre. A parte questo, tornando a cose che ci riguardano più da vicino come la struttura del mio commento, ci tengo a precisare ancora una volta che, nell'impossibilità di coprire tutto con un'attenzione maniacale, ho deciso di concentrarmi in primo luogo sulla Formula 2, accennando comunque agli eventi della Formula 3 in finale di commento.

FORMULA 2 @ SILVERSTONE I - in questo primo evento britannico tutto è iniziato con una pole position di Drugovich, colui che compie gli anni lo stesso giorno di Barrichello, solo è di parecchi anni più giovane. Dopo la sua stagione pessima in F3 l'anno scorso, continuava a riprendersi like a boss, dato che ha battuto nientemeno che Ilott, che si sta distinguendo per essere abbastanza propenso a partire dalla pole position.
Ilott, tuttavia, non era destinato a partire dalla seconda piazza sulla griglia, dato che non appena è partito il giro di formazione la sua vettura si è ribellata.
Mazepin: "Tunz tunz tunz!!!11!!!11!"
Ilott: "E tu cosa vuoi?"
Mazepin: "Prenderti a sberle. Anche se dovrò farlo virtualmente!"
Ilott: "Qualcuno mi spiega cosa c'entra Mazepin in tutto ciò?"
Voce fuori campo: "Lascia stare. Lo scoprirai più avanti."
Nel frattempo scattanohhhhh le vetturehhhhh, in particolare è scattata quella di Schumacher che è partito like a Bottas (versione Austria 2018 ovviamente) e ha trollato Drugovich, irradiando Silverstone con il bagliore azzurro shocking dei suoi occhi e facendo indignare i newpredestinaters, delusi dal fatto che il loro New Idolo(C) fosse nelle retrovie. I newpredestinaters avrebbero avuto le loro soddisfazioni, perché a Occhi Azzurro Shocking sarebbe bastato un giro di pitstop per sprofondare, in crisi con le gomme come suo padre ad Austin 2012.
Prima del pitstop in oggetto, Schumacher era già stato superato da Mazepin, che a differenza sua e di New Predestinato sembrava non avere alcun problema con le gomme e che nessuno fosse destinato a farlo cadere giù dalla prima posizione sulla quale si era appollaiato come un falco famelico.
Mazepin: "Scusa, Autrice(C), cosa sono queste uscite?"
L'Autrice(C): "Taci, se no ti faccio ruggire come una marmotta assassina del Quebec."
Mazepin ha preceduto al traguardo Zhou e Tsunoda, salendo quindi sul podio con due asiatici, Lundgaard è arrivato Hulkenberg, mentre Ilott dall'ultima posizione è risalito fino alla top-5. Deletraz, Drugovich e Ticktum hanno completato la zona reverse grid, mentre Schumacher e Daruvala hanno completato la top-ten. I due punti ottenuti da Schumacher sono stati gli unici punti che la Prema ha portato a casa nel corso del fine settimana, il che ha comportato insulti random nei confronti del team da parte di fantomatici tifosi del team stesso.
Poi è arrivata la domenica e le cose non sono andate particolarmente bene per Ilott: nel corso della giornata 1) avrebbe speronato(?) Tsunoda al via provocandone il ritiro, 2) sarebbe finito fuori da solo, 3) avrebbe litigato con Max Chilton via twitter dopo che quest'ultimo avrebbe affermato che quanto accaduto al punto 2 era la punizione del karma per quanto successo al punto 1, salvo poi cancellare il tweet. Siccome era coinvolto Chilton e non un personaggio di grande spessore, a nessuno in realtà è importato un fico secco di questa polemica, il tutto mentre Ticktum vinceva la gara davanti a Lundgaard e Deletraz, con quest'ultimo in costante inseguimento della sua prima vittoria in Formula 2, inseguimento che al momento attuale non ha ancora dato i suoi frutti. In più, siccome aveva vinto Ticktum, erano ben altre le cose per cui il mondo si stava indignando.
Ticktum: "E Occhi Azzurro Shocking non ha fatto neanche un punto!!!11!!!11"
Voce fuori campo: "Chi se ne frega, l'unico Prema Boy che amiamo è il new predestinato."
Ticktum: "Neanche quello mi pare abbia fatto punti... karma, dopo che si è alleato con Occhi Azzurro Shocking per rubarmi le vittorie di Euro Formula 3!"
Daruvala è arrivato quarto, infatti è indiano e Hulkenberg guidava una vettura indiana, mentre Mazepin ha chiuso in top-5 precedendo Drugovich, Matsushita e Aitken a completare la zona punti. C'era anche Zhou in zona punti fino a poco prima, solo non è rimasto in zona punti abbastanza da esserci ancora al momento della bandiera a scacchi. Prema nel frattempo ha ricevuto altri insulti random, perché esisteva la vaga possibilita che gli Schurtzman potessero portare a casa qualche misero punto, se non si fossero fermati ai box verso fine gara in regime di safety car dopo che Ilott era stato punito dal karma (cit.) e la sua vettura era ferma in mezzo alle scatole.

FORMULA 2 @ SILVERSTONE II - quando Ilott ha vinto dalla pole, ma nessuno l'ha preso in considerazione perché all'improvviso c'era una polemica a proposito di Ticktum! Purtroppo per lui la questione avrebbe avuto breve durata, ma andiamo con calma e torniamo al pilota che si sta rivelando costantemente uno dei più veloci in qualifica in questo campionato. In un primo momento al suo inseguimento c'erano proprio il nostro amato Ticktum e Lundgaard, poi Ticktum ha iniziato a perdere posizioni a caso, ma la regia si è concentrata comunque su di lui e sui suoi team radio. A un certo punto, mentre in pista litigava con qualcuno, avrebbe affermato qualcosa che suonava come: "se questo non la smette di ostacolarmi, gli vado addosso". Cosa che ovviamente poteva essere anche interpretata come "gli finisco fortuitamente addosso perché non ho posto in cui andare", anche se sarebbe stato più intuitivo un "all the times you have to leave the space". Il problema di Ticktum è che stiamo parlando di uno che una volta è andato addosso di proposito a un altro pilota, anche in circostanze che facevano dubitare molto del suo equilibrio mentale, quindi apriti cielo. Il giornalista Will Buxton, che non è nuovo alle polemiche inerenti ai piloti, l'ha ribattezzato Dick Tantum, come anagramma del suo nome o qualcosa del genere. Poi si è giustificato sostenendo che Dick è diminutivo di Richard ed era così che lo intendeva. Peccato che Ticktum si chiami Daniel.
Ad ogni modo Ilott, Lundgaard e finalmente Aitken hanno chiuso la gara a podio. Mazepin è arrivato quarto e infatti era tester della Force India ai tempi di Hulkenberg, poi a seguire Deletraz, Tsunoda, Schumacher e Shwartzman a completare la top-8 per una prima fila tutta Prema all'indomani. Quando Zhou e Daruvala hanno tagliato il traguardo in nona e decima posizione, stavano già suonando le trombe dell'apocalisse.
La domenica è andato tutto bene fino a due giri dalla fine, quando Shwartzman procedeva decisamente più lento di Schumacher mentre erano in prima e seconda posizione. Cosa poteva succedere a quel punto di disastroso? Mhm... qualcosa come un incidente tra i due. Riconosciuto come incidente di gara dai commissari, ha messo fuori gioco (fuori top-ten più che altro) Shwartzman quando stava per scivolare in seconda posizione e ha fatto perdere la leadership quasi conquistata a Schumacher, che si è visto superare da Tsunoda. Gli è andata meglio che al compagno di squadra, infatti ha chiuso secondo alle spalle del giapponese, con Aitken ancora una volta terzo classificato. Deletraz, Zhou, Ilott, Ticktum e Mazepin hanno chiuso la zona punti, ma a nessuno importava un fico secco della zona punti, in quel momento, dato che c'era stato un incidente tra compagni di squadra, piloti Prema, nonché Ferrari Junior, e bisognava commentarlo in tutte le salse.
Noi sappiamo come sia andata veramente:
Shwartzman: "Io sono figohhhh e tu no!!!"
Schumacher: "Ma ho gli occhi azzurro shocking."
Shwartzman: "Corri in Formula 2 solo perché hai un cognome famoso."
Schumacher: "E tu perché sei sponsorizzato dai petrolieri russi."
Shwartzman: "I petrolieri russi non sembrano più il malehhhh quando si tratta di me."
Schumacher: "Va beh, io intanto ti passo stando in bilico su due ruote."
Shwartzman: "E io, prima che finisci il sorpasso, cerco di farti rimanere davvero su due ruote."
Schumacher: "Temo ti sia andata male, bimbo."
Shwartzman: "Bimbo a chi? Sono un 1999 come te."
Schumacher: "E come Trollando."
Tsunoda: "Io invece sono un 2000 e sono un Redbull junior quindi un giorno o l'altro potrei spodestare il Russo di Roma."
Aitken: "E io vado a podio."
Tsunoda: "Ma nessuno ti caga."
Aitken: "Il che si spiega, dato che ho in parte origini asiatiche."
Tsunoda: "E sei pure mezzo coreano, quando gli unici paesi asiatici riconosciuti dal motorsport sono il Giappone, l'India e la Cina."
Aitken: "E l'Indonesia."
Tsunoda: "Cosa c'entra l'Indonesia?"
Aitken: "Per ora niente, ma presto avrà un significato."

FORMULA 2 @ CIRCUIT DE CATALUNYA - Ilott in pole anche a Montmelò, ormai sembra il punto di contatto tra un evento e l'altro. Ha superato indenne la prima curva, inseguito dai Prema Bros, con New Predestinato che si è portato in testa alla gara, seppure Ilott sia riuscito in seguito a prendersi la prima posizione. A proposito di Ferrari Junior, invece, continuava la striscia negativa di Armstrong, stavolta in testacoda al primo giro. Poi è arrivato il giro dei pitstop e le cose hanno iniziato a precipitare, specie per i piloti che si erano appena fermati: un incidente di Alesi ha fatto entrare la safety car e Matsushita ne ha approfittato per trollare tutti, fermandosi in regime di SC e recuperando una quantità notevole di posizioni. Non contento, ha superato quei due piloti che aveva davanti (Tsunoda e Ilott) e si è portato in testa dopo essere partito diciottesimo.
Ilott ha continuato a perdere qualche posizione, Tsunoda anche ne ha perse, soprattutto durante un duello con Mazepin che, nonostante fosse destinato a una penalità che l'avrebbe fatto precipitare fuori top-ten, intendeva arrivare terzo al traguardo. È arrivato alle spalle di Matsushita e di Shwartman, poi è stato trascinato via per le orecchie.
Zhou: "Tunz tunz tunz!!11!!!1!! A podio ci vado io!"
Shwartzman: "Ma non sei figo perché sei asiatico!"
Matsushita: "E siccome sei cinese, non sei neanche un rappresentante della nazionalità asiatica più stylish!"
La gara finiva, dopo una safety car e un restart all'ultimo giro per un incidente di Nissany, con Matsushita, Shwartzman, Zhou, Tsunoda, Ilott, Schumacher, Drugovich, Ghiotto (reverse grid pole), Ticktum e Deletraz.
A quel punto un enorme mistero, non ancora del tutto risolto, si faceva largo: un altro incidente era accaduto all'ultimo giro e sembrava ci fosse la vettura di Gelael ferma da qualche parte. Nessuna ripresa dell'incidente e nessuna idea sulla dinamica dell'incidente, solo un Tweet, più tardi, da parte di Aitken, che in quei frangenti era scivolato giù nelle posizioni e che sosteneva che qualcuno gli era andato addosso in gara. Nel frattempo girava voce che Gelael fosse stato ricoverato in ospedale, si pensava in un primo momento per uno svenimento al momento dell'incidente.
La cosa era un po' diversa: il pilota indonesiano risultava essersi fratturato una vertebra con un presunto salto su un "sausage kerb" e ad oggi non è chiaro cosa sia accaduto esattamente. Potrebbe avere spiccato il volo su un cordolo di quel tipo e avere colpito Aitken, così come avere spiccato il volo direttamente dopo avere colpito Aitken. Quello che è ormai certo è che, dopo il volo, sia atterrato nel senso giusto, pertanto l'incidente in un primo momento era sembrato meno pesante di quanto sia stato in realtà. Gelael sarà fuori per qualche settimana. Il suo sostituto è Juri Vips, con grande gioia dei suoi sostenitori, che criticavano la scelta del management Redbull di fargli disputare la Superformula (cosa che al momento non sta accadendo, in quanto se andasse in Giappone dopo l'evento di Formula Regional del weekend post-Barcellona verrebbe messo in quarantena e non potrebbe gareggiare), al momento è confermato per Spa, Monza e Misano.
Alla domenica soltanto ventuno vetture hanno preso il via e Ghiotto dalla pole è partito al rallenty facendosi trollare da Drugovich che, al termine di una gara tutto sommato tranquilla, è andato a podio con Ghiotto e Schumacher. Tsunoda è arrivato quinto, davanti a Matsushita, Mazepin, Piquet (a punti dopo essere stato penalizzato al sabato quando aveva chiuso in top-ten) e Ilott che, superato verso fine gara da Lundgaard, si è visto riassegnare l'ottavo posto perduto per una penalità attribuita all'altro per avere effettuato il sorpasso tagliando per i campi.
Ilott: "Sono in testa alla classifica anche dopo questo weekend, in cu*o a New Predestinato!"
Shwartzman: "Ma sono più figo di te."
Ilott: "Ora però la gentehhhh mi amahhhh."
Shwartzman: "Non lo farà a lungo. Ricordati che sono io il loro preferito, anche se sono sponsorizzato dai petrolieri russi."

FORMULA 3 - in Gran Bretagna è avvenuto il primo avvicendamento stagionale, ovvero Enaam Ahmed ha lasciato la serie dopo avere ottenuto risultati di pochissimo spessore, venendo sostituito per i due round britannici da Ben Barnicoat e per la Spagna da Leonardo Pulcini.
Nel primo weekend di Silverstone è accaduto un incidente Florsch vs Hauger con quest'ultimo che, ovviamente, è stato ferocemente criticato da Sophia su Twitter. Sarà comunque stata soddisfatta la domenica, quando il suo vecchio nemico Smolyar, che ha tagliato il traguardo in prima posizione, è stato punto dal karma per il loro incidente di qualche fine settimana fa, venendo penalizzato per ragioni random e scivolando in sesta piazza. Sabato aveva vinto Lawson, domenica ha ereditato la vittoria Beckmann che, per la seconda volta, vince per penalità altrui, specialità in cui si era in precedenza distinto D'Ambrosio in Formula E. TOP-TEN GARA 1: Lawson, Piastri, Sargeant, Hughes, Vesti, Peroni, Fernandez, Novalak, Beckmann, Smolyar / TOP-TEN GARA 2: Beckmann, Novalak, Peroni, Vesti, Sargeant, Smolyar, Lawson, Pourchaire, Verschoor, Hughes.
Nel secondo weekend di Silvertstone, strano a dirsi, indovinate chi ha fatto un'altra mezza polemica su Twitter? Esatto, proprio lei. Stavolta, se l'è presa contro i suoi detrattori, mettendo poi like e retweet vari a chiunque criticasse il team per cui corre per via della poca competitività della vettura. Non so se sia la strategia migliore: sono tanti i pilotini di F3 che fanno male al primo anno e bene al secondo, ma criticare costantemente il team o elogiare chi lo fa non mi sembra il modo migliore per continuare ad avere un volante anche per il secondo anno.
In questo fine settimana Barnicoat all'esordio ha avuto il suo breve momento di gloria, procacciandosi la reverse grid per la gara della domenica, in cui però ha perso qualche posizione al via e poi si è ritirato per problemi tecnici. La gara domenicale è terminata con un duello epico tra Zendeli, che era stato in testa per gran parte del tempo, e Viscaal, che invece è stato in testa nel momento in cui era necessario per vedersi assegnare la vittoria. TOP-TEN GARA 1: Sargeant, Hughes, Lawson, Vesti, Beckmann, Pourchaire, Piastri, Viscaal, Zendeli, Barnicoat / TOP-TEN GARA 2: Viscaal, Zendeli, Pourchaire, Beckmann, Lawson, Piastri, Hughes, Vesti, Novalak, Fraga.
Al Circuit de Catalunya abbiamo assistito alla prima vittoria di Hughes e a una serie di problemi tecnici per Vesti. Abbiamo assistito nuovamente a indovinate chi che criticava la vettura e abbiamo assistito al primo punto di Nannini, che si è anche conquistato la pole position da reverse grid. All'indomani, tuttavia, in una gara in cui Fernandez andava per prati ogni tre per due, Nannini è stato trollato da Piastri (che in questo modo si è avvicinato a Sargeant in classifica, portandosi a solo 1 punto dopo che l'americano era andato in testa negli eventi precedenti). Anche Peroni è riuscito a trollare Nannini, e curiosamente è il compagno della Florsch quindi mi verrebbe qualche dubbio sul team scarso di cui lei non fa altro che parlare. Comunque, approfittando anche di disgrazie varie accadute a D.Schumacher, è riuscita a batterlo in entrambe le gare, anche se il risultato medio di DSC è stato comunque superiore a quello di Sophia. A peggiorare la situazione, questo importantissimo scontro tra titani non ci sarà nell'evento belga di fine agosto: lei sarà impegnata a gareggiare nell'ELMS e Schumacher e il team Charouz hanno interrotto la loro collaborazione. TOP-TEN GARA 1: Hughes, Lawson, Sargeant, Novalak, Beckmann, Piastri, Pourchaire, Peroni, Verschoor, Nannini / TOP-TEN GARA 2: Piastri, Peroni, Nannini, Verschoor, Sargeant, Pourchaire, Lawson, Fittipaldi, Beckmann, Hughes.



venerdì 21 agosto 2020

A volte ritornano, anche se non dovrebbero

Questo post non ha nulla a che vedere con le mie impressioni su quali piloti delle serie minori vorrei vedere in Formula 1 nel 2021. Con l'attuale quantità ridotta di volanti e un mondiale 2020 così anomalo, non vorrei nessuna promozione in Formula 1, in modo che il maggior numero di piloti attuali, anche rimescolati, possano rimanere in griglia per l'ultima stagione di questa era. In più, non mi piace questa fissa per i piloti delle Academy più rinomate (Ferrari in primis, Redbull poi) come se gli altri piloti non esistessero.

La giornata di ieri è stata una di quelle in cui c'era chi voleva fare polemica per nulla. Tra relazioni immaginarie tra piloti e principesse e quant'altro, non si sa come, il twitter world si è ritrovato a dibattere di chi tra i piloti junior Ferrari debba andare ad occupare il posto di Giovinazzi o di Grosjean. Abbiate pazienza, ma non è il momento per commentare questo aspetto (lunga vita a Pantene e RoGro, è tutto quello che mi sento di dire), voglio focalizzarmi su altro: la convinzione generale è che quel volante sarà assegnato a Mick Schumacher ma che spetti ex-equo a Robert Shwartzman e Callum Ilott (quest'ultimo nessuno lo considerava finché nin era in testa al campionato ma nevermind). Il punto centrale, tuttavia, è che al momento attuale non ci sia alcun indizio sul debutto imminente di qualcuno di costoro. Quali indizi? Sessioni di prove libere al venerdì, come quelle che hanno preceduto a suo tempo il debutto di Leclerc o di Giovinazzi. In Alfa spesso e volentieri le fa Kubica. Quindi probabilmente in quel terzetto c'è qualcuno nel loro radar, ma ancora parecchio lontano. Sarei pronta a ipotizzare che non vedremo né Schumacher né Shwartzman prima almeno del 2022 e che Ilott non lo vedremo mai.

Non ho capito bene come sia uscita la polemica, ma ieri il mondo social è esploso sul fatto che Schumacher stia rubando il volante a Shwartzman nonostante i suoi risultati in Formula 1 lasceranno desiderare, il tutto mentre i due sono compagni di squadra nello stesso team di Formula 2. Questo di per sé è anche un piccolo passo avanti, perché Shwartzman viene amato nonostante sia sponsorizzato da SMP, che dovrebbe avere a che fare con i petrolieri russi che fino a poco tempo fa erano disprezzati al punto tale da odiare i piloti russi in maniera indiscriminata, anche se sono molto preoccupata per la crescente idolatria a sfondo Nuovohhhh Predestinatohhhh della Formula 2. Il povero Ilott in tutto ciò non ha un ruolo ben preciso: a seconda dei suoi risultati è il benehhhh assolutohhhh o il nulla cosmico, e in realtà tutto il terzetto viene un po' osannato o demonizzato in base all'ispirazione del momento. Non trovo costruttivo nulla di tutto ciò, ma mentre già non trovavo la cosa costruttiva, ho avuto un terribile deja-vu... perché c'è stato uno che ha affermato che Schumacher spodesterà gli altri due perché il suo manager è Nicolas Todt.

Lo sapevo.
Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto.
Solo che non avevo capito quando e con chi sarebbe accaduto, quando questa storia sarebbe riaffiorata.
Negli altri casi, a quanto pareva, non era il momento, questa storia andava alla ricerca del pilota perfetto.

Mick Schumacher è un Ferrari Junior, ex campione di F3 Europea, imparentato con un passato vincitore del GP di Macao. Senza che ci sia alcunché che porti a pensare a un suo debutto imminente in Formula 1, si dibatte dei suoi futuri risultati in Formula 1 e di chi meritasse il suo presunto volante più di lui. Perché, tra tante ragioni? Per il suo manager, Nicolas Todt.
È tutto così paradossalmente analogo a quello che succedeva qualcosa come otto o nove anni fa da lasciarmi senza parole.

mercoledì 19 agosto 2020

Quando gli algoritmi sorridono agli Angry Birds

Uno degli argomenti più discussi di oggi è stata la top-20 dei piloti più veloci degli ultimi quasi-quarant'anni (dal 1983 al 2020) pubblicata dal sito ufficiale della Formula 1: tale classifica è stata stilata con un algoritmo che apparentemente va a compensare la disparità di vetture guidate.
Prima di proseguire ci tengo a specificare un dettaglio che è sfuggito ai più, ovvero che è la classifica dei piloti giudicati *più veloci*, il che non significa migliori in assoluto, ma che tiene conto solo della velocità pura. Quindi, per come la comprendo io, in termini di pole position e giri veloci soprattutto. Nonostante ciò, concordo con il fatto che certi risultati sono quantomeno improbabili.
La classifica è la seguente:

1. Ayrton Senna
2. Michael Schumacher
3. Lewis Hamilton
4. Max Verstappen
5. Fernando Alonso
6. Nico Rosberg
7. Charles Leclerc
8. Heikki Kovalainen
9. Jarno Trulli
10. Sebastian Vettel
11. Rubens Barrichello
12. Nico Hulkenberg
13. Valtteri Bottas
14. Carlos Sainz
15. Lando Norris
16. Daniel Ricciardo
17. Jenson Button
18. Robert Kubica
19. Giancarlo Fisichella
20. Alain Prost

Facendo una doverosa premessa, ovvero che mi dissocio da quelli che hanno scritto insulti vari rivolti al pilota numero 8, ma mi limito a prendere questa classifica con le pinze, credo ci siano alcune che sorprendono e alcune che non sorprendono affatto.
Tra le cose che non mi sorprendono per niente, la posizione numero 1 attribuita dall'algoritmo a Senna: 65 pole position da parte di un pilota che ha vinto "solo" 41 gare (le virgolette non le ho messe lì per abbellire la frase) sono un numero alquanto elevato, che fanno pensare a una velocità pura.
Per contro, piloti con un approccio più strategico/mentale, che hanno fatto base dei loro successi qualcosa che non fosse la velocità pura non mi stupisce di trovarli molto più in basso, nella fattispecie mi riferisco a Button e Prost.
Non mi stupisce nemmeno più di tanto trovare in posizioni improbabili *alcuni* dei piloti che potrebbero apparire degli outsider in questa classifica. Ricordiamoci che alcuni dei piloti sopra citati non hanno mai guidato per dei top team oppure che l'hanno fatto per periodi estremamente brevi e che anche in tali situazioni è possibile mettersi in mostra per la propria velocità.
Cito a titolo di esempio Trulli, che ha vinto una sola gara in carriera, ma che in realtà non è che abbia avuto molte possibilità di vincerne altre. Tuttavia come proprio punto di forza ha sempre mostrato, più che la costanza in gara, una certa velocità in qualifica.
Parlando di italiani, non mi stupisce tantissimo nemmeno Fisichella che, almeno come pilota di centro gruppo, se l'è sempre cavata abbastanza bene (e ironicamente sta al di sotto di Trulli, che nei vari confronti è sempre stato giudicato migliore di Fisichella in qualifica, seppure magari Fisichella si rivelasse forse più un pilota da exploit in gara).

Ciò che mi stupisce è invece la disparità di epoche. Abbiamo infatti oltre la metà dei piloti debuttati negli ultimi quindici anni, con i piloti debuttati negli anni '80 rappresentati pochissimo e quelli degli anni '90 rappresentati solo relativamente, in quanto hanno tutti vissuto il loro massimo splendore nella prima parte degli anni 2000. Questo algoritmo tende preferire il "giovane" al "vecchio", per qualche ragione non del tutto chiara... forse fare sì che Nelson Piquet non finisse in classifica, dato che viene sempre snobbato nonostante abbia vinto tre mondiali! Se da un lato si spiega perché magari i piloti di metà classifica al giorno d'oggi sono forse migliori di alcuni soggetti che circolavano un tempo, dall'altro non spiega tuttavia perché anche i top-driver dei tempi siano stati almeno in gran parte persi per strada.
E poi ci sono cose che non tornano legate all'epoca più recente: il numero di giri veloci ottenuti da Raikkonen o il numero di pole position ottenute da Massa dovrebbero qualificarli, almeno a occhio, come piloti con una velocità pura forse più elevata di alcuni di quelli che sono entrati in classifica. Invece nessuno dei due è riuscito a entrare nella top-20. Per quanto riguarda i giorni contemporanei, invece, mi sfugge come Verstappen sia riuscito a strappare un quarto posto in una classifica che dovrebbe premiare i migliori qualificatori, status che non attribuirei a un pilota che per un certo periodo della sua carriera è stato celebre per essere il pilota che aveva più vittorie senza mai essere stato in pole. Ora ne ha due, ma sono comunque un numero irrisorio se confrontato con le nove vittorie.

In più c'è la questione Kovalainen, il modo in cui la sua velocità sia stata valutata rimane un mistero al pari della sua carriera in Formula 1, dove ha sfigurato in McLaren e guidato like a boss in Caterham. Ora, non che sia così sorprendente sfigurare in un top team e fare bene su una carretta, ma in termini di velocità pura non sono certa che l'Angry Bird sia stato tutto questo talento. Parliamo del 2008 in McLaren, per esempio: ha ottenuto una sola pole position, esattamente lo stesso numero che ne hanno ottenute Kubica e Vettel in quella stagione, solo che loro due non guidavano la McLaren. Nel 2009 me lo ricordo uscire di scena in qualifica ben prima di Hamilton e, in generale, la sua avventura in McLaren è più che altro una disavventura. Ma c'è il discorso Caterham e ci sono tutte le Q2 dove è arrivato... carriera che, tuttavia, nelle scuderie di fondo classifica hanno intrapreso con poche varianti, in un secondo momento, hanno intrapreso anche Bianchi e Wehrlein, nessuno dei quali è minimamente entrato in classifica (cosa che invece avrei potuto tranquillamente aspettarmi se si volesse valorizzare la qualifica eroica su un "mezzo di fortuna"). Questo mi fa sorgere un grande dubbio: nell'algoritmo i piloti sono stati inseriti tutti, oppure solo chi, a un certo punto, è stato in qualche team considerato degno di considerazione.


martedì 18 agosto 2020

Commento al Gran Premio di Spagna: 16 agosto 2020

Ogni tanto esiste anche qualche piccola soddisfazione nella vita e, in questo anno 2020, esiste probabilmente un'UNICA soddisfazione, rappresentata dall'assenza del summer break. Quindi dopo i due eventi di Silverstone, la Formula 1 si è spostata al Circuit de Catalunya, dove ha gareggiato nel weekend di Ferragosto. Tra una cosa e l'altra, finalmente Perez è guarito ed è tornato in pista, con grande indignazione da parte dei fanboy di Hulkenberg. A Hulkenberg, invece, a quanto pare importa poco e niente, dato che nella giornata di domenica ha condiviso una foto di sé stesso mentre cucinava delle pizze indossando un grembiule e un paio di calzini entrambi dalla fantasia discutibile. Comunque le pizze non erano particolarmente discutibili, quindi Hulk ci ha salvato dalle pubblicità agghiaccianti di cibo che saranno trasmesse dai canali americani in occasione della Indy 500 la prossima settimana. A proposito, il romanticismo di avere il GP di Spagna in concomitanza con le qualifiche di Indianapolis... sembra quasi di stare in maggio!
Lasciate da parte queste considerazioni, non ci resta che addentrarci in un weekend di un certo livello, fatte di un dominio Mercedes da doppietta in cui stranamente la Mercedes non fa doppietta perché Bo77as arriva terzo e in cui la Redbull è lontana dalla Mercedes ma stranamene quella di Verstappino è molto meno lontana di quella di Alb-... no, okay, io non dico niente, mi sono ripromessa di pensare che tutti i piloti abbiano un potenziale inespresso e che un giorno ce lo faranno vedere (il potenziale, non pensate male) un po' come Gasly. Notevole comunque come io sia ancora all'introduzione e stia già facendo la contrapposizione tra quei due soggetti. Non ho preso molto bene lo switch, devo ammetterlo. O meglio, l'avrei preso bene se poi Albon si fosse dimostrato molto più competitivo di Gasly, cosa che nel campionato che vedono gli altri sta succedendo e in quello che vedo io no. Ora, però, procediamo e lasciamo da parte questi individui almeno per un po' e andiamo ad ascoltarci la canzone "Defuera" di Dardust, Ghali e non so chi altro (tornerà a farci visita più avanti).

MAKING OF: un venerdì a Barcellona non è tanto diverso dai venerdì nelle altre location, con le Mercedes che si sono alternate in testa alla classifica, nel senso che Bo77as si è fatto vedere per un po' per poi essere soppiantato definitivamente dal suo compagno di squadra.
Gangster Hammi: "It's Britney, bitch!"
Bo77as: "Tutto bene?"
Gangster Hammi: "Sì, lascia perdere, parlavo così, a caso."
Bo77as: "Sei diventato un giornalista di motorsport?"
Gangster Hammi: "Sì. Il Ferrari God è un Predestinatohhhhh!"
Bo77as: "Molto bene. Un giorno o l'altro mi nutrirò anche di sangue di predestinato."
Gangster Hammi: "Non ti sembra di esagerare? Guarda che ingaggio Verstappino come bodyguard e lo metto in mezzo a noi."
Bo77as: "Non hai bisogno di pagarlo. Prima o poi si metterà comunque davanti da me, devi solo aspettare che arrivi la gara."
Gangster Hammi: "La gara è ancora lontana. Prima dobbiamo qualificarci... tipo, ora preoccupiamoci di passare in Q2."
Il migliore di quelli che non ci sono riusciti è stato Kmag, comunque già al centro dell'attenzione dopo che quella mattina nelle prove libere aveva rallentato a caso dopo avere superato Ocon e quest'ultimo, che stava guardando indietro invece che avanti, per non centrarlo in pieno è andato a centrare un muro. I commissari hanno deciso che nessuno dei due meritava di essere penalizzato e Kmag ha pensato bene di finire di nuovo nella cabina dei commissari dopo le qualifiche: nel breve tempo che ha passato in pista, pare essere stato sulla strada del Russo di Roma, cosa che si è conclusa ancora una volta con un nulla di fatto. RoGro, Russell, Latifi e Giovinazzi hanno concluso le ultime due file dello schieramento, mentre il Vanz in a quanto mi è stato riferito parlava di una promozione a caso dell'Uomo Pantene in Ferrari per i tre eventi italiani, di cui al mondo nessun'altra fonte parlava.
Poi, a quel punto, sono iniziate le sofferenze. Ovvero, per intenderci, il momento in cui nell'arco di dieci minuti avremmo sentito, letto o captato qualcosa come duemila volte l'affermazione: "Vettel è uscito in Q2 con una vettura con cui Leclerc andrà a lottare per la pole position". Non credo che esistano frasi che ho sentito più spesso, di recente.
Infatti Vettel è stato il primo degli esclusi precedendo il suo amichetto Russo di Roma, poi a seguire Ricciardo, Raikkonen e Ocon. Da notare che in questa sessione c'è stato un momento estremamente epico sul finale, ovvero quello in cui NESSUNO si migliorava, a parte il Pokemon che ha fatto un tempone micidiale mettendosi dietro cani e porci vari, oltre che qualche pilota asiatico.
Poi Hamilton ha ottenuto la pole davanti a Bo77as, Verstappino, Perez, Strollino, Albon, il fanboy di Ferni, Trollando, Leclerc e Gasly. Niente sorprese da parte del Pokemon stavolta, mentre l'affermazione precedente su Vettel e Leclerc è stata messa da parte per parlare di quanto effettivamente la Ferrari dovesse essere poco promettente se il Santohhhh Subitohhhh partiva nonno come un Britney Bitch qualsiasi.
Gangster Hammi: "Aaaawwww."
Bo77as: "Tutto okay?"
Gangster Hammi: "Sì, sto ripensando ai film gialli, in cui i criminali ritornano sempre sul luogo del delitto."
Infatti questo è accaduto e, nel corso del pomeriggio, Hamilton è stato immortalato mentre conversava con Rosberg (opinionista insieme a Herbert in questo fine settimana su Sky UK) nel paddock. Visto che erano in Spagna ho pensato che ciò preannunciasse una vittoria di Verstappino, ma il fatto che Britney Bitch non fosse al volante di una vettura rendeva molto difficile l'attuazione dei presupposti per la vittoria di Verstappino.
Tutto lasciava un dubbio esistenziale sulla reunion dei Rosbilton, ovvero se fosse rinato il vecchio ammmmore, ma dal punto di vista dell'ammmmore c'è qualcun altro nel cuore di Hamilton attualmente: domenica prima della gara, infatti, è stato immortalato nel bel mezzo di un "abbraccio responsabile" (cioè senza strusciarsi troppo e senza darsi la lingua in bocca) con Vettel, segno evidente che è ancora lui il best friend forever del Prosciuttello.

SCATTANOHHHH LE VETTUREHHHH: avrebbero potuto esserci gare più movimentate di quella a cui abbiamo assistito, quindi come al solito è seguita la richiesta di depennare il circuito dai campionati futuri, ma è bello sapere che nella vita ci sono sempre delle certezze, tipo che la Mercedes quest'anno può fare sempre e insindacabilmente doppietta. Ah, no, ci sono momenti in cui Bo77as si dimentica che i vampiri non hanno bisogno di dormire e, invece di partire like a boss come quella volta in Austria 2017, si fa trollare da Verstappino e da quello che è stato in un primo momento identificato come Perez. Plot-twist: non era Perez e Bo77as non è stato trollato, ma strollato. Quindi, come nei grandi classici, Verstappino era risalito al secondo posto e terza c'era una Pink Panther, che faceva sognare un podio rosa confetto. Visto che il pilota in questione non era Hulkenberg, le speranze erano addirittura più elevate di quanto non lo fossero la scorsa settimana.
Bo77as: "Ma Strollino è un bambino ricco che corre solo perché si è fatto comprare una scuderia dal padre."
Strollino: "Tuo padre invece ti compra solo della vodka per la tua vasca idromassaggio, immagino."
Bo77as: "No, io sono adulto, non ho bisogno di farmi comprare le cose da mio padre, posso comprarmele anche da solo."
Strollino: "Anch'io ho comprato da solo qualcosa."
Bo77as: "Ovvero?"
Strollino: "Un peperoncino piccante che mi ha venduto Checo. Me lo sono infilato su per il cu*o durante il giro di formazione e per il momento mi pare abbia fatto effetto."
Bo77as a quel punto ha iniziato a inseguirlo ruggendo, per nulla spaventato dall'idea di essere sempre più lontano dal Prosciuttello Gangster. Dopotutto prenderlo in quel posto da Hamilton o al più da Verstappen non è lesivo dell'immagine di un pilota, arrivare dietro a un ragazzino ricco vestito di rosa, invece, non è una cosa molto popolare. Ci sono voluti alcuni giri e, alla fine, le speranze di Bo77as di arrivare almeno terzo hanno iniziato a concretizzarsi. Le Pink Panther, nel frattempo, completavano la top-5 con il resto dello schieramento quasi invariato, con il Pokemon al posto di Trollando e Trollando al posto del Pokemon, al limitare della top-ten.
Poi è iniziato un duello in salsa emiliano-romagnola dagli effetti sorprendenti: le Alpha Tauri e le Ferrari, infatti, sembravano lì lì le une con le altre. Leclerc inseguiva Gasly faticando ad avvicinarsi, Vettel veniva inseguito dal Russo di Roma faticando ad allontanarsi. La gara della Ferrari non sembrava andare per il verso giusto, con le vetture nella stessa posizione in cui erano partite, ma tutto era destinato ad andare peggio. Poco prima di metà gara i Leclettel sono rientrati nello stesso giro nonostante uno fosse partito su gomme soft e l'altro su gomme medium, ma è filato tutto liscio. Poco dopo le soste, tuttavia, qualcosa di poco liscio sarebbe accaduto, con la vettura di Leclerc che ha deciso di dare forfait: rimasto fermo a caso, è riuscito a ripartire a caso, per portare la vettura ai box, laddove il motore(?) chiedeva con prepotenza di essere portato a dormire. A quel punto, dato che Vettel era decimo e sembrava destinato a fare due soste, come il trio di testa e pochi altri, compresa gente che gli stava davanti, ho pronosticato che nessuna Ferrari avrebbe visto la zona punti.
Mi sbagliavo. Mentre davanti Hamilton, Verstappino e Bo77as si fermavano due volte (Bo77as tre per il giro veloce a fine gara, ma quello è un altro discorso), Perez proseguiva, distante più o meno un giro (a fine gara sarebbe anche stato penalizzato di cinque secondi per non rispetto delle bandiere blu venendo trollato dal compagno di squadra in termine di risultato al netto delle penalità), al quarto posto, dopo che Strollino con cui aveva in precedenza duellato in maniera piuttosto eroica, con il canadese che aveva mantenuto la posizione, si era fermato ai box per la seconda sosta. Vettel invece non si è fermato e si è fatto più di metà gara sulle gomme soft, risalendo fino alla quinta posizione, almeno fino a dieci giri dalla fine. Poi è stato raggiunto e superato dai piloti che di soste ne avevano fatte due, al momento su gomme molto più performanti: è stato il turno di Strollino, è stato il turno del Fanboy... e poi basta, perché in ottava piazza c'era Albon in modalità Alboff, che ormai aveva già dato superando, dopo le sue soste anticipate, qualche Alfa Romeo di turno, e nei giri che mettevano fine alla gara non gli è nemmeno arrivato in zona DRS. Poi voglio specificare che Albon non era sulla migliore delle strategie, avendo montato gomme hard a un certo punto nel secondo stint, ma per il resto, di suo, non è che abbia fatto chissà che cosa, se non farsi doppiare da Verstappen. Ecco, appunto, più o meno mentre Albon rimaneva il primo degli inseguitori di Vettel, c'era anche Verstappino nei paraggi. Quando ha doppiato Vettel, Vettel in tempi brevi non l'ha più visto nemmeno con il binocolo, giusto per dare un'idea di quanta velocità in più dovessero avere le Redbull in quel momento.
Nel frattempo giungeva il momento di fine gara, non prima che alle 16.40 precise David Croft suggerisse, dato che Vettel stava facendo una pessima gara, alla Ferrari di sostituirlo con Hulkenberg o facendosi cedere Sainz in anticipo, per poi, alle 16.47, osservare come Vettel stesse facendo una buona gara. Probabilmente il caldo gli ha dato alla testa, perché esprimere due concetti così contrapposti a soli sette minuti di distanza mi pare un po' esagerato. Non so cosa pensare, se non che forse è arrivato il momento giusto per la sigla di chiusura.

TITOLI DI CODA: sì, adesso è arrivato il momento che avevo anticipato all'inizio del commento, che mi è stato ispirato da Gasly scatenato, da Kmag che entrava e usciva dalla cabina dei commissari, da RoGro che faceva qualche giro su sé stesso e qualche giro delle campagne, da Singapore anche se non c'entra niente e dalle voci di mercato, al momento non più insistenti come prima, relative alla Racing Point. Poi sì, ci sono anche un po' di Vettelton in mezzo, ma i Vettelton ci sono sempre, nella mente di tutti noi.
Pokemon: "Se stai messo a novanta è illogica l'allegria, por la calle c'è Helmut che canta una strana melodia, in Redbull io mai più, no, mai più, l'ho fatto solo per provare ciò che provi tu, quando vedo Albon mi incanta e io non scappo via."
Gangster Hammi: "Verde l'ultima fila con Lotterer, ma vedo una Duna, guida Leclerc, non ho mai scordato da dove vengo perché, c'è Kmag che fa lo str***o, nel mio box mi stringo a Toto, fari nella notte sono gli occhi di Pantene o quelli di Vanzini su Leclerc."
Voce fuori campo: "De fuera, queste due Haas sembrano le banlieu, tu balli solo con chi balla con te, mi sembra che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, ti vuoi schiantare nella notte, Piquet, ma non c'è più Hulkenberg che sta insieme a te, mi sembra che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, dalla calle, en Venezuela, dalla calle, dalla calle, dalla calle, dalla calle en Venezuela."
Gangster Hammi: "Col mio cane nella calle, nella banlieu, oggi giro senza maglia, cerco un partner, non va in Q3 con la Ferraglia, rapisce Stroll, sogna la Pink Panther, poi Norris cerca delle lattaie, sognavamo Grosjean in banca, piano perfetto, la Haas di carta da Haas di cartongesso, sa che non si fa ma Kmag lo fa lo stesso perché non riesce a chiedere scusa e neanche permesso."
Sebby: "Mentre il casco luccica e i piloti danzano, il pesce ammicca ma non lo mangiano, credi che dormo nell'abitacolo, c'è Kmag che fa lo str***o intanto Lewis si stringe a Toto, fari nella notte sono gli occhi di Pantene o quelli di Vanzini su Leclerc."
Voce fuori campo: "De fuera, queste due Haas sembrano le banlieu, tu balli solo con chi balla con te, mi sembra che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, ti vuoi schiantare nella notte, Piquet, ma non c'è più Hulkenberg che sta insieme a te, mi sembra che che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, dalla calle, en Venezuela, dalla calle, dalla calle, dalla calle, dalla calle en Venezuela."
Checo: "Hai diamanti, soldi, bella vie, sei simpatico come Buemi, vedi caro Lance, io sono qui, non mi tratterai come Gasly."
Voce fuori campo: "De fuera, queste due Haas sembrano le banlieu, tu balli solo con chi balla con te, mi sembra che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, ti vuoi schiantare nella notte, Piquet, ma non c'è più Hulkenberg che sta insieme a te, mi sembra che tu venga dalla calle, dalla calle en Venezuela, dalla calle, en Venezuela, dalla calle, dalla calle, dalla calle, dalla calle en Venezuela."

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Max Verstappen (Redbull), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Lance Stroll (Racing Point), 5. Sergio Perez (Racing Point), 6. Carlos Sainz (McLaren), 7. Sebastian Vettel (Ferrari), 8. Alex Albon (Redbull), 9. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 10. Lando Norris (McLaren), 11. Daniel Ricciardo (Renault), 12. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 13. Esteban Ocon (Renault), 14. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 15. Kevin Magnussen (Haas), 16. Antonioo Giovinazzi (Alfa Romeo), 17. George Russell (Williams), 18. Nicholas Latifi (Williams), 19. Romain Grosjean (Haas), Rit. Charles Leclerc (Ferrari).


venerdì 14 agosto 2020

Formula E: il campionato 2019/20 è finito, nel bene e nel male

Certe cose accadono all'improvviso, ci pensi per caso la mattina del Race Day, l'ultimo Race Day della stagione, e poi ti dici "no, non è possibile, non può accadere così, senza preavviso".
E invece quello che deve accadere accade, il mondo va avanti per la propria strada, ma prima di arrivarci, facciamo una breve sintesi di chi c'era in pista in questi mid-week:

VIRGIN: Sam Bird - Robin Frijns
NIO: Oliver Turvey - Daniel Abt
MERCEDES: Stoffel Vandoorne - Nyck De Vries
DRAGON: Nico Muller - Sergio Sette-Camara
AUDISPORT: Lucas Di Grassi - René Rast
TECHEETAH: Antonio Felix Da Costa - Jean-Eric Vergne
PORSCHE: Neel Jani - André Lotterer
VENTURI: Felipe Massa - Edoardo Mortara
JAGUAR: Mitch Evans - Tom Blomqvist (al posto di Calado, impegnato nel WEC)
NISSAN EDAMS: Oliver Rowland - Sebastien Buemi
BMW ANDRETTI: Alexander Sims - Maxi Gunther
MAHINDRA: Jerome D'Ambrosio - Alex Lynn

WEDNESDAY RACE: Rowland in pole, seguono Frijns, Jani (era ora!), Rast, Lynn e Blomqvist nel gruppo Superpole. Si parte e non si parte bene nel caso di Gunther, foratura e ritiro. Si parte ancora peggio nel caso Di Grassi vs Da Costa, contatto e mezza polemica l'indomani mattina via social. Va tutto bene per Rowland, che vince, con Frijns e Rast a completare il podio, con la gente che parla di quanto sia impietoso il confronto con Abt. Insomma, Abt non è stato preso molto in simpatia dopo la faccenda di qualche tempo fa. Io preferisco parlare di Jani: tutto sommato il suo risultato finale è presentabile, in confronto agli standard, anzi, buono, direi, seppure le cose potessero andare meglio, per come erano iniziate. Top-ten: ROW FRI RAS LOT LYN JAN EVA MOR VAN BUE // fuori top-ten SIM BLO MAS DEV SET DAM MUL VER TUR BIR DIG // ritirati DAC ABT GUN.

THURSDAY RACE: a svettare in top-6 è Vandoorne, precedendo Buemi, Rast, De Vries, Frijns e Mortara. Mi chiedo se oggi ci sarà una gioia, in una gara che come quella di ieri mi perdo per la sovrapposizione con il mio orario di lavoro e con l'orario in cui torno a casa da lavorare. Sì, Vandoorne ci dà una gioia e fa doppietta con De Vries, dopo che quest'ultimo esce vincente da un duello con Buemi per la seconda piazza. Seppure lontano dai 158 punti in classifica di Da Costa, Stoffy si piazza secondo con 87, rispettivamente uno, tre e quattro punti in più di Vergne, Buemi e Rowland, i primi cinque in classifica finale. Bello vedere Vandoorne vincere, dove vedere è un eufemismo, temevo che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Top-ten: VAN DEV BUE RAS BIR DIG VER LYN DAC MOR // fuori top-ten EVA GUN SIM LOT JAN MAS BLO DAM SET ABT TUR MUL FRI // ritirato ROW.

COSE CHE ACCADONO SENZA PREAVVISO: dopo cena ho dato un'occhiata a Twitter, venendo a scoprire che, mentre cenavo, mi ero persa qualcosa di importante, ovvero l'annuncio che l'anno prossimo Massa non sarà più al volante della Venturi, per quella che sembra essere una separazione consensuale. Sapevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa del genere e che, seppure non sia chiaro fino in fondo se si tratti di un vero e proprio ritiro dalle competizioni, al momento lo sento come tale. Mi dispiace da un lato perché mi piacevano come "coppia" lui e Susie Wolff (team principal), sia perché anche quando quando cresci e sei lontana anni luce da quando avevi diciassette anni, vedere la tua teen-crush andare via una volta per tutte non ti lascia indifferente. Anche se quella teen-crush ormai si è affievolita, per varie ragioni, compreso che la tua vita è cambiata talmente tanto, dal 2006 ad oggi, e più volte nel corso degli anni, che prima o poi arriva il momento in cui non senti più quei punti di contatto che un tempo sentivi con certi piloti.
L'ho detto, in passato, Massa fluttuava in un'eterna terra di nessuno, che faceva da confine tra il successo e l'insuccesso. Rappresentava quello che, inconsciamente, mi sentivo io stessa. Ho superato quella fase della vita, passando a una in cui, in effetti, successo e insuccesso sono soltanto parole. Nella mia esistenza attuale non c'è niente che si possa misurare in una cosa o nell'altra. Ai tempi desideravo qualcosa, adesso penso che quello che ho tutto sommato non è poi così male e mi basta.

giovedì 13 agosto 2020

Vettel non comprare lampadari a Perugia, che non ti vogliono nel loro negozio!

(C) Facebook negozio
Casa del Lampadario PG
Partiamo da una premessa: sono venuta al corrente di questo fatto da parte di persone che sono passate davanti a tale negozio di lampadari di Ellera, paese della provincia di Perugia, fotografando lo striscione. Facendo qualche ricerca ho scoperto che lo stesso punto vendita, sulla propria pagina Facebook, ha postato una foto dello striscione lo scorso 16 luglio e, dal momento che suppongo che il loro obiettivo fosse diffondere la cosa, penso che non abbiano nulla in contrario se ne ho fatto uno screenshot per mostrare di che cosa sto parlando.
La cosa, naturalmente, non è stata ben accolta dagli appassionati di Formula 1, e il mio obiettivo, in questo post, è cercare di spiegare perché tutto ciò non dovrebbe suscitare la benché minima indignazione. Lo faccio in una frase: se vedete questa cosa, dovreste sbellicarvi dalle risate, perché sembra di stare su Answers Yahoo in una sua versione *real life*. Anzi, forse se aveste frequentato Answers Yahoo categoria Formula 1 ai tempi d'oro, probabilmente avreste maturato una maggiore capacità di farvi quattro risate all'occorrenza...

Ora passiamo alla spiegazione più lunga. Immaginate di passare davanti a un negozio e in questo negozio c'è uno striscione che recita a caratteri cubitali "Sebastian Vettel vattene". Che cosa vi viene da pensare?
A me, personalmente, viene da pensare che sia una cosa completamene fuori contesto da apparire comica. Perché mai un simile messaggio dovrebbe stare in vetta a un negozio di lampadari? Non mi viene in mente una sola ragione logica. Specie considerando che nell'improbabile caso in cui il suddetto pilota passasse lì davanti, potrebbe commentare tranquillamente: "posso permettermi di spendere decine di migliaia di euro per un solo lampadario, state tranquilli che non ci vengo nel vostro negozio". E siccome stiamo parlando di improbabilità, potrebbe anche aprirsi un profilo instagram per postarne una foto e prenderli per i fondelli.
Per di più, passiamo al concetto di fondo... seriamente parlando, che concetto è? Avrebbero potuto scrivere tante cose molto più contestualizzate, se volevano scrivere qualcosa a tematica Formula 1, anche con lo stesso messaggio di fondo. Avessero scritto "vogliamo Giovinazzi - o chi per lui - al posto di Vettel" avrebbero già scritto qualcosa a cui era più facile attribuire un significato. Così come hanno posto la questione, sembrano voler dire: la Ferrari dovrebbe correre con una sola macchina, così almeno non ci sarebbero incidenti tra le vetture al via dei gran premi. 

Il post risale infatti a quattro giorni dopo l'incidente tra Vettel e Leclerc in Austria II e sembra portare in sé un'accusa, più o meno velata, a chi secondo loro sarebbe l'unico responsabile di quello che i commissari hanno definito "racing accident". In aggiunta a tutto ciò, la dinamica di quell'incidente implica che attribuire tutta la responsabilità del contatto a Vettel è abbastanza nonsense. Il suo modo per evitare l'incidente era 1) guardare negli specchietti anziché avanti, 2) evitare Leclerc buttandosi dall'altra parte, ovvero addosso a un'altra vettura. Poi il fatto che abbia fatto una partenza lenta in quell'occasione è un altro discorso e, almeno in linea teorica, se chi è davanti parte lento il compito di chi è dietro non dovrebbe essere quello di cercare di passargli di sopra. In sintesi: tra i due piloti che hanno avuto l'incidente, indirettamente da responsabilità varie, era l'unico che, in quel preciso momento, era schiacciato tra altre vetture e non aveva la possibilità di fare nulla che non fosse centrare qualcuno o essere centrato. Un messaggio che sembra suggerire il contrario più che offensivo mi pare incredibilmente trash.

In più viene la parte più bella. Secondo voi tutte le persone che lavorano in questo posto sono appassionate di Formula 1? Nella vita ovviamente tutto è possibile, ma dal momento che dubito che il punto vendita abbia fatto le proprie assunzioni sulla base della passione per l'automobilismo, è molto probabile che, tra i suoi dipendenti, come succede in ogni altro posto di lavoro, ci sia anche molta gente che la domenica va al centro commerciale o in giro per i fatti suoi, invece di rimanere a casa a seguire con religiosa attenzione i gran premi di Formula 1. Il fatto che ci sia uno striscione del genere lassù accanto all'insegna implica con tutta probabilità che, tra quelli che gliel'hanno messo, ci sia anche gente a cui non importa un fico secco della faccenda e che magari sanno a malapena a che cosa alluda lo striscione stesso.
Ditemelo, con la massima sincerità: l'idea che tra la gente che ha appeso quel messaggio ci possano essere addirittura persone che magari erano convinte si trattasse di un calciatore del Perugia, non vi strappa nemmeno il benché minimo sorriso?


martedì 11 agosto 2020

Appiedare Perez per il 2021 è un oltraggiohhhh ma Hulkenberg dovrebbe sostituirlo perennemente già dal 2020, disse il fanboy di Perez divenuto fanboy di Hulkenberg

Quella fetta di mondo composta da tifosi e appassionati è meravigliosa, specie nel modo in cui esprime il proprio sostegno ai piloti che sono da considerarsi fan favourite. Ho apprezzato molto il modo in cui il fandom si è indignato tempo fa, quando circolava il rumour di una coppia Sebastian Vettel/ Lance Stroll in Force India/ Racing Point/ Pink Panther/ Aston Martin o come si chiama nel 2021, il tutto a spese del povero Checo Perez, sul punto di essere appiedato da un giorno all'altro (o per meglio dire, l'ultimo giorno della stagione) nonostante la presenza di un contratto per i prossimi due anni, nonostante sia l'unico pilota al giorno d'oggi ad avere un contratto con il suddetto team per il 2021 (o per meglio dire, sia l'unico pilota di cui conosciamo l'esistenza di un contratto per il 2021).

È stato tutto un indignarsi, un affermare che Perez non meritava un simile trattamento, che meriterebbe rispetto e quant'altro. Tutte cose estremamente giuste e corrette, solo, fin dal primo momento mi è venuto un dubbio: tutti questi sostenitori accaniti di Perez dov'erano esattamente fino a trenta secondi prima che il suo volante fosse considerato a rischio? Non mi pare che avesse tutto questo seguito... e sinceramente è questo il lato della faccenda che, fin dal primo momento, mi ha colpito in negativo.
Negli ultimi anni Perez è stato uno dei migliori piloti di centro classifica, senza che quasi nessuno spendesse una singola parola positiva nei suoi confronti, tranne magari osservare occasionalmente che sembra avere messo la testa a posto ed essere ormai lontano dalle sue talvolta poco tranquille esperienze giovanili.

Come si chiama il fenomeno di salire tutti in branco sul carro di qualcuno così dal nulla, senza avere mai mostrato fino a un attimo prima un attaccamento particolare al soggetto in questione? Mhm... direi inseguimento della moda del momento e, appunto, la moda del momento era quella dell'idolatria a tematica peperoncini piccanti del messico. Così, facendo una stima a occhio e croce, veniva da pensare che potesse essere una cosa non particolarmente lunga e che l'improvviso interesse collettivo nei suoi confronti potesse svanire lentamente non appena avesse effettivamente perso il volante/ ne avesse trovato un altro/ fosse stata annunciata la sua conferma. Solo, le cose non erano destinate ad andare così e tutto è iniziato il giorno in cui il coronavirus si è messo in mezzo.

Perché a quel punto in Racing Point era rimasto un sedile vacante e quel sedile vacante è andato a occuparlo Nico Hulkenberg, colui che tutti rivolevano in Formula 1 (seppure anche nel suo caso in certe circostanze si possa parlare di interesse collettivo improvviso) e che, da un giorno all'altro, si è travestito da pantera rosa, ha disputato i due gran premi di Gran Bretagna (di cui il primo non è che l'abbia esattamente "disputato") e sarà dietro l'angolo anche in Spagna qualora Perez sia ancora positivo al coronavirus oppure non gli riesca di lasciare il Regno Unito e di raggiungere la Spagna.
A quel punto che cosa poteva succedere? Ma certo, il pilota favorito della Racing Point non era più Perez, ma era lui. Infatti nei primi tempi c'era chi sarebbe stato felice di vedere appiedare Stroll per Hulkenberg e di una coppia Perez/Hulkenberg.

Poi la situazione è precipitata. Non appena Hulkenberg si è qualificato davanti a Stroll per il secondo gran premio di Gran Bretagna, il responso dei fan è stato univoco: se Perez non era così tanto più avanti di Stroll, allora non solo Stroll non merita il volante, ma non se lo merita neanche Perez! Così, di punto in bianco, da parte dei suoi sostenitori del giorno precedente.
Poi, oggi, il colpo di grazia: su Twitter ho trovato un link a un articolo scritto da Caitlin Wood (ex pilota della W Series), nel quale spiegava perché la Racing Point dovrebbe ingaggiare Hulkenberg e non Vettel per il 2021. I commenti erano tutti incentrati sullo scontro Hulkenberg vs Vettel, con Hulkenberg naturalmente in vantaggio. Il punto è che TUTTI sembravano essersi improvvisamente dimenticati che, almeno sulla carta, quel famoso volante che volevano assegnare a Hulkenberg o a Vettel, in teoria ha già un legittimo proprietario...

Quel legittimo proprietario, magari sarebbe Perez, ormai trattato come se non esistesse da tutti gli ex Team #KeepCheco, che ormai si sono lasciati trascinare da una nuova onda, ovvero l'idolatria nei confronti di Hulkenberg. Il messaggio di fondo che passa è: "appiedare Perez è un oltraggiohhhh!!11!!11!!1!! ma solo se il suo sostitutohhh non è figohhhh abbastanzahhhh!!111!!11!!", in un contesto in cui esistono due categorie di piloti: quelli fighi, il cui unico elemento è Hulkenberg, e quelli che non sono fighi, ovvero tutti gli altri. Posso capire tutto, ma appunto, un atteggiamento più pacato inizialmente, non appena hanno iniziato a circolare dei rumour su un potenziale Perez a piedi, avrebbe giustificato l'Hulkenberg-mania a cui stiamo assistendo ultimamente.
Fun fact (o meglio, not so fun fact): non solo Perez si è ammalato proprio nel momento in cui hanno iniziato a circolare voci sulla sua potenziale perdita del sedile, ma adesso Hulkenberg starebbe trattando con Alfa Romeo o Haas un suo ritorno full time nel 2021... i team a cui potenzialmente poteva ambire Perez, se perdesse il suo volante in rosa.

lunedì 10 agosto 2020

Formula E: Antonio Felix Da Costa campione in anticipo

SABATO 08/08 - Da Costa who, stavolta è il suo compagno di squadra Vergne a conquistare la pole position, all'eprix di Berlino circuito standard percorso nel giusto senso di marcia. Nel gruppo superpole precede Gunther, D'Ambrosio, Vandoorne, Lynn e Frijns, con il leader della classifica piloti che è costretto a partire più indietro.
Tutta la gara è un susseguirsi di Vergne in testa seguito molto da vicino da Gunther, che continua a stargli attaccato al retrotreno fino a gara inoltratissima. A gara inoltratissima smetterà di contemplare il retrotreno di Vergne prendendosi la testa della gara e andando a vincere.

Vandoorne non vede la gloria del podio sia perché si fa trollare fin dal via dai piloti che lo seguono, sia perché a un certo punto, mentre è in lotta per la bassa top-5, tocca qualcuno o qualcosa, fora ed è costretto ad andare a dormire nel suo van. Mai una gioia, più o meno come Massa.
O meglio, Massa sembra destinato a qualche gioia, infatti risale addirittura fino alla quinta piazza ed esce apparentemente vincente da un duello con Di Grassi. Nella fattispecie nel suddetto duello Di Grassi si gira e Massa no. I commissari decideranno che Massa non meritava di vincere quel duello e lo penalizzeranno con un drive through, non prima che sia già precipitato in 14esima piazza per problemi con la vettura.

Dopo il sorpasso subito da Gunther, Vergne deve vedersela anche con Frijns, che lo insegue da vicino e poi lo supera prendendosi la seconda posizione. Per Vergne non resta altro da fare che difendere il terzo posto e questo gli riesce fino al traguardo.
Giunge quarto il leader del campionato Da Costa, con Lotterer, Rowland, D'Ambrosio, Di Grassi, Evans e Sims a completare la zona punti. Seguono fuori top-ten Buemi, Muller, Bird, Mortara, Abt, Turvey, Lynn, De Vries e Massa. Rast apparentemente non finisce la gara e risulta ritirato come Vandoorne, Calado, Sette-Camara e Jani (gli ultimi tre citati tutti coinvolti nello stesso incidente).

DOMENICA 09/08 - Vergne parte ancora dalla pole, precedendo Da Costa, Rowland, Buemi, De Vries e Massa, che dopo essere rientrato nella "superpole" conduce anche tutta la durata della gara in zona punti. Poi nel corso della gara viene superato da Di Grassi che si vendica per il testacoda innescato il giorno precedente e scivola dalla settima posizione che aveva inizialmente fino alla decima, ma si tratta del suo secondo arrivo stagionale in zona punti e non mi sembra il caso di lamentarsi. Ha fatto anche più punti di Vandoorne #MaiUnaGioia.

Stavolta Vergne non deve vedersela con Gunther, che figura ritirato in un incidente al primo giro. Di due gare in cui è partito dalla pole riesce a vincerne una, precedendo Da Costa, in una doppietta che significa il titolo costruttori per Techeetah. Il secondo posto di Da Costa significa anche altro, ovvero la conquista aritmetica del titolo piloti con due gare d'anticipo.
Completa il podio Buemi, seguono De Vries, Rowland, Di Grassi, Evans, Lotterer, Lynn e Massa in zona punti, mentre di punti non ne prendono Bird, Vandoorne, Sims, Mortara, D'Ambrosio, Rast, Calado, Abt, Jani, Muller, Sette-Camara e Turvey. Non pervenuti al traguardo, e neanche molto prima del traguardo, Gunther e Frijns.

Quello di ieri è un evento abbastanza storico per la Formula E, da sempre vista come uno sbocco per chi in Formula 1 c'è stato ed è rimasto a piedi.
Dopo Piquet Jr, Buemi, Di Grassi e Vergne x2, infatti, abbiamo un nuovo campione. Portoghese, classe 1999, due volte vincitore del Gran Premio di Macao, ex World Series by Renault ed ex DTM, Antonio Maria De Mello Beryner Felix Da Costa Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Scrivere Il Mio Nome Sull'Elenco Telefonico è il primo campione di Formula E a non avere mai gareggiato in Formula 1.

domenica 9 agosto 2020

Commento al Gran Premio del 70° Anniversario: 9 agosto 2020

Un tempo la gente si lamentava perché la Formula 1 gareggiava in località come Monaco e Singapore invece di fare doppie gare a Silverstone, ma noto che ora che non si gareggia né a Monaco né a Singapore e che c'è una doppia a Silverstone non c'è molta soddisfazione neanche in questo caso... Comunque non fa niente, sono qui per parlare di eventi di spicco, ovvero quelli che si svolgono in pista e non sui social network. Anche perché sui social network succedono tante cose di cui, tutto sommato, a conti fatti preferirei non avere mai visto.
Tutto è iniziato nella giornata di giovedì, con rumour vari a proposito dell'avvicendamento Perez/Hulkenberg al volante della Racing Point. Come sicuramente ricorderete, Perez è risultato positivo al coronavirus alla vigilia del primo gran premio di Gran Bretagna e Hulkenberg è arrivato in extremis come sostituto. Si parlava di un suo possibile rientro qualora fosse stato negativo, ma Perez è risultato ancora una volta positivo, pertanto è continuata la partnership Hulk/Pink Panther che, siccome dobbiamo parlare di social, ha fatto perdere molti consensi anche a Perez. Se prima la gente era convinta che tra Perez e Stroll ci fosse un bravo pilota e uno scarso e che qualora Vettel andasse in Racing Point sarebbe Stroll a dover perdere il volante, adesso la gente è convinta che Perez e Stroll siano due scarsi e che Vettel non sia Hulkenberg, che nessuno dei tre sia degno di guidare la Racing Point e che nel 2021 la Pink Panther dovrebbe quindi schierare due vetture guidate entrambe da Hulkenberg, che in tale modo potrà occupare da solo due posizioni della top-5, ovviamente la quarta e la quinta.
Adesso, vorrei chiarire un concetto, sono del parere che Hulkenberg meriterebbe un volante in Formula 1, così come magari anche altri (anche se attribuisco la sua assenza come titolare alla mancanza di un numero maggiore di volanti - preferirei di gran lunga una Formula 1 con dodici/tredici team a una con dieci, o almeno una con undici)... però, ecco, passare tutto il proprio tempo a insultare altri piloti sui social perchéhhhh non sonohhhh fighihhhh comehhhh Hulkenberg!!11!!1!!!1!! non mi sembra esattamente un comportamento di cui vantarsi.
Voce fuori campo: "Ma Hulk è davvero figohhhh!!11!!111!!! e velocehhhh!!11!!!1!!!"
L'Autrice(C): "Non ho detto che non lo sia. Ma ripeterlo venti volte ogni cinque minuti, sparlando di chiunque, e invocare un podio della Racing Point solo per lui dopo averne appena finito di invocare la radiazione, esprimendosi come un bimbaminchia di dodici anni, non mi sembra il modo più adulto per dimostrare attaccamento al proprio pilota del cuore, divenuto pilota del cuore così di punto in bianco, anche da parte di gente che al momento dei rumour sul 2021 senza volante di Perez aveva preso le difese di quest'ultimo a spada tratta per poi abbandonarlo al proprio destino non appena è venuto fuori dal nulla un pilota più cool."
Non che questo sia diverso da quello che succede in altre occasioni, ma non preoccupiamocene troppo, siamo ancora a giovedì/venerdì, quando la Pink Panther è stata penalizzata di 15 punti, senza variazioni sui risultati, per la faccenda del sistema frenante Mercedes. Per chiarire la cosa in breve, è andata più o meno così:
- prima che fosse vietato, la Racing Point si è procurata l'impianto frenante della Mercedes;
- avrebbe potuto metterlo sulle sue vetture a fine 2019 e conservarlo per il 2020;
- non l'aveva nel 2019, quindi in teoria poteva impossessarsene quando se ne è impossessata ma non utilizzarlo secondo queste tempistiche;
- il regolamento, strano a dirsi, non è chiaro su cosa si possa fare e che cosa no.
Ovviamente tutto ciò comporterà un ricorso da parte del team e da parte di altri che vorrebbero una penalizzazione più severa, ovvero ulteriori polemiche che porteranno la gente ad attaccare 24/7 la Racing Point, a parte quando è necessario idolatrare Hulkenberg e sperare che arrivi sul podio.
Ferni: "Le cose erano più belle ai miei tempi, quando la Force India non era un problema per nessuno e c'erano meno polemiche, quindi la gente poteva parlare di me che prendevo il sole su una sedia sdraio invece di guidare."
Sebby: "Che cosa ci sarebbe di così speciale nel lasciare la Ferrari per guidare la McLaren Honda? Sono lieto di informarti che io sto guidando la McLaren Honda senza avere ancora lasciato la Ferrari."
Mentre secondo il Vanz il motore si era rotto nel corso delle prove libere dopo un salto su un cordolo (così stava scritto su twitter, almeno), Vettel è sceso dalla monoposto e si è chinato a guardare sotto la vettura tenendo il cu*o all'aria.
Ferni: "Sei sicuro che sia la posa ideale?"
Sebby: "Azz, siamo in fascia protetta."
In Ferrari hanno concluso che fosse meglio sostituire i motori su entrambe le vetture, in modo da dimostrare che anche il nuovo motore era lento tanto quello precedente. Poi è arrivato il sabato...

POLE DAY: KUBICA FOR THE WIN - mentre Kubica in realtà l'avevamo visto in pista al venerdì, nella giornata di sabato era più che doveroso dedicargli un pensiero. In ogni mio commento, in realtà, è opportuno che ci sia un pensiero per Kubica, che al momento attuale ha fatto più punti con la Williams dei Russifi messi insieme.
Russel: "Ma mia nonna è ancora una mia fan."
La nonna di Russel: "Non è vero, tifo Vettell."
Russel: "Ora, io posso capire tutto, anche che Vettel mi rubi i fan, ma non si può prendere la mia seconda -L così come se niente fosse. Adesso per protesta vado in Q2! E Oki dovrebbe smetterla di ostacolarmi, altrimenti vado a spintonarlo sulle bilance. Tanto basta che indosso la mascherina e i guanti, poi posso picchiarlo ugualmente."
Oki: "Oh my Verstappen win."
Fuori Kvyat, fuori Kmag, fuori Latifi, fuori le Alfa di Pantene e di Iceman. A quel punto entrambe le Ferrari erano ancora in qualifica, ma non sarebbe durata a lungo. Infatti è arrivata la Q2, dove sono usciti Oki, Vettell, Sainz, RoGro e Russel (sì, sto mettendo le -L a caso perché mi va e che nessuno si lamenti, perché vorrei ricordare a questi due loschi individui che i brasiliani li chiamano "Veteu" e "Russeu"). Oki è stato retrocesso dall'11esima alla 14esima piazza a spintoni per la faccena di Russell, menre davanti accadeva qualcosa di pittoresco.
Bo77as in pole? No, non parlavo di questo.
Gangster Hammi solo secondo? Neanche di questo in realtà.
Sentite come suonano le trombe, perché c'è Hulkenberg in terza posizione!
Hulk: "Tunz tunz tunz!!!111!!!11"
Voce fuori campo: "E infatti è solo sabato. Se tu fossi Perez, avresti qualche possibilità di essere sul podio la domenica, ma così non succederà."
Hulk: "Ho battuto Strol!"
Strol: "Fermi tutti, perché ho perso una -L?! Pago regolarmente cinquemila euro di stipendio ad entrambe le mie -L ogni mese, è assurdo che una se ne sia andata."
Hulk: "Tranquillo, ho visto il tuo aspirante fratello Vettelll che si stava occupando della tua -L."
Sebby: "Sì, però con tutte queste -L mi sto perdendo. Possibile che non ci sia nessun giovane volenteroso che vuole aiutarmi a trasportarle? Llleclerc, dove sei?"
Verstappino: "No, va beh, quando è troppo è troppo, facciamo che adesso mi prendo il quarto posto e non ne parliamo più. E tu lì dietro cosa sorridi a fare con quell'auto banana?"
Dite a Verstappino di calmarsi, che quell'auto banana la guidava Dani-Smile, autore di una quinta piazza davanti a sesto Strollino, settimo Gasly, ottavo Leclerc e decimo Norris. Non vi dico chi era solo nono alle spalle di un'Alpha Tauri perché probabilmente non esiste davvero, ma è lì soltanto per ricordarci che gli asiatici esistono.
A quel punto la top-3 è andata alle interviste di rito, che devono essere state più o meno così:
Di Siesta: "Bo77as, un po' di contegno, perché mostri i canini a quel modo anche al parc fermé?"
Bo77as: *ruggito*.
Di Siesta: "Abbiamo sentito la voce del pilota in pole, ora passiamo al prosciuttello gangster."
Gangster Hammi: "Naaaahhhh, devo andare a nascondermi, oggi Bo77as è più scatenato del solito. Mi ha confessato di essere diventato vegetariano, ma temo che mi scambi per una patata o per una melanzana. Meglio non correre rischi."
Di Siesta: "HULK! *_______* Mio passato collega di festini a base di erba indiana, qual buon vento ti porta da queste parti?"
Hulk: "Non saprei, temo di essermi perso."
Di Siesta: "Vai tranquillo, sono certo che domani tornerai sulla retta via e riuscirai ad allontanarti dalla top-3 prima che sia troppo tardi e ti tocchi andare a podio."

SCATTANOHHHH LE VETTUREHHHH - finalmente sono arrivate le 15.10 di domenica e non ci restava altro da fare che scoprire quali peripezie avrebbero allontanato Hulkenberg dal podio. Non c'è stato bisogno di aspettare molto: si è fatto bruciare da Verstappino alla partenza, scivolando al quarto posto, sembra che sia una maledizione. I Bottaston intanto procedevano primo e secondo con il vampiro famelico un po' sconvolto, non gli capita tanto spesso di non avere davanti nessuno a cui cercare di piantare i canini nel collo. Tutto lasciava pensare che oggi Hamilton non avrebbe vinto... e ironia della sorte appunto sarebbe arrivato secondo. Bisognava solo capire dietro a chi... Va beh, lasciamo stare, di questo ne parleremo in un secondo momento, ora dobbiamo parlare degli strani effetti che Sainz ha sull'aria circostante.
Alla partenza, infatti, era affiancato con Vettel che, senza il benché minimo contatto tra di loro, si è messo a ballare con i cordoli e con sé stesso come la ballerina di un carillon con il tutù rosa indosso, scivolando in ultima posizione, alle spalle di Raikkonen, perché Llatifi non aveva ancora perso posizioni, ma anzi, aveva anche superato Russel portandogli via una -L. Non è chiaro che fine abbia fatto quella -L, sappiamo solo che nei giri che sono seguiti Vettel ha superato tipo tre vetture, che si è ritrovato alle spalle di Russell e che, siccome non esistevano possibilità concrete di recuperare altre posizioni perché apparentemente la Ferrari 2020 è una copia dell'Alfa Romeo 2019, le telecamere non si sono soffermate su di lui più di tanto, con grande delusione della nonna di Russell che non ha più avuto modo di vedere il nipote. La nonna di Latifi, comunque, è stata ancora meno soddisfatta, dato che il suo di nipote è precipitato in ultima piazza in pochi minuti contati.
Ora, vorrei fare una piccola digressione e specificare che, dopo il primo giro di gara, Leclerc era decimo e Vettel ventesimo. I due hanno chiuso rispettivamente al quarto e al dodicesimo posto. Giusto per fare un commento sulle performance della vettura di questa stagione, faccio notare che tutte le posizioni, eccetto quelle dalla ventesima alla diciassettesima recuperate da Vettel superando gente che di solito a metà gara è già doppiata, sono frutto di undercut, overcut e numero di pitstop vari. Trovo tutto ciò estremamente inquietante, ma direi di lasciare da parte questo argomento, almeno per ora, perché dobbiamo concentrarci sui piloti che effettivamente stavano facendo la gara in quel momento... tipo Albon.
Ora, vorrei specificare che Albon non è che stesse facendo chissà quali grandi cose, al momento, ma che è passato alla storia solo per essere stato il primo a rientrare ai box. Probabilmente è la prima volta in cui ha primeggiato in qualcosa da quando è alla Redbull, ma non è comunque un record di cui mi vanterei. Rientrato dopo sette o otto giri (in totale erano cinquantadue, quindi ne doveva passare ancora parecchio di tempo) è passato dalle medium alle hard. Subito dopo Gasly si è precipitato ai box a sua volta e a quel punto hanno iniziato a rientrare anche un sacco di piloti che si trovavano dalla top-ten in poi, infatti Vettel che era partito sulle hard si è ritrovato undicesimo o dodicesimo senza avere bisogno di superare altre vetture che non fossero quelle di Latifi e colleghi.
Sebby: "Anche perché non vedo come potrei riuscire a superare le altre vetture, RoGro davanti a me va talmente forte che gli sono in zona DRS da una vita senza cavare un ragno dal buco."
RoGro: "Infatti conservo la posizione senza nessuna difficoltà. Pensa che mentre tu mi insegui, io sto anche squartando un pollo per metterlo in pentola e fare il brodo."
Sebby: "Orrorehhhh! Non ci pensi al Prosciuttello Gangster, se ti vedesse in questo momento, per protesta deciderebbe di non vincere più in gran premio in carriera."
RoGro: "Meglio..."
Sebby: "Meglio fino a un certo punto. Ti rendi conto che se anche Hammi non vincesse più vincerebbero altri e non noi?"
RoGro, agitando i coltelli: "Azz, questo è un problema."
Sebby: "Ehi, stammi lontano con quegli attrezzi, mi hai scambiato per una gallina?"
RoGro: "Hai sempre qualcosa di lungo tra le gambe, posso tagliartene anche un pezzo e metterlo in pentola insieme alla gallina..."
Sebby: "Cra, cra, cra."
RoGro: "Perché la rana? Non stai concludendo nulla."
Sebby: "La rana sta scappando a gambe levate."
RoGro: "Per i tuoi risultati?"
Sebby: "No, perché è spaventata da te."
Giusto per onore di cronaca, RoGro sarebbe risalito fino all'undicesima posizione, per poi fermarsi dopo essere stato superato da Vettel e Norris, con quest'ultimo che aveva già fatto la sua prima sosta. A quel punto non avremmo più sentito parlare di RoGro fino alla fine, mentre di Kmag sì, impegnato a tagliare chicane facendo a sportellate con Latifi, a scontare la relativa penalità e poi, alla fine, a parcheggiare ai box per un problema non meglio precisato, dato che a nessuno importava un fico secco di Kmag (so che non è bello da dire, ma è vero).

IL RISVEGLIO DI MAD MAX - fino a metà gara non è successo niente di che, c'erano i piloti che contavano, quelli che non contavano e gli Albon, che occasionalmente stavolta erano due, uno in Redbull e uno in Ferrari. Poi c'era Verstappino che prima del pitstop dei Mercedes Bros si era portato negli scarichi del Gangster Rapper mettendosi in bocca un paio di canini finti.
Gangster Hammi: "E che ca**o, perché siete tutti fissati con il vampirismo, nei commenti ai gran premi?"
Verstappino: "Così, tanto per dare all'Autrice(C) qualcosa da scrivere..."
Gangster Hammi: "Ah, okay, ottima spiegazione... per il resto, perché mi rompi le scatole? Potresti romperle un po' anche a Bo77as tanto per cambiare."
Verstappino l'ha preso in parola e, quando si è fermato ai box, è uscito secondo dietro a Bo77as. Non ha dato neanche il tempo a Bo77as di esclamare un "what the bwoah" e l'ha superato stando in bilico su due ruote, con un sorpasso che ricordava un po' la MotoGP.
Bo77as: "Perché la MotoGP?"
Verstappino: "Così, a caso, perché in MotoGP ci sono i duellihhhh e i sorpassihhhh e Valentino Rossi."
Trollando: "AAAAWWWWWWWWWWWWWW!"
Verstappino: "Stai calmo, che sembri il Fanboyz al cospetto di Alonso."
Fanboyz: "Aaaawwww, Ferni."
Verstappino: "Guarda che non hai nessuna chance di emularlo. Ai box i tuoi pitstop durano secoli, arrivi fuori top-ten..."
Fanboyz: "Mi stai gufando?"
Verstappino: "No, è solo intuizione. Sembra che tu ti stia calando nella parte."
Fanboyz: "Quale parte?"
Verstappino: "Quella di Vettel."
Sebby: "Verstappino, cosa vuoi? Perché stai parlando, invece di tenere il ciuccio in bocca?"
Verstappino: "Perché ne ho voglia."
Sebby: "Bella spiegazione... non ti ho insegnato niente nel corso degli anni?"
Verstappino: "Sì, tante cose, ma per fortuna mi sono rifiutato di impararle. E ora come osi stare sulla strada del Predestinatohhhh invece di andare ai box per fermarti a caso a montare un paio di gomme hard che terrai solo dieci giri per poi passare a caso alle gomme medium facendo due soste a caso invece che una?"
Sebby: "Perché dai queste idee agli strateghi del mio team?"
Verstappino: "Perché so che potrebbero prendermi alla lettera."
Sebby: "Grazie al cielo non in tutto. Di gomme me ne hanno messe quattro, non un paio, per fortuna."
Verstappino: "Peccato, le due ruote generano spettacolo. Ora ti saluto, buon divertimento più tardi quando, dopo la seconda sosta, guarderai il cu*o del Pokemon. Dicono che abbia un cu*o bellissimo, io però l'ho visto solo occasionalmente quando lo doppiavo."
Russo di Roma: "E io risalirò in top-ten stando davanti al Pokemon. *____* Levatevi, sono io la sorpresa di questa gara."
Fanboyz: "No, sono io."
Infatti ha messo in pratica un altro dei suoi incantesimi: Dani-Smile l'ha affiancato e poi è finito per prati, tale e quale a quanto aveva fatto Vettell molti giri prima.
Sebby: "Perché ho ancora la -L persa da Russel?"
Voce fuori campo: "Così, per dare un po' di profondità a questo commento."
A dare profondità alla gara, il Prosciuttello Gangster, che si è fermato per la seconda sosta una decina di giri dopo gli altri due. Uscito quarto, alle spalle di Leclerc, è andato a prendersi Bo77as. Verstappino, tuttavia, era troppo lontano. Qualcuno ha parlato di kompl8 pro-Hamilton e anti-Bottas, ma a fare più scalpore era la Racing Point: Hulkenberg era quinto, infatti, in vantaggio abissale su Stroll (circa due o tre secondi) quando è stato richiamato ai box a pochi giri dalla fine. Pare avesse le gomme ormai andate. È arrivato settimo anziché quinto. O meglio, settimo anziché sesto, perché forse, fosse rimasto dov'era, avrebbe fatto la stessa fine di Strollino, ovvero essere superato da nientemeno che Albon.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. Valtteri Bottas (Mercedes), 4. Charles Leclerc (Ferrari), 5. Alex Albon (Redbull), 6. Lance Stroll (Racing Point), 7. Nico Hulkenberg (Racing Point), 8. Esteban Ocon (Renault), 9. Lando Norris (McLaren), 10. Daniil Kvyat (Alpha Tauri), 11. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 12. Sebastian Vettel (Ferrari), 13. Carlos Sainz (McLaren), 14. Daniel Ricciardo (Renault), 15. Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), 16. Romain Grosjean (Haas), 17. Antonio Giovinazzi (Haas), 18. George Russell (Williams), 19. Nicholas Latifi (Williams), Rit. Kevin Magnussen (Haas).